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Autore: MeiyoMakoto    30/10/2012    2 recensioni
IMPORTANTE
la storia inizia dopo la scelta dei Campioni, in Harry Potter e il Calice di Fuoco; è la prima volta in cui Harry e Cedric si trovano faccia a faccia. I due Campioni di Hogwarts, insieme, da soli... Se dovesse succedere qualcosa che cabiasse drasticamente la trama, succederebbe adesso (e non sto parlando di un pairing Harry/Cedric)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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 Questo capitolo ha meno di sette dediche, ma d’altra parte io non sono la Rowling, no?
                                                                                  
                                                           A Lali,
                                                                        o LaliX se preferite,
                                                                                    grande persona,
                                                                      grande scrittrice e
                                          autrice di alcune tra
                               le storie più originali
                                         e divertenti che EFP abbia da offrire.
                                                                                                       Ad Averyn,
                                                                       che con le sue recensioni  
                                                               mi ha motivato
                  a finire finalmente questa storia,
                                                   e la cui saga ‘CICATRICE’
                                                              è una vera droga… provare per credere!
                                                                                                                      E a te che hai letto
                                                                                     ben diciotto capitoli
                                                               per arrivare a questo,
                                                    cosa di cui
                ti ringrazio infinitamente…
                                               Anche se con le recensioni
                                                                             avete il braccino corto, cari miei!
 
PS: Vediamo chi riesce a cogliere la citazione di A Very Potter Sequel ;)

 
‘Un soldo per i tuoi pensieri.’, disse Meg a Harry muovendo il suo alfiere con riluttanza. ‘Oh, cavolo, ho sbagliato di nuovo!’
I quattro ragazzi si erano rifugiati nella Stanza della Necessità per sfuggire all’orda di giornalisti che assediava la scuola; la notizia della morte di Voldemort non era certo una cosa da nulla, e già il giorno dopo il trio aveva dovuto tenere testa ai continui agguati di Rita Skeeter e compagnia. A quanto pareva, Piton era una preda fuori dalla loro portata, e la stampa aveva deciso di puntare su Harry, Ron e Hermione; ma dopo una settantina di interviste e un numero incalcolabile di domande da parte di tutto il corpo studentesco, perfino Ron -che era stato l’ultimo a capitolare- si era convinto che era ora di prendersi una pausa. Meg si era accodata senza un motivo valido, ma dopo mesi passati a condividere segreti delicati con lei i tre ormai davano quasi per scontato che la ragazza fosse onnipresente.
Per passare il tempo in attesa di salire sull’Espresso di Hogwarts, Meg aveva proposto ai ragazzi di insegnare a lei e Hermione a giocare a Quidditch, ma dati i risultati disastrosi Ron aveva suggerito di passare a scacchi dei maghi prima che qualcuno si facesse male sul serio. Inutile dire che Meg non aveva ancora vinto una partita, ma continuava testardamente a chiedere rivincite su rivincite.
‘Piton.’, le rispose Harry. ‘Quando ha ucciso Voldemort, ha detto che lo faceva per Lily. L’avete sentito tutti, no?’
‘So cosa stai pensando.’, sospirò Hermione. ‘Devo dire che anche a me è sembrata una strana coincidenza, ma che altro può essere? Voldemort avrà ucciso altre Lily, oltre a tua madre, no?’
‘Nessuna di cui sappiamo per certo.’
‘Ma dai, Harry!’, fece Ron. ‘Piton e tua madre? Sarebbe come dire Malfoy e Luna! Hai lasciato la regina scoperta, Meg.’
‘E perché, scusa? Si sa che Piton odiava mio padre.’, gli fece notare l’altro. ‘Forse c’è un motivo…’
‘Oltre alle continue prese in giro e ai soprannomi poco carini, intendi?’, commentò Meg.
Harry la guardò di sottecchi.
‘Sembri abbastanza informata a riguardo.’
Lei rimase un attimo interdetta, poi alzò le spalle con noncuranza.
‘Infatti lo sono.’
'E non hai mai pensato di dirmi nulla a riguardo?'
‘Non sono la tua palla di vetro personale, Harry; non posso dirti proprio tutto, no?’
‘Ho il diritto di sapere di mia madre!’, protestò il ragazzo.
‘A-ha. A questo punto tanto vale che ti riveli chi è stata la prima cotta di Silente, o gli oscuri segreti della famiglia Crouch.’
‘Silente ha avuto una cotta?!’, fece Ron interessatissimo. ‘Era la McGranitt, vero?’
‘Per l’amor del cielo, Ron!’, lo zittì Hermione. ‘Non sono affari tuoi!’
‘E poi se vi racconto tutto, cosa vi rimane da scoprire da soli?’, aggiunse Meg con il solito scintillio malizioso negli occhi. ‘Non vorrete lasciare il Mantello dell’Invisibilità a prendere la polvere nei prossimi anni!’
Quest’ultima uscita le vinse un’occhiata di disapprovazione da parte di Hermione, un sorriso pensieroso da parte di Ron e un silenzio truce da parte di Harry.
Speriamo solo che Sirius sia un po’ più loquace a riguardo, pensò quest’ultimo.
Purtroppo Codaliscia era riuscito di nuovo a fuggire, quindi il suo padrino era ancora in clandestinità; ma da quando nientemeno che Severus Piton, l’eroe che aveva ucciso Lord Voldemort, aveva dichiarato (anche se a denti stretti) di aver visto Peter Minus vivo e vegeto e pronto a servire il Signore Oscuro, il Ministero della Magia aveva cominciato a riconsiderare il “caso Black”.
‘Penso che sia ora di partire.’, sospirò Meg dopo un po’, apparentemente ignara dell’atmosfera tesa che aveva creato. Si guardò intorno malinconica, giocherellando con la sua regina, che l'avversario aveva mangiato senza difficoltà.
‘Non così in fretta.’, ghignò Ron. ‘Scacco matto…. Un’altra volta.’
 
