Alhoa a tutti mortali,
è dio che vi parla U.U. io vi
ordino di recensirmi XD, ok, torniamo allo stato di semi follia dove
navigo
sempre. Allora naturalmente ringrazioe Temari, che se non ci fosse lei
che mi recensisce,
probabilmente non sarei qui a scrivere con tutto questo entusiasmo, TVB
TEMMI-CHAN!!!!!!!.
Allora, la storia è
nata mentre navigavo nei forum, e
ho trovato una discussione appunto sul passato di Kou. Le ipotesi erano
molte,
ma io me ne ero già ficcata una in testa, macchinata non so
come.
Credo ke questa sia la
1° fic che parla di Kou prima
del casino con Nataku.
Sono partita dal presupposto che
Kou-chan al tempo
della sigillazzione avesse 21 anni e Lirin ne avesse 6 in meno di lui.
È stato troppo bello
vedere questo simpatico
vecchietto (sanzo style XD) che menava Kou senza motivo!, mwhhahah!
Ci vediamo giù,
enjoy, o come cazzo si scrive.....
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IL PICCOLO PRINCIPE
2-
ENCOUNTER,
L'incontro nel bosco
Era nella sala
del trono.
Inginocchiato
e tremante.
Aveva
paura di qualcosa, lo sentiva.
Inginocchiato
davanti al trono, vedeva solo i piedi di chi ci stava seduto,
illuminati da un
fascio di luce. Tutto il resto era in ombra.
Vide i
piedi sconosciuti posare per terra e alzarsi, ora riusciva a vedere
fino alle
ginocchia.
<<
alzati >> ordinò una voce familiare, dal tono
profondo e crudele ma
liscio e vellutato allo stesso tempo.
Eseguì
l’ordine, le gambe gli tremavano.
<<
puzzi di umano >> disse la voce.
Puzzi di
umano?Kougaiji non capiva chi era quell’uomo, dalla voce non
sembrava suo
padre.
<<
ora ti mostrerò il mio potere traditore >>
sembrò
sputargli in faccia un disprezzo immondo.
L’uomo
misterioso fece schioccare le dita.
In un
punto imprecisato della sala si aprì una porta, dove due
guardie stavano
trattenendo un uomo che urlava e scalciava per liberarsi.
<<
vi prego signore, non uccidetemi, ho una famiglia! >>
supplicava.
Venne
scaraventato ai piedi dello sconosciuto.
<<
guarda bene traditore >> si rivolse a Kougaiji.
Fece
appena in tempo ad alzare la testa.
Un
riflesso di metallo, e cinque secondi dopo la testa dell’uomo
rotolava a pochi
centimetri della mano del rossino.
Da una
finestra in alto filtrava della luce.
Lo
sconosciuto si fece avanti.
Ora si
vedeva un’armatura completamente dorata.
Si fece
più avanti mostrando il viso.
Kougaiji
si ritrovò a guardare un se stesso più grande.
<<
NO! >> urlò disperato.
Il Kougaiji
più cresciuto rise.
<<
Diventerai così un giorno >>
infierì.
Kougaiji
si tappò le orecchie << NO!NO!NO!NO!
>>
************
Kougaiji
si risvegliò per la seconda volta sudato e ansimante.
Ancora
scosso dall’ incubo.
Si
ributtò sul letto, per la seconda volta, cercando di
riprendere il sonno
perduto.
Ovviamente
non ci riuscì.
Arrabbiato
si diresse verso il bagno, inciampando in una scarpa che non sapeva
neanche lui
come fosse finita lì.
Evitò
deliberatamente di guardarsi allo specchio.
Dopo quel
sogno, non credeva che avrebbe più avuto il coraggio di
farlo.
Fece
scorrere l’acqua del rubinetto (non chiedetemi se 500 anni fa
c’era l’acqua
corrente, vi prego ç_çndA) e prendendone un bel
po’ fra le mani artigliate si
rinfrescò il viso.
Ora era
ancora più sveglio di prima.
Frustrato
aprì la porta-finestra che dava sulla sua terrazza privata.
Uscendo
coi soli boxer, si sedette sullo sdraio posto lì vicino.
Chiuse
gli occhi, cercando di calmarsi.
Un raggio
di sole picchiettava fastidioso sul suo viso, cosicché poco
dopo si svegliò.
Non aveva
eccessivamente freddo, ma accortosi di aver dormito fuori e mezzo nudo
si
catapultò in camera.
Si chiuse
la porta alle spalle, cercando di recuperare i vestiti sparpagliati
come al
solito per la camera.
