Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Rowan936    30/10/2012    7 recensioni
Bellatrix si materializzò alle loro spalle e gridò: “Avada Kedavra!”
Ci fu un lampo di luce verde.
Il tempo parve fermarsi.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Una one-shot su Hermione/Draco/Harry, il nuovo trio ^^
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ciao
Edit: La storia è molto vecchia, è una delle prime che ho scritto (pertanto risulta piuttosto infantile e immatura, ecc ecc). Oltre a questo, è stata ispirata a un video che ho trovato su Youtube, anche se allora non me n'ero assolutamente accorta. Mi scuso per non averlo segnalato prima, non riesco più a trovare l'account del youtuber in questione, il nome era qualcosa di simile a "NightAngel" mi pare.

Voldemort creò dal nulla un’enorme lingua di fuoco che riempì di un calore insopportabile la stanza. Draco indietreggiò spaventato mentre la fiamma prendeva lentamente la forma di un enorme serpente che avanzava con le fauci spalancate. Hermione si avvicinò ad Harry e gli sussurrò: “Ma quella che cos’è?” “Non lo so, Hermione.” La ragazza si guardò attorno preoccupata e domandò: “Harry, dov’è finito Draco?” Quando quello scosse la testa come per dire che non lo sapeva i due presero a correre evitando le fiamme, alla ricerca dell’amico.
 
Lucius Malfoy puntò la bacchetta contro il figlio. “Abbassa la bacchetta, Draco.” “No.” Rispose lui continuando a tenerla puntata contro il padre.
 
Voldemort plasmò altri due serpenti di fuoco che si estesero sempre di più, mentre i membri dell’Ordine accorrevano per aiutare Harry, Draco e Hermione a contrastare i Mangiamorte.
 
Stupeficium!” Gridò Draco e Lucius lo schivò per rispondere con un crucio che fortunatamente non andò a segno. I due combattevano ad armi pari, incuranti delle fiamme attorno a loro o delle Maledizioni Senza Perdono che sfrecciavano dalle bacchette degli altri Mangiamorte. Per Draco era un’occasione per punire il padre che lo aveva reso Mangiamorte, che aveva cercato di impedirgli di diventare quello che era. Ma non ci era riuscito, perciò il ragazzo aveva già vinto.
Lucius, invece, voleva punire il figlio per il torto che gli aveva fatto abbandonando le schiere dei Mangiamorte, per il disonore con cui aveva ricoperto il nome della famiglia fidanzandosi con una Mezzosangue. Aveva tradito il proprio sangue, perciò non era più un Malfoy. Non era più suo figlio.
 
Expelliarmus!” gridò Draco.
Crucio!” gridò Lucius.
I due continuarono a tentare di colpirsi, ma nessuno riusciva a sconfiggere l’altro.
 
Hermione correva tra le fiamme, sentiva i passi di Harry dietro di sé ma non vi badava troppo. In quel momento pensava solo a Draco. “Stupeficium!” Era la sua voce! Hermione seguì la scia di quel suono finché non raggiunse il luogo dove i membri dell’Ordine e i Mangiamorte lottavano. Lì in mezzo, Draco e Lucius erano in una situazione di stallo.
 
Stupeficium!” gridò Hermione e Lucius, preso alla sprovvista, fu sbalzato via. Draco si voltò verso la ragazza e i due si scambiarono un lieve sorriso, mentre Harry, in piedi dietro Hermione, sorrideva a sua volta. Il ragazzo la vide con la coda dell’occhio, ma non poté fare nulla per fermarla.
 
Bellatrix si materializzò alle spalle di Draco e gridò: “Avada Kedavra!”
 
Ci fu un lampo di luce verde.
 
Il tempo parve fermarsi.
 
Harry urlò.
 
Draco la chiamò.
 
Hermione cadde a terra.
 
Fu come se tutti i suoni fossero stati risucchiati: le fiamme non scoppiettavano più, non si udivano più i Mangiamorte e i membri dell’ordine urlare i loro incantesimi, c’era solo il silenzio. Poi Harry ritrovò la voce.
 
“L’hai uccisa!” gridò e Bellatrix sorrise. Harry cadde in ginocchio, Draco continuò a fissare il corpo immobile di Hermione mormorando: “Granger…”
 
La risata di Voldemort coprì ogni altro suono e Harry pensò di non averlo mai odiato tanto come in quel momento.
 
Le fiamme divampavano sempre di più, Draco fu quasi colpito da una delle teste di serpente così prese ad arrampicarsi su una delle tante cataste di oggetti che c’erano nella Stanza delle Necessità.
 
Harry corse all’inseguimento di Bellatrix che tuttavia sembrava sparita nel nulla, come se non fosse mai esistita. La risata di Voldemort continuava ad echeggiargli nelle orecchie e davanti agli occhi aveva il volto sorridente di Hermione.
Non trovando Bellatrix, Harry decise di tornare da Draco, così si voltò ma trovò solo un muro di fiamme. Iniziò ad indietreggiare finché non inciampò su un manico di scopa.
 
Draco salì più in alto che poté. Tra le fiamme riusciva ancora a distinguere il corpo immobile di Hermione, attorno al quale continuava ad infuriare la lotta tra Magiamorte e Ordine. Cercò di tenersi più saldo che poté, ma rischiò più volte di scivolare e capì di stare per cedere. Tra poco ti raggiungerò… Pensò come se Hermione potesse sentirlo. Ma non era giunta la sua ora.
 
