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Autore: Le Regine di Ghiaccio    01/11/2012    1 recensioni
E se i buoni non fossero mai stati buoni in realtà?
E se Harry Potter fosse il figlio di una Black che è scomparsa all’età di tre anni? E se Hermione Granger avesse un fratello gemello che studia con lei ad Hogwarts? E se i due gemelli fossero i figli del male?
E se Bellatrix avesse fatto scelte sbagliate nella sua vita? E se i suoi sbagli fossero aver messo al mondo: due gemelli figli di Voldemort? Due gemelli e un figlio più piccolo figli di Rodolphus Lestrange? Ed infine una figlia, figlia di Sirius Black?
E se Voldemort avesse un fratellastro? Figlio di Merope Gaunt e di Orfin Gaunt? E se il suo fratellastro avesse una figlia? E se la figlia fosse la strega più potente del Mondo Magico?
E se arrivasse proprio nel momento esatto in cui Draco sta per ricevere la marchiatura e fermasse suo zio?
Leggete e scoprite! :)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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I ragazzi erano appena arrivati a Hogwarts.
Tutti gli studenti erano seduti ai tavoli delle rispettive case e ascoltavano lo smistamento di quelli del primo anno.
Una volta che fu smistato l'ultimo undicenne, che finì a Tassorosso, tutti si aspettavano che Silente incominciasse il suo discorso, come ogni anno, pensando che quello che era stato scritto sulla gazzetta fosse una bugia. Invece la McGranitt disse: << Ragazzi, prima del discorso del Preside c'è ancora un'alunna che deve essere smistata: Elisabeth Gaunt. >>
Il silenzio calò nella stanza, si sentì un rumore di tacchi e dopo alcuni secondi, sulla soglia della Sala Grande, apparve una ragazza con la mantella che le copriva la faccia, lasciando vedere solo le labbra.
Con passo deciso e a testa alta Elisabeth si diresse allo sgabello sotto gli sguardi di tutti gli studenti e dei professori.
La McGranitt le appoggiò il Capello Parlante in testa, che dopo cinque minuti di attenta analisi del cervello della ragazza decise di mandarla in Serpeverde.
Ovviamente il tavolo in questione esplose in urli di felicità e orgoglio.
La ragazza prima di dirigersi al tavolo delle Serpi, fece una cosa che nessuno si sarebbe mai aspettato. Molto lentamente prese il cappuccio che le copriva il volto e lo tirò giù, lasciando che tutti nella stanza vedessero i suoi capelli marroni, lisci e lunghi fino a metà schiena, e i suoi splendidi occhi verdi.
Tutti la guardavano incantati, a parte alcuni Grifondoro che non si erano presi nemmeno il disturbo di guardare la ragazza.
Elisabeth andò al tavolo delle serpi, tutti cercavano di parlarle e di presentarsi, ma lei li ignorava.
Arrivò dietro ad un ragazzo dai capelli marrone scuro e senza pensarci un attimo gli si buttò addosso sotto gli occhi sbalorditi di tutti.
Il ragazzo, che non si aspettava di certo un saluto così caloroso, cadde in avanti e se non fosse stato per Elisabeth che lo tenne forte vicino a sé, la sua faccia sarebbe caduta nel piatto.
La ragazza dagli occhi verdi rise e disse: << Oh... Al sei peggio di come ti ricordavo! >>
Il ragazzo offeso si girò verso di lei e disse: << E tu sei sempre la solita Elisabeth! >>
<< Si lo so! >> disse sorridendo, poi guardò davanti a sé, vide le sue amiche di sempre e disse: << Ragazze! >> e le abbracciò una per una sotto gli occhi ancor più stupefatti di tutta la sala e dei compagni serpeverde.
<< Ci sei mancata! >> disse Pansy.
<< Ma dov'eri finita per tutto questo tempo? Ti davamo per dispersa! >> disse Dubhe.
<< Non sai quante cose ti sei persa in questi anni! >> finì Daphne.
