Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: dreamyD    30/10/2012    6 recensioni
Ennesima storia sui Malandrini come ne ho lette tante ma, dato che non posso conoscerle tutte, mi scuso se dovessero esserci delle somiglianze con altre storie. giuro che questa è tutta farina del mio sacco ma che ne so se magari qualcuno non ha un sacco simile al mio? Vorrei riuscire a raccontare la storia dei miei Malandrini dal primo al settimo anno e magari anche dopo chissà... Recensite grazie *dD*
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Image and video hosting by TinyPic
 

 

 

 

Malandrini

 

 

 

Sirius si svegliò dolorante, la luce che lo colpiva in faccia e un fastidioso mormorio nelle orecchie. Non aveva nemmeno la forza di aprire gli occhi quindi cercò di capire dove si trovava senza doverlo fare. Sapeva di non essere nel suo letto: la luce lì non arrivava in questo modo e in più era completamente vestito. Pian piano le immagini della sera precedente lo assalirono e riuscì a capire dove si trovava. Evidentemente era in Sala Comune. Dovevano essere crollati lì quando erano tornati dal parco. Ma se quelle era la Sala Comune allora...

«Aaaah!» Sirius aveva aperto gli occhi e si era tirato a sedere di scatto, trovandosi circondato da una decina di ragazzine che ridacchiavano e parlottavano sottovoce e Mary Wetmore accoccolata a terra di fianco a lui. Le ragazze, appena videro che era sveglio, si dispersero ridacchiando, tranne Mary che gli lanciò uno sguardo malizioso e un sorrisetto prima di avviarsi tranquillamente nel Dormitorio. Sirius riprese fiato e si guardò attorno. Si accorse che c'era Peter disteso sul tappeto accanto al camino e James e Sunshine che dormivano abbracciati sul divano. Lei aveva la testa sepolta nel petto dell'amico che teneva una mano tra i capelli biondo grano. A quella vista Sirius si sentì graffiare il petto da una sensazione strana, ma subito la scacciò, alzandosi per svegliarli.

«Peter alzati!» ordinò scuotendo l'amico, che scattò in piedi spaventato ancora prima di aver aperto del tutto gli occhi, balbettando parole sconnesse.

«Jamie! Sun!» chiamò ancora Sirius. La reazione fu ancora più ridicola di quella di Peter: James sobbalzò e diede per sbaglio una piccola spinta a Sunshine che cercò di non cadere dal divanetto aggrappandosi al petto di James. Naturalmente un secondo dopo erano entrambi a tera in un groviglio di gambe, braccia e vestiti e Sirius si rotolava a terra spanciandosi dal ridere.

«Buongiorno ragazzi!» li salutò appena ebbe ripreso fiato, porgendo una mano a Sunshine per aiutala ad alzarsi.

«Grazie Sir.» disse Sunshine sbadigliando. «'Gioooorno anche a tee...» altri due sbadigli tra le parole.

«Che ore sono?» chiese invece James.

«Le sette.» rispose con voce assonnata Peter.

«Non potevi lasciarci dormire un altro pochino?» chiese scocciato l'occhialuto, guardando storto Sirius.

«Avrei dormito volentieri anche io, ma non in mezzo alla Sala Comune, circondati da ragazzine ridacchianti.» ribatté, che si era ripreso dall'improvvisa allegria e era tornato acido, come ogni volta che non dormiva molto.

«Ok ok. Andiamo a letto.» disse tranquillo James, troppo assonnato per rispondere a tono.

Sunshine salutò gli amici e salì nel Dormitorio femminile. Non si spogliò nemmeno, ma si limitò a sfilarsi le scarpe e a buttarsi sul letto, coprendosi con una coperta e sprofondò di nuovo nel sonno, mentre anche i ragazzi si riaddormentavano nei loro letti.

«Ragazzi sveglia!» la voce di Frank penetrò nelle orecchie di James, Sirius e Peter svegliandoli da quel come profondo di sonno in cui erano piombati.

«Frank, lasciaci dormire!» mugugnò James ficcando la testa sotto al cuscino.

«Dai alzatevi che è tardi!» esclamò invece Frank, spalancando completamente le tende e togliendo loro le coperte. «Come mai siete vestiti?» chiese poi perplesso.

«Lascia perdere.» James con un gemito si alzò dal letto e entrò barcollando in bagno, trascinandosi dietro dei vestiti puliti.

«James dormi?» chiamò dopo dieci minuti Frank, sentendo l'acqua che scorreva nella doccia, ma nessun movimento. Arrivò in risposta un mugolio indistinto. Sirius allora si alzò, so spogliò tranquillamente rimanendo in boxer e rabbrividendo per il freddo, raccolse dei vestiti puliti e entrò in bagno.

«Aaaah Sirius! Mai sentito parlare di privacy?» gridò James vedendolo entrare.

