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Autore: _itsnickymine    01/11/2012    8 recensioni
“ha diciotto anni, Nicholas” disse Joseph guardandolo attentamente cercando di capire cosa passasse per la mente del fratello.
“e allora?” chiese il riccio interrogativo
“e allora hai già tuo figlio da crescere, non puoi perdere tempo dietro una ragazzina immatura che frequenta ancora il liceo”
“non la conosci” si difese il ragazzo
“Nick hai venticinque anni, un lavoro che ti richiede tempo e soprattutto un figlio di sei anni e mezzo da crescere solo! È vero meriti anche tu una donna al tuo fianco che ti sappia amare, che ti sappia amare veramente, ma questa donna di certo non sarà una ragazzina di diciotto anni!” disse il fratello
“..forse hai ragione”
“ho ragione, nessun forse” disse Joseph soddisfatto finendo di bere la sua birra.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                                         'Do you believe in destiny?'



CAPITOLO 14.

 


“buongiorno”

Sam entrò nella camera da letto di Nicholas, aprendo le finestre in modo che il sole illuminasse tutta la stanza.

Nicholas si lamentò mettendo la testa sotto il cuscino.

“sveglia nicholassss” disse la mora sedendosi sul letto

“mmm”

“nate non c’è?” chiese Sam

“è in camera sua, dorme ancora”

“sono quasi le dodici e trenta, nick. Non puoi dormire fino a quest’ora non hai sedici anni” si lamentò la mora

“nemmeno tu” si difese Nick

“io infatti, sono sveglia, pimpante e tutta tua” disse la mora

“mm..l’ultima è la mia preferita” disse il riccio malizioso mordendosi il labbro.

Sam sorrise sdraiandosi accanto a lui e stringendosi a lui.

“ho tanta voglia di te sai? Di stare abbracciati, stretti in questo letto per il resto della nostra vita oppure di svegliarci assieme e fare colazione assieme per poi fare lunghe passeggiate a parlare, parlare e a baciarci e poi di nuovo parlare e poi di nuovo baciarci” sussurrò la mora

“possiamo farlo, se vuoi” disse il riccio accarezzandole un braccio

“è una promessa?” chiese la mora

“si” disse Nicholas baciandole i capelli

Samantha sorrise.

“stasera devo andare  ad una festa” disse la mora togliendosi le scarpe e tornando a sdraiarsi accanto a lui

“mm? Di chi?” chiese il riccio

“un mio amico di classe, compie diciotto anni” disse la ragazza appoggiando la testa sul petto del ragazzo

Nicholas cominciò ad accarezzarle i lunghi capelli.

“discoteca?” chiese poi

Sam annuì

“niente vestitino, tacchi non troppo alti e niente trucco” disse il ragazzo velocemente

“che?” chiese la ragazza

“niente vestitino, tacchi non troppo alti e niente trucco” ripeté Nicholas

“che?” chiese di nuovo la ragazza voltandosi e guardandolo negli occhi.

“non farmelo ripetere, hai capito” disse il riccio infastidito

Samantha rise.

“io sono già brutta di mio, poi non mi preparo nemmeno, wow sarò miss bruttezza duemiladodici” si lamentò la mora

“tu per me sei bellissima ed è questo quello che conta, devi piacere solo a me” disse il ragazzo sedendosi meglio sul letto e Sam si mise davanti a lui.

“ma ho già comprato un vestitino carissimo e dei tacchi bellissimi” ammise la mora

“li metterai per uscire con me, non per una festa dove stupidi ragazzi diciottenni non sano tenere a freno gli ormoni” le disse Nicholas

“sono tutti miei amici, nick” ammise la mora

“e allora? Io sono geloso lo stesso e mi sale il sangue al cervello se penso ai commenti che possono fare” disse Nicholas

“io non sono una bambola che puoi spogliare e vestire a modo tuo, Nick” si lamentò la mora

“non ho mai detto questo, ho solo detto come devi vestirti” disse il ragazzo

“e se non lo facessi?” chiese Samantha sorridendo

“smettila” le disse Nicholas

“di fare cosa?” chiese

“di non fare quello che ti dico”

“io non sono una bambola che puoi comandare a tuo piacimento. Faccio quello che voglio” si difese la mora

“non ho detto di comandarti a mio piacimento ti ho solo detto di come vestirti” ripeté la ragazza

“nemmeno mio padre lo fa”  disse la ragazza

“lo faccio io allora”

“ma ti rendi conto su che cosa ti stai attaccando? È una cosa stupida” ammise la mora

“per me non lo è.” Si difese il riccio

“si che lo è. Cosa cambia se metto un paio di jeans o un vestitino?”