<< Eh... lo so! Ma adesso sono qui e non me ne andrò. A parte quando dovrò andare al Wizengamot o all'azienda. Avremmo tutto il tempo di raccontarci ogni singola cosa successa in questi anni, in cui non ci siamo viste! >> disse Elisabeth, con un sorriso a trentadue denti che dedicava solo agli amici.
Dopo aver salutato le tre ragazze, Elisabeth si sedette vicina a loro.
<< Ehi! Non si usa più salutare? >> chiese Theodore Nott.
<< Mmh... fammici pensare... certo che vi saluto! >> e senza pensarci un attimo Elisabeth andò dall'altra parte del tavolo per salutare Theo, Blaise e Draco, poi torno a risedersi a tavola tra Daphne e Dubhe, con di fronte Blaise.
Elisabeth guardò alla destra di Daphne e vide Astoria, così disse: << Ciao Astoria! >>
La piccola Greengrass la salutò a sua volta, poi tornò a parlare con la sua amica.
<< E ciao anche a te, Rabastan! >> disse Elisabeth.
Il ragazzo, ricambiò il saluto e tornò a parlare con Tiger e Goyle.
In quel momento Silente incominciò il suo discorso: << Bentornati ai vecchi, e benvenuti ai nuovi studenti. Come ogni anno ricordo che a tutti è proibito l'accesso alla Foresta proibita. Da quest'anno avrete due professori di Pozioni, il Professor Piton e il Professor Lumacorno, e di Difesa contro le Arti Oscure tornerà il Professor Lupin. Bene, adesso Buona Cena a tutti! >> finì con un sorriso il Preside.
Sul tavolo apparvero piatti squisiti e la cena iniziò. 
<< Allora Blaise, ci devi esattamente 500 galeoni ciascuno! >> incominciò Theo.
<< Per non parlare degli interessi quindi... >> Altair stava per continuare a parlare, ma venne interrotto da Elisabeth che chiese: << Quindi Blaise alla fine hai veramente scommesso su me che andavo a Grifondoro??!! Senza offesa, ma ti facevo più intelligente! >>
Le tre ragazze e i quattro ragazzi la guardavano interrogativi.
La prima a parlare fu Dubhe, che disse: << E tu come fai a sapere delle loro scommesse? >>
<< Se è per questo so anche della festa che mi state organizzando. >> disse ghignando Elisabeth.
Le facce stupite di tutte e sette le Serpi erano impagabili per Elisabeth, non se le sarebbe mai dimenticate.
Ma vedendo che non accennavano a tornare con la loro espressione impassibile di sempre decise di dare alcune spiegazioni.
<< Allora... sapete lo scompartimento più grande che c'è sull'Hogwarts Express? >> le serpi annuirono ed Elisabeth continuò: << Beh... sapete che non siete riusciti ad entrarci? >>
Annuirono di nuovo.
<< Non ci credo! C'eri tu là dentro? >> disse Dubhe a voce leggermente alta, così alta che tutta la Sala Grande si girò verso il loro tavolo.
Tutti guardavano Dubhe come se fosse pazza, che poi, pensando chi fosse sua madre non era neanche così difficile da credere.
Elisabeth sistemò tutto con una sola occhiata a tutta la Sala Grande, che fece gelare il sangue a tutti gli studenti e perfino ai professori.
<< Dubhe, siediti! >>
Era un ordine. E si sa che quando Elisabeth Gaunt da ordini ai suoi cugini deve essere molto irritata.
Così Dubhe, si sedette subito, per paura che la cugina le facesse qualcosa di doloroso.
Una volta che tutti i presenti furono tornati alle loro attività, Elisabeth sospirò e disse: << Dubhe, calmati. Non ti voglio cruciare e benché meno uccidere, perciò rilassati. >>
La Lestrange fece come le aveva detto la cugina.
<< Allora? Ha ragione Dubhe? C'eri tu nello scompartimento? >> chiese Theo.
<< Si, c'ero io. >> rispose semplicemente Elisabeth.
Ovviamente, i suoi amici incominciarono a farle domande a raffica, a parte Draco che era stranamente silenzioso.
