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Autore: Haley James Scott    16/05/2007    5 recensioni
Introduzione rimossa perchè non presenta nessun riferimento alla trama della fanfiction.
Inserirne al più presto una valida.
Rosicrucian e Nami, assistenti amministratrici.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CIAO A TUTTI!!! SCUSATE IL RITARDO, MA NON POSSO FARE ALTRIMENTI!!! SONO SOTTO MATURITA' E...BE'...NON HO POI MOLTO TEMPO!!! FINALMENTE CE L'HO FATTA A SISTEMARE QUESTO CAPITOLO...SPERO VI PIACCIA...BUONA LETTURA!!! RECENSITE...



Quinto Capitolo...



Lettera d'addio...







Il ragazzo e il bambino camminarono velocemente per le vie di Tokyo e raggiunsero in poco tempo la villa dei Kudo. Era una casa in stile occidentale, elegante e raffinata. Hattori ne rimase affascinato e non potè fare a meno di guardare di sott'ecchi l'amico.

Kudo non sembrava quel gran damerino di eleganza, pensava solo a cadaveri e a omicidi e questo, effettivamente, non era poi così raffinato. Eppure la sua casa diceva tutto il contrario di quello che sembrava. Cercò di capire qualcosa in più ma fu bloccato dalle parole secche dell'amico -Non mi piace che cerchi di scoprire cose su di me Hieji! Non ti mettere ad analizzarmi! E comunque è a mia madre che piace questo stile...su entriamo!-.

L'interno della casa era altrettanto elegante, ma, notò il detective di Osaka, di un'eleganza sottile, non pacchiana. Ogni cosa era come doveva essere, non vi era niente fuori posto. Non sembrava disabitata. Il bambino rise dell'espressione dell'amico e spiegò -Ran viene a pulire una volta a settimana, se non due...mi ha confessato che così...se fossi tornato...non mi sarei spaventato della polvere e non me ne sarei scappato di nuovo via! Che sciocca...come se volessi realmente starle lontano! Le ho detto che poteva farlo qualcuno e mia madre stessa glielo ha proposto, ma lei no...ha detto che non le pesa anzi...le piace passare un pò di tempo in questa casa!- e dopo aver finito si diresse con le mani in tasca verso le scale, al piano di sopra, fino alla sua stanza.

Hattori vi entrò lentamente e si guardò intorno. Un semplice letto matrimoniale, coperto da una trapunta blu, era posto in fondo alla stanza. Accanto un comodino con una luce e un libro posto sopra. Sorrise a vedere che era un giallo. Al muro vi erano un paio di poster di calciatori e qualche fotografia di lui da bambino, con i genitori e da solo. Il suo sguardo fu catturato dal cassettone. Vi si avvicinò incerto, mentre l'amico era distratto a cercare qualcosa nell'armadio, una cornice d'argento con una fotografia. Due ragazzi sorridenti con alle spalle la statua della libertà. I ragazzi sorridevano verso l'obbiettivo, vicin, incapaci di sfiorarsi.

Heiji arrossì nel vedere il viso di Ran, in quella foto era bellissima. I capelli ramati erano mossi dal vento, gli occhi blu scintillavano e un sorriso dolcissimo le illuminava il viso. Conan aveva notato lo sguardo che aveva rivolto l'amico alla ragazza della fotografia e si irritò, abbassando di scatto la fotografia sul cassettone, impedendogli di guardarla di nuovo e borbottò -Smetti di ficcanasare chiaro?- l'altro alzò le spalle e ribattè -Mori sa che hai una sua foto in camera?- l'altro lo fulminò e sibilò -Non ti azzardare a dirglielo! Lei qua non entra mai...manda qualcuno a pulirla...non vuole...non vuole curiosare in camera mia senza permesso!- poi voltò le spalle al cassettone ed andò a sedersi sul letto.

