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Autore: TempsTempis    31/10/2012    4 recensioni
Harry, Harry è uno scrittore londinese alle prese col suo secondo libro:un romanzo.
Ma come Farà Harry, 25enne ignaro ancora di ciò che è l'amore a descrivere, appunto, la storia passionale e travolgente di due ragazzi?
Dal testo:
--Zayn..secondo me questa è solo una cazzata-dissi infilando una maglietta dei Ramones.
-Eddai, mettiamola così, non avrete un amore imbattibile, emozionante o cose del genere..ma insomma provaci, male non fa.-disse passandomi i jeans.
-Cioè, aspetta, dovrei usare quella povera ragazza?-chiesi incredulo
-Non la usi, le chiedi solo un favore-disse
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Your Hand Fits In Mine Like It's Made Just For me.


Me ne tornai a casa mia e dopo aver gettato le chiavi sul divano corsi al piano di sopra accendendo il computer.

Le mie mani cominciarono a muoversi veloci sulla tastiera; Quasi tremavano.

Ero stanco, sfinito, avevo gli occhi gonfi ed i capelli arruffati, ma avevo scritto il primo capitolo:"L'incontro", lo rilessi soddisfatto per la terza volta, lo salvai e me ne andai a letto.

Osservai, prima, il mio cellulare e vidi un messaggio:"Buonanotte; Grazie, di nuovo, per la serata :)" sorrisi e subito risposti "Notte anche a te"

Si, pensai, quella ragazza mi piaceva.

Come persona, intendo.

Mi addormentai subito ed il mattino dopo, quando mi risveglia, avevo un mal di testa assurdo, proprio come se mi fossi preso una sbornia.

Andai a farmi una doccia e mi sentii decisamente meglio.

-Pronto?-urlai afferrando il telefono che non aveva ancora smesso di suonare.

-Harry sono Zayn...calmati eh! Che hai?-chiese

-Niente, ero solo sotto la doccia...che c'è?-dissi alzandomi e cercando di sistemarmi i capelli.

-Volevamo sapere com'è andata ieri sera...-

-è andata bene, siamo stati insieme fino alle 3 del mattino a parlare.-

-Ohh...ispirazione?-

-Ispirazione? Ho avuto un'idea assurda-dissi fiero di me e della mia idea -cioè?- chiese curioso -L'ignoto; tutto qui, in quel libro scriverò per filo e per segno tutto ciò che ci succede, cioè la fine, la trama e lo svolgimento del romanzo sono un'incognita, anche per me-

-Che ti sei fumato?-chiese ridendo – Styles, è una delle tue idee migliori!-urlò Sara afferrando il telefono. -Ok, ora se permette, ho da fare...ci sentiamo, ciao!-dissi lanciando l'iphone sul mio letto e tornando a vestirmi.

Montai in macchina e tornai a casa sua; scesi lentamente "E se pensa che io sia stato troppo affrettato?" cominciai a pormi delle domande "e se dorme?".

Parcheggiai e salii velocemente quei 3 scalini che mi separavano dalla sua porta;

Bussai una volta.

Niente;

Bussai una seconda volta.

Niente, ancora;

Bussai una terza volta, ormai stanco.

-Figliuolo, cerchi Erika?-mi chiese una vecchietta alle mie spalle.

-Si...ma sembra che non sia in casa, a quanto pare...-dissi voltandomi.

-Ci credo, caro...lei non abita qui...la sua casa è quella accanto, questa è la mia-disse ridendo

-Grazie signora...-

-Chiamami Beth, avrò il piacere di vederti, qui, spesso?-

-Forse si..-dissi sorridendo e bussando alla porta giusta, questa volta.

Sentii dei piccoli passi scendere velocemente delle scale ed avvicinarsi alla porta e poi me la ritrovai davanti.

-Ciao Harry-disse stupita -Ciao-dissi guardandola -Oh, scusa..vuoi, vuoi entrare?-chiese spostandosi e facendomi spazio -Grazie-dissi entrando e togliendomi la giacca.