 
Dall'altra parte della sala, più precisamente al tavolo dei Grifondoro, Isabelle stava parlando di una cosa molto importante con Hermione, Harry, Edward, Ginny, Katie, Neville e Ron.
<< Ci credete?? La mia cuginetta non è neanche venuta a salutarmi, ma vi pare possibile?? >>
I sette Grifoni oltre a non ascoltare le parole della Black, nemmeno avevano guardato l'entrata di Elisabeth, per cui, non sapevano come era fatta o se l'avevano mai vista, e non capivano nemmeno perché tutta la sala Grande stesse lanciando sguardi strani al tavolo delle serpi.
E mentre Isabelle continuava a dire che sua cugina non la considerava, dal tavolo dei Serpeverde si alzarono otto Serpi, tra queste c'era anche Elisabeth, che guardando di sfuggita il tavolo dei Grifondoro, vide sua cugina parlare a vuoto.
Le venne spontaneo sorridere e disse, rivolgendosi alle Serpi: << Ragazzi, vado a salutare Isabelle. Mi aspettate? >>
Annuirono tutti, a parte Draco, che continuava a guardarla impassibile.
Così sotto gli sguardi di tutti gli studenti, Elisabeth si separò dal gruppo e si diresse al tavolo dei Grifi. Ovviamente, nessuno poteva credere che l'erede di Serpeverde stesse veramente andando al tavolo dei Grifondoro.
<< Ehi >> disse Elisabeth.
Isabelle alzò subito il viso e la incenerì con uno sguardo, mentre gli altri Grifoni la guardarono di striscio.
<< Scusa? >> chiese Elisabeth titubante, perfino lei aveva paura quando Isabelle si arrabbiava.
<< SCUSA???!!!! >> urlò Isabelle e tutta la sala si girò dalla sua parte.
<< Scusa???!!! Elisabeth! Scusa?! Secondo te una scusa va bene??!! Sono tua cugina e nemmeno vieni a salutarmi?! Non sai quan... >>
Elisabeth, non ascoltò nemmeno la ramanzina che sua cugina le stava facendo, anzi guardava da tutt'altra parte.
Improvvisamente i suoi occhi si soffermarono su due occhi color nocciola.
Guardò meglio la persona a cui appartenevano quegli occhi e senza nemmeno pensarci, urlò, sovrastando la voce di sua cugina: << Hermione?! >>
La ragazza chiamata in causa la guardò un po' meglio, poi come se anche lei fosse sotto una specie di incantesimo che la costringesse ad urlare, disse: << Elisabeth?! >>
La ragazza dagli occhi verdi annuì.
Nella sala era sceso il silenzio.
Isabelle aveva smesso di urlare.
Tutti gli studenti e i professori assistevano a quella scena impossibile.
Si perché, una Gaunt, non poteva assolutamente conoscere una Mezzosangue, come Hermione Granger.
Elisabeth interruppe quel silenzio abbracciando Hermione e con un sorriso chiese: << Che ci fai qui? Credevo fossi una babbana! >>
La riccia, che aveva ricambiato l'abbraccio si staccò da lei e rispose: << No, sono una Nata Babbana. E tu mi avevi, anzi, ci avevi detto di chiamarti Green di cognome, o sbaglio? >>
Elisabeth pensò bene a cosa volesse dire quel “ci”, poi capì, perché proprio al fianco di Hermione c'era Edward. E come era successo con Hermione gli saltò al collo, dicendo: << Ed! >>
Edward ricambiò, come aveva fatto poco prima la gemella, l'abbraccio.
<< Eli! Sei davvero tu? Cavolo! Ti ricordavo più brutta! >> disse Ed senza preoccuparsi degli sguardi sbalorditi, disgustati e assassini, che tutti gli lanciavano.
<< Ehi! Ma come ti permetti? Non ti rendi conto di chi hai davanti, ricciolino?! >> rispose di rimando Elisabeth.
<< Siete sempre i soliti! Sempre a bisticciare! >> disse Hermione intromettendosi con finto tono di rimprovero.
