Harry: “sono perdonato allora?” Io: “per questa volta si”. Sorrisi, come non avevo mai fatto, felice per aver rimesso finalmente le cose a posto con lui. Harry: “pensavo davvero che non mi avresti parlato più, sai?” Io: “lo pensavo anche io prima che mi raccontassi come stavano le cose” Harry: “se mi avessi lasciato spiegare..” Io: “ adesso è colpa mia?” Harry: “ non ci posso credere, stiamo insieme da nemmeno 10 minuti e stiamo già litigando”. Scoppiai a ridere e fui subito seguita a ruota da lui. Io: “facciamo che non è stata colpa di nessuno, okay? Doveva andare così e stop” Harry: “ ti amo” Io: “me lo hai già detto” Harry: “ e io te lo ripeto” Io: “allora ti amo anche io”. Sorridemmo e ci baciammo ancora. Fummo però interrotti dal cellulare di Harry che squillava per un nuovo messaggio ricevuto. Era di Niall e ci chiedeva di vederci ad un chiosco situato nel parco. Io: “sai la strada, vero? Harry: “certo che si!”. Lo disse ridendo, ma sembrava convincente. Iniziammo ad incamminarci tenendoci per mano, ma quando i minuti passati a camminare si accumularono mi venne un dubbio. Io: “tu non hai la più pallida idea di dove siamo vero?” Harry: “come fai a saperlo?”. Scoppiò a ridere e sinceramente non sapevo se fare lo stesso o preoccuparmi. Io: “dimmi che scherzi, ti prego” Harry: “no non scherzo, ci siamo persi davvero”. Continuava a ridere come se non esistesse un domani e io continuavo a fissarlo con un sopraciglio alzato. Poi basta, persi quell’ultimo barlume di serietà che mi rimaneva e scoppiai a ridere anche io. Ci ricomponemmo solo dopo molto tempo e iniziammo a chiedere informazione ai passanti. Molti ci dicevano di andare da una parte, altri di tornare indietro, altri addirittura che non esisteva un chiosco nel parco. Fummo poi fortunati a trovare un agente del corpo forestale che ci indicò la strada e dopo secoli di pellegrinaggio finalmente arrivammo a destinazione. Niall: “ma vi siete persi per caso? Sono 3 ore che vi aspettiamo!”. Io e Harry scoppiamo a ridere e Niall e Beatrice si guardarono senza capire. Harry: “ no, è che c’erano molte fan e continuavano a fermarci” Lo guardai continuando a ridere e infine ci sedettimo. Bea: “avete fatto pace vedo! Sono felice per voi” Io: “meglio così! A voi invece come è andata fino ad ora?” Niall: “Benissimo! Beatrice è simpaticissima!” Io: “ si Horan, cerca però di non sciuparmela troppo, eh!”. Ci fu una risata generale e poi i soliti discorsi sul più e sul meno, su come andava la band, su come io e Harry ci eravamo riappacificati. Niall: “wow, quindi state insieme ora!” Harry: “si, vero Marty?”. Annuii sorridendo ed appoggiando la testa alla sua spalla. Erano ormai le 18.15 e per me e Beatrice era ora di tornare a scuola. Ci incamminammo quindi verso l’uscita del parco e una volta giunti alla macchina salimmo e tornammo a scuola. Il viaggio di ritorno sembrò volare da quanto era passato in fretta e ormai era già ora di varcare i cancelli della scuola. Niall: “Hey, domani c’è un M&G qui a Londra, vi va di venire?” Harry: “ci saranno anche Perrie, Eleanor e Danielle, ci farebbe piacere se veniste anche voi!” Io: “verremo di sicuro!” Bea: “ovvio che si!”. Vidi Beatrice avvicinarsi a Niall e dargli un bacio sulla guancia per poi abbracciarlo. Che carini che erano, sarebbero stati una bella coppia. I miei pensieri furono interrotti da Harry che mi circondò le spalle con un braccio. Harry: “ noi siamo più teneri” Io: “basta esserne convinti, no?” Ridemmo e ci abbracciammo prima di salutarci. Harry: “ non dimentichi qualcosa?”. Si avvicinò ancora e mi baciò, prima di sussurrarmi di nuovo un ‘ti amo’ all’orecchio. Io: “ io ti amo di più” Harry: “ non penso proprio” Io: “pensi male allora”. Sorridemmo ancora e poi stavolta fu Beatrice ad interromperci. Bea: “forza piccioncini, è ora di andare!”. Mi staccai da Harry e dopo un ultimo bacio varcai con Beatrice la soglia d’entrata del cancello e, percorso il cortile, ci girammo un’ ultima volta a salutare i ragazzi, per poi entrare a scuola subito dopo. Ci dirigemmo subito in camera, dove ci cambiammo per scendere a cenare. La serata passò in fretta e tra la cena e le risate con gli amici, si erano già fatte le 21. Tornammo quindi in camera, dove io e Beatrice parlammo del pomeriggio di quel giorno. Io: “secondo me piaci a Niall” Bea: “Lo spero! Io so solo che a me piace da morire” Io: “si, lo vedo! Magari ti chiede di stare con lui, stareste bene insieme” Bea: “dov’è finita Miss Acidità? Harry ti sta forse addolcendo?” Io: “questa me la lego al dito, sappilo” Bea: “grazie, ora lo so. Sono felice che stiate insieme ora, non ti sopportavo più depressa” Io: “ma che stronza!” Ridemmo davvero tanto quella sera, ed ero felice che tutto fosse tornato a posto. Prima che andassimo a dormire però, qualcuno bussò alla porta. Andai ad aprire e di certo non mi sarei mai aspettata di vedere Veronica ferma sulla porta. Io: “Che diavolo ci fai tu qui?” Veronica: “tranquilla, non sono qui per litigare. Ti volevo chiedere scusa per tutto. Harry mi ha chiamato poco fa e mi ha spiegato il perché di quella sera. So che state insieme ora e sono felice per voi” Io: “Ti aveva chiesto il numero di telefono vero?” Veronica: “si, mi ha spigato che voleva che lo tenessi informato di quello che facevi” Io: “lo ha detto anche a me” Veronica: “davvero, non volevo essere cattiva, mi dispiace. Pace?” Io: “pace, ma non farlo più, d’ accordo?” Veronica: “d’accordo” Sorrise sinceramente, mi salutò a se ne andò. Chiusi la porta e andai a letto. Beatrice ormai dormiva e presto l’avrei raggiunta anche io, felice di poter fare finalmente sogni tranquilli.