-Hai bisogno?-chiese guardandomi -No, avevo solamente voglia di vederti-la vidi arrossire all'improvviso e solo in quell'istante realizzai cosa realmente fosse uscito dalla mia bocca.

-Come mai sei già vestita e truccata? Dovevi uscire?-

-Nah, però mi piace essere sempre in ordine-

-Bella maglia-dissi indicandola

-Oh, a me sembra troppo provocante cioè è tutta attillata e la parte superiore è di pizzo...-

-Beh, non è casta ma non è, eccessivamente, provocante..cosa stavi facendo?-

-Suonavo il piano-

-Wow-

-Vorresti..vorresti sentire?-annuii e la seguii fino alla sua stanza e lei si sistemò sul piccolo sgabello e cominciò a suonare una dolce melodia-sei brava, però-dissi osservando attentamente le sue mani che scorrevano delicate sui tasti d'avorio del suo pianoforte;

Per lei, probabilmente, la musica era esattamente ciò che per me era lo scrivere:Semplicemente la vita.

-Vuoi provare?-chiese voltandosi e guardandomi sorridente, mi avvicinai e mi sedetti al suo posto, lei si mise dietro di me e posò le sue piccole mani sulle mie, era incredibile riuscire a vedere come dalle mie mani potesse uscire tale melodia; solo grazie al suo aiuto.

-Saresti ottimo per suonare il piano con quelle mani che ti ritrovi...se non fosse che sei così indelicato nel premere i tasti-disse sorridendo

-Ti ringrazio!-dissi fingendomi offeso -è solamente la verità-sbuffò spostandosi, mi alzai e subito portai una mano vicino alla schiena a causa del dolore

-Harry che hai?-chiese preoccupata -No, niente di particolare spesso ho dei dolori alla schiena e questo, probabilmente, è uno di quei momenti-dissi cercando di tranquillizzarla.

-Dai siediti-disse alzandosi e facendomi sedere sul suo letto-che vuoi farmi?-chiesi ridendo.

-Sara, mi ha insegnato a fare dei massaggi...magari ti senti meglio-disse poggiando le sue mani sulla mia schiena e cominciò a massaggiarla dolcemente.

-Va mooolto meglio ora, grazie..- dissi sorridendole.

-Prego-disse scompigliandomi i ricci; sorrisi.

Mi alzai e cominciai a guardarmi intorno e mi soffermai a vedere le sue foto appese alla parete -Ma eri riccia!-urlai indicando una sua foto di quando era piccola-si-disse avvicinandosi ed incrociando le braccia al petto -Ma sei liscia, ora-dissi toccandole i capelli rossastri -Sono mossi...ma ora li ho piastrati-disse scrollando le spalle

-Capisco-dissi scorrendo velocemente tutte le foto con lo sguardo -E lui?-chiesi

-Lui è...Liam, te ne ho parlato ieri...-disse rabbuiandosi -Ah, sta tranquilla..-dissi avvicinandomi ed abbracciandola -Non serve piangere-dissi asciugandole una lacrima -ne vuoi parlare?-chiesi accarezzandole i capelli, annuì gravemente e si andò a sedere, di nuovo, sul letto;

-Da dove dovrei cominciare?-chiese smettendo di singhiozzare -da dove vuoi-

-Ero appena venuta a vivere qui, quando conobbi Liam, era il mio vicino di casa ed il giorno dopo il mio arrivo venne a trovarmi qui, portando una crostata fatta in casa...poi si offrì di portarmi in giro per Londra...poi è successo, ci siamo messi insieme; disse fermandosi e prendendo un lungo respiro.

-Be e poi che ha fatto? Ti ha tradita? Ti ha lasciata?-chiesi curiorso.

-No..è morto.-disse ricominciando a piangere

-Eravamo in macchina...un'incidente...non ricordo molto, so solo che io mi sono salvata per miracolo...e lui, lui è morto sul colpo, quasi 1 anno fa...-la abbracciai, un'altra volta.

