Fanfic su artisti musicali > Queen
Segui la storia  |       
Autore: MrBadCath    31/10/2012    4 recensioni
Dalle autrici di best seller (lol) het come 'The days of our lives' e slash come 'Il marinaretto in congedo e il ninfomane pronto a farselo', con la collaborazione della Regina dei matrimoni a Las Vegas... direttamente sui vostri schermi la fan-fiction a sei mani che renderà questo venerdì 17 agosto ancora peggiore di come ve l'eravate immaginato. Muahahahahahah!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

6. And the waves... they get so high!

- 24 novembre 1977 -
Philadelphia


Roger e Julia erano stati sorpresi da un acquazzone mentre facevano shopping nel centro di Philadelphia ed erano rientrati in albergo completamente fradici. Non contenti della loro dose giornaliera di sfortuna, nella hall si era stanziato un esercito di fan che non aveva lasciato andare Roger, quindi Julia aveva dovuto avviarsi in camera da sola... e il batterista si accingeva a prendere un broncospasmo. Erano già passati una decina di minuti tra foto e autografi, quando l’attenzione degli ammiratori fu attirata dal nuovo arrivo: Brian era appena entrato, teneva nella mano destra un ombrellino di color rosa confetto, con tutte le trine sugli orli, roba dell’orrore che fece rabbrividire il batterista (o forse erano i primi sintomi del raffreddore) e nella sinistra due o tre borsine di qualche boutique del centro. Al suo fianco, immancabile, la sua damina di compagnia, stretta al suo braccio con indosso un trench color crema, abbinato con borsa e scarpe. Portava i capelli corvini lisci perfettamente legati in un chignon e il rossetto dello stesso colore dell’ombrello non sbaffato di un millimetro: insomma, nessuno avrebbe mai detto che quella donna aveva camminato sotto la pioggia per più di un’ora.
Non appena Courtney vide Roger, non riuscì a trattenere un risolino: sembrava un gattino bagnato, infreddolito e sgaruffato. Brian gli diede il cambio e li spedì in camera: odiava che le fan vedessero la sua ragazza, visto che sapevano essere diaboliche e pericolose.
I due si convinsero che fare la strada insieme sarebbe stato discreto e forse piacevole, se entrambi avessero tenuto la bocca chiusa, quindi si incamminarono per le scale. Il silenzio si fece opprimente nell’arco di due secondi, così Roger decise che valeva la pena spezzarlo:
«Shopping?» domandò, indicando le borsette tra le sue mani.
«Brian mi ha comprato i regali di compleanno.»
«Ma dai?! È il tuo compleanno? E quanti anni compi?»
«No, li compio il 12, e ne compio 28.» replicò lei.
«Allora, donna perfetta sembrerebbe proprio che la tua perfetta relazione con l’uomo perfetto stia andando a gonfie vele!» commentò sarcastico.
«No, direi piuttosto... alla perfezione» lo corresse lei, dimostrando di saper stare al gioco. «E tu? Dov’è la donna con i capelli viola?»
«In camera, si starà asciugando, a quest’ora.»
«Che teneri! Siete stati colti di sorpresa mentre eravate insieme?»
«Già...»
«Vedi? Alla fine siete una buona coppia voi due, avete un sacco di cose in comune!»
Roger si fermò di fronte alla porta di camera, constatando che la solita imprudente di Julia l’aveva lasciata aperta.
«Perché siamo grezzi, zotici e villani?»
«Ti dai delle risposte da solo, io non avevo detto niente.» fece spallucce lei, allontanandosi di qualche passo. Lo salutò, ferma in mezzo al corridoio, con l’ombrello chiuso appoggiato nella piega dell’avambraccio e le borse per le mani.
Roger entrò in camera senza pensarci troppo. Julia si era tolta i vestiti bagnati e li aveva lasciati su una sedia, la cui imbottitura si era inzuppata all’istante.
