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Autore: Echelon90    28/10/2012    0 recensioni
Dal Prologo:
Lo aveva sorpreso quel messaggio. Lui e Kurt non si erano mai scritti, telefonati o incontrati se non per caso, o per poterlo infastidire un po’ alla caffetteria. Non era da Hummel. Ma quello che aveva davanti non sembrava neppure lui.
-Stasera al McKinley. Kurt-
Poche parole. Non aveva risposto, ma non aveva pensato per un solo istante di non presentarsi. Forse per curiosità… non lo sapeva. Sapeva solo che ora era lì, nel parcheggio coperto di neve del McKinley, con Kurt Hummel di fronte a sé, e si sentiva come un topo in trappola mentre si avvicinava sempre di più, ma non riusciva a muoversi.
No… non da lui… Era qualcos’altro…
Dal Cap. 3:
Lentamente avvicinò il volto al suo per poter sentire se respirava. Quando gli fu a pochi centimetro gli occhi chiari del ragazzo addormentato si aprirono di scatto e le sue labbra premettero su quelle di Brody. Il moro non si scostò subito, preso alla sprovvista, ma poi si sollevò e si portò una mano alle labbra come per pulirsi.
“Credevo fosse il principe a baciare Biancaneve e non viceversa!”
...
“Chi ti dice che io sia Biancaneve!”
Genere: Angst, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Sebastian Smythe, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Freaks and Misfits


 

Prologo: The Other


Non gli piaceva. Non voleva trovarsi lì. Aveva cercato in tutti i modi di ritardare il loro incontro faccia a faccia e ci era riuscito, ma sapeva che presto lo avrebbe visto. Era inevitabile. Già immaginava i loro sguardi incrociarsi pieni di tristezza, rabbia, accusa… Sapeva che Blaine era vicino. Lo avvertiva. Sentiva il suo odore, anche se non era lì con loro in quel momento. Gli parve strano ma non diede molta importanza a quella sensazione. La giustificò come suggestione dovuta al nervosismo del momento. Non erano passati che pochi giorni da che si erano lasciati, e ancora ne soffriva terribilmente. Non se ne capacitava ancora. Era passato dall’essere arrabbiato con lui all'incolparsi di tutto. Poi era sopraggiunta l’incertezza, la tristezza, la rabbia…
Si morse un labbro a sangue, guardando tra le tende che separavano il palco da tutti gli studenti, professori e altra gente radunata per vedere loro. Era stata un’idea di Mr. Shue, riunire le vecchie New Direction e nuovi membri del Glee per un’esibizione di Natale. La trovava un’idea carina, certo, e non era riuscito a rifiutare, nonostante tutta la tensione che sapeva ci sarebbe stata, ma una piccola parte di lui aveva odiato Mr. Schue per avergli dato un’altra occasione per buttar sale su quella ferita ancora aperta.
“Kurt?”
Si voltò verso il volto pulito e il sorriso gentile di Marley, una dei nuovi. L’aveva conosciuta solo alcuni minuti prima: una veloce presentazione e poi se ne era andato dall’aula del Glee, con la scusa di una chiamata di lavoro. In realtà sapeva che lui stava arrivando, anche se nessuno glielo aveva detto.
Si era ritrovato poi con tutti sul palco, per rivedere le loro posizioni e la coreografia. Kurt non era stato alle prove. Aveva dato ancora la colpa al lavoro e aveva provato solo con Rachel e poi con Finn. Blaine non c’era ancora, ma mancavano pochi minuti e presto sarebbe apparso tutto sorridente e bello, come sempre, almeno fino a quando i loro sguardi si fossero incontrati.
Sentì la mano di Marley posarsi sul suo avambraccio e sussultò appena. Si era perso nei suoi pensieri senza rendersene conto: “Scusa, tutto bene?” gli chiese preoccupata.
“No, no, sto bene!” si affrettò a dire Kurt scuotendo la testa, anche se in realtà si sentiva strano.
” C’è un ragazzo che ti cerca!” fece la ragazza.
Kurt sbatté le palpebre più volte. Non parlava di Blaine. Era sua compagna nel Glee Club quindi non si sarebbe riferita di certo a lui come ‘un ragazzo’. Ma chi lo cercava che non fosse del Glee? Pensò a chi conosceva oltre al Glee, ma l’unico a venirgli in mente fu Dave, che sapeva non trovarsi a Lima.
“Chi è?” chiese infine.
Marley scosse il capo: “Non ne ho idea. Non l’ho mai visto prima.”
“Dov’è?” si informò allora.
Marley gli disse che lo aveva incrociato al parcheggio ma che poi, quando gli aveva chiesto se voleva entrare nella scuola, aveva rifiutato, anche piuttosto maleducatamente, e aveva detto che lo avrebbe aspettato lì.
Non gli piaceva l’idea di uscire fuori al freddo. La sera prima aveva nevicato ed era stata un’impresa raggiungere la scuola. Ma la curiosità era troppa per resistere, quindi si diresse verso l’aula di canto per recuperare il suo cappotto. Si fermò, però, prima di entrare.
Era lì. Non sapeva come faceva a saperlo. La porta era chiusa, ma lo avvertiva comunque. Lo sapeva. Blaine era lì ed era solo. Non si fermò a pensare come facesse a saperlo. Sapeva solo che non voleva vederlo così, da solo. Non ne aveva la forza, quindi si voltò e prese a correre fuori dalla scuola, dimentico del cappotto.
L’aria gelida lo colpì al viso dolorosamente e allora si rese conto di una singola lacrima che gli rigava il viso. L’asciugò con rabbia e strinse gli occhi rivolgendo il viso al cielo e respirando a fondo l’aria che sapeva di neve. Sentiva una strana sensazione percorrergli tutto il corpo. Partiva dalle punte dei piedi e arrivava fino alle punte dei capelli. Era come se al posto del sangue dentro di lui scorresse energia elettrica. La testa gli girava e per qualche secondo dimenticò tutto. Dimenticò chi era, cosa ci facesse lì… tutto…
Poi avvertì quella presenza. Non era Blaine questa volta. Lo seppe ancora prima di aprire gli occhi e guardare dritto nella sua direzione. Lo guardò fisso e qualcosa di simile ad adrenalina, ma che era qualcosa di più profondo, più potente, gli ribollì nelle vene. Fremette da capo a piedi e una fitta al cuore lo fece gemere di dolore, e poi perse i sensi…