Hattori lo seguì con lo sguardo, aspettando le nuove istruzioni. Il bambino si tolse dalla tasca la lettera e, nel frattempo domandò -Hattori...potresti prendermi dei vestiti dall'armadio?-.

Il detective di Osaka si mosse velocemente verso l'armadio, mentre l''amico si mise a leggere la lettera di Shiho:



Ciao Shinichi,

se stai leggendo questa lettera significa che sono morta...la scrivo affinchè tu sappia alcune cose nel caso non uscissi viva dallo scontro con Gin! Kudo...sò che non potrai mai capire una persona che ne uccide un'altra, e quindi forse non capirai nemmeno la mia voglia di uccidere quell'uomo, ma lui mi ha rovinato la vita! Lui mi ha portato via Akemi e credimi, mia sorella era tutta la mia vita...bè...lo era almeno prima di incotrare te! Ehi Shinichi...non preoccuparti...sò che per te esiste solo Ran! E devo essere sincera, lei mi piace! Non sà niente eppure...eppure non smette di avere fiducia in te, di volerti bene...spera sempre in un tuo ritorno...ed è convinta che non la deluderai! Ed è proprio per questo, perchè non voglio costringerti a deluderla, che ho lavorato giorno e notte all'antiloto! E ci sono riuscita! Non potevo affrontare l'organizzazione prima di aver trovato il modo di restituitrti la felicità che con l'APTX ti avevo tolto... adesso però si! Metterò questa lettera insieme a quelle di Akemi, con l'antiloto, così se non uscirò viva dallo scontro tu potrai tornare da Ran! Se devo essere completamente sincera spero anche che questa mia azione mi riscatti ai tuoi occhi come assassina...tu non li ami! Ma devi sapere che a volte la vendetta è più forte della ragione! Tu sei un caso a parte ovviamente Signor Detective dal cuore puro...tu non ti lascerai mai dominare da questa follia ed è proprio questo che mi piace di te, la tua capacità di saper perdonare e la tua avversione verso gli assassini!

Perdonami Shinichi...

Adesso segui le mie istruzioni...prendi una sola pillola e straiati, farà un pò male ma alla fine andrà tutto bene...

In fondo a questa lettera ci sono le formule dell'antiloto e dall'APTX, custodiscile e, ti prego, se quello stupido veleno ha creato altri danni, aiutali! Dovrei essere io a rimediare ai miei sbagli, non tu, ma ci sto provando...te lo giuro...

Adesso posso anche salutarti mio bel Detective! Sii felice con la tua Ran e prenditi cura di lei come hai fatto fino ad ora! A proposito...abbi il coraggio di dirle cosa provi!!!

Perdona i miei errori,

Addio Shinichi

Shiho o meglio Aì Haibara,

la bambina a cui hai insegnato ad amare...



Shinichi non riuscì a trattenere le lacrime, nemmeno di fronte ad Heiji. Non era riuscito a proteggerla e questo lo rendeva furioso, non riusciva a soppportarlo. E poi, anche se non era innamorato di lei, le voleva molto bene. Non era Ran, ma, questo non voleva dire che non contava niente. Il detective di Osaka posò i vestito dell'amico sul letto e gli poggiò una mano sulla spalla, mormorando impacciato -Mi dispiace veramente tanto per lei...- il bambino annuì, poi, ricordandosi dell'esortazione di Shiho a non deludere Ran, prese una pillola e la ighiottì senza esitare. Guardò l'amico e gli passò la lettera, sorridendo tristemente, poi disse -Heiji...grazie di tutto quello che stai facendo...io...non lo dimenticherò!- l'altro sorrise imbarazzato e stava per rispondere, ma l'amico iniziò a contorcersi dai dolori, perdendo, a poco a poco, conoscenza.





GRAZIE A TUTTI PER LE RECENSIONI...SPERO VI SIA PIACIUTO E CONTINUATE A RECENSIRE!!! MI DATE LA FORZA DI CONTINUARLA!!!







  
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