-Ero dsitrutta, era tutta colpa mia e non riuscivo a capire...perché io ero riuscita a salvarmi?

Presi il suo visto bagnato, dalle lacrime, tra le mani -Non è affatto colpa tua-

-Si invece, quella sera se non avessi insistito tanto per uscire..saremmo rimasta a casa, insieme...-

-Non è stata colpa tua, molte cose vanno come devono andare..nessuno può cambiare il loro percorso.

-Si invece-disse abbassando lo sguardo e torturandosi le mani -Guardami-dissi sollevandole il mento -TU NON HAI ALCUNA COLPA-mi guardò fisso negli occhi, mi sforzai di sorridere e le dissi -Stai tranquilla-le accarezzai il viso e le asciugai le lacrime e poi, poi la baciai.

Fu un bacio bagnato dalle sue lacrime,non era un di quei baci passionali ma era comunque un bacio da capogiro.

Si allontanò lievemente -No Harry..non posso-sussurrò-Avevo giurato che dopo la morte di Liam non mi sarei più innamorata e...e poi sei arrivato tu..e così non mi aiuti-

La ribaciai -Harry..ti ho appena detto che così non mi aiuti-bisbigliò

Perché, improvvisamente, mi sentivo così leggero, Libero?

Avevo lo stomaco in subbuglio, in rivoluzione.

-secondo te, Liam, vorrebbe questo?-le dissi

Non rispose;

-Vorrebbe vederti felice, ecco.-dissi guardandola negli occhi

-Harry,..-non riusciva neanche a parlare, tremava ancora.

Le baciai la fronte e mi alzai -Devo andare-dissi

-Non te ne stai andando per ciò che ti ho appena detto, vero?-chiese

-No, no...hai bisogno di stare un po' sola, magari passo dopo..posso?-

-Certo, che puoi-

La abbracciai, scesi velocemente le scale e me ne andai a casa di Zayn.

Bussai freneticamente alla loro porta finché Zayn non venne ad aprirmi -Ciao-disse sorridendo e lasciandomi entrare.

-Per quale cazzo di motivo non mi avete detto che non era pronta!? Cioè le è morto il ragazzo!-urali fuori di me.

-Occazzo! Sara...verresti un momento?-urlò Zayn mentre lo guardavo con tono minaccioso.

-Dimmi Za...Oh, Ciao Harry ma..non eri da Erika?-

-Si, infatti...sentii chi di voi due intende spiegarmi per quale cazzo di motivo non mi avete avvertito prima del fatto che il suo ragazzo era morto? Porca Puttana!-

-Senti Harry..non te lo abbiamo detto proprio perché tu ti saresti tirato indietro per principio, non ci avresti neanche provato! Tu avevi bisogno di lei, proprio come lei aveva bisogno di te..e odiaci perché ce ne siamo approfittati..ma pensa se non ti avessi nascosto una cosa del genere..tu non saresti più tornato a casa sua..-disse Sara cercando di calmarmi.

-Avete ragione, ma comunque avete sbagliato-sbuffai sedendomi sul divano.

-L'ho baciata, volete capire che lei stava piangendo per quel ragazzo ed io, come un deficiente, che faccio? La bacio!-urlai con la testa tra le mani.

-Hai fatto cosa?-urlò divertita Sara avvicinandosi -Hai sentito bene...l'ho baciata-sussurrai.

-Ooooh, e com'è stato?-chiese curiosa.

-Wow-dissi senza neanche pensarci.

-Non perdere la testa, Styles...quando finisci per innamorarti è finita, guarda come sono finito io!-disse abbracciando Sara scherzosamente.

-Si, certo ed io accetto consigli da te...ovvio-dissi alzandomi e dopo averli salutati me ne tornai a casa, con ancora più confusione in testa.

L'avevo baciata, cominciavo a provare qualcosa per lei? Se si, che cosa? Amore?