“cambia tutto” disse Nicholas

“io ho diciotto anni, non puoi dirmi cosa devo indossare ad una festa” ammise la mora
“io ho venticinque anni, sono più maturo di te e posso dirti quello che voglio.” Controbatte il riccio

Samantha lo guardò stupita. Stava scherzando?

“non so come hai fatto in passato con le tue ex, ma io non sono una bambolina che puoi comandare a tuo piacimento. Faccio quello che mi pare”

“allora ciao” le disse Nicholas

“c..cosa?” chiese Sam fingendo si non aver capito

“ciao. Io sono così, sono geloso e mi da un fastidio tremendo pensare che tu sarai ad una festa senza di me, con un mini vestitino e con tutti gli uomini della sala che ti guardano come pesci lessi e muoiono dietro le tue gambe” disse il riccio tutto d’un fiato

“cosa?” chiese di nuovo la ragazza stupita. Ma che stava dicendo?

“ma ti sei vista, Sam? H..Hai delle gambe lunghissime e magrissime, anzi sei tu magrissima, a volte mi chiedo anche se mangi abbastanza o se non sei sottopeso.. Sei magrissima, hai un fisico troppo perfetto, farebbe invidia ad ogni modella, ha in viso meraviglioso, degli occhi che ipnotizzano nel vero senso della parola, un sorriso contagiosissimo. Sei perfetta e ogni uomo morirebbe dietro di te. Scusami tanto se sono geloso” si sfogò il riccio

“sei passato dal ‘vai via, io sono così’ al ‘sei perfetta e sono geloso’”  disse la mora sarcastica.

“io sono così” ripeté il riccio

“smettila di dire ‘io sono così’ anche io sono così, odio essere comandata e non mi metterai i piedi in testa solo perché sei più grande di me. Cosa credi che io non sia gelosa? Eh? Ci saranno più di dieci mila donne lì fuori che ti vogliono, più belle, più mature, più grandi con un lavoro e che soprattutto hanno già finito la scuola” disse la ragazza

“ma allora non hai capito nulla di me?” disse il riccio

“che?” chiese la mora

“a me non importa niente se sei al liceo e hai diciotto anni, okay? A me piaci così come sei, non ti cambierei per nulla al mondo e sono geloso, non voglio perderti, sai quanti ragazzini diciottenni ci sono lì fuori che ti vorrebbero tutta per loro? Eh? Che sono soprattutto migliori di me, meno gelosi, meno possessivi, più liberi e tanti altre cose?”
“adesso sei tu a non aver capito nulla di me” disse la mora

“cosa? Io ho capito tutto di te”

“no, che non lo hai capito. A me non importa un cazzo dei ragazzi qui fuori o di quelli che saranno alla festa, a me importa solo di te.  Vorrei solo che non mi trattassi come una bambola da usare a tuo piacimento”

“no ti uso come una bambola a mio piacimento” si difese il riccio

“no? Mi stai dicendo cosa indossare!”  disse la mora spazientita, stava perdendo la pazienza

“sono così” disse il moro

“smettila di dire che sei così”

“Voi due siete sul serio pazzi”

Una voce vicino la porta parlò, facendoli voltare verso di lui.

Nate era in piedi appoggiato alla porta, ancora in pigiama che li guardava divertiti.

“nate, da quanto ci ascolti?” gli chiese il padre

“da un bel po’” ammise il piccolo”

“lasciaci soli, stiamo discutendo” disse il padre a Nate.

Il piccolo non se lo fece ripetere due volte e corse in cucina per accendere la tv.

“non andarci”
“cosa?”

“non andarci, rimani con me” disse il riccio prendendole una mano e tirandola verso di se, in modo da farla appoggiare su di lui.

