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Autore: Unlesslove    01/11/2012    1 recensioni
“Ma perché non ti apri amico! Suvvia non mi obbligare ad usare le maniere forti!” – e si metteva come per tirargli un pugno –“dai armadietto non fare il timido apriti che devo andare in classe!” – il ragazzo ad un tratto si girò verso di mè e …
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi chiamo Coroline ed ho 17 anni vivo a Londra insieme alla mia famiglia che è formata da 5 persone, i miei genitori, Emmet ,io ed Annabel purtroppo siamo gemelle cioè siamo identiche per quanto riguarda il fisico ma per il carattere siamo l’opposto lei è la solita gallina che ride per tutto e giudica tutti senza sapere io invece sono più calma e difficilmente rido per giudicare le persone non ci penso neanche perché non mi interessa proprio come attività.

I nostri genitori sono sempre impegnati per il lavoro,nostro padre è un famoso biologo e per cui passa la maggior parte del tempo in laboratorio mentre nostra madre lavora come consulente di immagine per i più importati soggetti della nostra nazione come ad esempio la Regina Elisabetta.Purtroppo da un tre anni i miei genitori si sono separati  perché non si sopportavano più  ed ora sia io che i miei due fratelli viviamo insieme  a nostra madre nella casa dove siamo cresciuti.

Come ogni mattina io ed i miei fratelli ci stiamo preparando per andare a scuola, ovviamente tutti con la divisa che a mio parere è più che oscena, infatti è composta da una camicia bianca con lo stemma della scuola sul cuore, un maglioncino in cachemire blu scuro e la gonna dello stesso colore con i collat e le scarpe che devono essere blu scuro.

“Andiamo Anna ti potresti muovere per favore! Faremo tardi!” – urlai io da sotto le scale

“Arrivo arrivo cavoli respira un po’! ma come cavolo ti sei fatta i capelli stamattina! Cos’hai un carciofo in testa!” – mi disse squadrandomi da capo a piedi

Per non iniziare a litigare presi la mia roba e mene uscì di casa, incamminandomi verso scuola.

Dopo poco la macchina di mio fratello mi si accostò

“Coroline dai Sali in macchina!” – mi chiese Emmet sporgendosi dal finestrino

“No! Vado a piedi non ti preoccupare” – non avevo voglia di parlare con  nessuno come capitava spesso ormai da un anno a questa parte

Dopo 20 minuti di camminata ad ascoltare i rumori della città arrivai a scuola, ovviamente ad aspettarmi non c’era nessuno, da quando l’anno scorso la mia migliore amica si è  malata di tumore non mi è rimasto nessun amico.

Entrai a scuola e mi diressi verso la classe di biologia, ho sempre odiato questa materia non so il perché però non mi piace, mi sedetti al solito posto cioè in seconda fila vicino alla finestra, ovviamente di fianco a me non si sedette come al solito nessuno, la lezione iniziò ed io non ascoltai una sola parola di ciò che il professore stava dicendo, ero troppo impegnata a pensare a Silvia la mia migliore e una amica che a quest’ora starà sicuramente facendo il suo solito ciclo di kemio.

Ad un tratto però la mia attenzione venne richiamata da un gruppo di ragazzine che  urlava in faccia a dei ragazzi che sorridevano, questi dopo aver firmato dei foglietti di carta si diressero verso l’entrata della scuola e poi ne persi la visuale, la lezione finì e io mi diressi vero l’armadietto per cambiare i libri, mentre stavo facendo il cambio dei libri arrivò un ragazzo che cercò di aprire l’armadietto ma non ci riusciva, mi stavo trattenendo dal scoppiargli a ridere in faccia.

“Ma perché non ti apri amico! Suvvia non mi obbligare ad usare le maniere forti!” – e si metteva come per tirargli un pugno –“dai armadietto non fare il timido apriti che devo andare in classe!” – il ragazzo ad un tratto si girò verso di mè e …

“qualche problema?” –chiese il ragazzo, mi girai cercando di trattenermi dallo scoppiargli in faccia

“no no assolutamente, scusa non dovevo ridere di tè” –abbassai  lo sguardo ed arrossì leggermente

“Tranquilla, comunque tu sai come si apre questo coso?” – mi chiese

“Sì è un po’ duro da aprire perché c’è della ruggine sulle viti ma se gli dai un bel colpo vicino alla serratura si dovrebbe aprire” – dopo che ebbi finito mene andai, mi sentivo in imbarazzo.

Come al solito ho fatto la figura dell’a sociale che palle ma purtroppo non ci posso fare nulla è più forte di me.

Occhi a me!!!!

Ciao spero veramente che la storia vi piaccia ma sopratutto che lasciate almeno un arecensione mi è capitato di cancellare un astoria perchè non ricevevo recensioni e successivamente mi è stato chiesto di rimetterla da molti perchè volevano sapere come andava a finire.....se voi non lasciate recensioni io non capisco se la storia vi piace o no e  di conseguenza la cancello in modo da non intasare il sito di fan fiction che non avranno mai una fine

  
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