Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: gaccia    29/10/2012    12 recensioni
L'ennesima porta sbattuta in faccia! Tutti gentili, ma alla fine il risultato è lo stesso.
Ho provato in tutti i modi, mi sono presentata vestita casual, con tailleur eleganti, sportiva chic ma non è servito a nulla. Il posto da ricercatore è andato al maschietto di turno, bravo, certo, ma non quanto me.
Basta! Ho deciso! Questa volta proverò in un altro modo. In fin dei conti se c'è riuscito quello stronzo puttaniere di Edward Cullen a farsi passare per una ragazza al liceo, perché io non potrei farmi passare per un uomo? Solo fino a quando sarò assunta e non mi sarò fatta un pochino di esperienza...
“Piacere, mi chiamo Lino Swan”.
Sequel di “Ciao Edwardina”, anni dopo, la situazione si è completamente ribaltata: è Isabella ad essere costretta a vestirsi e comportarsi da uomo per ottenere il lavoro dei suoi sogni.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'i trasformisti'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Ciao a tutti!

Ecco a voi il penultimo capitolo. È un pochino più lunghetto degli altri e sviluppa un episodio solo. Potrebbe quasi sembrare una one-shot all’interno della storia stessa.

Personalmente lo trovo simpatico e divertente.

 

Come al solito ringrazio tutti coloro che hanno seguito questa storia. Con orrore mi sono accorta di non aver neanche iniziato a ricopiare i nomi delle persone che hanno messo questa nelle varie liste preferenziali, quindi dovrò intasarvi con questo capitolo.

 

Ringrazio ancora Anto_Pattz che con la sua copertina rende completo ogni capitolo e avviso che, se un eventuale lettore volesse trovare qualche cosa di serio e drammatico in questa pagina, beh, mi dispiace ma dovrà passare oltre.

 

 

 

E adesso…BUONA LETTURA!

 

---ooOoo---

… Due mesi dopo…

 

Sono due mesi che vivo nel limbo.

Sono successe tantissime cose e nello stesso tempo non è successo nulla.

Prima di tutto non ho ricevuto alcuna lettera di licenziamento. Ho passato la prima settimana letteralmente in crisi ma non è successo niente.

Ho ancora incontrato Mister Albrock qualche volta e lui, sempre sorridente, mi ha salutato apostrofandomi solamente come “Swan”.

Ho provato a chiedere lumi a Gary (sempre più innamorato di Grace e sempre più riappacificato con suo padre) e a Robert.

Mentre il primo mi rispondeva che non parlava di lavoro con suo nonno e quindi non sapeva nulla, il secondo liquidava tutto con una scrollata di spalle e un sorriso “non ti preoccupare” e cambiava argomento.

 

Per il resto il lavoro è andato alla grande.

John ha terminato i suoi anni di servizio e, dopo saluti commossi e qualche lacrimuccia, ha lasciato il laboratorio, felicissimo di dedicarsi a tempo pieno alla sua famiglia.

Collin e Amanda hanno iniziato a frequentarsi. Per ora, a quanto ho capito, sono solo al caffè insieme ma la cosa procede.

Io mi sono ritrovata con la responsabilità del team e del progetto, ma stranamente, non sono agitata. Ho l’appoggio di tutti e, visto che eravamo riusciti ad instaurare un bel rapporto di collaborazione, il nostro lavoro viaggia spedito e senza intoppi.

 

Ho saputo che il cugino Geoffrey e la sua valchiria hanno partorito un nuovo piccolo Cullen, un tenerissimo frugoletto bianco e roseo che fa concorrenza al piccolo Robert.

Se anche volessi stabilire il più bello non ci riuscirei.

 

Ben è tornato dietro i fornelli e Amber a servire ai tavoli, perfettamente guarita.

Ovviamente Angela è vincolata a casa con il cucciolotto.

James sembra avere trovato una ragazza disponibile, una certa Victoria.

È una donna dai capelli rossi, talmente peperina che mi viene da ridere tutte le volte che lo vedo sfiancato dalla sua energia. Però è felice ed io lo sono per lui.

Jacob è sparito dalla circolazione. So che lavora ancora all’aeroporto ma le sue amicizie sono decisamente cambiate, sia a Seattle che a Forks.

 

Il senatore Gerandy ha annunciato le sue dimissioni dal senato per motivi di salute e di famiglia. Hanno indetto nuove elezioni per la sua sostituzione e nessuna foto è comparsa sui tabloid. Edward Cullen Senior ha avuto la sua vendetta, dopo tutto.

 

Edward… beh, è il mio ragazzo, il mio amore e, spero, il mio futuro, anche se lui non mi ha più chiesto nulla.

Dopo la nostra ultima litigata seria a causa di Jacob, e relativa spiegazione, siamo diventati inseparabili. Non ho ancora rinunciato a casa mia, ma dormo più spesso alla villa che nel mio letto… e comunque sempre in compagnia.

 

Visto il mio stretto rapporto con i Cullen, nell’ultimo mese sono stata requisita da Rose e Alice per il matrimonio di Emmett con la sua bionda.

Alice è impegnata con il negozio e cerca di ritagliare i momenti per aiutare la  cognata, ma più di tanto non può, e qui entro in scena io, che essendo sul posto sono un pochino più disponibile.