“nicholas, sembri un quindicenne, è solo una festa” gli disse la ragazza

“son-”

Nicholas stava per dire ‘sono così’ ma la mora lo fermò

“giuro che se dici di nuovo ‘sono così’ ti picchio” lo minacciò la mora

“mi sta minacciando, mrs. Edwards?” chiese il riccio

“per niente, mr. Jonas” disse la mora stringendosi a lui.

Passarono altri trenta minuti in quella posizione.

Fermi, stretti, abbracciati avendo paura che se solo si fossero mossi tutto sarebbe finito.

Nicholas non sapeva perché si stava comportando così, sapeva che non faceva altro che allontanarla solamente ma era più forte di lui.

Samantha invece, avrebbe fatto benissimamente come le diceva il ragazzo ma odiava prendere ordini dalle persone, odiava essere usata come un burattino.

“ci andrai alla festa?” le chiese di nuovo il riccio alla mora

Sam sospirò.

“non voglio parlarne per tutta la giornata, voglio solamente passare del tempo con te e Nate, ed essere felice. Ti chiedo solo questo” le disse la ragazza
“ed io invece ti chiedo di non andare a quella stupida festa, così sarò felice anche io” le disse il ragazzo

Samantha sbuffò.

“è solamente una semplice festa dove ci saranno alcuni mi miei amici di classe e amiche, li conosco tutti e nessuno mi guarderà” disse Sam voltandosi a guardarlo.

“non è per niente vero” disse il riccio

“si che lo è”

“okay, vacci, ma ti vesto io, okay?”

“fortunatamente ho due braccia, posso vestirmi da sola” disse la mora

Nicholas sbuffò.

“so che può sembrarti una cosa sciocca, n..non non l’ho mai fatto con nessuna… ma tu sei Samantha, la mia Sam ed io..sono così”

“ti odio” disse la mora

“perché non vi baciate e la fate finita?” chiese Nate entrando in camera

“nate” lo ammonì il padre

“scusatemi tanto se sto guardando un cartone e odio sentire i vostri litigi stupidi” disse Nate sedendosi sul letto accanto a Sam.
“non sono stupidi” disse Nicholas

“si che lo sono, papà. Sam ha ragione, è una festa e poi non preoccuparti, se qualcuno la guarda posso correre io ad ucciderlo con la pistola di ben ten” gli disse il piccolo.

Samantha rise, seguita a ruota da nick.

 




Saaaaalve bellissime<3 come state? io mooolto bene, finalmente ho un po' di pausa con la scuola.

Scusate il piccolo ritardo, ma ho avuto un po' da fare. Per farmi perdonare domani avrete il prossimo capitolo quiiindi prima recensite prima avrete il capitolo u.u  Inoltre volevo dirti che ho avuto una GRANDISSIMA ISPIRAZIONE per questa storia ora devo solamentre scriverla bene u.u asdfghjk

Ringrazio le meravigliose persone che hanno recensito lo scorso capitolo, come sempre, siete meravigliosa. GRAZIE DI TUTTO.

Se volte seguirmi su twitter sono @_itsnickymine

mentre su facebook ho una pagina dedicata a niley gestita da me ed un'altra mia amica :) http://www.facebook.com/pages/Before-The-Storm/174927692535085?fref=ts 

Vi prego di lasciarmi qualche recensione, anche piccola, per farmi sapere se il capitolo vi sia piaciuto u.u

Al prossimo capitolo, baci<3








 

SPOILER.

"io non sono tua figlia,  nick” urlò la ragazza “tu non mi hai dato nessun permesso, io faccio quello che mi pare, okay? E poi .. avevo il cellulare in borsa e non l’ho sentito. Smettila di essere così ossessivo.”

“non sono ossessivo, tengo solamente a te, a differenza di qualcun altro”

Sam lo guardò allibita.

“s..stai insinuando che io non tengo a te? Ma quanti anni hai Nicholas? Quindici?” chiese la mora stizzita.

“sto insinuando quello che io credo” ammise il riccio

“sei uno stronzo” disse la mora aprendo lo sportello della macchina e scendendo

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