ALIA
Si
trovavano tutti nell'ufficio della preside.
I ragazzi
stavano prendendo una tazza di thè offerta dalla McGranitt che, quando tutti ne
ebbero bevuto almeno un sorso, esordì.
"Penso
sia ora di spiegare un po' di cose. Alia, vuoi parlare
tu?"
La
ragazza scosse la testa senza guardare nessuno.
"Molto
bene. Allora, dovete sapere che il padre del professor Tained è morto circa un
anno e mezzo fa in circostanze misteriose. Nessuno ha indagato più di tanto
perchè erano anni ormai che si diceva facesse esperimenti poco chiari con
animali, elfi domestici e altre creature. L'ultimo di questi esperimenti gli è
stato fatale. Ha catturato un Angelo in un paese della Norvegia e ha avuto una
figlia da lei. Le ha usate come cavie per nuovi incantesimi e pozioni, ma la
madre è morta mentre la figlia è sopravvissuta nonostante le numerose privazioni
e violenze a cui era sottoposta. A Tained non interessava che lei fosse sua
figlia, era solo un raro Mezz'angelo. Purtroppo l'uomo era entrato nel tunnel
della follia. Una sera che aveva tolto i Bracciali Restrittivi alla figlia, lei
si è ribellata alla violenza dell'uomo e ha reagito. Sono arrivata sul posto
poco dopo il fatto. La casa non c'era più e neanche il cadavere dell'uomo. C'era
solo Alia piegata su se stessa. Ha passato del tempo con noi prima che
decidessimo di farle frequentare Hogwarts."
La donna
fissò le espressioni sbalordite degli studenti e sospirò.
"Ora
ragazzi sarà meglio che voi andiate a dormire. Stanotte avete avuto abbastanza
emozioni."
I ragazzi
annuirono e uscirono in silenzio dallo studio della preside per poi fermarsi
pochi passi più avanti.
"Allora
sei un Mezz'angelo."
Hamal
fissava Alia intontito. Lei annuì senza avere il coraggio di guardarli in
faccia. James sembrava il più sconvolto di tutti.
"Perchè
non ce l'hai detto? Io...pensavo di essere importante per
te."
Alia
teneva lo sguardo basso. Stava per mettersi a piangere e non voleva. Sussurrò:
"Tu, voi siete importanti per me. Io non ho mai avuto amici, ma, cercate di
capirmi: ho ucciso un uomo e non sono umana. Avevo paura-"
Hamal
rise tristemente dicendo: "Neanche io sono umano e poi sai quanti ne hanno
uccisi di uomini i nostri genitori? Eppure non li abbiamo certo ripudiati. Non
hai ucciso per capriccio. Eri sola, hai passato anni a subire chissà cosa e un
giorno sei riuscita a reagire. Mi spiace solo che non ti sia fidata abbastanza
di noi per dircelo."
Alia si
strinse nervosamente le mani e disse: "Non voglio perdervi, vi prego, non siate
arrabbiati con me. Lily, mi dispiace che se la sia presa con
te."
Lily le
sorrise dicendole: "Non ti preoccupare. E' un pazzo, non è stata colpa
tua."
"Se io vi
avessi detto tutto però forse avrei potuto evitarlo."
Deneb la
interrupe scuotendo la testa e decretando: "Non sei l'unica a non aver detto
niente. Se io vi avessi spiegato i miei sogni magari insieme saremmo potuti
arrivare a una soluzione, invece pensavo che il male a Lily sarebbe stato
causato per colpa mia e quindi l'ho tenuta lontana."
Lily gli
accarezzò un braccio mentre Lisia si rivolgeva ad Alia: "Ma come faceva il
professor Tained a sapere chi tu fossi?"
"Un
giorno, anni fa, non chiedermi quanti, la porta della mia cella si aprì e vidi
un ragazzo. Mi fissava sconvolto. Gli chiesi aiuto, ma lui fuggì. Quel ragazzo
era il professore."
"Direi
che una brutta storia si è finalmente conclusa ed è ora di smettere di pensarci,
ma io una curiosità ce l'avrei..."
"Dì pure
Christine."
"Alia tu
ce le hai le ali? Ahi, Chris perchè mi hai dato una
gomitata?"