 

Ovviamente i passi sono sempre gli stessi che si fanno per preparare ogni matrimonio: fiori, vestito, damigelle, bomboniere, tovaglie, inviti, rinfresco, catering e il classico, immancabile, doveroso festino per l'addio al nubilato.

Rose non vuole gli spogliarellisti perché le sembra di tradire Emmett, però eravamo riuscite a convincerla ad una casta serata con spettacolo. Che gli attori fossero maschietti e coperti da pochi e leggeri indumenti è decisamente irrilevante.

 

A una settimana dal matrimonio...

 

«Ahahahah! Certo Emmett, mica voglio mancare! Una serata del genere non me la perderei per nulla al mondo... chiamerò anche Gary e Ben, ti ringrazio... okay ci sentiamo dopo». Edward chiude la telefonata e si dedica tranquillamente alla sua insalata che ha preso per pranzo.

«Chi era? E cosa centra Gary?» chiede Grace curiosa. In effetti ha evitato a me di fare la stessa domanda.

«Emmett, mio cugino. Stiamo organizzando l'addio al celibato» dice ammiccando con un sorriso solare.

Non pensavo che ci tenesse a cose del genere.

«Cosa farete?» chiedo curiosa e vedo che anche Grace e attenta.

«A dire il vero non saprei. Emmett vuole occuparsene personalmente e Jasper gli sta dando una mano» risponde scrollando le spalle.

«Uhmm... cose sconce ti prego! Adoro vedere gli ormoni degli uomini a palla, anche se per guardare donne nude» incita Robert ed io mi perdo a pensare a Edward davanti a un'orda di femmine nude e bellissime che si strusciano su di lui. È un incubo, soprattutto quando mi accorgo, con orrore, che il mio piede ha cominciato a sbatacchiare nervoso sul pavimento.

Credo che sia il classico tic della gelosia!

 

«Ciao, tesoro». Ci voltiamo tutti stupiti mentre Gary entra nel bar e bacia sulla fronte la sua ragazza.

«Gary, ciao» pigola estasiata la mora, per poi assumere un'espressione perplessa «Come mai qui a quest'ora? Mi avevi detto che arrivavi questa sera... perdonaci ma stavamo tornando al lavoro, se lo avessi saputo mi sarei fermata ad aspettarti per pranzare insieme».

Gary è tornato a Fort Lewis a tempo pieno ma riesce a ritagliarsi mezze giornate per la sua morosa, abbastanza spesso, in fin dei conti sono distanti solo trentasei miglia cioè meno di un’ora di auto, e la loro relazione sta procedendo a passi da gigante.

«No, sono riuscito a sganciarmi prima ma dovrò tornare entro le diciannove, perciò non staremo insieme oggi. Tranquilla però, ho ottenuto una licenza per tutto il weekend del matrimonio» sorride strizzando l'occhio, poi continua rivolgendosi a Edward e Robert «Ho appena sentito Emmett. Per i sigari ci penso io, un mio collega me li farà avere direttamente. Tu papà, sarai dei nostri?».

Non sapevo che Robert conoscesse Emmett... a dire la verità non sapevo neanche di Gary.

«Non me lo perderei per niente al mondo, come ho già detto. Il locale sarà a disposizione, ho già preso tutti gli accordi. Pensa che Ben chiuderà il ristorante per essere presente. Lui e Max hanno proprio bisogno di divertirsi» e sorride sornione.

Io e Grace ci guardiamo negli occhi e so che pensiamo la stessa cosa: sigari, locale, donne nude e i nostri uomini lì in mezzo. Decisamente non va bene.

«Caspita! Pensavo di occuparmi io dei sigari! Va beh, vorrà dire che penserò alle manette... se solo ci penso mi viene ancora da ridere» commenta Edward.

Manette? Cosa vogliono fare? Un'ammucchiata?

«Non dirlo a me! Bene, Grace, hai ancora due minuti?» chiede Gary e noi usciamo per tornare al lavoro, non prima di aver mimato alla mia amica un “ci sentiamo dopo”. Sono sicura che cercherà di carpire informazioni, ed io farò la stessa cosa.

 

Purtroppo Edward e stranamente anche Robert, sono due tombe. Non si riesce a farli parlare neanche sotto la minaccia di evirazione, il che, conoscendo i soggetti, è tutto dire.

 

La sera mi telefona Alice per le ultime novità sulla preparazione del matrimonio.

“Tesoro! Come vanno le cose? Siamo quasi a posto!”

«Direi di sì. Il ricevimento è pronto, la cerimonia organizzata le bomboniere dovrebbero portarle dopo domani e i fiori saranno pronti per venerdì, il catering ha confermato... cos'altro c'è?» la mia non è una domanda retorica, perché Alice riesce a trovare impensabile come cosa fondamentale.

“Il vestito della sposa è già nel mio armadio e quello delle damigelle è pronto. Quella tonalità di lilla ti sta davvero di incanto, Bella. Dobbiamo ancora pensare alle nostre acconciature, però... pensavo invece alla festa del nubilato...” come volevasi dimostrare qualcosa che manca c'è sempre.

«Per i capelli io vorrei qualche cosa di poco elaborato, qualche boccolo e basta» suggerisco.

