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Autore: chiaretta78    28/10/2012    1 recensioni
Emma è andata a trovare Manuela in Irlanda e si trova a Dublino proprio nei giorni in cui i Loaded sono in tour da quelle parti. Non ha il biglietto per il concerto, ma riuscirà non solo ad entrare, ma addirittura a finire nel backstage e realizzare il sogno di una vita: conoscere Duff McKagan.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Duff McKagan, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ditemi che non è un sogno o uno scherzo! Ecco il secondo capitolo. Scusate se ci ho messo un po' ma sono stata a Padova al concerto del mio amoruccio bello e quindi ho avuto un po' di giorni intensi!! ^^
Come vedete il delirio continua... anche se penso per ancora solo un paio di capitoli, non di più. Ma chi può dirlo??
Piccola nota: siccome sono una 'brava ragazza' XD e soprattutto sono sposata anch'io, non mi sono sentita di far eventualmente tradire Susan a Duffuccio bello, così ho preferito distorcere enormemente la realtà e rendere Duff un uomo single che ha appena divorziato. Sorry!!
Buona lettura! ^^

Il concerto di apertura dei Loaded volgeva al termine. Era stata solo mezz'ora, ma i ragazzi avevano dato l'anima come sempre e il pubblico era più che caldo e pronto a ricevere gli Ugly Kid Joe.
Emma e Manuela videro Duff avvicinarsi al microfono e salutare la folla, ringraziandoli per essere andati e per la straordinaria accoglienza che gli avevano riservato in quell'ultima data del loro mini-tour in UK. Le due amiche si spostarono dal lato del palco e si avvicinarono alla loro roba. Era ora di andare, ma prima volevano ringraziare di nuovo tutti per quello che avevano fatto per loro.
"Sai Emma, devo ammettere che avevi ragione... non sono niente male! Quando torno a Galway mi vado ad ascoltare un po' di loro roba."
"Visto?! Tu non mi dai mai retta e dai sempre per scontato che quello che ascolto io sia solo frastuono e rumore, invece non è così!" Il viso di Emma si aprì in un mega sorriso un po' da ebete. "Non sono stati bravissimi?!? Peccato sto maledetto braccio, se no mi sarei scatenata molto di più!"
"Di più di così?!? E cosa facevi scusa?? Le capriole in aria??"
Manuela scoppiò a ridere, mentre Emma le dava una spintarella e le faceva una boccaccia.
"Sei proprio spiritosa, sai??"
Le due ragazze controllarono i loro cellulari e poi presero i loro maglioni per rivestirsi, prima di uscire.
"Mi sa che mi devi dare ancora una mano per vestirmi... Il braccio va meglio, ma non credo di riuscire a piegarlo così tanto."
"Non c'è problema Emma, dammi un minuto però che rispondo alla Ale, che vuol sapere com'è andata."
Il vociare lì vicino fece capire immediatamente a Emma che Duff e gli altri erano tornati nel backstage. Si girò subito in direzione loro e rimase estasiata alla vista di un Duff decisamente sudato e stanco, ma altrettanto soddisfatto. Era talmente sexy da sentirsi male!!
Duff probabilmente si sentì osservato, perché si girò di colpo verso di lei, facendola arrossire. Maledizione, beccata in pieno!! Bella figura Emma, complimenti...
Il cantante rimase un attimo a guardarla. Aveva le guance colorite, forse per l'emozione del concerto o forse per il caldo assurdo che c'era in quel locale, e questa cosa le donava particolarmente. Scosse il capo, scacciando quei pensieri cretini. Cosa diavolo stava pensando?!
Adesso che l'aveva fissata come un fesso per un tempo imprecisato doveva dar loro l'impressione di avere un motivo ben valido per non averle tolto gli occhi di dosso... Il braccio! Quella era una buona scusa.
Si avvicinò alle due ragazze e notò immediatamente che stavano raccogliendo le loro cose. La cosa gli diede un po' fastidio... perché tutta quella fretta?
"Ehi... come va il braccio??"
"Meglio, grazie... il ghiaccio ha fatto miracoli! Siete stati fantastici sul palco, davvero!! Un'energia pazzesca."
"Grazie... mi fa piacere sentirtelo dire."
Jeff li raggiunse proprio in quel momento.
"Ehi bro sei stato fenomenale stasera!" Gli diede una pacca sulla schiena e sorrise felicissimo alle due ragazze. "Ehi, dove scappate di bello?"
Emma gli sorrise di cuore. Era evidente che quei ragazzi adorassero quello che facevano e che suonare dal vivo fosse la loro droga. Erano eccitatissimi!