Quando fu
presentabile guardò l’orologio: erano quasi le 9.
Correndo
e investendo mezza popolazione del castello di Houto, dove Thoru
consumò il suo
bastone a forza di legnarglielo sulla tesa.
Dopo che
lo fece accomodare “gentilmente”(provocandogli un
trauma cranico) nella loro
panchina, tirò fuori una lunga pergamena, e la
smollò in mano al principe.
Kougaiji
la osservò....c’erano scritte parole senza senso!
<<
ehm...... che cos’è >> fece
guardingo.
<<
la devi studiare, a memoria. E’ la formula per il tuo
Endokuki. >>sbottò.
<<
oh...ehm.... ma è in un'altra lingua per caso?
>>
<<
Bingo >>
<
<<
questo non è un mio problema, torna solo quando
l’avrai imparata >>.
Facendo
leva sul bastone, si alzò barcollando.
Si
girò
verso Kougaiji, fece per dire qualcosa, ma ci ripensò
all’ ultimo momento
mollandogli uno scappellotto.
Il
principe lo guardò allontanarsi massaggiandosi il collo e
mormorando un mare di
imprecazioni.
Lentamente
si alzò e si diresse bighellonando fino alla stalla.
Aveva una
meta ben precisa: la stalla.
Aveva
intenzione di andare a trovare sua madre, almeno se lo poteva regalare
per il
suo compleanno.
Arrivò
nell’ultimo box in fondo, dove accoccolato stava un piccolo
drago tutto bianco.
<<
ciao Kin >> lo salutò giovale Kougaiji
entrando e togliendo una sella dal
portaoggetti in fondo.
Il
giovane drago si alzò sulle corte zampe, per facilitare il
lavoro al principe.
Era il
Suo drago, e non permetteva a nessuno di toccarlo.
Iniziò
a
lavorare con le briglie e a mettere la sella.
Dopo
pochi minuti era in arena a slanciare il suo destriero verso
l’alto.
<<
fammi vedere che sai fare bello >> incoraggiò
il drago dandogli una pacca
sulla spalla.
Il drago
voltò la testa, e subito dopo iniziò
un’ avvitamento in picchiata.
<<
UHHHHHHHHHHHHH!, VAI BELLO! >>
Kougaiji
si sentiva davvero libero.
Si tenne
stretto alla sella e strinse le gambe il più che poteva.
Il drago
fece una capriola all’indietro, e per poco il ragazzo non fu
sbalzato via.
Lentamente
l’animale riprese quota.
Dopo quello
che sembrava un quarto d’ora, arrivarono in vista di un
piccolo palazzo.
Fece virare
il drago facendolo quasi capovolgere (tanto x fare lo sborone ndA).
“parcheggiò”
il drago nel piccolo cortile davanti alla casetta.
Scese da
Kin, e si appoggiò al suo fianco, in piedi.
La porta
del piccolo palazzo si aprì, e ne uscì una demone
con i suoi stessi lineamenti.
Kougaiji
pensava che fosse la donna più bella del mondo.
Aveva i
capelli scuri, quasi viola, e degli occhi verde acqua.
Rasetsunyo
corse incontro al figlio sorridendo.
<<
Kougaiji! >>
Rasetsunyo
abbracciò il figlio, appoggiano la testa sul suo petto.
<<
madre mi siete mancata... >> rispose
all’abbraccio, circondandole la vita
con le braccia.
A sentire
la magrezza del figlio, la madre si spostò e fece una faccia
contrita, passando
una mano tra le costole ben visibili.
<<
sembri uno scheletro Kou... >>
<<
ma sono sempre affascinante no? >> scherzò
passandole una mano sulla
guancia.
Rasetsunyo
prese la mano del figlio e socchiuse gli occhi.
<<
vieni, ti faccio preparare qualcosa, e non voglio sentire scuse. Non
voglio che
mio figlio sia uno zombie ambulante >> ordinò
poi girandosi e entrando in
casa.
Rassegnato
si girò verso il drago.
<<
vatti a fare un giro mentre io vado a diventare obeso >>
il drago
lo guardò come per dire “ come sei tragico
“ e infine spiccò il volo.
Poco dopo
era seduto al tavolo con sua madre, in un piccolo salotto ma molto
accogliente.
Rasetsunyo
mangiava elegantemente stando dritta col busto, trapelava grazia.
Invece in
quella stessa stanza c’era un quasi diciassettenne che
guardava il cibo davanti
a sé come se da un momento all’altro dovesse
uscire dalla ciotola e strozzarlo.