«Ci stai mettendo troppo amico. Muoviti.» gli rispose Sirius porgendogli un asciugamano.

«Pervertito...» sussurrò James coprendosi e voltandosi mentre Sirius entrava nella doccia.

Dopo altri venti minuti finalmente erano pronti e Frank, ormai sull'orlo di una crisi di nervi li incitava a sbrigarsi, perchè non avevano tempo nemmeno per la colazione se volevano arrivare in tempo a Incantesimi.

Mentre i ragazzi si affrettavano insonnoliti verso la classe anche nel Dormitorio delle ragazze Lily e Sunshine si preparavano di fretta.

Lily infatti, appena si era resa conto che Sunshine non aveva praticamente dormito e per di più in Sala Comune e vestita di tutto punto, l'aveva sgridata, inutilmente dato che l'altra non riusciva a connettere il cervello con le orecchie, e poi l'aveva spedita a farsi una doccia. Con il risultato che ora erano entrambe in ritardo.

Corsero per i corridoi praticamente deserti e si fermarono con uno scivolone davanti alla porta di Incantesimi, capitombolando addosso a Sirius che, ancora nel mondo dei sogni, non aveva fatto in tempo a spostarsi per evitarle.

«Ragazzi, ragazzi! Cosa fate lì stesi a terra?» squittì Vitious, mentre gli altri aiutavano i tre ad alzarsi.

«Vi siete fatte male?» chiese preoccupato James.

«No no. Siamo atterrate sul morbido.» scherzò Sunshine, beccandosi un'occhiataccia da Sirius che sibilò:

«Voi!» massaggiandosi il fondoschiena.

«Forza forza, in piedi signor Black!» disse Vitious. Sirius si alzò brontolando e si andò a sedere il più lontano possibile dalla cattedra. James si accomodò elegantemente al suo fianco e entrambi sospirarono.

«Non ho nemmeno la forza di fare casino...» gemette Sirius appoggiando la testa sul banco con la borsa come cuscino.

«Non addormentarti, altrimenti io che faccio?» lo scosse James.

«Dormi.» gli consigliò l'amico con già gli occhi chiusi.

James provò a protestare, ma capì ben presto che era tutto inutile. Pochi minuti dopo erano entrambi nel mondo dei sogni. Li svegliò la voce acuta di Vitious, almeno mezz'ora più tardi, che toglieva venti punti a Grifondoro.

Il resto della mattina trascorse lentamente, sonnolenta e faticosa. Quando finalmente arrivò l'ora di pranzo i ragazzi corsero via, diretti in Infermeria mentre Sunshine rimase indietro, trattenuta da Lily che voleva delle spiegazioni.

«Non è successo niente, davvero! Li ho visti che uscivano di nascosto e li ho seguiti, ma hanno solo fatto un giretto nel parco e poi sono rientrati. Solo che poi abbiamo dovuto evitare Pringle e poi Silente che si faceva una delle sue passeggiatine notturne e quindi abbiamo fatto tardi. Niente di che. Adesso scusami, ma devo chiedere una cosa a James!» a Sunshine dispiaceva da morire mentire alla sua amica, ma non poteva rivelare un segreto che non era suo. Raggiunse di corsa l'Infermeria e sentì i ragazzi che parlavano.

«...non è colpa tua Rem! Smettila!» stava dicendo James.

«Sono un mostro Jamie. Un mostro. Avrei potuto uccidervi.» rispose con aria lugubre Remus.

«Finiscila Lupin! Non è colpa tua e non è successo niente ok? Smettila!» lo rimproverò con veemenza Sirius, battendo una mano sulle coperte di Remus.

«Ok ok. Mi dispiace soprattutto per Sun. Aveva l'aria sconvolta...» sospirò Remus, affondando il viso tra le mani.

«Ehi...lei sta bene. È solo preoccupata per te. Lo sai com'è fatta, si preoccupa sempre per tutti. La terremo fuori da tutto questo ok?» fece rassicurante James. Remus all'inizio sembrò rilassarsi ma alla fine alzò di scatto la testa e piantò i suoi occhi nocciola in quelli più scuri di James e disse con voce dura:

«Ne starete fuori anche voi chiaro? Voi non c'entrate niente con tutto questo!» quando vide che gli altri non sembravano considerare granché le sue parole, afferrò il polso di James con una mano e lo attirò più vicino, poi ringhiò minaccioso: « Niente!»

James si liberò dalla stretta con un movimento fluido e gli mise la mano sulla spalla.

«Remus, perchè non riesci a capire che siamo insieme? Siamo una famiglia e siamo insieme dentro tutto.» affermò con voce chiara, sottolineando il tutto.

«No! No no no no!» mugolò Remus, prendendosi di nuovo la testa tra le mani.

«Sì Rem. Insieme. Troveremo un modo per aiutarti. Promesso.» disse James.