"Leviamo le tende... andiamo a berci qualcosa al Temple Bar o alla Porterhouse... ma prima di scappare vi volevamo ancora ringraziare per prima, per stasera, per tutto!! E' stata una serata pazzesca, nonostante l'inizio non sia stato dei migliori. Non avrei mai sperato di riuscire a sentirvi dal vivo, tanto meno di conoscervi! Grazie di cuore."
"Wow, il Temple Bar! Quant'è che non ci andiamo?? Non mi spiacerebbe farci un salto Duff, che ne dici?"
Jeff guardò il cantante cercando di capire cosa volesse davvero fare. Si meritava un po' di svago, visto il periodaccio che stava passando, ma non voleva forzargli la mano proprio per lo stesso motivo.
In quel preciso istante Mike arrivò da dietro ai due e stampò a entrambi una bella manata sulla spalla, facendogli fare un salto per lo spavento.
"Ehi ehi ehi!! Che succede qui?? Cosa bolle in pentola?"
Duff scostò con uno strattone la mano del suo chitarrista.
"Fallo un'altra volta e ti uccido Mike!! Mi hai tolto dieci anni di vita!!"
"E non è che ne restino tanti altri allora, non è vero?? Scusa capo, hai ragione, non lo faccio più!!"
Scoppiarono tutti a ridere e Duff lo minacciò bonariamente con il dito.
"Occhio Squires che sarò più vecchio di te ma picchio forte..."
Mike alzò le mani in segno di resa.
"Ah, su questo non ho dubbi. Se n'è accorto anche il buttafuori, prima..."
"Già... non mi ci far pensare." Duff si rabbuiò un attimo all'idea di quel cretino. "Comunque Jeff stava proponendo di seguire le nostre due fanciulle qui che vanno a bere qualcosa al Temple Bar. Che ne dite?"
Mike guardò Isaac per avere conferma, ma il batterista era decisamente imbambolato a guardare Manuela. Mike gli diede una gomitata, ridacchiando e poi si girò verso Duff.
"Direi che quello era un sì!!"
Il biondo scosse capo, fingendo disperazione.
"Ma a cosa stavo pensando quando vi ho chiesto di entrare nella band??" Poi si girò verso le ragazze. "Vi scoccia se ci uniamo a voi?"
Emma si ritrovò di nuovo improvvisamente incapace di parlare, come quando si era trovata Duff davanti per la prima volta un'oretta prima.
Ci fu un momento di silenzio imbarazzante. Duff pensò che forse le due ragazze ne avevano per le palle di averceli dietro tutta la sera e che quel silenzio fosse dovuto a quello. Tutti gli altri invece si resero perfettamente conto di cosa stesse passando per la testa della ragazza e scoppiarono a ridere come dei matti. Beh, tutti tranne Isaac che era imbambolato tanto quanto Emma!
Duff si distolse dai suoi pensieri.
"Beh? Che succede?? Fate ridere anche noi??"
Jeff scosse il capo.
"Lascia stare capo... lascia stare. Il solo fatto che tu non sappia cos'è successo la dice lunga."
Manuela si intromise nel discorso, cercando di salvare in corner la sua amica.
"Ci fa piacere avervi con noi, ovvio. Beh, magari dopo che vi siete fatti una doccia!!"
Mike si scostò la maglia, bagnata fradicia, dalla pelle.
"Giusta osservazione..."
Jeff tirò su col naso.
"Effettivamente gli odori che sento qui attorno a me non sono dei migliori... Dateci dieci minuti, ok?"
Emma riuscì solo a sorridere e annuire. Non poteva crederci!!
Come i ragazzi si furono allontanati, Manuela le diede un pizzicotto sul fianco, svegliando decisamente Emma.
"Ahia!! Ma sei scema?! Che ti prende??"
"Come che mi prende?! Sei rimasta lì imbambolata come un pesce lesso, non te ne sei accorta?? Basta che Duff ti parli e ti si spegne il cervello cara mia! Eri buffissima!"
Emma spalancò gli occhi.
"Allora è per questo che siete scoppiati tutti a ridere?? Oh mio Dio che figura!!! Chissà cos'avrà pensato Duff!!"
"Niente ha pensato, non s'è accorto di niente! Il che mi fa pensare che fosse un po' incantato pure lui... "
Le fece l'occhiolino ed Emma arrossì.
"Ma che cavolo vai dicendo?! Figurati te se Duff... ma piantala!!"
"E perché scusa?? Cos'è, non è un uomo come gli altri? E poi io un paio di volte l'ho beccato a sbirciarti le tette... ti metti ste magliette, ovvio che gli uomini si rincoglioniscono!!"
Manuela si mise a ridere per la faccia di Emma. Sapeva benissimo quanto l'amica si vergognasse delle sue forme più che generose e se aveva messo quella maglia così scollata era solo perché proprio lei l'aveva costretta a farlo! Emma di solito girava con delle semplici polo, niente di provocante o sexy, anche se con quella quarta abbondante avrebbe potuto mettersi anche un sacco di patate che gli occhi di ogni uomo sarebbero comunque caduti .