La madre
accortasene lo guardò benevola.
<<
su dai fai il bravo bambino e mangia tutta la pappa. >>
Kougaiji
offeso dal tono canzonatorio della madre, prese un pezzo di pane, e ne
staccò
un pezzo rudemente, come se gli avesse fatto un torto.
Pian piano
finirono di mangiare (Kou ci mise quasi un’ora).
<<
Kougaiji, ti piacerebbe fermarti qui per il tuo compleanno?
>> chiese la
donna gentile.
<<
madre, non c’è neanche da chiederlo
>>
sorrise e
appoggiò una mano su quella della madre.
<<
hai fatto progressi nei tuoi allenamenti? >> chiese
stringendo la mano
del figlio.
<<
credo di sì...., ho scoperto che sono una demone da
evocazione.. il mio si
chiama.. endogu .. koi ...ah no, Endokuki! >>
esclamò in fine.
<<
complimenti... è un Custode molto raro... >>
commentò pensosa.
<<
me l’hanno detto. >>
<<
Signora Rasetsunyo deve vuole che metta... >> una giovane
demone era
appena entrate nella sala portando un paio di lenzuola ripiegate sotto
il
braccio.
Vedendo di
non essere sola diventò rossa e iniziò a
balbettare scuse a manette.
<<
non c’è bisogno che ti scusi Chiyo...
>>
Kougaiji
la guardò.
Era davvero
bella.
Aveva i
capelli biondo scuro raccolti in due shignon alti, e alcuni ciuffi
sfuggivano
all’acconciatura, e qualche volta andavano davanti agli occhi
azzurro chiaro.
<<
me ne v-vado... scusatemi ancora... >> disse
incamminandosi su per le scale.
<<
Kougaiji? >>
la voce
della madre lo riportò sulla terra, staccandolo da quella
piacevole visione.
Un sorriso
spontaneo affiorò sulle labbra della madre, che aveva visto
lo sguardo del
giovane.
<<
si? >> chiese frastornato
<<
dovresti
andare ora... >> fece grave.
Era sempre
una coltellata sul petto doversi allontanare dal proprio figlio.
<<
ma.. >>
<<
niente ma, vai ora. >> fece cercando di dare forza alla
voce.
<<
come vuoi... tornerò per il mio compleanno. >>
promise alzandosi.
<<
l’hai promesso ricordalo. >>
sorridendo
si abbassò per dare un bacio sulla guancia della madre.
Aprì
la
porta, ritrovandosi fuori, investito dalla brezza di febbraio, anche se
lui non
risentiva minimamente dei cambiamenti climatici.
Inspirò
a
fondo, e mettendosi due dita in bocca emise un lungo fischio, per
richiamare
Kin.
Aspettò
un
po’, ma dopo una decina di minuti iniziò a perdere
le staffe.
Di solito
quando venivano chiamati i draghi arrivarono immediatamente.
Sentì
delle
risate da dietro la casa.
Insospettito
seguì il suono di quella voce melodiosa.
Non ci
mise molto a trovare Kin.
Nascosto
all’ombra
della casa, il drago d’argento si stava facendo coccolare
dalla ragazza
chiamata Chiyo.
Restò
un po’
ad osservare la demone che passava le mani lungo la testa
dell’animale, e rideva
ogni qual volta la creatura emetteva un grugnito soddisfatto.
Restò
in
silenzio finché Chiyo non si accorse della sua presenza, e
imbarazzata si
scostò dal drago.
<<
mi scusi..... non era mi intenzione... mi perdoni.. >>
iniziò a scusarsi
tenendo la testa china.
Il principe
le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla.
<<
stai tranquilla. >>
Chiyo si
scansò imbarazzata da quell’atto di confidenza.
Kougaiji
ritrasse la mano, ma gliela tese di nuovo.
<<
io sono Kougaiji >> disse giovale.
La ragazza
lo guardò sospettosa.
<<
Chiyo... >> borbottò, ma subito dopo Kougaiji
vide sul suo viso un
sorriso illuminante.
La giovane
demone, aspettava che l’altro le lasciasse la mano, ma non
sembrava avere
intenzione di farlo a quanto pare.
Lei
continuò
a sorridere, finché il ragazzo non si accorse di stringere
ancora la sua mano.
Imbarazzato
si affettò a toglierla, nascondendola dietro la schiena.
<<
oh.. bè.. io...ehm..andrei... >>
balbettò Kougaiji.