“Anche a me ispira, non vorrei la stessa acconciatura per tutte, preferisco ognuno per conto suo, tu stai benissimo con i capelli sciolti, io invece li ho corti e preferirei qualche cosa di più costruito… Cambiando argomento, sai qualcosa di quello che hanno organizzato i ragazzi? C’è Jasper che mi ha preso tutti i nastri colorati che avevo in negozio, dicendomi che servivano per la festa di Emmett”

«Non lo so, Edward non mi dice nulla. Ho sentito solo parlare di sigari, manette e un intero locale a disposizione, e visto chi lo ha prenotato ho anche paura di scoprire che è il locale che penso» rispondo alla domanda di Alice.

 

Se pensavo che lasciasse perdere questo argomento, mi illudevo: lei è più mastino di me.

“Dobbiamo scoprire qualcosa… è impossibile che i nostri uomini non si lascino dietro qualche indizio… telefono a Rose e Antonella, poi ci aggiorniamo”

Sono entrata in un film di spionaggio senza neanche saperlo.

Santo Cielo! È un addio al celibato, non una dichiarazione di guerra alla Russia!

 

Il mattino dopo, io e Grace siamo davanti a una tazza di caffè, mentre aspettiamo Edward e Robert che tornino da una commissione che dovevano fare.

«Ieri Gary si è lasciato scappare che il locale dove faranno l’addio al celibato è il lolliful» mi dice Grace con fare cospiratorio.

«Vuoi dire che hanno prenotato una sala?». L’idea di quello che abbiamo visto lì dentro mi fa stare male.

«No, intendo dire tutto completo il locale, comprese le camere al piano di sopra. Mi ha anche detto che pagheranno un extra per la pulizia in modo di non aver problemi ad usarle» risponde.

USARLE? Usare le camere al piano di sopra? Non sicuramente per giocare a briscola!

Devo chiamare Alice! E lo faccio immediatamente.

 

“Ciao, Bella” mi risponde allegra, ma io non la lascio finire e le racconto quello che mi ha detto Grace e quello che so riguardo il locale in questione.

“Mi stai dicendo che i ragazzi stanno organizzando un’orgia?” rincara la dose lei, facendomi visualizzare quello che non volevo pensare.

«Non dico questo, ma sicuramente qui gatta ci cova!» strepito.

“Dobbiamo trovarci… oggi è mercoledì e venerdì è la serata incriminata… Vengo lì a Seattle e questa sera ci riuniamo con la scusa di una festa tra donne per Rose”

«Incontriamoci da Angela. Lei non può lasciare il piccolino» suggerisco.

“Sarà l’unico uomo a conoscenza delle nostre parole, meno male che non parla ancora, ci possiamo fidare”.

Concordo anche io: se il piccolo Robert parlasse già a due mesi, sarebbe un fenomeno.

 

«Bella, ti prego... non lasciarmi da solo!» Edward con il broncio da piccolo mi sta decisamente tentando.

«Te l'ho detto. Devo andare con le ragazze per gli ultimi preparativi del matrimonio. Non posso mancare» rispondo facendo violenza su me stessa.

«Ma io resterò qui... ramingo... senza poter fare le coccole alla mia ragazza. Non ne sentirai la mancanza?». Devo resistere, devo resistere...

«Non fare il bambino. Se per una sera non stiamo insieme non capita nulla. Mica vado a cercare un altro uomo, sono con Alice, Rose, Grace e Angela» espongo. Tanto non sa quale sarà l'argomento di discussione.

«Ci sarà anche Antonella?» chiede curioso.

«Si perché?». Strano che chieda proprio di lei.

Infatti rimane leggermente interdetto, prima di rispondere con un gran sorriso «Magari andrò da Geoffrey. È da quando è nato il piccolo che non lo vedo. Probabilmente Anto avrà lasciato il pupo a casa con lui».

«Hai ragione. Visto? Hai trovato la soluzione per non restare da solo!» esclamo contenta e dopo un bacio di saluto, esco diretta verso la riunione segreta.

 

«Così hai trovato questo ritaglio di giornale?» chiedo ancora a Rose.

«Era nel portafogli di Emmett. Quando ho dovuto prendere la sua carta di credito dell'ufficio me lo sono trovato tra le mani» spiega affranta.

«Qui c'è scritto che le ragazze si esibiranno praticamente nude!» esclama Grace indicando la foto della brasiliana perfetta.

«Ma faranno solo lo spettacolo, giusto?» cerco di tenere un pensiero positivo.

«Ieri ho sentito un ordine telefonico che ha fatto Geoffrey alla più grande ditta farmaceutica dello stato di Washington» interviene Antonella.

«E cosa chiedeva?» domanda Angela cullando il piccolo Robert.

«Dieci scatole di profilattici di varie misure e gusti e cinque bottiglie di lubrificante! Quando gli ho chiesto cosa stava facendo mi ha risposto che voleva aggiungere qualche articolo nel negozio di ottica... cosa ci fanno i profilattici in un negozio di occhiali?» strepita quasi isterica, aggiungendo poi «Si è anche modellato le sopracciglia! Mia suocera dice che lo faceva solo quando doveva incontrare una donna! Questa storia puzza!».

«Ragazze, state facendo una questione di stato per un bruscolino!» interviene Victoria, la ragazza di James. A quanto ho scoperto era una compagna di corso di Emmett ed è diventata amica di Rosalie in questi anni.

«Vicky, vedere Emmett così elettrizzato per qualche cosa che non ha a che fare con sport o donne, non è normale! Dovrebbe essere teso per il pensiero di sposarmi, non allegro per il suo addio al celibato» la contraddice Rose.

