Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
Segui la storia  |       
Autore: Party Poison    28/10/2012    1 recensioni
Frank aveva provato ad andare avanti, come aveva fatto Gerard ma non era destino che stessero lontani. Avrebbero avuto la loro famiglia, sì ce l'avrebbero messa tutta per crearne una, ma tutto era già stato scritto e dopo una rivelazione ne escono più uniti, specialmente se la loro famiglia sta per allargarsi.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: Lime | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 12                         Have you heard the news that you’re pregnant?   terza parte
 
5 month later
“Gee, hai finite le vitamine. Vado in farmacia a prendertele. Cinque minuti e arrivo”
“Sì, certo, noi non ci muoviamo”, disse indicandosi la pancia che era aumentata ancora di più.
 
1 hour later   
Gerard decise di chiamare Frank, era troppo tempo che era via e la farmacia era a quattro passi. Non rispose nessuno. Decise di incamminarsi, quando cento metri dopo vide due ambulanze e l’auto di Frank ridotta alla grandezza di una foglia. Si mise a correre per raggiungere il paramedico: “Cos’è successo qui? Il mio compagno sta bene?”
“Sì, calmi. Lei chi è?”, chiese il dottore, bloccandolo.
“Sono Gerard Way. Frank Iero è il padre di mia figlia e del bambino che nascerà tra circa quattro mesi”
Il medico chinò il capo. Questo gesto non fece altro che allarmare il rosso.
“No..no..no!”, scoppiò a piangere, portandosi una mano al volto e una al ventre.
“La condizione è critica, per ora è in coma. Dovrebbe cavarsela. Mi dispiace. Lo portiamo ora in ospedale”
“Mi dica cos’è successo, ora!”
“Un’auto ha preso l’incrocio contro mano e la sua auto è stata compressa da quella dietro di lui e da quella davanti. Ha riportato diverse lesioni gravi e, come ho detto, è in coma. Non si riprenderà molto preso, suppongo. Ora noi andiamo, se vuole seguirci…”.
Il rosso non se lo fece ripetere due volte. Bandit era da Donna, la avvisò di quanto successo e disse che l’avrebbe tenuta con se per una settimana.
Arrivati all’ospedale ed effettuati gli accertamenti di routine, Gerard si sedette al capezzale del moro e gli prese una mano: “Ti prego, amore mio, ragione della mia esistenza, riprenditi. Senza di te io non posso vivere, e nemmeno lui”, disse portandosi una mano alla pancia e riprese a piangere.
 
 
7 month later
La vita di Gerard era un inferno. Frank non si era ancora svegliato. Erano due mesi che era in coma. Ogni giorno andava all’ospedale per chiedere notizie, che erano sempre le stesse, e per parlargli un po’. Le ecografie dimostravano che il bambino stava bene ma si notava inoltre che erano entrambi sotto stress, perché Gerard stava perdendo peso e dormiva pochissimo e questo si ripercuoteva anche sul piccolo. Bandit viveva da Donna e in un certo senso anche lui, ma la maggior parte del tempo la passava in ospedale.
Era quasi la fine di giugno e un giorno Gerard decise di recarsi già di mattina da Frank, perché aveva un estremo bisogno di parlargli. Non averlo intorno lo stava facendo impazzire. Si sedette accanto a lui. Aveva ancora il volto violaceo a causa degli innumerevoli lividi, il gesso che aveva su una gamba e su un braccio era sparito: stava guarendo. Non poteva che essere un buon segno, ma il roso non riusciva a vedere alcun lato positivo in tutto questo.
“Amore mio, ieri ho fatto l’ecografia. Sta bene, però ci manchi. Ti prego svegliati”, gli baciò una mano, “non andartene, non lasciarmi solo”.
“N-non lo farò mai”. Il moro aprì gli occhi con difficoltà, la voce roca, ma debolmente rispose subito alla stretta di Gerard, che si alzò dalla poltrona e andò a baciarlo con leggerezza. Uscì di corsa a chiamare il medico, che fece dei controlli prima di confermare che tra una settimana sarebbe potuto tornare a casa e riprendere la sua vita normale. Rimase lì tutto il giorno per raccontargli quello che si era perso mentre era in coma e Frank constatò che la pancia del rosso sembrava quasi una mongolfiera. Per il resto della settimana prima del suo rilascio, stettero a parlare di come avrebbero chiamato il bambino.
Se era un maschio, Thomas Arthur Way Iero.
Se era una femmina, Ann Way Iero.
Sì, avrebbe portato entrambi i cognomi.
 