Chris
indirizzò uno sguardo di scusa ad Alia mentre diceva a Chris: "Non è carino. La
farai sentire in imbarazzo."
Alia rise
dicendo: "No, no non c'è problema, anzi! E' da tanto che non sgranchisco le ali.
Un attimo solo."
Si tolse
la camicia rimanendo solo con una canotta che lasciava la schiena scoperta.
Lisia spalancò gli occhi.
"La tua
schiena..."
Alia si
ritrasse arrossendo.
"Scusatemi. Non vi
avevo avvisato delle cicatrici..."
James
sussurrò: "Non devi essere tu a chiedere scusa."
Alia gli
sorrise tristemente e disse: "Guardate."
Chiuse un
istante gli occhi e sembrò non succedere niente. Poi dalla schiena di Alia
sembrarono letteralmente uscire due ossa attorno a cui era avvolto qualcosa di
soffice che si srotolò facendo apparire due ali candide.
"Ooooh,
posso toccarle?"
"Hamal!"
"Che c'è
Lisia, gelosa?"
"Stupido."
Alia
sorrise: "Certo, basta che non mi strappi le piume..."
Dopo che
tutti a turno avevano toccato le ali di Alia e lanciato gridolini come bambini
eccitati, il Chris guardò la sorella e disse "Noi andiamo a letto.
Buonanotte."
Ma James
lo bloccò "Aspetta, aspetta! C'è ancora una cosa che non capisco. Ma Esteria,
non era insieme a Deneb? E tu Chris non eri fidanzato con
Lavinia?"
Il
ragazzo prese la mano di Esteria e sorridendo disse: "A Lavinia non piaceva
Chris e a Chris non troppo Lavinia. Esteria invece è
perfetta."
La
ragazza arrossì e poi disse: "E comunque io e Deneb non stavamo insieme. Siamo
solo amici. Lui è molto interessato ad un'altra
persona..."
Gli occhi
di tutti si spostarono su Lily che arrossendo fece un passo indietro dicendo:
“Be’, penso sia tardi. Andrò a dormire anche io. Buonanotte a
tutti."
"Ti
accompagno."
Lily
rimase un attimo stupita poi annuì
"Grazie
Deneb."
Mentre i
Chris, Esteria, Deneb e Lily si avviavano verso i dormitori Hamal si mise
davanti a Alia e l'abbracciò sussurrandole: "Ricordati che sei nostra amica. Sei
hai bisogno di una qualsiasi cosa non esitare a
chiedercela."
Alia lo
abbracciò mettendolo in imbarazzo e lo stesso fece con Lisia, poi i due si
allontanarono.
"Siamo
rimasti io e te."
"James,
io..."
"Alia
stasera ho avuto davvero paura, paura che ti potesse succedere qualcosa. Non
potrei accettare che qualcuno ti facesse del male. Io voglio che tu ti fidi di
me e che ti appoggi a me in caso di bisogno. Io ti amo."
Lei in
risposta scoppiò a piangere e lo strinse forte lasciando spiazzato. Stupito le
chiese: “Perchè stai piangendo? Ho detto qualcosa di
sbagliato?"
Il
ragazzo asciugò le lacrime dal viso di Alia mentre lei continuava a
piangere.
"James,
io...ho paura, paura di tutte queste sensazioni, di tutte queste emozioni
nuove."
Lui
l'accarezzò e, dispiaciuto, le disse: "Non ti preoccupare, se vuoi stare un po'
senza che ti giri attorno basta che me lo chiedi."
"No! Io
voglio stare con te, voglio poterti abbracciare, sentirmi al sicuro, divertirmi
insieme a te. Io..."
Avvicinò
le labbra a quelle di lui e, prima di baciarlo, sussurrò "Ti
amo"
Mano
nella mano si avviarono verso il dormitorio.
"Ma
quanto lo stanno tenendo dentro?"
"Alia,
tranquillizzati, è James Potter! Non lo possono bocciare."
"Hamal
non esserne così sicuro, può sempre succedere di tutto."
"Lisia, così metti
in ansia Alia."