<< E come vedo, purtroppo, dopo questa estate sei tornata la solita maestrina! Cavolo! Avevo fatto un bel così lavoro con te! E tu rovini tutto! >> dicendo questo Elisabeth, mise su un finto broncio.
Ed Edward le diede man forte dicendo: << Eh, si! Ha ragione Elisabeth, dopo tutto il lavoro con cui ti abbiamo convinta ad andare nelle discoteche e a ubriacarti torni la solita secchiona sorellina? Cosi mi deludi! >>
Hermione gli diede uno scappellotto e disse: << Primo: solo Elisabeth a provato a cambiarmi, tu mi davi già per persa. Secondo: non è che mi avete convinta, mi avete costretta ricattandomi, è diverso. E terzo: Elisabeth ci devi un bel po' di spiegazioni che dici? >>
<< Si, hai ragione, ma non ora. Sono appena arrivata dalla mia azienda in Giappone! Te lo spiegherò un altro giorno, magari domani se ce ne ho voglia! >>
Hermione alzò gli occhi al cielo, perché quando Elisabeth parlava così, voleva dire, che non te lo avrebbe detto finché non l'avresti pregata in ginocchio. Edward ed Elisabeth ridacchiarono, sapendo ben a cosa stesse pensando la riccia.
<< Scusate! >> s'intromise una rossa dagli occhi blu, profondi come il mare, titubante. Insomma, davanti a lei c'era Elisabeth Gaunt! << Ma noi due ci siamo già viste? >> chiese rivolta alla ragazza dagli occhi verdi.
La ragazza in questione, la guardò e le sorrise, dopo di che disse: << Mmh... direi proprio di si Gin! Forse mi ricordi più bionda che mora. >>
Dopo quella conferma Ginny le saltò addosso, stritolandola in un abbraccio alla Molly Weasley.
<< Come mai al quarto anno eri bionda? >> chiese la rossa subito dopo.
<< Beh... perché visto che al quarto anno la mia scuola, Beauxbatons, è dovuta venire qui ad Hogwarts per il Torneo Tremaghi, per non essere riconosciuta dai miei cugini e dai miei amici, ho usato una pozione per tingermi i capelli. >> rispose Elisabeth.
La rossa stava per chiederle qualcos'altro, ma venne interrotta da una voce tutt'altro che rassicurante.
<< Elisabeth, come fai tu, a conoscere una traditrice del suo sangue e due luridi Mezzosangue? >> chiese con tono da pazza, Dubhe.
<< Ma non mi hai ascoltato Dubhe? >> chiese di rimando la Gaunt << Ho detto che al quarto anno ho conosciuto Gin e in estate ho conosciuto i Granger. >>
<< Ok... per la Weasley va bene, anche se poi ci dovrai molte spiegazioni. Ma per i Granger no. Tu in estate eri con i Malfoy. >>
<< Si... diciamo, che l'anno scorso, quando potevo andavo nella spiaggia riservata ai babbani e lì ho conosciuto Hermione ed Edward. E, poi, quest'anno non sono andata al mare con i Malfoy alle Maldive, ma sono tornata in Australia. >>
Dubhe stava per esplodere, Elisabeth lo sapeva bene, di lì a poco sua cugina avrebbe dimostrato di essere degna erede di sua zia. Doveva trovare un modo per farla calmare. Guardò i suoi amici un ad uno, poi vide qualcosa che la fece ghignare: Theodore Nott stava guardando sua cugina come se non ci fossero altre persone all'infuori di lei e se conosceva bene Theo era sicura che a lui piacesse lei e per quanto riguardava Dubhe, beh... al massimo Theo si sarebbe ritrovato senza qualche neurone, ma in fondo era un Purosangue non gli sarebbe successo niente, invece se fossero stati attaccati persone come Hermione o Edward sarebbe stato un vero problema.
E poi, se conosceva bene Dubhe, come era certa, sapeva già che il suo piano anti-bomba-Lestrange sarebbe andato a buon fine
Così, in quel momento decise la sorte di uno dei suoi migliori amici.