Non capivo più nulla, avevo solo bisogno di starmene a casa a guardare un po' di televisione e distrarmi da tutto ciò.

Mi sedetti sul divano e mente cambiavo i canali, distrattamente, ricominciai a pensare.

Non riuscivo a crederci, gli era morto il ragazzo ed io, io l'avevo baciata; Dio com'era statoo stupido!

Cercai in tutti i modi di distogliere il pensiero delle noste labbra congiunte, il sapore dolce che trasmettevano; mi sfiorai le labbra con le dita e quasi risentii ogni singola sensazione che quel bacio, seppur inatteso, mi aveva procurato.

Qualcuno suonò alla porta, con poca voglia, mi alzai ed andai ad aprire.

-Ciao-disse stringendosi nel suo cappotto grigio.

-ciao. Risposi sorpreso

-posso entrare?congelo qua fuori-disse sorridendo

-oh, certo, scusami-dissi lasciandola passare.

-ti chiederai perchè sono venuta, semplice..oggi mi sono comportata male, malissimo e sono venuta per farmi perdonare;

Spero che la pizza fatta in casa ti piaccia.-disse mostrando ciò che la borsa enorme che teneva sulla spalla conteneva.

-Buona, ma non hai niente di cui farti perdonare-

-Invece si, dov'è la cucina?-

-Vieni-dissi togliendole la borsa di mano e portandola in cucina, la poggiai sul tavolo e la guardai mentre si metteva a lavoro.

-che fai? Non ti aspetterai che sia io a svolgere tutto il lavoro..vieni qua-disse ridendo.

-Zi badrona!-dissi scatenando la sua risata.

-non prendere per il culo, altrimenti la pizza, te la avveleno-

-lo faresti?-chiesi sfidandola.

-dipende-disse mettendo della farina sul tavolo

-No..non si fa così-dissi avvicinandomi mentre cercava di stendere l'impasto mi misi dietro di lei e poggiai le mie mani sulle sue;

-Qui le mie mani indelicate, son servite-dissi guardandola -non ho forza, mi spiace-disse lasciando che io guidassi le sue piccole mani sull'impasto.

Quando finimmo di stenderlo e sistemarlo nella teglia, ci ritrovammo con le mani tutte appiccicose -dai, vieni che ti aiuti a pulirle-disse prendendo le sue mani tra le mie e portandole sotto il getto tiepido dell'acqua, dopo avergliele asciugate le strinsi forte tra le miei.

-Hai delle mani enormi!-urlò ridendo

-Nah...sono le tue che sono troppo piccole-dissi facendo passare le mie dita tra le sue.

-guarda, combaciano alla perfezione-dissi osservando le nostre mani unite.

Le si illuminò il volto -Dammi una penna ed un foglio, per favore-disse sorridendo e quando glieli passai, velocemente, cominciò a scarabocchiare qualcosa sul foglietto, sotto il mio sguardo attento.

-L'ispirazione-disse infine, come per giustificarsi e, passandomi il bigliettino.

"Your Hand fits in mine like it's made just for me;

But Bear this in mind it was meant to be and i'm joining up the dots with the freckles on you cheeks;

And it makes sense to me..."

Lessi e rilessi quelle 3 frasi scritte così di getto e non riuscii a far altro che sorridere.

-Wow-esordii infine.

-è solo un abbozzo...ma mi piace-disse fiera ed infilandoselo in tasca

-Su, ringraziami-dissi con fare altezzoso.-grazie- disse sorridendomi -Ringrazi così la gente?-dissi guardandola, abbassò lo sguardo-si...-bisbigliò-ah, ed io sarei la "gente"?-chiesi scocciato-No..-sussurrò tenendo, sempre, lo sguardo basso -ecco-dissi avvicinandomi aspettandomi un qualcosa.

-Se Harry Styles, tutto qui..-aggiunse ridendo, ci rimasi male e probabilmente l'espressione che aveva preso la mia faccia non lo nascondeva.

