Capitolo 2
 
Finita. Era finita. Vi devo svelare una cosa. Prima ci vedevamo una volta al mese, poi ha cominciato a venire sempre meno spesso. Ed ora eccoci arrivati alla… fine.
Erano passati due giorni dall’ultima volta che lo avevo visto. Mi sentivo vuota. Stavo sistemando i nuovi arrivi nei giusti scaffali della libreria di famiglia. I miei erano morti da tre anni e mio zio, il mio ultimo familiare, era in ospedale per una rara malattia. Il campanello mi riscosse dal mio stato di trance.
<< buongiorno Sophie>>
<< salve Fred>>
<< questa busta è per te. Rimarrei altri cinque minuti ma devo fare altre consegne. Ci vediamo!>>
<< Certamente!>>
Fred era il postino che mi portava tutti i giorni le lettere che dovevo amministrare per il conto della libreria e quelle di zio Max.
La lettera veniva dall’ospedale. La calligrafia sembrava quella di mio zio.
“ cara Sophie,
devi smetterla di pagarmi le cure, perché tanto morirò lo stesso. Sai che così stai solo rimandando la mia ora. Non riesci più a pagare le bollette, me lo ha detto la nostra vicina quando è venuta a trovarmi. Ti prego smettila se tieni almeno un po’ a te stessa.
Un bacio,
zio Max. “
 
altre lacrime mi rigarono il viso. Ho deciso una cosa. Voi in questa storia ci dovrete capire almeno qualcosa giusto? Bene, ora vi racconto. Mettetevi comodi e preparativi a entrare nella mia turbolente vita.
 
 
SO BENISSIMO CHE I CAPITOLI SONO SCHIFOSAMENTE CORTI. MA SONO SOLO L’INIZIO, COME DUE INTRODUZIONI. DA ORA COMINCERA’ LA VERA STORIA.
FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE.
SARA