<< Dubhe, stai insieme a Theo per caso? >>
L' anti-bomba era stata sganciata.
Dubhe si calmò, fece un respiro profondo e poi guardò Theo.
Elisabeth ghignò, aveva fatto centro.
Come sempre il suo intuito non si sbaglia mai.
Dubhe si girò verso di lei.
<< Come l'hai capito? >> .
<< Dallo sguardo di Theo >>
<< Lo dirai a mio padre? O a mia madre? >>
Elisabeth in quel momento capì tutto.
Dubhe, voleva che fosse lei fin da principio a dire che stava con Theo a zia Bella e zio Rod, perché lei aveva paura, paura di deluderli. I suoi genitori non erano persone che avrebbero accettato un qualsiasi Purosangue, ma uno dei migliori. E tutti sapevano che lei era l'unica in grado di far cambiare idea ai coniugi Lestrange.
Dubhe aveva già calcolato tutto.
Sapeva che Elisabeth se ne sarebbe accorta, non aspettava altro, e lei da stupida ragazzina era caduta nella sua stessa trappola.
<< Mi hai incastrato Dubhe. >> disse infine Elisabeth.
<< Si. >> rispose ghignando Dubhe.
<< Va bene lo dirò io ai tuoi. Ma prima gli Auror devono trovarli.* >> disse Elisabeth strizzando l'occhio impercettibilmente, così che solo una serpe come Dubhe, potesse capire.
Ovviamente, la cugina capì e fece un segno altrettanto impercettibile con il capo.
Si strinsero la mano per suggellare il patto.
Dubhe non avrebbe fatto l'isterica, dimostrando di essere figlia di Bellatrix ed Elisabeth avrebbe detto del suo fidanzamento con Theo.
Tutta la sala li stava ancora guardando, notò Elisabeth, poi pensò: “Domani dimostrerò chi comanda, così da far capire che il mio comportamento di adesso è solo per i miei amici. Da domani  gli studenti di Hogwarts capiranno, perché Elisabeth Gaunt è così temuta, invidiata, ammirata e rispettata.”
Mentre faceva questo pensiero, si accorse di un movimento strano vicino a sé e istintivamente pensò “Stupeficium”
Dopo il suo incantesimo si sentì un corpo sbattuto contro una parete e un “Aaaah!”
Solo allora si rese conto di aver usato veramente l'incantesimo.
Intanto Hermione, Edward, Ginny e un altro dalla testa rossa urlarono contemporaneamente << Harry! >> e corsero verso il corpo del ragazzo accasciato contro il muro.
Mentre tutte le Serpi ghignavano e ridacchiavano.
Solo allora Elisabeth si degnò di guardare chi avesse colpito, un ragazzo dai capelli color corvino e gli occhi azzurri*.
Si diresse verso il ragazzo, ma quando fu a pochi passi da lui, un ragazzo le si parò davanti.
Era quello che insieme a Ginny e ai gemelli Granger aveva urlato il nome del ragazzo.
Aveva capelli rossi e occhi blu.
Doveva essere uno dei fratelli di Ginny, dedusse.
Prima che potesse dire o fare qualcosa il rosso le urlò: << TU! Serpe! Sei qui appena da un'ora, forse di meno e già devi far del male a Harry?! Tu serpe! … >> e continuò cosi per una decina di minuti, in cui Elisabeth non lo ascoltò.
All'iniziò lo guardò con sguardo annoiato, poi guardò il ragazzo accasciato al muro ancora privo di sensi e gli si avvicinò.
I tre Grifoni vicino a lui avevano provato a farlo svegliare, ma ovviamente non ci erano riusciti.
Infatti Elisabeth pensò: “Ma come possono pensare che un mio Stupeficium possa essere annullato da un debole Innerva?!”
<< Smettetela, i vostri Innerva non possono svegliarlo. >> disse.
I tre la guardavano come se avesse detto una sciocchezza.
Elisabeth sbuffò e disse: << Non avete letto la Gazzetta del Profeta? >>
I tre annuirono, ma il loro sguardo non cambiava.