 

Sento Angela che sospira pesantemente «Credo che anche Ben stia combinando qualche cosa. Ho trovato una quantità industriale di panna spray in solaio» dice come se confessasse un segreto.

«E allora? Lui è un cuoco, gli servirà per il ristorante» obietta Grace.

«No, le torte le prendiamo già fatte alla pasticceria e la panna ne usiamo pochissima ci basta una bomboletta alla settimana, a volte ogni dieci giorni» spiego io guardando la mia amica che annuisce sconsolata.

 

Ed ecco miss Napoleone che prende la parola «Ricapitoliamo! Abbiamo una fornitura di sigari, un locale completamente a disposizione con tanto di camere private con letto, delle brasiliane sculettanti, nastri, manette, profilattici, lubrificanti e panna spray… cosa vi fa venire in mente tutto questo?». Credo che sia una domanda retorica visto che siamo tutte con gli occhi spalancati.

«Una scopata con i fiocchi, se fosse con me! Un tradimento annunciato immaginando Geoffrey con queste cose e delle brasiliane che gli agitano i fianchi davanti al naso!» sibila Antonella, e noi ci troviamo ad annuire convinte.

«Non pensate di stare esagerando?» chiede titubante Angela.

«Io purtroppo no... loro sono sposate ma io con Gary siamo solo agli inizi. Può trovarne un'altra quando vuole» risponde insicura Grace.

«Se è per questo, anche io non sono messa meglio» mi intrometto.

«Non è che un anello al dito ti protegga! Poi se proprio vogliamo essere precise, il gene dei Cullen è deleterio riguardo alla gallonaggine» rimbecca Antonella e Rose annuisce convinta. Alla faccia della fiducia! Io credo ancora che forse non è così grave come sembra.

«Io non voglio credere che Jasper o Emmett siano capaci di cose del genere... perdonami Anto, ma Geoffrey direi proprio di sì... e visto come si è sempre comportato non scommetterei neanche su Edward» la delicatezza di Alice è proverbiale e mentre Antonella ringhia contro la cugina, io ridacchio.

Non lo dice con cattiveria e, in fondo, non posso dargli torto. Il passato di Edward non è stato limpidissimo e due mesi di retta via non può automaticamente trasformarlo in un santo, ma sicuramente neanche demonizzarlo.

 

«D'accordo, d'accordo. Non è il caso di litigare tra noi! Adesso dobbiamo trovare una soluzione» sempre positiva Angela e sicuramente costruttiva.

«Concordo. Vietiamo la festa! Tu sei la sposa, potresti convincere Emmett» suggerisce Antonella, rivolgendosi a Rosalie.

«E dimostrare a tutti i maschietti che non abbiamo fiducia in loro? Vuoi umiliarti sino a questo punto?» osserva torva la sposa.

«Quindi, se non possiamo vietare la festa, dobbiamo imbucarci e sorvegliare!» suggerisco.

«La fai facile tu! Sei già abituata a vestirti da uomo, ti puoi unire al branco. Ma noi?» domanda Grace.

«Conoscete qualcuno all'interno del locale? Magari qualcuno che vi possa aiutare». La rossa Victoria ha davvero idee brillanti! Io, Grace e Angela ci guardiamo e diciamo insieme “Fede!” la ragazza che aveva raggiunto Robert al ristorante quando era nato il piccolo di Ben.

«Adesso, piccolo Robert, saluta tutte e andiamo a nanna! Per questa sera, queste pazze ti hanno spaventato abbastanza» e in questo modo si chiude la nostra riunione e il tutto viene rinviato dopo aver parlato con la ragazza del lolliful.

 

Ovviamente, avendo già conosciuto di persona la ragazza, siamo state incaricate io e Grace per parlare con Fede e, ci diamo appuntamento alla fine della giornata per andare al locale.

«Amore, non mi hai detto come è andata la festa ieri sera» dice allegro Edward stringendomi.

«Benone, è bello passare un po' di tempo tra donne» rispondo leggera.

«Spero non sempre» puntualizza regalandomi un bacio sulla guancia.

In quell'istante ci raggiunge anche Grace «Scusa il ritardo, Bella. Sei pronta? Andiamo?» chiede riferendosi al nostro appuntamento in missione “salva corna” come l'abbiamo battezzato io e Vicky.

«Bella! Mi lasci ancora solo?» chiede sorpreso.

«No, devo solo andare a fare una commissione con Grace per conto di Rose... sai, il matrimonio... ci vediamo domani mattina? Va bene?» propongo.

«Non vieni alla villa? Torni all'appartamento?». È perplesso e un pochino deluso, chissà che programmi aveva per questa sera.

«Ed... dai, sabato si sposano e domenica è tutta per noi». Prendo il suo viso tra le mani e lo bacio dolcemente. Devo essere stata convincente perché lo sento sorridere prima di staccarsi.

«Ti prendo in parola, domenica sei tutta mia» e riprende a baciarmi con più impeto.

«Okay, okay, tutto molto bello ed eccitante ma adesso dobbiamo andare, quindi staccati dalla sua faccia» ordina Grace tirandomi via da lui e trascinandomi verso la macchina.

 

«Quindi mi state chiedendo come intrufolarvi in una festa privata?». Fossi stata io a fare una domanda del genere avrei avuto gli occhi spalancati, come minimo. Fede, invece, non dimostra alcuna sorpresa, come se fosse una cosa normale da chiedere.

