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Autore: The_Ruthless    01/11/2012    1 recensioni
La vita. Che cosa strana. L'essere umano è molto attaccato ad essa; che ironia se si pensa a tutte le persone morte, vittime di guerre, attentati terroristici, omicidi o semplici incidenti. Credo di essere l'unico umano al mondo a non curarsi della propria; ma so che la mia missione è distruggere i dittatori degli uomini, grazie al mio potere troverò la strada con la guida degli altri dominatori di metalli.
Genere: Erotico, Fantasy, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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NUMBER NINE!!! Il mio numero preferito, questo capitolo è alquanto sorprendente ed emozionante (CREDO) ma spero che non mi prendiate per una pazza assetata di sangue, all'inizio dovevano salvarmi gli Offenders ma poi l'ho modificato senza neanche accorgermene. Avviso i lettori che in questo capitolo, ci sono alcune scene di violenza, chi è particolarmente sensibile potrebbe rimanere scioccato. Da come è diventato questo capitolo comincio a credere che ci sia una vena di follia in me, spero che vi piaccia ugualmente nonostante siate in pochi a seguire la mia storia...Leggete, recensite e ricordate "chi non riesce a salvarsi da solo non è degno di vivere, se volete arrivare a domani, datevi da fare!!!" e dopo questa frase stravagante presa da "Qwaser of stigmata" vi lascio. Saluti, B89

Trillamorte
Arrivai in una viuzza costeggiata di villette a schiera piena di macchine parcheggiate,  mi nascosi fra le portiere chiuse di una Fiat e di una Opel (due macchine di merda), mi tolsi lo zaino e tirai fuori il cellulare. Composi il numero di Kojo e feci squillare:-Pronto?-rispose lui.
-Kojo? Sono Cleo-dissi ancora affannata per la corsa.
-Cleo!-esclamò-Cosa c'hai?-sembrava preoccupato.
-Sono nei casini, mi stanno inseguendo dei ragazzi, mi trovo in zona di via Pozzuolo, in via Rivolto.- avevo visto di sfuggita il nome della via mentre correvo-Venite a prendermi sennò finirò ammazzata!!!-
-Arriviamo subito-disse sentii il rombo dei motori dei loro scooter e Kojo riattaccò.
Rimasi rannicchiata tra le due auto cercando di respirare il più silenziosamente possibile, un'ombra scura si proiettò su di me, alzai gli occhi. Un ragazzo con un sorriso maligno mi fissava dall'alto, lo riconobbi era quello che mi aveva riconosciuto, il capo del gruppetto. Tutti i suoi compari avevano circondato le auto tra cui mi ero nascosta.-Ehilà-fece, ghignando-lo sai che è maleducazione andarsene mentre uno sta parlando? Una brava bambina non fa queste cose, puttanella.- Mi prese per i capelli e mi fece alzare, scalciai e colpii un ragazzo in piena pancia. Mi sbattè la testa contro la Opel, rimasi tramortita la vista mi si annebbiò, quando mi ripresi lui era sopra di me che armeggiava con la cerniera della mia felpa. Sentii un calore improvviso venire da dentro di me, la mia rabbia repressa esplose causando vibrazioni nell'atmosfera, feci scivolare la cintura tra le mie mani ma esitai, Sasha mi aveva detto che nessun umano avrebbe mai dovuto scoprire la nostra esistenza, però, se loro non fossero sopravvissuti non ci sarebbe stato problema, sorrisi, un sorriso folle, e la trasformai in un'unica lunga katana d'oro e d'argento a cui detti il nome di Trillamorte, i ragazzi che erano stati sbalzati indietro per la forza della mia rabbia, mi alzai in piedi e con un unico agile colpo mozzai la testa al loro capo, i ragazzi cominciarono a urlare ma purtroppo per loro tutti avevano un gioiello d'oro e d'argento che piegai al mio volere, li feci strisciare a terra come vermi e mentre si contorcevano soffocati dalle loro stesse collane, li fissai e dissi con una voce non mia:-Il mio cuore sta tremando di rabbia! La mia carne brucia per la fame di vendetta!-E trafissi il più vicino da cui schizzò una lunga scia di sangue-Esplodete insieme al piacere supremo!-gridai. Mi avvicinai ad un altro che stava per soffocare: mi guardò con occhi vitrei, gli sorrisi con dolcezza:-La morte può essere una meravigliosa avventura-gli sussurrai all'orecchio, trasformai il suo ciondolo in un serpente d'argento e poi in un pugnale con cui lo colpii al petto. Quando ebbi finito trasformai nuovamente la katana in una cintura e il pugnale in un bracciale a forma di serpente; mi osservai soddisfatta: ero riuscita a non macchiarmi di sangue.

Mi rialzai e gettai un'occhiata alla mia destra, torva:-Esci-dissi con voce venata di impazienza.
-Sono impressionato-Sasha uscì dall'ombra con un ghigno stampato iin faccia-Molto impressionato, Tea, bisogna ancora migliorare lo stile di combattimento ma hai una potenza straordinaria per essere appena agli inizi.
Sorrisi compiaciuta-Detto da te lo prendo come un complimento-
Ridacchiò-Meglio eliminare tutte le prove, non dobbiamo farci scoprire-mentre stavamo mettendo in ordine mi fermai pietrificata-Cosa c'è?-chiese-Che c'è, Tea, che c'è?!-
-Ho detto ai ragazzi di venire qui-sussurrai raggelata.
-Agli Offenders?-chiese.
-Sì-mi mancava la voce, lo sentii irriggidirsi-Ora cosa facciamo?-chiesi impaziente.
-Aspetta, sono una banda mafiosa, no?-annuii-Puoi fargli credere che sia stato qualcuno che non conosci. Mettila su un piano generale...-
Alzai le sopracciglia-Allora è meglio che tu vada, non ti devono collegare alla morte di questi bastardi.-
Mi fissò intensamente un attimo:-Stai attenta-mi soffiò nell'orecchio e se ne andò.

Sentii il rombare dei motorini, mi voltai e vidi Kojo, Marco, Napu e Giovanni. Scesero al volo dai sellini, mi raggiunsero e guardarono oltre le mie spalle, con gli occhi sbarrati. Gio mi circondò con le braccia, stringendomi così forte da farmi soffocare. Poi mi lasciò, allontanandomi con le mani sulle mie spalle e guardandomi serio:-Sei stata tu?-
Ero indecisa, lo osservai attentamente-E se fossi stata io? Mi denuncereste alla polizia?-chiesi con fare provocatorio, nascondendo una punta di ansia.
-Ma sei matta?! Ci avresti liberato di uno dei nostri maggiori concorrenti per lo spaccio di droga!!!-
-Davvero?-dissi, illuminandomi.
-Allora sei stata tu!-mi sorrise raggiante, poi tornò serio-Hai già eliminato tutte le prove che potrebbero collegare a te?-annuii, gli ritornò il sorriso-Hai proprio pensato a tutto! Anche se con una pistola sarebbe stato più veloce e pulito, ora però è meglio che non uccidiamo nessuno per un po', ti procureremo uno spray al pepe.-Lo abbracciai di nuovo, quando mi staccai Napu torreggiò su di me con un ghigno gigantesco:-Letale la piccola!-disse ridendo e mi dette una pacca sulla spalla, poi fui circondata da tutti e quattro che mi facevano i complimenti. Salii sul motorino dietro a Gio e sgommando, partimmo alla volta della nostra casa abbandonata che ormai era diventato il nostro covo.
   
 
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