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Autore: lodevifarehoran    26/10/2012    0 recensioni
Ti svegli nel cuore della notte, senza un motivo ben preciso, solo perché non ti senti te stessa, non ti senti adatta.. Pensi, pensi.. Senza trovare una soluzione a questo problema, ma la tua vita da un momento all'altro può cambiare, basta solo aspettare, ed essere pazienti..
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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:”Piacere, io sono John Green..”

:”Summer, piacere..”

:”Allora andiamo?” disse mio padre.

:”Ho portato lui con me così ci da una mano con le valigie..”

:”Ok..”. John e mio padre presero le mie tre valigie e salimmo in macchina..

 

 

Dopo una mezz'oretta arrivammo davanti una casetta rossa. Era l'unica di quel colore, tra le gialle, spiccava. John e mio padre scaricarono tutte le valigie e le misero in casa. Stavo per prendere una valigia.

:”Ehi, no ferma, sono pesanti, non prendere niente..” disse John.

:”Non ti preoccupare, ce la faccio.”

:”No, tu stai ferma, non devi toccare niente..”. Prese la valigia dalla mia mano e la portò dentro. Mio padre si affacciò dalla soglia della porta.

:”Ehi, entra tesoro, vuoi restare lì fuori tutto il tempo?”. Entrai in casa. Era deliziosa. Appena entravi c'era un soggiorno con colori caldi che dava un senso di protezione e calore che non avevo mai provato. Di fianco al soggiorno c'era una piccola cucina rustica. Non erano le mie preferite, ma era veramente carinissima.

:”Di qui c'è il bagno..” mio padre mi accompagnò nella parte opposta della casa, dove mi fece vedere il bagno e un piccolo studio dove, mi spiegò, svolgeva il suo lavoro di manager di aziende.

:”Ma questi posti non ti serviranno molto e non ci verrai quasi mai, lo so..”

:”Come, non andrò mai in bagno?”

:”No, io intendevo il mio studio..”

:”Ah okey..” avevo capito tutto. Lui non voleva che entrassi nel suo studio, forse aveva paura che io scoprissi qualcosa che lui non voleva che io sapessi.

:”Ti faccio vedere la parte interessata a te della casa, vieni saliamo di sopra” facemmo una scalinata, non troppo lunga e arrivammo ad un corridoio. Mi accompagnò ad una di quelle porte e la aprì.

:”Questa è la tua stanza..”

:”Papà, ma è.. Meravigliosa..”

:”Vai a vedere sopra la spalliera del letto..” quella stanza era qualcosa di bellissimo. Era blu, il mio colore preferito, aveva un letto e sotto la finestra un piccolo divano con un puff e sotto di essi un grande tappeto. C'era una televisione grande. Andai vicino al letto e guardai sulla spalliera, come disse mio padre.. Sul muro c'era una scritta “My life is better with Summer” stavo per piangere.

:”Ma papà..”

:”Ti piace?”

:”Tantissimo, ma lo hai fatto apposta per me?”

:”Sì, ma già appena mi trasferii qui due anni fa, lo feci perché sapevo che un giorno saresti venuta da me, anche solo per pochi giorni..”

:”Papà ti amo..” corsi ad abbracciarlo.

:”Anche io tesoro..” non notai un piccolo dettaglio, c'era una persona che ci spiava da scale. Mio padre si voltò.

:”Ehi John..”

:”Ehm, scusate, non volevo disturbare..”

:”Ma va vieni.. Tesoro, io devo andare a lavoro, è tardi, intanto, se volete, andate a farvi una passeggiata e conoscetevi meglio..”

:”Sì, ok, papà, ma prima metto le mie cose apposto..”. Vidi John che stava morendo dall'imbarazzo

:”Ehm, scusa John.. E' che, mio padre, è fatto così..”

:”Ahahah, non ti preoccupare..” ci fu un attimo di silenzio, ma comunque imbarazzante

:”Ehm.. Allora, vuoi che ti aiuta a mettere apposto le tue cose?”

