Marmellata di more

Lily Evans aveva sempre avuto un debole per le more. Da bambina abitava vicino a un giardino che nei primi giorni dell'estate si riempiva di more, piccole e dolci come caramelle
Ed era proprio un vasetto di marmellata di more quello che James Potter le prese dalle mani quella mattina di primavera
«Potter!» scattò, indignata. «Non hai visto che la stavo prendendo io?»
«Certo che l'ho visto, Evans» rispose lui, con un sorriso ebete stampato in viso. Si sporse in avanti, dandole un buffetto sulle labbra «Te ne è rimasta un po' qui, infatti»
Con quella stessa mano si sporse a toglierle quella macchia zuccherosa dalle labbra, con un tocco molto, molto più delicato.
Lily si accorse solo in quel momento di essersi come immobilizzata sotto il tocco del compagno di casa. Si riscosse dal tepore, trasalendo.
«Smettila e ridammi la marmellata» disse tentando di riprendersi il vasetto. James lo portò in alto con le mani, di modo che lei non ci potesse arrivare
«Sicura, Evans? Poi ti finisce tutto sui fianchi..»
«Peccato che niente di finisca mai nel cervello, Potter!» Lily scattò in piedi e prima che lui se ne potesse accorgere, gli prese il vasetto dalle mani, saltellando vittoriosa per tutta la sala grande.
James si vendicò così in fretta che lei quasi non se ne accorse. Sfruttando i suoi finissimi riflessi da cercatore le sfilò il vasetto di mano e lo lanciò a Sirius Black, che lo prese con un sorriso.
«Ora, per quanto riguarda la marmellata..» e le prese il viso tra le mani e la baciò. Un tocco leggero come un fiocco di neve che cade sulla terra nuda. con le labbra, le catturò anche quell'ultimo residuo di marmellata dalle labbra. «Sai di more, Evans» mormorò appena, staccandosi da lei.

Lily si alzò sulla punta dei piedi, per raggiungere lo scaffale in alto, nell'armedietto. Il pancione enorme le impediva di arrivarci, riusciva a sfiorarlo a malapena con la punta delle dita.
Immensamente seccata si girò per andare a prendere la bacchetta che era rimasta in camera da letto. Sulla porta, però, c'era James. Sorridente come un angelo. Quell'espressione le fece venire voglia di prenderlo a schiaffi.
«Problemi, Evans?» le chiese con voce di finta innocenza.
Lily gli gettò un'occhiata velenosa. «Non riesco a raggiungere la marmellata» ammise con riluttanza.
Lui scosse le spalle e le si avvicinò. «E che problema c'è? Basta chiedere.» disse. Si accostò allo scaffale e con un solo movimento fluido si sporse e afferrò il vasetto. glielo porse con un sorriso. «Detto, fatto.»
Lily gliela prese di mano, con uno scatto. «Grazie» disse seccata. Prese un cucchiaino e si prese un po' della tanto agognata marmellata così com'era, senza nemmeno metterla sul pane.
James la osservava divertito.
Lei alzò gli occhi al cielo. «Che hai da guardare?» gli chiese, stizzosa. «Il bambino aveva voglia di marmellata.»
Ora lui le sorrise, mettendole le mani ai lati del pancione. Non disse nulla, la guardò e bassa. la baciò con delicatezza, prendendosi il sapore delle more dalla sue labbra.
«Sai di more Lily» le mormorò sorridente, con gli occhi scuri che scintillavano nella luce tenue della mattina.
Lily gli sorrise, improvvisamente addolcita. «Tu sai d'amore.»

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