 
 
Il castello di Hogwarts fece capolino per l’ultima volta da dietro le montagne innevate, poi scomparve. Harry si staccò finalmente dal finestrino e si sistemò meglio sul sedile, ricollegando il pensiero alle chiacchiere allegre dei suoi amici.
‘Allora Puckle, visto e considerato che passerai le vacanze da noi dobbiamo chiarire subito i fondamentali.’, annunciò Fred. ‘Tanto per cominciare la camera mia e di George è assolutamente tabù…’
‘Poi ci scusiamo in anticipo per le eventuali (anzi, probabili) esplosioni che si potrebbero verificare nella medesima.’, continuò il suo gemello.
‘Quando la mamma comincerà ad ingozzarti, e fidati, succederà, non pensare di fermarla con un semplice Grazie, signora Weasley, sono piena!, perché per tutta risposta di ficcherà un’altra porzione nel piatto.’
‘Dovrai fare almeno una partita a Quidditch con noi, così potremo finalmente giocare nel campo vicino casa con due squadre complete. La scopa te la prestiamo, dato che non ne hai una.’
‘Veramente il Quidditch non è esattamente il suo forte…’, intervenne Harry, incrociando lo sguardo di Ron con un sorriso complice, pensando a quella mattina.
‘Mi piacerebbe molto imparare.’, rispose la ragazza sorridendo malinconica. Harry aggrottò le sopracciglia: dov’era finito il tono elettrizzato che aveva avuto al pensiero di passare il Natale dai Weasley?
‘Possiamo andare a trovare Luna ogni tanto, se ti va.’, tentò Ginny. ‘Vive vicino a noi, sai?’
Meg annuì incolore.
‘Occhio a non sbilanciarvi con l’ospitalità, ragazzi, altrimenti invece di una baracca a Ottery St. Catchpole si aspetterà Buckingham Palace.’, borbottò Ron a disagio.
Non è molto, ma è casa.’, ribatté amaramente Meg. ‘Ricordi? E comunque preferirei di gran lunga visitare la Tana che il Palazzo Reale. Vivo in una città che ha più di duemila anni, in cui ogni volta che giri l’angolo trovi un pezzo di Storia; di monumenti ne ho quanti ne voglio laggiù. Quando mi ricapiterebbe di rivedere la Tana, però?’
Per qualche ragione, gli occhi le divennero lucidi e scappò in tutta fretta dallo scompartimento.
‘Donne e lupi mannari: c’è un periodo del mese in cui non sai da che verso prenderli.’, sentenziò Fred con l’aria di chi la sa lunga.
‘E’ meglio andare a cercarla.’, disse invece Hermione alzandosi in piedi, imitata subito da Ron e Harry.
Meg era in uno scompartimento vicino al loro, insieme a Dean, Seamus, Neville e Luna. Aveva il viso rigato di lacrime e stava abbracciando calorosamente quest’ultima, sotto lo sguardo imbarazzato dei tre Grifondoro.
‘Sono felice di averti conosciuto, Meg.’, le disse Luna. ‘E’ stato quasi come avere un’amica.’
La ragazza aprì la bocca come per replicare, ma non sembrò trovare nulla da dire. Si voltò verso Neville e gli sorrise.