«Sì. Vorremmo partecipare... o almeno poter controllare» spiega Grace e siamo tutte e due rosse dall'imbarazzo.

«Si può fare» dice laconica, poi inizia a spiegare la sua idea.

Sono quasi sconvolta, credo che Gary apprezzerebbe questa tipa, ci illustra un piano degno del migliore stratega.

 

«Abbiamo tutto?» chiedo a Alice.

Il giorno dopo la visita al lolliful, è stato come essere un equilibrista su un filo.

Avevo in mente le idee che mi aveva dato Fede e con Grace dovevamo metterle in pratica. Avevo telefonato ad Alice, in modo che potesse procurare i vestiti che ci servivano. Rose era andata a caccia delle ballerine per corromperle e Angela si era rivolta alla pasticceria che, casualmente (o forse neanche tanto) doveva preparare una specie di torta cava ordinata da Emmett in persona.

Sembravamo una squadra di spie alla James Bond, in missione segreta per sgominare l’ennesimo tentativo di distruzione mondiale o, nel nostro caso, di distruzione rapporti sentimentali.

Questo implicava l’abbandono della festa di nubilato di Rosalie, ma lei stessa si era dichiarata pronta alla rinuncia per proteggere il suo scimmione da mani indesiderate.

Nel frattempo non dovevo far trapelare niente e nascondere i piani a Edward che continuava a farmi domande sui preparativi, sulla festa, su quello che combinavamo noi ragazze e così via. Mai stato tanto curioso!

Riuscire a cavarmela, sembrava sempre più impossibile.

“Abbiamo tutto e questa sera gliela faremo vedere noi!” esclama Alice con il suo solito piglio napoleonico, prima di salutarmi e chiudere la comunicazione.

Sospiro e mi rassegno a prepararmi alla festa di questa sera. Speriamo bene e che nessuno si arrabbi!

 

«Tesoro» mormora Edward baciandomi sui capelli «Sei pronta per questa sera? Scommetto che avete preparato qualche cosa di eccezionale per Rosalie» dice sorridendo e stringendomi a lui.

«Direi qualcosa di sorprendente… e voi?». Dimmi la verità, dimmela! Imploro nella mia mente.

«Niente di che, serata insieme a cazzeggiare… so già che mi annoierò a morte senza di te» risponde sospirando in modo teatrale. Bugiardo!

«Adesso vai e lasciami preparare». Lo bacio e lo spingo fuori dal mio appartamento, poi inizio a pettinarmi.

 

Un’ora dopo eravamo al locale, io, Angela che aveva lasciato il pupo a sua madre, Grace, Rosalie, Antonella che invece aveva affidato il piccolo Paul a sua suocera, Alice e anche Victoria lasciata sola dal fidanzato per un impegno improvviso.

«Sei sicura che non ci riconosceranno?» chiedo guardando perplessa la maschera piumata che ho in mano.

«Guardami e giudica tu stessa» risponde Alice facendosi ammirare.

La maschera di colore cangiante, con piume di azzurre e rosse che coprono la parte superiore del volto, lasciando libere le labbra e la parte inferiore del mento, non consente di riconoscere chi la porta e, al mio sguardo di approvazione risponde con un sorriso compiaciuto.

 

Come progettato, ci dividiamo i compiti.

Antonella, complice la sua altezza e il fatto di essere più massiccia di noi (non per niente ricorda una valchiria) si presenta vestita da uomo con i capelli biondi legati in una coda alla nuca e si prepara al suo ruolo di buttafuori.

Sarà la prima a vedere i ragazzi e se loro non la riconosceranno saremo salve.

«Allora? Come sto?» chiede sistemandosi il colletto del giubbotto.

Ho suggerito un bomber, appunto per nascondere il seno prosperoso che le è venuto allattando.

«Devi parlare in questo modo… roca, e per sicurezza parla il meno possibile, così non ti sbagli» spiego i miei trucchi sul tono di voce. Al lavoro parlo ancora così.

«Magari grugnisco. Geoffrey fa sempre così quando non vuole parlare» dice sorridendo.

Lei, a differenza nostra, indossa una maschera intera, più mascolina per essere in tema con il suo personaggio.

 

«Angie, sei pronta?» chiedo alla mia socia. Io e lei siamo addette al servizio ai tavoli, con i drinks che preparerà Fede.

I nostri costumi sono quelli del locale: gilet aderente e scollato con sotto il reggiseno di raso a vista e short. Mi sento un pochino nuda e Angela se ne lamenta ancora più di me, ma fondamentalmente non stiamo male e non siamo messe come le altre!

Alice, Grace e Victoria saranno ballerine, aiutate dalle vere artiste Senna e Siobhan che abbiamo convinto ad aiutarci, cambiando leggermente il loro numero. Le altre tre ragazze brasiliane penseranno alla musica dietro le quinte.

I loro costumi sono sostanzialmente un bikini pieno di lustrini e perline.

Fortuna che sono tutte e tre fornite di corpi abbastanza formosi, sarebbe strano vedere delle ballerine di samba svestite in quel modo con cinquanta chili di cellulite per gamba!

Comunque la sorpresa più grande sarà sicuramente Rosalie, la futura sposa.

 

Sono agitatissima e mi sudano le mani quando sento il primo vociare all’ingresso e mi sporgo per vedere cosa succede.