Sebastian si staccò dalla macchina su cui era posato avvicinandosi di pochi passi a Hummel. Lo aveva visto uscire ma poi se ne era stato impalato poco lontano da lui. Non sembrava averlo notato. Poi d’improvviso aveva puntato lo sguardo su di lui e dopo parecchi secondi aveva parlato.
“Che ci fai qui?” lo sentì soffiare piano e con voce roca.
Sebastian rimase interdetto per qualche secondo prima di ridere forte: “Odio il fetore delle scuole pubbliche, lo sai!” disse solo.
“Ho chiesto che ci fai qui!” ripeté Kurt avvicinandosi di qualche passo.
Sebastian osservò Kurt, stranito. Era passato del tempo dall’ultima volta che lo aveva visto. Ma non tanto da spiegare un cambiamento simile. Perché quello che vedeva davanti a lui non assomigliava per niente a Kurt ‘Faccia da Checca’ Hummel. Lo aveva avvertito nella voce non appena gli aveva rivolto la parola, ma aveva pensato di aver sentito male. Per qualche istante Sebastian ne rimase quasi… spaventato.
“Mi prendi in giro, Hummel? Mi hai detto tu di venire qui!”
Sebastian non ricevette risposta. Vide solo Kurt avvicinarsi ancora lentamente e quasi… minaccioso. Il suo istinto gli urlava: ‘Vattene via subito!’ Ma il suo corpo non ubbidiva.
“Allora che vuoi?” chiese Sebastian con un leggero tremito nella voce.
Lo aveva sorpreso quel messaggio. Lui e Kurt non si erano mai scritti, telefonati o incontrati se non per caso, o per poterlo infastidire un po’ alla caffetteria. Non era da Hummel. Ma quello che aveva davanti non sembrava neppure lui.

-Stasera al McKinley. Kurt-


Poche parole. Non aveva risposto, ma non aveva pensato per un solo istante di non presentarsi. Forse per curiosità… non lo sapeva. Sapeva solo che ora era lì, nel parcheggio coperto di neve del McKinley, con Kurt Hummel di fronte a sé, e si sentiva come un topo in trappola mentre si avvicinava sempre di più, ma non riusciva a muoversi.
No… non da lui… Era qualcos’altro…
“Hummel…”
Kurt era ora molto vicino a lui. Ora vedeva bene i suoi occhi e quello che vide non gli piacque. Ma non fece nemmeno a tempo a fare qualcosa, prima che tutto diventasse nero e poi rosso. Poi fu dolore. Poi fu il vuoto.

 

N.d.A.

Salve a tutti coloro che hanno letto questa mia prima ff su Glee. In realtà ne ho scritte molte ma questa è la prima in assoluto che pubblico su EFP.

Questa fan fiction è ispirata da altre due serie, ovvero sia Freaks e Misfits, da cui è preso il titolo (che fantasia, eh!). In ogni caso non ci saranno i personaggi di nessuna delle dueserie tv... o almeno fin’ora… Devo ancora decidere cosa succederà di preciso anche se ho in mente la trama.  Posso dirvi che ci sarà parecchio Angst (o almeno e quello che voglio da questa fan fiction) e soprattutto ci sarà il Klaine!!!

Non aggiungo altro solo… Grazie a chi deciderà di leggere e continuare a leggere questa fan fiction.

Buona lettura dalla vostra Autrice,

Echelon90!!!

  
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