Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: S h i n d a    28/10/2012    7 recensioni
Questo qua è un crossover tra Hetalia ed Harry Potter.
La storia sarà incentrata su Feliciano e Ludwig che si incontrano casualmente prima di salire sul treno.
Ci saranno diverse coppie yaoi come: Gerita, Spamano, UsUk, RuPru ecc.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Passavano le vacanze di Natale a casa Vargas e non c'era giorno nel quale il piccolo tedesco non si divertisse.

In fondo, era con la persona a lui più cara, forse anche più di Gilbert.

Ludwig sin dal primo momento che aveva incontro Feliciano aveva capito che quel ragazzo era speciale. Era capace di farlo sorridere quando era triste e di farlo ridere quando piangeva.

Il biondo ora ammetteva di aver sognato qualche volta l'italiano ed anche se quello era il peggiore degli incubi, bastava solo la sua presenza per trasformarlo nel miglior sogno mai fatto.

Ludwig voleva che quei momenti non finissero mai, peccato che il tempo scorreva e si era arrivati alla vigilia di Natale.

Quella notte il tedesco aveva dato il "bacio della buonanotte" proprio come esigeva l'italiano. Ma quella volta sembrò volere di più. Aveva uno sguardo indecifrabile.

«Che hai Feli? Sembri pensieroso» mormorò il ragazzino preoccupato di ciò che avesse l'amico, normalmente rideva sempre.

Nessuna risposta.

«Feli?» iniziò a scuoterlo preoccupato.

«Fel...» sentì qualcosa di umido entrare a contatto con le sue labbra, qualcosa di fugace ma dolce.

Il moro gli aveva appena scoccato un bacio sulle labbra per poi rigirarsi nel letto e mormorare «Buon Natale, Lud» delle campane avevano suonato l'arrivo della mezzanotte.

********************************************************************************************

«VIA BASTARDO!» indovinate di chi poteva essere questa voce.

«Oh ti prego! Solo per una volta, ti prego lo so che non l'hai mai fatto...»

«Ho detto di no! Non lo farò mai con te!»

«Lo so, ti capisco, ma ti prego, non puoi farlo per rendermi felice?»

«MAI! Perché poi lo racconti agli altri e mi arrabbio...»

«Non lo dirò a nessuno! Sarà solo una cosa fra noi due! ... Dai devi stare fermo, farò tutto io!»

«No! Ne vale la mia reputazione!»

«Solo perché sono un maschio... Uffa! Scommetto che se fosse stata una bella ragazza gli avresti detto di si»

«Certo, perché era una bella ragazza, e non posso dire di no ad una bella ragazza! E comunque Antonio, non ti lascio vincere ai videogiochi!» (*Trollface.* e__e N.d.A.)

«Ti preeego!»

L'italiano si girò di spalle per non ascoltare quel fastidioso spagnolo.

Antonio lo fissò perplesso per poi sogghignare « Sai dirmi che ore sono?»

«Umh...» l'italiano si girò di scatto per prendere l'orologio ma si ritrovo faccia a faccia con l'iberico.

Le campane suonarono lo scoccare della mezzanotte.

Antonio si lanciò su Romano per far incontrare le loro labbra e appena riuscì a impossessarsi del corpo dell'italiano fece unire pure le loro lingue anche se l'altro non sembrava tanto consenziente.

Appena i due si staccarono per riprendere fiato Antonio gli mormorò «Adesso mi fai vincere ai videogiochi?»

«NO!»

********************************************************************************************



«Alfred...»
«Che diamine vuoi?»
«Io e Francis partiremo per un po', dobbiamo sbrigare una cosa insieme al preside e...»
«E allora? Che vuoi da me? Bye bye.»
«No, aspetta! Io volevo dirti che...»
«Non me ne frega niente di quello che dovevi dirmi, l' "Hero" ha cose più importanti da sbrigare!»
«Wait! ... I... I Love You!»
«... Goodbye Arthur»





Quelle erano state le ultime parole che si erano scambiati i due Grifondoro.