«Forza ragazzi! Questa serata è la mia ultima di libertà e voglio divertirmi! Andiamo a goderci lo spettacolo!». Emmett fa gli onori di casa e tutto sembra tranne un uomo prossimo a sposarsi. Aveva ragione Rosalie. Depravato!

«Ehi, hanno cambiato il buttafuori» esclama Gary.

Sento altri commenti meno educati e una voce seccata che redarguisce e zittisce tutti.

«Ragazzi! Un po’ di contegno, non dobbiamo fare i maleducati!» stranamente è Geoffrey a parlare. Accostare la parola educazione e contegno al cugino di Edward, mi fa chiedere se per caso la fine del mondo predetta dai Maya sia vera.

 

Alla spicciolata entrano tutti. Cosa ci fanno anche Carlisle, Edward senior e soprattutto… mio padre?

C’è anche James. Chissà perché Emmett lo ha invitato? E ci sono anche Robert e Max e un paio di ragazzi che non conosco.

Geoffrey e Jasper iniziano a sedersi ai tavolini disposti per la sala e rivolti tutti verso il palco e presto vengono imitati da tutti gli altri.

«Un giro di birra per tutti!» urla Emmett e gli altri fischiano approvando e chiacchierano ridendo sguaiati.

Sospiro per farmi coraggio e guardo Angela «Si va in scena» e lei annuisce. Sono sicurissima che sotto la maschera ci siano due guancie del colore dei pomodori.

 

«Adesso dovrebbe iniziare lo spettacolo, visto che ci siamo tutti» annuncia Robert ad alta voce mentre io gli passo accanto e poso un boccale di birra sul tavolo.

«A proposito, se vi piace qualche ragazza potete chiedere… se ci sta, ci sono le camere a disposizione di sopra!» rincara la dose Max sorridendo ammiccante nella mia direzione.

«Allora, se non ti spiace, io ci provo con la cameriera» replica Ben piazzando una mano sul sedere di Angie. La vedo sobbalzare e dare uno schiaffetto poco convinto a suo marito, prima di fare cenno di no con l’indice e consegnare le ultime due birre.

Quando torna al bancone del bar, sente le risatine di Fede «Hai fatto colpo, eh?».

«Tranquilla, è mio marito quello. Ho fatto fatica a rimanere zitta, ma quando arriviamo a casa lo strozzo! Ha messo le mani addosso a una sconosciuta!» urla a bassa voce per non farsi sentire ma è arrabbiatissima.

«Angela, anche senza sapere chi si nasconde dietro la maschera, è attratto da te. Non ti sembra un amore quasi trascendentale?» cerco di consolarla.

Lei mi guarda dubbiosa, poi replica «Vediamo se parlerai ancora così quando Edward che farà il polipo». Forse no, ha ragione lei.

 

Le luci si spengono e vengono accese quelle del palco per lo spettacolo, Le ballerine escono una per volta agitando i fianchi ed io trattengo il fiato.

La platea dei nostri uomini sta applaudendo entusiasta e parte anche qualche fischio e una specie di ululato. Chissà chi è l’animale? Forse un po’ tutti! Pervertiti!

«Mi porti un vodka martini?» un soffio con tono lascivo al mio orecchio mi fa rabbrividire. Edward deve avermi raggiunta alle spalle mentre ero distratta a guardare le mie amiche sul palco.

Rigida annuisco e subito si avvicina di più e struscia il suo naso sul mio collo.

«Hai un profumo divino, tesoro».

Quando sento freddo alla mia schiena, mi accorgo che si è allontanato e vado ad ordinare il suo drink.

Non so se essere arrabbiata del suo abbordaggio (per il fatto che io dovrei essere una sconosciuta) o eccitata perché comunque ha scelto me.

 

Le ragazze stanno facendo del loro meglio ma ogni tanto, vedo Alice sbandare e andare a sbattere contro Victoria o contro Grace che le sono affianco, mentre davanti ballano sinuose le due brasiliane ufficiali che strappano parecchi apprezzamenti.

Ma questi si ricordano che hanno delle ragazze e sono uomini impegnati?

Dopo il primo numero, le ragazze si ritirano per ritornare dopo venti minuti per altri balli. L’applauso che strappano e fragoroso ed io sono orgogliosa della bella figura che hanno fatto quelle tre.

I ragazzi ordinano un giro di drinks e tirano fuori i famosi sigari.

Mentre poso un bicchiere su un tavolo vedo con la coda dell’occhio, una mano che si avvicina alla mia natica, bloccata dalla voce seccata di Edward, prima che mi sfiori «Henry! Mia!».

«Oh! È lei! Scusami, Ed» risponde ridendo il proprietario della mano molesta.

Mia? Lei? C’è qualche cosa che mi sfugge. Henry? Ho già sentito questo nome, ma non ricordo dove.

Continuo a servire ai tavoli e noto che Angela si lascia sempre più andare alle sfacciate avances di Ben. Così ci farà scoprire! Devo metterla in guardia.

 

Un nuovo applauso che saluta l’ingresso delle ragazze, blocca il mio tentativo e mi distrae dalle domande che mi erano sorte a causa dei comportamenti dei ragazzi.

Questa volta le tre, dopo aver sgambettato sul palco, scendono tra i tavoli e iniziano a dimenarsi tra gli avventori.