 
8 month later
Stava quasi per giungere il termine della gravidanza e, come promesso, Mikey si trasferì da loro per poi poter assistere al parto. Il dr.White annunciò che mancava molto poco, il bambino era completamente sviluppato, aspettavano solo il momento in cui Gerard avrebbe avuto le doglie. Bandit era tornata a vivere da loro e se ne occupavano Mikey e Donna, mentre Frank e Gerard si occupavano di loro reciprocamente.

27 luglio
Per tutto il pomeriggio Bandit era rimasta da Donna e aveva deciso di farla rimanere a dormire, aveva sempre bisogno di un po’ di compagnia. In piena notte, Gerard si svegliò urlando dal dolore.

Era arrivato il momento.

Nessuno dei tre sapeva cosa fare. Mikey prese le chiavi dell’auto e la mise in moto, Frank aiutò il rosso ad alzarsi dal divano, su cui dormiva in quest’ultimo mese, e lo condusse dentro la macchina. Arrivarono in ospedale alle 23.15 alla velocità di 80 km/h. Cercarono subito il dr.White, il quale faceva sempre i turni di notte quando il pomeriggio non lavorava in ambulatorio. Questo capitava raramente ma era il loro giorno fortunato. Caricarono Gerard su una barella e lo portarono in sala parto. Mikey e Frank si misero il camice e si disposero come nei concerti: il moro alla sua destra, il fratello alla sua sinistra. Il rosso urlava, non ce la faceva più. Era come se gli continuassero a infilare un coltello nella schiena. L’infermiera prese subito la siringa per fargli l’epidurale ma Gerard si oppose con violenza, spingendo via la ragazza. Temeva gli aghi come se fossero la morte. Frank lo chiamò verso di lui, cercando di distrarlo, mentre nel frattempo gli l’infermiera svolse il suo dovere. Poco dopo, il dr.White procedette con il cesareo. Gerard dava l’impressione di essersi calmato dopo l’anestesia ma il suo cuore cominciò a battere a mille quando il 28 luglio, alle 2.15, nacque Thomas Arthur Way Iero.
Frank non ci pensò due volte a prendere il loro figlio tra le braccia, ancora sporco di sangue, e poi lo passò  al rosso.
“Amore mio, questo è il più bel giorno della mia vita”, disse il moro con un soffio di voce. Era immerso nelle lacrime, proprio come Mikey, che continuava a ripetere: “Sono zio! Sono zio!”, per paura che qualcuno nel raggio di 100 km non l’avesse sentito.
Presero il neonato e lo portarono via per delle visite, intanto misero dei punti a Gerard e lo portarono in una stanza bianca e vuota dove c’erano semplicemente loro tre.
“Io vi lascio soli. Chiamo Donna, Alicia, Linda e Ray”.
Mikey uscì dalla stanza con in mano il telefono. Avrebbero giurato che la sua felicità avrebbe messo di buon umore tutta Los Angeles. Frank si sdraiò accanto al rosso, che esausto si addormentò in un istante. Dopo un paio d’ore portarono Thomas Arthur Way Iero e lo posero in mezzo a loro due. Donna arrivò nel pomeriggio con Bandit, che sembrò gradire la presenza del fratello.

Si sentivano una vera famiglia, una di quelle che nemmeno l’Apocalisse avrebbe potuto distruggere, ma presto il cuore di Gerard collassò. La macchina collegata emetteva un lungo ‘bit’, le infermiere entrarono di corsa e attaccarono al petto del rosso il defibrillatore. Dopo la prima scarica non si riprese e Frank cominciò a temere il peggio. Un’altra infermiera venne per portare via il bambino, e intanto procedettero con un’altra scarica. Finalmente il cuore riprese a battere e Gerard spalancò gli occhi, iniettati di sangue. Frank riacquistò un po’ di colorito alle guancie e prese la mano del rosso, tremante.
“Ho avuto paura di lasciarti solo”, confessò, dopo che se ne furono andati tutti.
“Ho avuto paura che tu morissi”, disse il moro.
Si sedette accanto a lui e rimasero in silenzio, pensando al miracolo che si era compiuto quel giorno, un semplice 28 luglio dell’anno 2014.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance / Vai alla pagina dell'autore: Party Poison