«Promesso!» lo appoggiò Sirius con un ghigno.

«P-promesso.» disse anche Peter, per quanto con la voce tremante.

«Perchè siete così dannatamente...malandrini?» sbottò Remus.

«Malandrini?» chiese James ridacchiando.

«Mia mamma chiama così quelli come voi, che vanno a cacciarsi in tutti i guai possibili con un sorriso e che la fanno impazzire.» spiegò Remus alzando le spalle.

«Trovato!» esclamò Sirius. Gli altri tre lo guardarono come se fosse improvvisamente impazzito.

«Trovato cosa?» domandò perplesso James.

«Bè noi siamo una famiglia, un gruppo no? E ogni gruppo ha un nome, giusto? Bene, noi saremo i Malandrini!» disse euforico Sirius.

«Sì! Malandrini! Sei un genio!» disse James. I due si scambiarono il cinque mentre Peter annuiva entusiasta e Remus rassegnato.

Poi James pose una mano davanti a sé. Sirius subito aggiunse la sua sopra quella dell'amico, poi Peter e poi, titubante, Remus.

«Allora saremo i Malandrini! Non ci tradiremo mai, saremo sempre amici, ci sosterremo sempre e non avremo segreti! E il mondo imparerà ad amare o a temere il nostro nome!» scandì James con tono pomposo.

«Giuro solennemente di non avere buone intenzioni!» aggiunse con un ghigno Sirius.

«Giuro solennemente di non avere buone intenzioni!» ripeterono James e Peter.

«Sì sì, giuro blablabla...» borbottò Remus ancora non convinto.

«Evvai!» esultò James. I quattro si sorrisero.

Dietro la porta anche Sunshine sorrideva, anche se sentiva una lingua gelida d'invidia e gelosia infiltrarsi nel suo cuore: James aveva detto che 'avrebbero tenuta fuori e con quello strano giuramento l'avevano appena fatto. Però era felice che almeno loro fossero uniti, con Remus.

Prese un respiro profondo ed entrò, cercando di stamparsi in faccia un sorriso normale.

«Ciao Sun! Come mai sei rimasta così indietro?» chiese con fare indifferente James quando si girò per salutarla.

«Mi ha trattenuta Lily...» rispose Sunshine con altrettanta naturalezza, senza sapere però perchè entrami si stavano mentendo così.

«E che voleva?» chiese Sirius, tenendo il gioco di James.

«Oh, niente di che.» rispose la ragazza, avvicinandosi a Remus. «Ehi Rem, posso parlarti un secondo?» chiese sedendosi sul bordo del letto.

«Certo, adesso?» domandò quello, facendo un gesto agli altri come per mandarli via.

«Capito, capito. Noi andiamo a mangiare! Fai presto Sun, non so quanto riuscirò a salvare per te!» i tre ragazzi risero e se ne andarono. L'Infermeria tornò silenziosa.

Dopo qualche istante Remus mise una mano sopra quella di Sunshine, facendole alzare gli occhi.

«Che succede Sun?» chiese dolcemente.

«Io...io non so da dove iniziare...» rispose incerta lei, senza incrociare lo sguardo dell'amico. Remus sospirò e tolse la mano da quella di lei.

«Sun, mi dispiace.» disse dolente. La ragazza sollevò di nuovo lo sguardo sorpresa.

«Ti dispiace per cosa?»

«Mi dispiace che tu abbia dovuto assistere. È stato orribile, lo so.» spiegò Remus. Una lacrima corse lungo la guancia pallida e graffiata. Sun alzò il pollice e l'asciugò.

«Remus, te l'ho già detto, non è stato orribile. Cioè, sì, è stato orribile...» Remus sobbalzò a quelle parole e lei si affrettò a rassicurarlo. «È stato orribile, sì, ma non per quello che pensi tu! É stato orribile perchè non riesco nemmeno a immaginare quanto tu abbia sofferto, quanto dev'essere difficile per te convivere con questa cosa.»

«Tu...tu non sei sconvolta? Non hai paura di me?» domandò con timore Remus.

«Rem, credevo che tu fossi intelligente!» sbottò Sunshine. «Lo credevo, ma a quanto pare non è così! Quante volte te lo dovrò ripetere che quel...mostro...non sei tu? Non ho paura di te, Remus Lupin. Sei la persona più dolce e inoffensiva e gentile che conosca.» Sunshine sorrise e accarezzò di nuovo la guancia di Remus, che finalmente ricambiò il suo sorriso.

«Ok, va bene. Allora di cosa volevi parlarmi?» chiese il ragazzo per cambiare discorso.

«Io ti ho detto...non so da dove iniziare...» borbottò Sunshine, tormentando il lenzuolo del letto di Remus tra le mani.

«Che ne dici di cominciare dall'inizio?» scherzò Remus, beccandosi una botta sulla spalla.