-Eddai! Grazie, ok?-chiese stampandomi un bacio sulla guancia.

-Va già meglio-dissi sfiorandomi il punto in cui, pochi secondi prima, le sue labbra si era poggiate leggere.

-Andiamo dai, ho fame!-disse controllando le pizze che avevamo infornato poco prima.

Ci sedemmo entrambi a tavola e cominciammo a mangiare, guardandoci e ridendo per ogni singola cavolata che dicevamo o anche solo guardandoci;

-Andiamo, so che muori dalla voglia di chiedermi una cosa...ma non lo stai facendo-disse allungandosi e prendendo un trancio di pizza dal mio piatto.

-Beccato-dissi ridendo-è una domanda strana...-

-Ma voglio sentirla-

-Come chiameresti tua figlia?-

-Adele o..Hope-disse dopo averci pensato un po'-tu?-

-Darcy-risposi immediatamente.

-Un figlio?-chiese alzandosi e poggiando il suo piatto dentro la lavastoviglie.

-Edward, anche se è il mio secondo nome, trovo che sia veramente bello-

-è bellissimo-aggiunse togliendomi di mano anche il mio piatto

-Lo pensi davvero?-chiesi guarandola dentro quelle iridi così scure e profonde.

-Si..ma aspetta hai un tatuaggio?-chiese scostando la maglietta bianca

-fosse solo uno! Ne ho più di 20!-dissi ridendo

-ed io che pensavo di averne troppi!-disse osservando affascinata tutti i miei tatuaggi

-Quanti ne hai?-chiesi curioso

-solo 5...-disse mostrandomeli.

-belli...soprattutto le rondini sul polso-dissi sfiorandole

-i tuoi sono belli...ma quello che preferisco è questo-disse indicando la stella con la scritta

-Perchè?-

-La frase, mi ispira molto "Won't Stop 'till We surrender." cioè..è bellissima, in quelle 5 parole è racchiusa la tua anima da guerriero forte e coraggioso che di certo non si lascia abbattare dal primo ostacolo...un po' come il mio "Stay Strong" sull'avambraccio-disse sollevando il lembo della sua maglietta

-Il tuo Stay Strong sembra racchiudere, invece, un'anima dolce e fragile...che ha paura, ma che nonostante ciò si impone di rimanere, appunto, forte, anche se le sembra troppo difficile e magari impossibile andare avanti, ma continua, lo stesso, a sperarci..in fondo TU SEI quel tatuaggio...sembri forte, ma sei fragile, dentro, intendo.

-Guardiamo i Simpson?-chiese andando a sedersi sul divano

-Amo i simpson-dissi sedendomi accanto a lei e afferrando il telecomando.

Lei incrociò le gambe al petto e si allungò per prendere una coperta per coprirsi

-certo che sei freddolosa-dissi toccandole il collo gelato

-Ma sei caldissimo!-disse poggiando la sua guancia sulla mia mano

Accesi la tv e cominciai a cercare i simpson, quando li trovai ci mettemmo a guardarli, insieme.

-Vuoi?-chiese allargando la coperta permettendomi di comprirmi e accoccolandosi vicino a me; passai un braccio intorno alle sue spalle e la strinsi forte a me.

Passammo così la serata, tra una risata e l'altra;

-Sai Harry..tu mi piaci-disse infine.

La guardai negli occhi, con aria interrogativa

-Come persona intendo...veramente..sei interessante, intelligente e nonostante tu ti atteggi da duro...non lo sei, per niente, sei dolce, gentile e sotto sotto sei fragile anche tu.-disse scompigliandomi i capelli.

-sei la prima ragazza che usa queste parole per descrivermi...molte hanno usato aggettivi come "Duro" "Puttaniere" e molto altro..tu non ti sei fermata all'apparenza..e in soli due giorni sei riuscita a scoprire ciò che realmente sono..hai scoperto il vero Harry-dissi guardandola negli occhi.