Elisabeth sbuffò di nuovo e senza pensarci un attimo fece spostare i tre Grifoni, borbottando frasi indecifrabili, e dopo mormorò un “Innerva”.
Harry si svegliò, i loro occhi si incontrarono.
<< Tu! Perché mi hai schiantato? Sei come tuo zio, vero? Vi divertite a far star male gli altri. >> disse il ragazzo.
Elisabeth, che prima aveva un'espressione serena diventò immediatamente seria, impassibile, fredda, e disse: << Ascoltami, non so come ti chiami, ma sappi che nessuno, e sottolineo nessuno, a mai osato paragonarmi a mio zio. Nemmeno per scherzo. E sappi un'altra cosa io non mi diverto a vedere la gente star male. E soprattutto come puoi tu, che non mi conosci, giudicarmi? >>
Tutto questo lo disse con voce inespressiva, che fece venire i brividi a tutti quelli che si trovavano all'interno della sala, perfino Silente.
Elisabeth lo guardava aspettandosi una risposta.
Harry la guardava e pensava che il suo sguardo fosse dannatamente doloroso da sopportare e abbassò lo sguardo.
La ragazza ghignò.
<< Allora? Io sto aspettando una risposta. >>
<< Scusa >> sussurrò Harry, per poi ridire a voce alta, così che tutta la sala sentisse: << Scusa, hai ragione. >>
La ragazza tornò seria, poi disse, porgendogli la mano: << Bene. Ora che hai capito, direi che possiamo anche presentarci. Elisabeth Gaunt. >>
Harry sorrise d'istinto. Non sapeva perché, ma quella ragazza gli dava un senso di benessere, come se fosse una parte di sé. Strinse la mano della ragazza e disse: << Harry Potter. >>
Le labbra di Elisabeth si allargarono in un sorriso stupendo.
<< Potter? Sei il figlio di James Potter? >>
<< Si >>
<< E di Lilian Black? >>
<< Come? Io sono figlio di Lily Evans. >>
<< Evans? Ma come? Tu non sai nulla? >>
Harry la guardò con sguardo interrogativo.
Elisabeth, allora, si rivolse ai suoi cugini e chiese: << E voi? Non sapete nulla? >>
I suoi cugini la guardarono nello stesso modo di Harry.
E allora Elisabeth capì.
Nessuno aveva mai detto la grande verità che si nascondeva dietro il nome di Lily Evans.
<< Ragazzi >> e si rivolse ai suoi amici di Serpeverde << ci vediamo dopo. E Hermione, Edward, Ginny, Isabelle, ci vediamo. >> dopo di che prese per il colletto della camicia, Harry e lo trascinò fuori dalla Sala Grande dicendo: << Harry noi due dobbiamo parlare! >> sotto gli sguardi confusi di tutta la sala.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
* Tutte le persone nella Sala Grande stanno ascoltando la loro conversazione. Elisabeth sa dove sono i suoi zii, ma visto che lei è una persona molto importante nel Mondo Magico non può farlo capire, visto che i Lestrange sono servitori di Voldemort e dovrebbero essere ad Azkaban.
E una cosa che ci siamo dimenticate di dirvi è che Lucius Malfoy non è stato scoperto al reparto misteri al quinto anno.
 
* gli occhi di Harry di solito sono verdi, in questa ff saranno azzurri, per un motivo che più avanti capirete.
 
 
Note delle autrici:
Ciao a tutti!
Speriamo che questo capitolo vi sia piaciuto! :)
Se non capite alcune cose è normale, perché intorno ad Elisabeth albergano molti segreti che si scopriranno andando avanti. E uno di questi segreti verrà detto nel prossimo capitolo.
Se dall'introduzione di questa storia possa sembrare che Bellatrix sia una poco di buono, sappiate che andando avanti nella storia si scoprirà che non è affatto vero.
Bene, abbiamo già detto troppo!
Alla prossima,
Le Regine di Ghiaccio :)
PS: ci farebbe piacere se passaste a leggere le nostre altre storie: “Il trio cambia” e “Il male in una Grifondoro” :)
 
  
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