Probabilmente Alfred aveva sbagliato a trattarlo in quel modo, ma anche Arthur aveva sbagliato a tradirlo.

A pugnalarlo in quel modo. Ad umiliarlo.

«I hate you» mormorò l'americano lasciando scivolare una lacrima lungo la guancia, poi, si schiaffeggiò il volto e alzò la testa, nessuno poteva farlo piangere.

Nessuno.

********************************************************************************************

«Che succede qui?» esclamò un Gilbert abbastanza sconvolto quando vide Natalia sopra Ivan.

«A-Aiuto!» piagnucolò il russo.

«... Natalia?» mormorò il tedesco.

«Io amo il mio fratellone!» urlò felice la ragazzina.

«...Natalia?» ripeté l'altro.

«Che vuoi tu?» gracchiò la ragazza rivolgendosi all'albino.

«Perché non vai in silenzio ad aspettare Babbo Natale?» commentò Gilbert.

«Babbo Natale?» chiese confusa la ragazzina.

Vero, il tedesco si era scordato che in Russia non c'era quell'usanza «Emh... come si dice da voi? Ded...»

«Ded Moroz*!» esclamò la bambina contenta.

«Si... Quello che è... Perché non vai ad aspettarlo?»

«Aspettarlo? Ma lui viene a Capodanno a darci i doni...» borbottò la ragazzina.

«Se fai la brava, lui a Capodanno ti porterà tanti bei regali, ma prima ti devi levare da sopra di me» intervenne il russo.

«... Devo proprio?»

«Si, e poi devi uscire dalla mia camera»

Natalia si alzò, come ordinato dal fratello e poi cantilenò «Spero proprio che possa avere il mio fratellone tutto per me, come richiesto» detto ciò, uscì dalla stanza.

Ivan deglutì.

«... Spero vivamente stia scherzando...» borbottò l'albino.

«... Sfortunatamente no»

********************************************************************************************

«Vee...» l'italiano si svegliò con il sole che gli puntava dritto in faccia.

Ci mise un po' di tempo per comprendere cosa era successo... «E' Natale!».

«Ludwig! Ludwig! E' Natale!»

«Feliciano... è ancora presto...»

«Non hai capito... E' NATALE»

«Si Feliciano... Torna a dormire» poveretto, il tedesco quella notte dopo quel bacio, era rimasto sveglio tutta la notte.

Il moro lo fisso con le mani sui fianchi e gonfiò le guance per poi urlare «E' NATALE!».

Urlò talmente forte che possibilmente pure Romano che stava al piano di sopra cadde dal letto. Fatto sta che Ludwig aprì di colpo gli occhi.







*Viene rappresentato come un vecchietto dalla barba lunga, uno scettro, vestito da un lungo abito generalmente blu o bianco ed è accompagnato dalla giovane e bella nipote Sneguročka (Снегурoчка) o Snegurka (Снегурка), la "Fanciulla di Neve", con cui distribuisce i doni a Capodanno. La sua residenza è stata posta a Velikij Ustjug. In origine, nel folklore russo, Ded Moroz altro non era che il demone pagano Morozko che gelava le persone. Solo successivamente prese il nome di Nonno Gelo. La sua unione con Vesna (primavera) portò alla nascita di Sneguročka. Quest'ultima è stata in seguito convertita a nipote di Nonno Gelo. Il colore tradizionale dell'abito di Ded Moroz è blu. Nel periodo del grande confronto U.S.A.-URSS il suo abito ha cambiato colore diventando rosso a scopo propagandistico verso l'Unione Sovietica (il colore rosso era appunto il colore della bandiera URSS).



Perché Wikipedia vale :'D




Angolo della Pazza °-°

Yo!
Si, sono tornata :3
Okay, sono mancata per più di un mese, scusate çAç E' ricominciata la scuola e ho avuto problemi çAç"
Va beh, spero questo capitolo sia di vostro gradimento.
Ringraziate i vari amici che mi hanno minacciato di morte se non continuavo .w.
Grazie ancora per aver letto questo capitolo ♥


Shindou_Takuto
   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: S h i n d a