<<
andate pure, principe Kougaiji >>
kougaiji
si stupì, forse sua madre gliene aveva parlato.
<<
come fate a sapere che sono un principe? >>
lei lo
guardò di sottecchi << dai segni sul vostro
viso.. >> disse come se
fosse la cosa più ovvia del mondo.
“
stupido, deficiente e coglione!!!! “ si ripeteva mentalmente
Kougaiji salendo a
bordo del drago.
<<
allora.. ciao >> disse prima di lanciare Kin in volo.
Dall’alto
vide la piccola figura di Chiyo raccogliere un cesto da terra, e
rientrare nel
palazzo attraverso una porta di servizio.
Si
lasciò
cullare dal vento, e si guardò la mano che aveva stretto
quella della ragazza.
Non credeva
che se la sarebbe più lavata.
Dei suoni
attirarono la sua attenzione.
Fece girare
il drago, e si diresse verso la fonte del rumore.
Finché
non lo vide: un agglomerato di piccole casette, e sembrava che per le
vie di
quel villaggio ci fosse tanta gente, probabilmente c’era una
festa... ma quello
non era un villaggio di demoni.
Era un
villaggio di umani.
Lui non
ne aveva mai visto uno dal vivo, solo in vecchie rappresentazioni.
Erano davvero
strani.
Avevano delle
orecchie stranissime, piccole e tonde, attaccate al cranio, e non
avevano
artigli.
Però
in
qualche modo lo attiravano.
Decise che
se per una volta si avvicinava agli umani, non sarebbe successo nulla.
Fece atterrare
il drago nei pressi della radura dove si trovava
l’insediamento.
Tutto il
resto era una foresta immensa.
Facendo
attenzione
si posizionò dietro a un cespuglio, e spostò una
fronda.
Era
spettacolare.
Una miriade
di quegli esseri stavano ridendo e scherzando, bevendo e ballando.
Al castello
non succedevano mai cose del genere.
Un rumore
di rami spezzati lo fece voltare.
Dietro di
lui stava una di quelle strane creature, all’ombra degli
alberi si
distinguevano i capelli scuri come la notte, ma non riusciva a vedere
gli
occhi.
Stava brandendo
un bastone.
Prontamente
Kougaiji si alzò.
<<
non preoccuparti, non voglio fare niente... >> si
giustificò il principe.
<<
VATTENE! >> urlò scagliandosi verso di lui,
finchè una terza voce non
arrivò dal folto della foresta, facendoli girare tutti e due.
<<
Kyo!, che cosa stai facendo? >> da un cespuglio emerse un
ragazzetto
biondo, che sembrava avere la stessa età del ragazzo
chiamato Kyo.
<<
Taiki!, guarda, c’è una demone! >>
il
biondino, Taiki, scrutò Kougaiji a lungo,e poi,
semplicemente disse: <<
ciao >>
il rosso
lo guardò incerto.
<<
oh ehm...ciao... me ne vado subito. >> aggiunse in fretta.
<<
no aspetta!, scusami, non volevo offenderti! >>
cercò di rimediare Kyo
<< è solo che non avevo mai visto un demone...
>>
Kougaiji
sorrise comprensivo.
<<
come ti chiami?, io sono Taiki, e questo pazzo di fianco a me
è Kyo. >>
illustrò il ragazzo biondo.
<<
Kougaiji >> disse questo.
<<
ma che razza di nome scioglilingua è Kougaiji?
>> fece scandalizzato Kyo
<< sembra il nome di un principe.. >>
<<
io sono un principe >>
silenzio
imbarazzante.
<<
se se.. e io sono il dio della guerra! >> lo
sbeffeggiò Taiki.
Kougaiji
volse la testa offeso.
Kyo si
avvicinò e gli passò un braccio intorno al collo
<<
allora “principe”, che ne dici di venire a
sbronzarti con noi? >>
<<
certo!, sai che spasso stare due ora a vomitare l’anima!
>> aggiunse
Taiki prendendolo per l’altra spalla.
Senza dare il tempo a Kougaiji di ribattere, si avviarono fuori dalla foresta.
___________________________________________________________________________ciao a tutti!, complimenti se siete arrivati qui!, Temmi-chan questo è x te!.
scusatemi se il cap fà cagare o altro.
io sono OSSESSIONATA da saiyuki, e ogni 5 secondi mi viene in mente un'altra idea...lo sò, sono pazza.
un beso e non perdete il prox cap.
kossioni, FERRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!
RECENSITE.