È strano notare alcuni di loro che mettono le mani addirittura sotto la sedia, quando si trovano i fianchi di Victoria o Alice che si agitano davanti ai loro nasi.

Sbianco quando vedo Grace, che ride e inciampa, crollando sulle gambe di Edward che si irrigidisce e cerca di spalmarsi contro lo schienale della sua sedia. La mia amica deve aver bevuto un po’ troppo per farsi coraggio.

«Edward, mi sei simpatico, ma se la sfiori con un dito ti spezzo la mano» ringhia Gary per poi trascinare Grace sulle sue ginocchia ed avvolgere il suo corpo in modo possessivo «Io ho scelto» annuncia a voce alta e si avventa sulle labbra scoperte della mia amica dando vita a un bacio appassionato. Lei non si fa attendere ad ancorarsi al suo collo e stringersi a lui.

«E bravo il mio figliolo!» esclama Robert con una voce soddisfatta. E altre voci ululano il loro apprezzamento.

Anche Victoria si trova vicina a James che la guarda malizioso e Jasper è decisamente rapito dalla piccola ballerina brasiliana che sicuramente gli ricorda il suo folletto Napoleone.

Ho la vaga sensazione che qualcosa non quadri… doveva essere una missione di sorveglianza, ma sembra quasi… che se lo aspettassero…

 

Ancora una volta i miei pensieri vengono interrotti dall’entrata in scena della torta posizionata su un carrello che nasconde il corpo statuario della nostra Rosalie.

A spingerlo sono due ragazzi seminudi con tratti somatici decisamente latini.

Quando la torta viene posizionata al centro dei tavoli, Emmett si avvicina ridendo «Allora era questa la mia sorpresa?» e mette un dito nella panna, assaggiando l’opera del pasticcere.

«No» gli risponde una voce «Era questa!» e la torta, con annesso carrello si apre come un uovo, facendo uscire una Rosalie mascherata, in tutto il suo splendore.

«Io sono il festeggiato e la sorpresa spetta a me» dichiara lo sposo, prima di prendere la ragazza tra le braccia «Mio pasticcino» mormora prima di baciarla.

 

“Pasticcino?” penso, Emmett chiama spesso Rose con quel nomignolo.

Geoffrey, stranamente, non ha commentato lo spettacolo ma continua a voltarsi verso il bancone del bar dove è seduto il buttafuori.

Gary sta carezzando Grace, incurante di avere altre ragazze davanti agli occhi.

Mi volto a guardare Angela e noto una voglia a forma di cuore sulla sua spalla… cosa che sicuramente Ben conosce e… riconosce.

Jasper sta abbracciando Alice…

 

In quel momento mi sento afferrare per la vita e trascinare sulle ginocchia di Edward che mi carezza le braccia nude.

«Anche io ho scelto» dice seducente al mio orecchio.

LORO SANNO TUTTO! Ci hanno riconosciute!

Mi alzo in piedi e grido, in modo da sovrastare tutte le voci del locale.

«Voi sapete!». Al minuto di silenzio successivo esplode il caos.

Le ragazze guardano spaesate e cercano di capire cosa sta succedendo, mentre i ragazzi cercano di giustificarsi.

 

Mi tolgo la maschera, imitata dalle altre e mi preparo ad affrontare il mio ragazzo, quando, quello che fa subito dopo, mi lascia senza parole, e con me cade il silenzio su tutta la sala.

«Bella, sapevamo che se vi avessimo insospettite ci sareste piombate qui, in qualche modo, e sapendo cosa cercare, vi abbiamo riconosciute» dice semplicemente, poi, lentamente, piega un ginocchio a terra davanti a me e mi guarda dal basso verso l’alto.

«Isabella Swan, ti amo più di ogni altra persona al mondo e in questi due mesi ho avuto la conferma di quello che ho pensato per sei lunghi anni. Non posso vivere senza di te. Vuoi farmi il grande onore di diventare mia moglie?».

Non ricordo più come si respira, sento sospiri estasiati e gridolini delle mie amiche e mi viene quasi da piangere.

C’è solo una risposta che posso dare e non esito un secondo di più «Sì» e lui, felice, mi infila al dito un bellissimo anello con brillante.

 

Veniamo subito circondati dalle persone presenti che ci fanno le congratulazioni. Quando vedo Esme e poi Elisabeth che mi abbracciano, le guardo perplessa. Dove erano queste?

«Abbiamo dovuto aspettare sulla scalinata, appostate sino al momento della dichiarazione… però devo dire che mi sono divertita, era la prima volta che mi imbucavo a una festa di addio al celibato» dice Esme gioiosa.

«Fortuna che non sei venuta alla mia» ribatte Carlisle «Non che abbiamo fatto niente di male… cioè ci siamo divertiti… meglio che non aggiungo altro, vero?» dice sempre più in difficoltà.

Mi piace vedere questi rapporti che dopo anni sono ancora così solidi e complici. Sono un esempio fantastico.

«Sei felice, bambina?». Ecco perché c’era anche mio padre. Allora Edward aveva programmato tutto! Annuisco e lo abbraccio sorridendo.

 

Dopo una ventina di minuti, quando tutti siamo tornati tranquilli seduti, sul palco sono apparsi le cinque ballerine e i due maschietti che hanno portato la torta ed hanno iniziato il loro numero.