Seduti in
giardino Hamal, Lisia e Alia aspettavano l’ultimo tra loro a dover superare
ancora gli esami. Quel pomeriggio sarebbe toccato a James e Alia era prossima a
una crisi di nervi perché il suo fidanzato non era ancora uscito
dall’aula.
"Senti
siamo qui in giardino da quasi un'ora ad aspettare che James finisca per andare
a fare i bauli, ti spiace se sono un pochino stanca?"
"Scusami
Lisia"
"Non
dicevo a te Alia, ma all'essere qui accanto che dovrebbe essere il mio fidanzato
anche se inizio a pensare diversamente..."
Hamal si
tirò in piedi di scatto mettendosi di fronte a Lisia dicendo: "Cosa? Lisia non
farmi scherzi, lo sai che ti amo e farei di tutto per te! Cosa non ho fatto
dimmelo!"
Alia
tossì leggermente per richiamare l’attenzione del ragazzo e, gentilmente disse:
"Hamal scusami, ma questo te lo posso dire anche io. Il nome Draco Malfoy ti
dice niente?"
"Alia da
quando hai questo lato meschino, sadico e crudele?"
Lisia gli diede una
sberla sulla nuca commentando: "Guarda che ha ragione, non è possibile che tu
non sia in grado di affrontare mio padre!"
"Ti
risponderei volentieri, ma sta arrivando James."
Effettivamente
James Potter era uscito dall'aula dell'esame e stava correndo verso gli amici
ridendo come un pazzo. Abbracciò Alia facendola volteggiare e poi si girò verso
i due fidanzatini.
"Deduco
che le mie ripetizioni siano andate a buon fine?"
"Lisia,
ti amo."
"James..."
"Alia amo
anche te, ma in modo diverso."
"Anche io
posso amare Alia?"
Hamal
passò un braccio attorno alla vita della ragazza, ma le occhiatacce che James e
Lisia gli rivolsero lo fecero desistere.
"Cattivi..."
Lisia
sospirò dicendo: "Dobbiamo andare a far i bauli."
James si
intristì improvvisamente commentando: "Eh sì, dobbiamo lasciare
Hogwarts."
I quattro
ragazzi si guardarono attorno.
Lisia si
sentì improvvisamente vuota e chiese: "Torneremo vero un
giorno?"
"Certo
Lisia, tu come insegnante sicuramente."
Lei
guardò il fidanzato sorridendogli grata. Si riprese e disse:"Forza, andiamo.
James, Alia, vi aspettiamo in Sala Grande per l' 'ultima cena'
ciao!"
Hamal li
salutò e si avviò con Lisia verso l'interno.
"James,
sono felice."
"Perchè
Alia?"
"Perchè
so che non vi perderò nonostante Hogwarts sia finita."
James la
strinse a sé e le disse all'orecchio "Non mi perderai
mai."
"E' una
minaccia? Ti dovrò sopportare sempre?"
James si
portò una mano al cuore e, fingendosi offeso esclamò: "Sopportare? Dovresti
essere onorata di essere la mia fidanzata!"
Lei
scoppiò a ridere.
"Montato!"
"Cattiva!"
"Sembri
Hamal!"
"Ehi! Non
offendere!"
"Ah,
ah. Ti amo,
James."
"Anche io
Alia. Andiamo dai."
"Ok,
andiamo."
E'
finita. Sono triste perchè mi sono affezionata ai miei personaggi e mi rendo
conto di non aver reso loro completamente giustizia.
Vi prego
commentate, commentate e soddisfate una mia curiosità: vi siete affezionati a un
personaggio in particolare? Se sì, quale?
Vi
annuncio per finire che ho scritto un po' di one shot piccine su alcuni momenti
particolari che succederanno e sono successi a questa bella gente. Ringrazio chi
ha recensito la mia fic dal primo capitolo fino ad ora, quindi elenco tutte
tutte partendo dalle più assidue:
de_pi,
Seilen91, Hysteria e Viviana91
e poi
ringrazio anche chi ha lasciato un commento a un unico capitolo. Sperando
abbiano comunque continuato a leggere ringrazio:
Evanslove,
Rox, mela11, ginny93 e anc.
Grazie
grazie grazie grazie ^_^