"Non ti spacco la faccia perché mi fa male il braccio!! Smettila di dire cretinate. E poi Duff è sposato con una super mega gnocca che non hai idea, ti puoi immaginare se nota una come me. E per la cronaca sua moglie ha un paio di tette enormi! Quindi c'è abituato, chiaro??"
"Sì sì... sarà..."
Emma le lanciò un'occhiataccia che non aveva bisogno di ulteriori parole. Decise di cambiare prontamente discorso.
"Tu piuttosto... hai visto come ti guarda Isaac??"
Questa volta fu il turno di Manuela di arrossire.
"Ma piantala..."
"Come ma piantala?? Dai, è evidente che il poppante ti vede come una specie di dea!! E ti conosco bene, Isaac è esattamente il tuo tipo di uomo... ragazzo... va beh, quello che è!"
Manuela le diede un altro pizzicotto, sta volta proprio per farle male.
"Porca miseria Manu, ora ti meno!!! Che ho detto?! E' la verità! Ti piacciono giovani e imberbi e possibilmente anoressici... cioè il ritratto di Isaac!! Non mi dire che non ti piace, perché non ci credo."
Manuela sbuffò, tra lo scocciato e il divertito.
"E va bene, va bene, mi piace... ma non vuol dire un accidenti! Vedi di non fare la scema stasera, per favore!"
"Io?! E tu allora con Duff era incantato?? Guarda che se mi fai smarronare sei una donna morta, giuro! Questa serata è in pratica la realizzazione di un mio sogno, una roba che mi sogno di notte da circa un quarto di secolo, capisci?? Dev'essere tutto perfetto."
Manuela alzò gli occhi al cielo.
"Ok, prometto di fare la brava bambina, ok?? Croce sul cuore."
Nel frattempo i ragazzi facevano i turni per farsi la doccia. Mike e Isaac erano già sotto da qualche minuto e Duff e Jeff aspettavano impazienti.
"Ragazzi datevi una mossa!!"
Mike si fece una risata.
"Di' Jeff, datti una calmata eh?? Cos'è, hai puntato una delle due?? Guarda che Isaac ti ammazza, sai?!"
La voce del batterista non tardò a farsi sentire.
"Stronzo!! La volete piantare di prendermi per il culo?? E guai a voi se ci provate con Manuela, è off limits!"
"Ce n'eravamo accorti Isaac, la bava che hai perso prima è stata abbastanza esemplificatrice, credimi!!"
Mike si mise a sghignazzare per le sue stesse parole e gli altri gli andarono dietro.
"Non ti rispondo Squires perché non ne vale la pena... sei solo invidioso perché io stasera ho la possibilità di concludere qualcosa e tu no..."
"E chi te lo dice, scusa?? Chissà chi incontro al Temple Bar!!"
Duff si intromise tra i due.
"Se non vi sbrigate non ci andiamo al Temple Bar, fa in tempo a chiudere!!"
Jeff lo guardò di soppiatto. Duff sembrava parecchio ansioso di andare in quel Pub e lui sperava davvero che tutto quell'entusiasmo fosse dovuto alla brunetta tutta tette che avevano cavallerescamente salvato un'oretta prima.
Da quando con Susan le cose erano andate com'erano andate, l'amico si era chiuso in una specie di monachesimo laico per cui le donne le evitava come la peste e nonostante molte gliela tirassero letteralmente dietro, lui non ne approfittava mai.
Solo ultimamente l'aveva beccato a sbirciare di nuovo qualche ragazza e sciogliersi un pochino, forse grazie alla firma ormai ufficiale sui documenti del divorzio.
"Ehi bro..."
Jeff attirò l'attenzione di Duff, cercando però di parlare piano e non farsi sentire dagli altri due. Duff lo guardò incuriosito. Perché Jeff tutt'a un tratto gli bisbigliava qualcosa?!
"Sinceramente... hai puntato la brunetta? Giusto per sapermi regolare..."
Duff lo guardò, un po' spiazzato. Perché gli chiedeva una cosa simile? L'aveva puntata lui e voleva sapere se aveva campo libero??
"Io non ho puntato nessuno Jeff, lo sai che non sono nello stato d'animo giusto... se ti piace è tutta tua, tranquillo."
Jeff ci rimase un po' male. Sperava di sentirsi dire il contrario, sperava di vedere il suo amico darsi un po' una scrollata. Per quanto ancora avrebbe tenuto il lutto per il suo matrimonio andato male??
Eppure... era convinto di aver percepito un certo interesse prima... forse se lo stuzzicava per benino si sarebbe dato una svegliata...