«C’era la tua amica Miss Courtney Meade futura Mrs May giù. Cazzo, lei e Brian sono stati travolti dall’acquazzone come noi e si sono rifugiati sotto il suo ombrellino di ‘sta minchia. Non avevano un capello fuori posto, io sembravo un barbone sfollato!» si lamentò, affacciandosi sulla porta del bagno.
Julia, a differenza sua, sembrava molto rilassata. Era immersa nella vasca d’acqua calda fino al mento e lo guardava sorniona dalla sua piccola palude.
«Su, non prendertela. Prima o poi anche lei sarà colta alla sprovvista da qualcosa, non esiste un essere così granitico su cui tutto scivola. Quando succederà, tu sarai lì, pronto a riderne.» commentò, facendo poi le bolle nell’acqua con aria divertita.
Il cervello di Roger aveva già cancellato l’immagine di quella smorfiosa e si era perso nei meandri della vasca da bagno. Non esitò un attimo: si inginocchiò sulla vasca da bagno e si avvicinò a lei. Lo sgocciolare dei secondi, accompagnato da quello del rubinetto chiuso male, si fece insopportabile. Nonostante tutta quell’acqua subito Julia sentì il desiderio ardere sulle sue labbra e poi su tutto il suo corpo... improvvisamente ebbe l’impressione di esplodere se avesse aspettato ancora. Allacciò le braccia al collo del batterista, infradiciandolo completamente. Il gomito del ragazzo cedette, facendolo annaspare per metà dentro l’acqua e causando un esondazione nel bagno.
A nessuno dei due importò dell’allagamento, Julia chiuse gli occhi e Roger ne approfittò per assaporare le sue labbra forse la prima volta con l’incoscienza di quello che stava facendo. In pochi istanti si ritrovarono eccitati, nudi e senza fiato dentro la vasca, lei con le mani strette intorno alla sua testa, e lui con le sue labbra ancora vicine al suo viso, alle sue guance.
Le coccole potevano aspettare, si sarebbero fatti le fusa a letto, prima di addormentarsi, se fossero arrivati agli ottanta... e Roger magari sarebbe riuscito a sentirle, se non fosse stato sordo. Al momento c’era qualcosa di concreto da portare a termine qualcosa che non poteva essere interrotto dalle stupide smielatezze che l’amore porta con sé. Qualcosa che era sesso e non necessariamente amore.
Roger cercò di prendere il controllo della situazione, ma mentre Julia allargava le gambe, pronta e felice di accoglierlo il batterista scivolò miseramente e per non rompersi i denti contro il marmo si aggrappò al rubinetto dell’acqua ghiaccia, aprendolo. Il contenuto si riversò sulle spalle della sua ragazza che, non aspettandosi niente del genere, sussultò, scivolando ancor più verso il basso e lasciandosi andare ad un gridolino che fece eccitare ancora di più il batterista.
L’uomo la guardò con i suoi occhi chiari e la inchiodò al marmo solo con lo sguardo: si fece largo dentro di lei senza chiedere niente, e Julia non disse una parola. I loro corpi aderivano perfettamente in quella specie di pozza primordiale che li rendeva scivolosi, si cercavano ma si sfuggivano, e allo stesso tempo erano ancora più desiderosi, erano già l’uno parte dell’altra. Un piccolo movimento causò l’ennesima fuoriuscita di acqua e sapone, che li fece ridere entrambi.
Roger indietreggiò leggermente, la puntò, infine asserì, serio:
«Allaghiamo questo cazzo di bagno.»
Fat Bottomed Girls, you make the rocking world go round! 
Salve a tutti e un felice Halloween da tutte noi :)
Come promesso, e per celebrare la «giornata delle strege», oggi vi lasciamo con il test per scoprire quale personaggio femminile della fan fiction vi assomiglia di più :D :D
Enjoy :) :)
M&M&S corporation.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Queen / Vai alla pagina dell'autore: MrBadCath