Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Inu_Ran    26/10/2012    3 recensioni
"Ho cambiato il nome da The Game a perfect ma la storia non ha subito cambiamenti."
Il mondo è diviso in due parti dove vivono gli umani e i demoni. Nessuna delle due parti
si può incontrare. Inuyasha si ritrova in un mondo che lo odia e tra le difficoltà che la vita
gli porrà davanti troverà qualcuno che riuscirà ad alleviarla. Se vi ho incuriosito entrate, buona
lettura a tutti=)
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 2: La fuga
Il sole stava sorgendo illuminando parte della terra. Un altro giorno era passato. Eppure potevano trascorrere ore,giorni o addirittura mesi ma per Inuyasha tutto sembrava dannatamente uguale. Teneva ancora gli occhi chiusi fantasticando sulla bambina di anni orsono. Gli sarebbe piaciuto scoprire come era diventata da adulta ma a quella immagine si frappose il volto di suo fratello. Infatti la porta della cella si aprì e Sesshomaru fece la sua comparsa, non aveva bisogno di aprire le palpebre per riconoscerlo; sentiva il suo odore. Con molta difficoltà provò ad alzarsi premendo sul gomito ma gli mancavano l’energie, fu allora che suo fratello ordinò a due demoni di alzarlo. Era sempre la stessa cosa:le stesse domande,  le stesse torture, gli stessi insulti. Voleva,sperava che invece di schernirlo, come era solito fare,l’avrebbe trattato da essere vivente e perché no anche chiedergli scusa, non chiedeva molto Inuyasha. La speranza è l’ultima a morire e ormai era ciò che gli era rimasto.
“Oggi non ho tempo da perdere con te.” Fu una grande sorpresa per il mezzo demone, questo non capitava mai. Che avesse trovato un  nuovo gioco?No, non era quello il motivo.
“Come sai bene faccio parte del consiglio e oggi c’è la riunione. Non posso perdere tempo inutile, tu nel frattempo aspettami qui.” Una fragorosa risata invase il luogo e penetrò nelle orecchie di Inuyasha. Pochi minuti dopo sia il principe dei demooni che i suoi seguaci avevano abbandonato quel  lurido posto per dirigersi alla riunione. Sarebbe potuto scappare, ci aveva provato tante volte ma era stato ripreso da suo fratello, ma se lui era impegnato ’non poteva perdere tempo con lui ’ aveva ammesso. Inuyasha non si liberò subito ma aspettò di recuperare le forze per spezzare le catene. All’incirca era passata un ora e l’assemblea doveva essere incominciata da tempo, con molta fatica raccolse tutte l’energie e spezzò i suoi legami di ferro. Il primo passo era stato raggiunto ma l’interrogativo che attanagliava la mente del mezzo demone  era: cosa fare dopo la fuga? Dove andare? Non poteva rimanere nel paese dei demoni avrebbero sentito con l’olfatto che era una razza ibrida, suo fratello sarebbe stato il primo,andare dalla ragazza di anni fa? No, era impossibile, non sapeva dov’era e soprattutto a quel tempo era una bambina forse non l’avrebbe accettato. Di una cosa era certo doveva cercare del cibo ed andare nel mondo degli umani. Ruppe la porta, ormai rovinata al tempo, e percosse la strada per salire al primo piano. Conosceva ogni singolo angolo di quella casa e c’erano molti luoghi, che solo lui conosceva, che non erano visibili agli altri. Le scale terminavano con una enorme porta di legno ma al lato vi era un piccolo cancello che si aprì con una leggere spinta del ragazzo, all’interno vi era un tunnel era buio e stretto, a stento riusciva a passarci, e lo percorse fino alla fine e sbucò in cucina. Con le sue orecchie cercò di capire se qualcuno fosse dentro la stanza ma non vi trovò nessuno. Uscì e afferrò il mangiare che era presente nella cucina, finalmente dopo tanto tempo mangiava, sorrise oggi sarebbe fuggito da quell’inferno.
 
Nel piano superiore si stava tenendo l’assemblea da circa un ora. Il consiglio non era più come tempo addietro molte persone ,come Inu No  Taisho, erano morte, altre erano andate in pensione. Ma l’unica donna facente parte di loro era:Kagome Higurashi. La stessa bambina che aveva conosciuto nella stanza accanto Inuyasha. Aveva chiesto sue informazioni a suo fratello ma l’unica risposta era stata un:”scordatelo”. Odiava gli atteggiamenti di quell’ essere demoniaco era molto diverso dal bambino che aveva conosciuto. Notò che durante quegli inutili discorsi Sesshomaru era distratto, poiché con il suo olfatto ben sviluppato riusciva a percepire il sangue del mezzo demone,forse doveva ripulire la cella di Inuyasha visto che il puzzo arrivava fin li. Le ore passarono e Kagome voleva tornare a casa; era stanca di quei discorsi, avrebbe preferito continuare a studiare invece che perdere ore li, ormai la luce aveva lasciato il posto al buio, era molto tardi. Quella sera la Luna non avrebbe illuminato poiché oggi la faccia che mostrava era quella oscura. Quando il rumore delle sedie e di gente che salutava la ragazza capì che era il momento di lasciare la casa ma invece di uscire per la porta principale si diresse verso la sala d’aspetto. Allorché la porta si schiuse ebbe l’impressione di trovarsi di fronte quel timido bambino, un bambino che fin dalla nascita gli avevano impresso nella mente l’idea che fosse un essere ripugnante e che nessuno lo avrebbe amato. Ma lei voleva incontrarlo, lei trovava Inuyasha uguale a tutti anzi molto bello con quelle buffe orecchie.
“Signorina l’uscita e di qua.”
“Grazie, sto andando.” E non appena salutò la gentile signora uscì per tornare a casa, lui non sarebbe venuto ne era certa.
 Un ragazzo dai lunghi capelli color pece, scrutava il paesaggio con i suoi occhi castani. Il suo abito era impregnato di sangue e ormai mancavano pochi metri alla porta nel paese del regno degli umani, l’avrebbero fatto passare poiché adesso era umano, odiava quando la Luna scompariva  perché si portava via, per una  notte, i poteri demoniaci ma mai come allora aveva desiderato essere uno di loro. Il cancello che aveva davanti era grande ornato da gemme preziose, accanto ad essa c’erano due guardie;tutti e due portavano un abbigliamento uguale; giacca, cravatta camicia e pantaloni neri.
“Salve lei è appena tornato dal consiglio? Se si, entri.”
“Si sono appena tornato, fatemi entrare, grazie.” E da li le porte si aprirono, finalmente era entrato camminò per qualche metro e trovò una casa malandata e abbandonata, vi entrò e si accasciò a terra; chiuse gli occhi e si lasciò cullare dalle braccia di Morfeo.

 
Angolo Autrice:
Non vi rubo molto tempo, sono tornata con un altro capitolo e
spero di non avervi deluso =). Sono molto impegnata e quindi vi
lascio ,ma prima di andare ringrazio tutti, una buona serata.
Ciao ^.^  
  
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