Gli sorrise malizioso, deciso a giocare sporco.
"Fantastico... te lo chiedevo apposta, perché io la trovo molto carina e decisamente sexy."
Vide Duff indurirsi leggermente e sorrise fra sé. C'era un discreto margine di successo...
Un quarto d'ora dopo i ragazzi uscirono dai camerini e trovarono le due ragazze a parlottare con dei tecnici del suono.
Jeff decise di iniziare subito i giochi e avvicinatosi a Emma, le mise un braccio intorno alla spalla.
"Ma non vi si può lasciare sole dieci minuti che vi troviamo con degli altri uomini!!"
I ragazzi che parlavano con Emma e Manuela si eclissarono nel giro di pochi istanti e Jeff si mise a ridere.
"Wow, credo di averli spaventati!"
Emma si era trovata parecchio spiazzata quando Jeff l'aveva stretta a sé con il braccio. Strano, decisamente strano... Decise di far finta di niente e gli sorrise.
"Già, parrebbe di sì!"
Duff percorse con lo sguardo il braccio di Jeff e si soffermò sulla sua mano posata sulla spalla della ragazza. Lei sembrava contenta di quel contatto... che poi a lui cosa gliene fregava??
Scosse il capo, scacciando via quei pensieri cretini.
"Andiamo??"
Le ragazze afferrarono i cappotti e Jeff aiutò Emma a infilarsi il suo.
"Aspetta, ti do una mano..."
"Grazie."
Emma fece per infilare prima il braccio sano, ma Jeff la fermò.
"No, è meglio il contrario, sai?"
"Dici?"
Jeff annuì convinto ed Emma seguì il suo consiglio.
Una piccola smorfia di dolore si dipinse sul viso di Emma nel momento in cui dovette per forza di cose piegare il braccio, ma effettivamente tutta l'operazione fu molto meno dolorosa del previsto.
"Ehi, avevi ragione... grazie."
Duff si intromise.
"Riesci a muoverlo un po' adesso? Perché se no potrebbe essere davvero il caso di andare a farlo vedere."
Emma, che era allergica agli ospedali, fece cenno di no con la testa.
"No no, va molto meglio, davvero. Andiamo??"
I ragazzi uscirono fuori dal teatro, salutando un po' di gente e si avviarono alla loro macchina.
"Ok... sorge spontanea una domanda... come facciamo a starci in sei??"
Mike, che aveva appena sollevato la questione, si grattava la testa con fare meditabondo, fissando la macchina come se fosse in grado di dare lei la risposta.
Jeff ebbe un'illuminazione che faceva proprio al caso suo.
"Non c'è problema bro, Emma viene in braccio a me e se vediamo qualche poliziotto si accuccia per benino, ok?"
Jeff guardò Emma, sorridendole in attesa di una conferma. Era lei, o improvvisamente il ragazzo aveva un'attenzione particolare nei suoi confronti?? Ma che stava pensando?? Era matta?! Jeff Rouse era sicuramente abituato a spupazzarsi ragazze ben più carine di lei! Quella botta pre concerto doveva averle fatto più male del previsto. Gli sorrise, cortese.
"Certo, benissimo."
Mike e Duff si sedettero davanti, il primo dei due alla guida. Isaac, Manuela e Jeff si sedettero dietro ed Emma si accomodò sulle gambe di Jeff, cercando di non pesargli troppo addosso.
"Così spunti troppo, aspetta... accucciati un po' più contro di me..."
Jeff la tirò a sé delicatamente, facendola appoggiare con il fianco al suo petto, i due visi vicinissimi. Duff si voltò per vedere come si fossero sistemati e l'occhio gli cadde sulla mano di Jeff, placidamente appoggiata alla gamba della ragazza. I due si stavano sorridendo alla distanza di pochi centimetri l'uno dall'altra, Jeff con un'aria da seduttore da strapazzo che per qualche strano motivo gli fece venire una botta di nervoso. Si rigirò di scatto in avanti, le mani strette con forza intorno ai suoi guanti.
"Allora Mike, ti dai una mossa??"
Mike lo guardò sorpreso. Che cavolo gli stava prendendo a Duff quella sera?!
"Vado, vado... hai sete??"
"Sì, ho sete. Tanta sete."
Mike mise in moto la macchina, alzando gli occhi al cielo. Il capo era sotto pressione per tutto quel casino del divorzio, lo sapeva, ma a volte diventava acido come una zitella!
Guardò che la strada fosse sgombra e girò a sinistra, direzione Temple Bar. Con un po' d'alcool sicuramente la serata avrebbe preso una piega più rilassata!

Ooook, non succede niente di niente in sto capitolo e sta storia è sempre più assurda, ma va beh!! ^^
Un bacione a tutte le pazze che nonostante tutto continuano a leggerla!!


  
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