«Finalmente qualcosa da guardare anche per noi!» esclama Max compiaciuto, scatenando le nostre risate.

«Come hai fatto a convincere Emmett a rinunciare alla sua festa» chiedo sporgendomi verso Edward.

Lui mi lascia un rapido bacio e risponde ridendo «Avevamo scommesso alla WII ed io ho vinto!».

Un’altra scommessa? Il cerchio si chiude!

 

---ooOoo---

 

Angolino mio:

per chi non avesse letto “Ciao Edwardina” voglio spiegare che Edward era stato costretto a frequentare il liceo travestito da donna, a causa di una scommessa persa per colpa di una partita alla WII. Mi sembrava bello ritornare alle origini.

 

In questo capitolo non c’è una particolare scena che mi faccia ridere più delle altre, ho avuto il sorriso sulla faccia tutto il tempo. I maschietti che seminano indizi a ogni ragazza, sapendo che si parleranno e contando sulla gelosia, Robert che si organizza con Fede per depistare completamente le fanciulle. E poi i vari abbordaggi e alla fine la dichiarazione ufficiale davanti a tutti gli amici e parenti. Edward è il vero Napoleone in questo pezzo!

 

Adesso passiamo ai ringraziamenti personali!

Ringrazio una per una le persone che hanno inserito questa follia tra le preferite, elevandola agli altari della gloria che dubito possa meritare. Grazie a:

1 - ale82
2 -
Aleswan
3 -
alice91
4 -
Anto_Pattz
5 -
aryana
6 -
barboncina85
7 -
barbyg90
8 -
BRIGIDA
9 -
cali11
10 - corny83
11 -
dafne46
12 -
jess chan
13 -
kassj
14 -
lestat88
15 -
lupa chan
16 -
martinad
17 -
Meeeowwww
18 -
meggyna_96
19 -
Mewmisi
20 -
monibiondina
21 -
rosy92_cullen
22 -
silvina73
23 -
Stiaref
24 -
Suellen
25 -
tata824
26 -
Toffee
27 -
tulipano nero
28 -
Venerdi

 

Ringrazio chi ha inserito questa storia nei ricordati, per averla sempre sotto mano e spero divertirsi. Grazie a:

1 - Anto_Pattz
2 -
bellinaC
3 -
chiara69
4 -
francesca cullen
5 -
martinad
6 -
nessie mimi
7 -
RobyCullen
8 -
sophia90

 

Ringrazio infine tutte le persone che hanno inserito questa sciocchezza nelle seguite, per non perdersi una parola del mio sclero. Grazie a:

1 - amycullen
2 -
angieloveromance
3 -
Anto_Pattz
4 -
arrolice
5 -
artemide88
6 -
AundreaMalfoy
7 -
a_lena
8 -
bambola_e_bibola
9 -
Bella_Marie_Swan
10 -
bellinaC
11 -
BellsInHerWonderland
12 -
betty boop
13 -
Black_Aevy
14 -
Blue26
15 -
Cassie Aardbei_Cass Bei
16 -
chicca_pingu
17 -
claudia swan
18 -
corny83
19 -
Cullenuzza
20 -
danybor
21 -
DouglasSpunk
22 -
Dreamer_56
23 -
Elizabeth Mary Greengrass
24 -
Ellixx74
25 -
Elly4ever
26 -
emabel
27 -
ep1988
28 -
epril68
29 -
Fede13
30 -
flr77
31 -
gennyp
32 -
giangygiangy
33 -
giova71
34 -
gismy88
35 -
gothicluna
36 -
heidi81_love
37 -
iaia_twl
38 -
IsabellaDark91
39 -
kechan51
40 -
Kessy
41 -
kijo
42 -
kikacullen
43 -
kresbiten
44 -
Lalayasha
45 -
lali28cullen
46 -
lauxxx
47 -
lidiacullen
48 -
lindaesposito
49 -
lolliful
50 -
Luce87
51 -
Lullaby73
52 -
MailaCullen97
53 -
marco
54 -
maria50
55 -
marilena81
56 -
marrrry
57 -
martinad
58 -
miky 483
59 -
monet
60 -
Monika1
61 -
Nabby
62 -
nahenia
63 -
Noemina90
64 -
Norabella
65 -
Nunziacri
66 -
nuvolabella
67 -
Odiata
68 -
Orsacchiotta Potta Potta
69 -
paperacullen
70 -
parkinson
71 -
principessacar88
72 -
raf
73 -
reader228
74 -
robesten
75 -
romina_cullen
76 -
scricciolo90
77 -
Silvia_150291
78 -
sorrisoraggiante
79 -
stars92
80 -
Stefy_Masen_75
81 -
Stiaref
82 -
Tala
83 -
tati1984
84 -
tempesta16
85 -
TerryAl
86 -
titty27
87 -
UAUI84
88 -
vale563
89 -
vchiego
90 -
Venerdi
91 -
xMooNxMagYx
92 -
_Navy

 

Detto questo, ci sentiamo per l’ultimo capitolo e l’epilogo seconda parte (ricordo che la prima parte è stata postata con la fine di Ciao Edwardina).

HO DECISO CHE POSTERO’ L’ULTIMO CAPITOLO LUNEDI’ PROSSIMO, ANCHE SE, PROBABILMENTE, SARA’ GIA’ FINITO PER PRIMA.

 

Grazie per l’attenzione

Alla prossima

Baciotti

  
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: gaccia