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Autore: DemetriaTay    31/10/2012    8 recensioni
Il mio nome è Taylor Swift, sono una normale ragazza americana, a parte il fatto che sono una delle cantanti più famose al mondo. Benvenute nel mio mondo .
Tratto dal secondo capitolo :
“Ma tu chi sei?”
“Beh, una ragazza normalmente mi avrebbe detto : Ciao, grazie per avermi aiutata, questo è il mio numero”
“Ah davvero?? Beh, ti svelo un segreto … io non ti darò il mio numero”
“ Ma io infatti ho detto normalmente , questo non vale di certo per te”
“ Certo, perché io sono Taylor Swift e allor…”
“ Frena, frena. Chi saresti tu?”
“Tu… non mi conosci?”
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Fan-Fic dedicata a Taylor Swift, leggete se vi ha incuriositi un pochino :)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Grazie a Taylor Swift che ha avuto il tempo per essere qui con noi oggi, in bocca al lupo per il nuovo album”
“Grazie”
Scattarono gli applausi e io appena finito di parlare con la presentatrice sgattaiolai fuori dal set televisivo, per dirigermi verso mia mamma, che mi aspettava in religioso silenzio dietro le quinte.
Luke era andato a controllare che la macchina fosse arrivata, così da poter tornare a casa.
Camminavo lentamente, dando di tanto in tanto un’occhiata al mio I-phone, quando
sentii delle urla. Mi irrigidii sul posto sperando di non essere notata, ma evidentemente quella non era la mia giornata fortunata. 
Delle fans scatenate appena mi videro spalancarono la bocca e iniziarono a correre verso di me. Indietreggiai fino ad arrivare con le spalle al muro. Non avevo via d’uscita, e intendiamoci, non che non volessi firmare gli autografi o cose del genere, ma avevo avuto una giornata davvero stressante e i miei nervi non avrebbero retto ad un assalto del genere.
Qualcuno mi prese per un braccio e mi trascinò in uno sgabuzzino buio. Stavo per lanciare l’urlo più acuto della mia vita, ma questo qualcuno mi tappò la bocca con una mano.
“Shh. Non urlare, oppure ti trovano!”una voce maschile mi intimò
Non sapendo cosa  fare gli morsi la mano.
“Ahia!!! Porca…” il ragazzo mi lasciò imprecando per il morso.
“Bel ringraziamento per averti salvata”
“Salvata?ma cosa …?” avevo sbagliato tutto, a quanto pare non era un molestatore.
“Sì, da quelle ragazzine matte…”
“Ah! Scusa! Scusami tanto!! “ dissi andando da lui e prendendogli la mano dolorante tra le mie.
La luce si accese, facendomi vedere per la prima volta il ragazzo bene.
Mi resi conto della troppa vicinanza e feci un passo indietro andando a sbattere la testa contro un mobile.
“Ahi” mi portai le mani sulla parte dolente.
“Ti sei fatta male?”
“No, urlo così, perché mi va”
“Va bene, Miss Acida, scusami tanto!”
Scossi la testa sospirando. Fuori si sentivano ancora le urla delle fan, quindi sarei dovuta rimanere lì dentro ancora per un po’. 
Una domanda mi sorse spontanea:
“Ma tu chi sei?”
“Beh, una ragazza normalmente mi avrebbe detto : Ciao, grazie per avermi aiutata, questo è il mio numero”
“Ah davvero?? Beh, ti svelo un segreto … io non ti darò il mio numero”
“ Ma io infatti ho detto normalmente , questo non vale di certo per te”
“ Certo, perché io sono Taylor swift  e allor…”
“ Frena, frena. Chi saresti tu?”
“Tu… non mi conosci?”
“Certo che no, ti ho incontrata cinque minuti fa!”
“Oh” il mio sguardo si perse nel vuoto, cercavo ancora di digerire quelle parole. Quindi lui non mi conosceva … ma  un attimo!
“Se non mi conosci, che ci fai in uno studio televisivo?” Gli chiesi incrociando le braccia al petto e guardandolo con aria di sfida.
“Butch, il mio migliore amico è un cameraman, dovevo dargli questo” disse cacciando dalla tasca posteriore dei Jeans una scatolina blu.
“Ah… ok” 
“Mi spieghi perché dovrei conoscerti?”
Ok, mi trovavo ad un bivio . 
Opzione n 1: gli dicevo tutta la verità, senza mezzi termini e aspettare la sua reazione che probabilmente sarebbe stata uguale a quella di tutte le altre persone,che appena nominavo il mio nome e la mia professione , mi facevano domande per poterle vendere successivamente a “Gossip News” . 
Opzione n 2 : Gli mentivo, facendo finta di essere una normale ragazza americana e non una super star mondiale. Forse avrei potuto vivere questi dieci minuti con una relativa normalità, in fin dei conti molto probabilmente non lo avrei mai più rivisto, quindi che importanza aveva? 