“Draco!” gridò Harry e quando il ragazzo alzò lo sguardo vide l’amico arrivare in sella ad un manico di scopa e tendergli la mano. Draco l’afferrò e salì dietro ad Harry, ma prima di volare via con lui gettò un ultimo sguardo sconsolato al corpo della ragazza che amava.
 

“Ehi, Draco!” gridò Hermione divertita. Il Serpeverde si voltò e sorrise. “Dimmi.” Lei si fissò le punte dei piedi imbarazzata. “Ecco… lo so che dovrebbero essere i ragazzi a fare la prima mossa ma… insomma… Vuoi venire al Ballo del Ceppo con me?” Draco sorrise e disse: “Non chiedo altro.”
 

 
Harry prese il Mantello dell’Invisibilità e porse la Mappa del Malandrino a Hermione. “Tu controlla che non arrivi Gazza, io penso a tenerti coperta.” Si avviarono lungo i corridoi di Hogwarts e scesero fino ai sotterranei, dove li aspettava Draco. Harry tolse il mantello sia a lui che a Hermione e quando quella corse tra le braccia del biondo sorrise.
 
Harry schivò le fiammate con la precisione che solo un giocatore di Quidditch poteva avere e Draco si tenne ben saldo a lui.
 
 
Antonin Dolohov scagliò l’Anatema Che Uccide ma la maledizione destinata a Tonks andò a colpire Walden Macnair. Quando quest’ultimo cadde a terra privo di vita, tutti i suoi incantesimi si ruppero.
Hermione aprì gli occhi, mosse dapprima le dita, poi si alzò. Quando Bellatrix aveva scagliato la Maledizione Senza Perdono contro Hermione, contemporaneamente Macnair aveva scagliato un Petrificus Totalus che aveva colpito la ragazza, la quale cadendo a terra aveva evitato l’Anatema Che Uccide scagliato da Bellatrix.
La ragazza si alzò e corse verso l’uscita più vicina, stando attenta ad evitare le maledizioni che i Mangiamorte scagliavano contro i membri dell’Ordine.
 
Harry e Draco caddero a terra ansimanti. Alle loro spalle, l’Inferno. Il moro scorse Bellatrix con la coda dell’occhio così si alzò, la bacchetta alla mano, seguito a ruota dal biondo che aveva individuato la Mangiamorte a sua volta.
 
“Venite a prendermi dai!” urlava Bellatrix con la solita vocetta infantile. Quando i due ragazzi l’ebbero raggiunta iniziarono a duellare e sebbene la strega fosse in svantaggio numerico sembrava avere la meglio.
“Stupeficium!” Gridò Harry
Crucio!” Draco
Avada Kedavra!” Bellatrix.
Nessuno degli incantesimi andò a segno.
 
“Oh, i due amichetti sono tristi perché la Mezzosangue non c’è più? Oooooooh…..” disse Bellatrix con l’intento di distrarli. E ci riuscì.
A quelle parole Harry si irrigidì, così Bellatrix lo colpì con uno schiantesimo. “Harry!” urlò Draco voltandosi e per poco non fu colpito a sua volta. “Dai, giochiamo Dracuccio.” Ghignò Bellatrix e lanciò un Anatema Che Uccide.
 
Hermione corse in Sala Grande, dove vide in lontananza Bellatrix lottare contro Draco mentre Harry era steso a terra poco più in là. Sperò con tutta se stessa che quest’ultimo fosse solo Schiantato. “Expelliarmus!” gridò Bellatrix, riuscendo così a disarmare il biondo. “Adesso seguirai la Mezzosangue!” Cantilenò Bellatrix alzando la bacchetta.
 
“NO!” gridò Hermione e prima che chiunque potesse muovere un muscolo lanciò la sua prima Maledizione Senza Perdono. Bellatrix cadde a terra priva di vita e Draco si girò verso di lei con l’aria di chi aveva raggiunto il culmine della felicità.
Il ragazzo esitò un istante poi corse incontro ad Hermione. Le accarezzò il viso sporco, le passò una mano tra i capelli, la strinse a sé, quasi non riuscisse a capacitarsi che fosse davvero lei. “Hermione… Hermione… Ma sei davvero tu?” “In carne e ossa.” E si baciarono. Quando si separarono la ragazza chiese esitante: “E… Harry?” Draco sorrise. “È solo Schiantato ma potrebbe venirgli un colpo quando ti vedrà viva e vegeta.”
 
Sorrisero entrambi.
 
 
 
!Angolo Autrice!
Bene, spero che la mia one-shot vi sia piaciuta ^^ in questo spazio volevo spiegare un po’ meglio alcune cose che potrebbero essere poco chiare:

1)             La storia si svolge durante il settimo anno, nella Stanza delle Necessità, anche se molti avvenimenti prendono spunto anche dalla scena dell’Ufficio Misteri al quinto anno.
2)           Qui il trio cambia: non sono più Harry/Ron/Hermione ma Harry/Draco/Hermione, dove quindi Draco prende il posto di Ron anche nel ruolo di fidanzato della ragazza.
3)           Draco è comunque un Serpeverde, ma ciò non impedisce ai tre di essere amici.
4)           Draco è diventato Mangiamorte per volere del padre, ma non ha mai ricevuto nessun incarico in quanto ha ignorato completamente gli ordini per entrare a far parte dell’Ordine.

Direi che basta così. Non so, magari ci sono altri punti che non sono chiari, nel caso sarò lieta di aggiungerli ^^ Mi raccomando, fatemi sapere la vostra opinione ^^

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Rowan936