«Dai Rem! Comunque....» Sunshine prese un respiro, fece un'altra pausa e poi si decise a parlare. «Allora...sai ancora tempo fa ho letto, per sbaglio naturalmente, una lettera di Jo a Sirius in cui diceva che era dispiaciuta che io fossi arrabbiata con lei. Io ci ho pensato su e alla fine ho deciso di scriverle per scusarmi con lei. Abbiamo fatto pace e ogni tanto ci scambiamo qualche lettera. Qualche giorno fa lei mi ha scritto questa.» Sunshine frugò nella borsa e trovò un foglio che passò a Remus. Il ragazzo lesse la lettera, corrugando le sopracciglia man mano che proseguiva. Alla fine, senza una parola la restituì all'amica.

«Lascia perdere l'ultima parte, non avrei nemmeno dovuto mostrarla in giro però...non so cosa pensare del fatto che Sirius le abbia detto della magia. Lo so che lei l'ha scoperto, che anche i Potter erano d'accordo, che lei ha promesso di non dirlo a nessuno però...» Sunshine si interruppe, non riuscendo a spiegare ciò che provava.

«Perchè non ne parli con Lily e invece sei venuta da me?» chiese Remus.

«Lily è troppo..non so...prevenuta nei confronti di Jo, anche se non l'ha mai vista. Le sta antipatica di principio. Invece tu sai chi è, come si comporta, come è fatta e di sicuro non volevo parlarne con James!» spiegò Sunshine arrossendo un po'.

«Mmmh...è per Sirius vero?» chiese Remus dopo un po'.

«Sirius? Cosa centra Sirius? Sirius? No no no...» esclamò Sunshine, diventando viola e agitando le mani.

«Era una cosa che avevate solo tu e lui, a cui Jo era esclusa e adesso che lo sa anche lei hai paura che te lo porti via del tutto vero?» chiese di nuovo Remus, senza lasciarsi distrarre.

Sunshine si zittì immediatamente e chinò la testa.

«Sono così confusa!» sospirò, con le lacrime agli occhi.

«Sun, devi capire che lui è tuo amico. Non potrà abbandonarti così. Non avere paura.» cercò di consolarla Remus.

«Ma Rem...lui mi ha già abbandonata! E solo per una stupida discussione! Si era dimenticato di farmi il regalo di Natale e non mi ha parlato per secoli!» gemette Sunshine, cercando invano di trattenere la disperazione nella sua voce.

«Sun, Sun, ascoltami! Lui ti vuole bene. Avete litigato e poi lui si è impegnato per fare pace. Siete di nuovo amici. Non preoccuparti per niente. Non ti lascerà sola.» le assicurò Remus, sporgendosi per abbracciarla.

«Ne sei sicuro?» domandò la ragazza, la voce attutita contro la spalla dell'amico.

«Sicuro.» sussurrò Remus, stringendola forte e pensando che se Sirius avesse messo da parte quella biondina che tratteneva i singhiozzi e la paura stringendo i denti, i pugni stretti attorno alla sua maglietta, sarebbe stato uno stupido. Ma Sirius non era uno stupido, o no?

 

-Fine Capitolo-

 

 

 

Spazio dell'Autrice

50!! Oh mio dio è il 50 capitolo!! Vi rendete conto?? Oddio *w*

Comuuunque

  1. Avevo detto a non mi ricordo chi che avrei pubblicato tra sabato e domenica ma mi ero dimenticata che sabato pomeriggio c'era la festa di compleanno di mia sorella e quindi ho dovuto intrattenere 10 bambini di 5 anni e non sono riuscita a fare altro...davvero è stato terribile!! E in più credevo di aver pubblicato lunedì, giuro, ma deve essere successo qualcosa perchè non ha pubblicato!!

  2. Allora, spero che voi non pensiate male né di Remus né di Sun: loro non sono dei frignoni (tranne Rem che si piange sempre un po' addosso ma mi sembra anche giustificato) ma dovete capire che hanno 13 anni e il loro mondo è un casino (come quello di tutti gli adolescenti) quindi perdonateli se ogni tanto fanno un po' di scene.

  3. E Sun è fuori dai Malandrini. Sì, esatto. Non chiedetemi il perchè della scelta, un po' lo so, un po' no, ma ho deciso così. Scoprirete più avanti perchè e poi così era più facile!

  4. Grazie a chi ha recensito ovvero Hoshi Kudo, Jeis, Kira_Iris, Annie98 e la mia AleJackson! Vi ringrazio perchè recensite sempre e vorrei chiedere agli altri che seguono (SE seguono) di ricordare che non è vietato mettersi a recensire a metà storia ok? Avaaanti! :D

Ok, basta, vi saluto! Ciao belli

*dD*

 

Image and video hosting by TinyPic


 

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: dreamyD