:”Grazie, mi faresti un grande piacere, credo se lo avrei fatto apposta avrei finito la settimana prossima..” si fece scappare una risata. Entrammo nella mia stanza e cominciammo ad aprire tutte le valigie..

:”Ehm.. Allora, quanti anni hai?” disse lui, forse per rompere il ghiaccio.

:”Diciassette e tu?”

:”Io diciotto..”

:”Wow.. Vorrei essere anche io diciottenne..”

:”E perché mai? Hai il triplo delle responsabilità sulle tue spalle e devi fare tutto da solo, credimi non ti conviene. E poi se non hai nessuno che ti aiuta è ancora peggio, ti senti solo..”

:”Fidati, ti capisco..” mi guardava negli occhi e quello sguardo mi metteva a disagio, quindi decisi di cambiare discorso.

:”Allora.. Hai sempre abitato qui?”

:”Sì, sono nato qui..”

 

Dopo un'oretta finimmo di mettere tutto apposto.

:”Facciamo una cosa, ti faccio vedere la città, così non ti perderai..”

:”Ehm.. Non credo di imparare al primo colpo, ma cercherò di concentrarmi.”

:”Dai andiamo!” mi prese per mano.

:”Ma sono vestita così, non mi fai cambiare?”

:”Ma va, sei bellissima anche così..” non faceva altro che dire frasi che mi imbarazzavano e io non adoravo sentirmi in imbarazzo. Si rese conto di quello che disse.

:”Scusa..”

:”Ma va, un complimento fa sempre bene” uscimmo di casa. Ah, quel vialetto che mi trasmetteva protezione, proprio come quella casa, sembravano tutti tuoi amici. Mi salutavano tutti e io ricambiavo, per educazione, ma io non li conoscevo neanche. Broadstairs è bellissima, mi è sempre piaciuta, è piccolina, ma mi ha sempre affascinata.. Non facevo altro che dire “Guarda là” o “Ma guarda quello” oppure “Stupendo..” o anche “Guarda lassù”. Sembravo una bimba di cinque anni che andava per la prima volta al Luna Park. Si fece subito sera e ci ritirammo.

 

 

 

 

:”Allora, come è andata la passeggiata?” disse mio padre..

:”Benissimo, Broadstairs mi è sempre piaciuta..”

:”Ma come? Non è piccolissima? A te non piacciono i posti piccoli e isolati..”

:”Sì, è vero, ma questo paese mi dimostra affetto..”

:”Affetto?”

:”Sì, mi sento amata a differenza della fredda Leicester...”

:”Ehm, senti Sum, mi sono permesso di dare il tuo numero a John..”

:”Che cosa?”

:”Hai capito bene.”

:”Papà, ma fai sempre così? Sei sempre il solito, non sei cambiato.. Ma te lo ha chiesto lui?” si vedeva pentito e dispiaciuto per l'azione che aveva fatto. E si doveva sentire così! Come si permetteva a dare il mio numero a gente che neanche conosco? Va bene che è mio padre ma voglio scegliere io a chi dare il mio numero di telefono.

:”Sì.”

:”Che?”

:”Io credo che gli piaci..”

:”Buonanotte papà..” andai a dormire. Non amavo parlare di queste cose con i miei genitori.

 

Il mattino dopo mi svegliò mio padre.

:”Ehi, sveglia tesoro.. Stamattina devi andare a visitare le scuole con John.. Non è andato a scuola,m proprio per accompagnarti, io devo andare a lavoro, se no venivo con voi..”

:”Ok papà..” all'improvviso mi arrivò un messaggio.




Ok, anche questo capitolo finito. Sto andando avanti perché stanno insistendo. Vi aspettavate uno dei One Direction eh? E invece vi ho fregati tutti u.u Metterò il prossimo domani, di chi sarà il messaggio? Comunque il mio colore preferito è veramente il blu #sapevatelo lol.
#lodevifarehoran

  
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