20 Gennaio 2013.
( Nota autrice : Questo capitolo è accompagnato dal singolo Madness dei Muse )
Svegliarsi, lavarsi, fare colazione e chiacchierare . Queste sono le quattro cose che faccio da alcuni giorni e devo essere sincero mi hanno stufato.
Non voglio più svegliarmi,non voglio più mangiare, e non voglio chiacchierare con i miei amici che non mi vogliono dare risposte, eppure mi avevano promesso il contrario. Sono deluso.
Solo Due Calzini mi capisce perché anche lui è deluso, passiamo giornate insieme a guardare le nuvole che corrono veloci mentre Hans fischiettando ci supera e va alla ricerca di castagne.
E' strano,ma tanto strano Hans. Sempre con il sorriso sulle labbra e sempre di buon umore, ma cosa avrà da sorridere? Perché non si dispera come me ? Ok sono l'anima in pena del gruppo.
Ma questa mattina gelida ho deciso che seguirò il mio amico sorridente . Mi sono offerto per tenerli compagnia .
Usciamo di buon ora lasciando Paula a dormire , in mano tengo un sacchetto di plastica e nell'altra un coltellino . Ci incamminiamo senza dire nulla poi lui inizia a parlare del tempo e così via.
Allora parto in quarta e lo tartasso di domande ma lui non risponde completamente creandomi altri dubbi, lo odio!
Arriviamo davanti a una bancarella di frutta e verdura e Hans inizia a riempire le sue buste di plastica di arance e pomodori aggiungendo qualche cipolla e mentre lo fa ridendo e mi dice che la frutta è la cosa più buona che sia mai esistita, vorrei dirli che si è dimenticato della pizza ma vabbè..
A volte Hans mi ricorda un po' il Joker di Batman e a volte mi ricorda solamente un bambino felice.
Ritorniamo a casa in silenzio e mentre mi perdo nel suono dei miei passi ecco che Hans si rivolge a me serio e per la prima volta dice qualcosa d'interessante.
<< Ho da parlarti. Parlarti di cose importanti, di perché sei solo e perché ci hai trovato >>