-la tua, è solamente una corazza..a nessuno piace farsi vedere fragili, vulnerabili a ciò che ci è intorno...ma l'essere fragili comporta anche questo, il crearsi la corazza, per nasconderci.

Dopo quelle parole rimanemmo in silenzio, ci fissammo, per qualche secondo, negli occhi.

Probabilmente stavo per annegarci in quegli occhi scuri che nascondevano, all'interno, meravigliose sfumature.

Incorniciate da quelle ciglia lunghe e scure come la pece, istintivamente, mi mossi lentamente verso di lei, poggiai una mia mano sulla sua guancia e, delicatamente, portai il suo viso vicino al mio.

Quello era UN BACIO, un bacio con la "b" maiuscola, un bacio degno d'esser definito tale, un bacio che non mi ricordavo nemmeno potesse esistere.

Le nostre lingue che danzavano contente l'una insieme all'altra, le nostre labbra che parlavano, parlavano silenziosamente, senza farsi sentire...




Buonasera Kebabbari di EFP ! (?)

Come va la vida?

Allora, procediamo in ordine:

-Avete sentito quella meraviglia di canzone?Ovviamente mi riferisco a Little Things ormai si ripete in continuazione nella mia testa e dio solo sa che cosa potrebbe succedere se imparassi le regole di greco e latino alla velocità con cui ho imparato questa canzone, sarei una bestia, ecco cosa sarei.

-vogliamo discutere dei fottuti assoli di MR.Styles e Mr.Horan? I miei ormoni, insieme alla lacrime, sono andati a fare una partita di Beach Volley.#assurdo.

Andiamo alla storia:

-è il secondo capitolo di questa FF, quelli che mi seguono (belli dolci) sapranno che sono più "brava" a scrivere Os, rosse per giunta, ma questa storia mi è venuta in mente ed ho detto "perché no? Magari ne esce fuori qualcosa di buono."

A me, piace, a voi potrà anche non piacervi ma infondo..non posso ammazzarmi, no?

No, anche perché non sono stata io quella che è caduta in depressione per due giorni di fila, quando una ragazza ha messo una critica (ironica) (che poi tralal'altro ha cancellato) non ero io quella che sembrava uno zombie e che andava in giro dicendo "Faccio schifo..ho ricevuto una critica."

Questo dovrebbe farvi pensare prima di pigiare il tasto "critica";

Ovviamente, sto scherzando, cioè le critiche le accetto ma ci terrei a precisare che per accettare una critica questa debbe essere costruttiva e possibilmente con qualche consiglio, cioè non potete scrivermi "La tua storia mi fa schifo, ritirati" anche perché non mi serve a nulla saperlo, invece con un consiglio, miglioro e torno a scassarvi la minchia con le mie storie perverse con un tocco di romanticismo, non trovate sia splendido? Ahahahha

Anyway;

Penso sia arrivata l'ora di andarmene, sono le 22.15 e questo è il mio secondo capitolo, scritto metà a scuola durante l'ora di religione ( di cui tral'altro l'argomento principale era:SESSO) non ho ascoltato semplicemente perché non intendevano quel sesso, bensì il sesso visto dalla chiesa e la cosa non mi interessava per niente (uccidetemi, ma è così)

Quindi, ora mi dileguo anche perché ho scritto quasi una pagina di word per prendermi uno spazio.

Quindi che dire? Scrivete ciò che pensate della mia storia e Grazie mille, in anticipo.

P.s (voglio finire tutta la pagina) se dovete commentare dicendo "Storia bellissima, se ti va passa da me che anche io scrivo storie e mi piacerebbe moltissimo avere una tua opinione" potete anche evitare anche perché non vi risponderò male (perché sono fin troppo educata) ma non passo sicuramente anche se, magari, le vostre sono storie migliori di quelle di Nicolas Sparks, Oscar Wilde e Shackespeare (si scrive così?) messi insieme, mettetevi l'anima in pace.

Ciao e mangiate tutti Kebab, mi raccomando. ^_^

   
 
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