‘Ciao, Neville, è stato bello parlare con te.’
‘Quando sei diventata così emotiva?’, protestò Seamus. ‘Dopo le vacanze li rivedrai, non scappano mica!’
‘Già. Loro torneranno qui per altri tre anni e mezzo…’, sospirò Meg. ‘Stammi bene, Seamus. Anche tu, Dean, e grazie per la gonna.’
‘Cos’è questa storia?’, intervenne Ron.
La ragazza si voltò verso di lui, tentando inutilmente di asciugarsi le lacrime.
‘Non è niente, torniamo al nostro scompartimento.’
Si infilò in fretta in corridoio e fece per proseguire, ma Ron la prese con fermezza per il polso e la trascinò in uno scompartimento vuoto. Harry e Hermione si scambiarono un’occhiata e li seguirono.
‘Vuoi dirci che succede?’, fece Hermione chiudendosi lo sportello alle spalle. ‘Un mese fa ti sei messa a saltellare dalla contentezza alla prospettiva i passare le vacanze alla Tana, e adesso che ci stai andando fai concorrenza a Mirtilla Malcontenta!’
‘Ma non capisci?’, rispose Meg senza guardarla. ‘Io alla Tana non ci arriverò mai!’
‘Cosa vuoi dire?’, chiese Harry.
‘Vi avevo detto che quando il mio ruolo nella trama fosse finito sarei tornata a casa.’, spiegò la ragazza. ‘Beh, direi che a questo punto il mio compito è finito: Voldemort è morto, tutto il corpo studentesco di Hogwarts è sano e salvo, nonché una varietà di adulti che non sto neanche ad elencare… Hermione e Ron, poi, stanno insieme con tre anni di anticipo. Insomma, il mio lavoro qui è proprio finito, a meno che io non tenti di resuscitare il Signore Oscuro in un atto di disperazione. E ci sono ancora tante di quelle cose che vorrei fare… Non ho neanche visto una partita di Quidditch come si deve!’
Tacque e si voltò verso il finestrino per nascondere un’espressione imbronciata; a Harry ricordava una bambina a cui avessero comprato un gelato troppo piccolo per i suoi gusti.
‘Sarà strano tornare a scuola dopo Natale.’, osservò tanto per dire qualcosa. ‘Niente Voldemort ad attentare alla mia vita… Niente cicatrice che brucia… E niente Meg a ripetermi costantemente che devo stare in guardia.’
‘Dov’è che vai, di preciso?’, aggiunse Hermione incuriosita. ‘Dopo essere andata via da qui… Cioè, dal nostro mondo, o dalla nostra dimensione, o come si chiama.’
‘Libro.’, precisò la ragazza. ‘Si chiama libro.’
‘Fa un certo effetto questa cosa.’, borbottò Harry. ‘Voglio dire, che tutto questo sia… finto, che sia successo solo nella tua testa.’
Meg si voltò verso di lui, finalmente sorridente, e lo fissò negli occhi come aveva fatto la prima volta che si erano visti, una vita fa. Come allora, c’era qualcosa di vagamente inquietante nel suo sguardo.
‘Certo che è successo solo nella mia testa, Harry, ma perché diavolo dovrebbe voler dire che non sia vero?’

  
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