“ Perché… qui mi conoscono tutti, insomma , pensavo che anche tu mi conoscevi…”
“Spiacente, non ti ho mai vista. Anche perché se ti avessi incontrata prima di oggi, mi sarei sicuramente ricordato di una bella ragazza come te”
Ed ecco che il rossore prendeva sopravvento sulle mie guance. 
Ma io dico, non mi vergognavo quando cantavo in fronte a migliaia di persone o quando facevo le interviste in tv rispondendo a domande imbarazzanti, ora arrossivo per un semplice complimento? Riprenditi, Taylor.
Non proferii parola, quindi continuò lui.
“Quindi deduco che lavori qui…”
“Ehm, si…”
“Di che cosa ti occupi allora? Non dirmi l’assistente perché non ti credo, sei vestita troppo bene per fare un lavoro secondario” 
Merda.
“Io… ehm, s-sono una manager, sì organizzo le interviste,cose del genere …” 
“E come mai quelle ragazze ti rincorrevano?”
Doppia merda.
“Perché….. avevo preso …. questa borsa alla loro cantante preferita”
Gli dissi mostrandogli la mia pochette rossa.
Questa scusa non stava né in cielo né in terra, ,ma speravo tanto che non mi chiedesse altre cose.
“ O-ok….io mi chiamo Chris”
“Taylor”
Mi strinse leggermente la mano, trattenendola forse  un po’ più del dovuto.
Poi inspiegabilmente rise. 
“Cosa c’è?”
“Niente, stavo pensando che è la prima volta che ci incontriamo e già mi marchi come tuo?” Disse alzando la mano e facendo vedere così i segni della mia dentatura. 
“Ma smettila” gli risposi colpendolo con la pochette che trattenevo ancora in mano.
Ma lui mi fermò la mano prima che potessi ritirarla. 
Un brivido mi percosse tutta la spina dorsale , quando si avvicinò ancora di più a me.
Indietreggiai fino a trovarmi con le spalle al muro, ma Chris non accennava a voler lasciare la mia mano. Non sapevo cosa fare , avevo dimenticato come si respirava, sentivo solo il battito accelerato del mio cuore rimbombarmi nella testa. 
Per fortuna (o sfortuna) sentii qualcuno chiamarmi. 
“Taylor!!”
Feci scivolare via la mia mano lentamente da quella di Chris  e balbettai un :
“S-cusa… io devo andare”
Chris sembrò risvegliarsi e sbattè più volte gli occhi, si schiarì la voce e si scostò da me, permettendomi finalmente di respirare.
“Ok..”
Mi girai, ma non potei far a meno di guardarlo un’ultima volta negli occhi.
Mi colpì quello che trovai in quelle iridi verdi … era forse tristezza? Dispiacere? 
No, probabilmente me l’ero soltanto immaginata.
Aprii silenziosamente la porta con mani tremanti , e quando fui fuori sentii una leggera pressione sul polso.
Quando mi girai Chris era a meno di pochi centimetri da me. Potevo benissimo sentire il suo profumo invadermi le narici. Lo respirai così intensamente che ero sicura di non poterlo dimenticare mai più, neanche se volessi.
“Dimmi che ti rincontrerò” 
“Forse” gli dissi pienamente consapevole della mia bugia. Mi lasciò il polso e camminai a passi veloci verso le voci provenienti dal fondo del corridoio.
Sapevo di non aver fatto nulla di male, allora perché mi sentivo così terribilmente in colpa?
Avevo come la sensazione di essere andata troppo oltre, di aver aperto la porta ad una situazione impossibile, quando tutto quello che avrei dovuto fare  era chiudere quella porta più e più volte a chiave. Magari mettendoci una bella catena. Ma quella porta era stata spalancata, la chiave nascosta, forse buttata da qualche parte non si sa dove .
Sentii la pelle d’oca formarsi sulle mie braccia, e mi strinsi attorno al corpo il cardigan .
“Taylor! Oh grazie al cielo… ma si può sapere dove eri finita? Ti abbiamo cercato ovunque.. Stavo per chiamare la polizia e..”
“Mamma, mamma calmati! Sono qui ora… avevo solo bisogno di fare due passi… l’intervista mi ha stancato..”
“Signora, l’auto è qui” annunciò Luke.
“Bene, andiamo, ho bisogno di un bagno caldo” constatai rabbrividendo sicuramente per il freddo. Oppure no? 
 
Secondo capitolo appena sfornato !! :D Ok, la smetto.
Da qui la storia dovrebbe aver preso una "forma", ho preferito non usare molti capitoli "di passaggio" per non far appesantire la storia.
Vi prego, lasciate delle recensioni , mi rendono felice :')
D.T
   
 
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