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Autore: Salsero    17/05/2007    3 recensioni
Un ragazzo che non ha mai provato emozioni, si ritrova improvvisamente ad affrontare quelli che sono i problemi della vita in sole due settimane. In un viaggio studio a Londra conosce quello che è il terrore, il dolore, e specialmente L'AMORE!!!
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PER EGO ME STESSO IO: NEANKE A FARLO APPOSTA QUESTO E’ L’ULTIMO CAPITOLO. COMUNQUE LEGGETI E CI VEDIAMO IN FONDO ALLA PAGINA PER GLI ULTIMI SALUTI.

18.

E’ il penultimo giorno qui alla Brunel University. Sinceramente non so come riepilogare queste ultime due settimane. Ma dovrai cominciare nel parlare del sottoscritto. Da come è cambiato. Prima ero un ragazzo timido e introverso. Oggi invece mi sento più uomo perché ne ho passate delle belle. Certo che se dovrei mettere una colonna sonora alla mia vita, sceglierei “Mad World” di Gary Jules. Mad World. Pazzo mondo. Anche se questo periodo è stato il più eccitante, orribile, oscuro e stupendo che mi sia mai capitato. Insomma mi immaginavo che le cose sarebbero andate un po’ più… più. Ma cosa più bella è che ho conosciuto una ragazza fantastica. Il suo nome è Barbara. Ieri ci siamo ritrovati nella stessa stanza e alla fine non è andata come mi immaginavo che andasse. Mi sono fatto uscire un’altra delle miei forti vene poetiche. Ma da dove le prendo…?

“Vale vuoi venire a dormire o no?” dice Luca da sotto le coperte.

Chiudo in fretta il diario su cui stavo scrivendo i miei pensieri prima di addormentarmi. Mi vado a mettere a letto.

“Allora?” dice Luca. “Com’è stata la prima volta?”

E adesso che gli dico? “Non un granché.”

“Gia la prima volta è sempre così.”

“Tu quanto tempo sei durato la prima volta con Dona?” domando.

“Cosa? Guarda che quella volta con Dona era la terza.”

Scatto subito a sedere.

“Vuoi dire che con Dona l’avevi gia fatto due volte e non mi avevi detto niente?”

“No, no, calmati” esclama lui sulla difensiva. “Volevo dire che non ero vergine quando l’ho fatto con Luca.”

“Cosa? E con chi cazzo l’avevi fatto?”

“Indovina un pò.”

Certo, come se fosse facile con tutte le ragazze che gli stanno appresso. “Claudia?” butto li.

“No.”

“E chi?”

“Danila.”

O porco cazzo! Danila? La mia ballerina di caraibici? Quella che mi raccontava sempre tutto su come amava Luca? È perché diamine non me l’ha detto lei?

“Beh… non te l’abbiamo detto perché non volevamo che si sapesse in giro, ma ora che sto con Dona non voglio mantenere più segreti” risponde lui come se mi avesse letto nel pensiero.

Cazzo che botta che ho preso. Questa era l’ultima cosa che mi aspettavo.

“Allora significa che stai con Dona in modo ufficiale?” domando.

“Certo.”

“Chi, tu? Quello che allontana tutte le ragazze?” faccio io.

“Certo.” Sorride.

Sorrido. “La ami non è così?”

Ride. “Perché tu la tua non la ami?”

“E certo.”

Sembriamo proprio due scemi. Il nostro atteggiamento da uomini duri e da ragazzi di strada sparisce in colpo. Con una semplice parola: amore.

***

Fra un ora partiamo verso l’aeroporto. Mi sento bene. Come se il peso di due settimane di studio – troppe per me – fosse sparito improvvisamente. Voglio urlare. Voglio urlare che c’è l’ho fatta. Voglio urlare che sono felice. Che sono innamorato. Che voglio lei. E specialmente che non vedo l’ora di tornare a casa. A proposito: appena torno, papà di deve comprare assolutamente il motorino perché ogni giorno devo andare da Barbara.

Chiudo la valigia. Guardo Luca. Anche lui ha chiuso la sua. Sento gia una stretta allo stomaco.

“Andiamo?” dico.

Annuisce.

Usciamo dalla stanza chiudendocela alle spalle. Passiamo per il corridoio. Per il giardino, fino alla sala d’ingresso. Eccola li. Le sorrido. Mi sorride. Poso le chiavi in mano al custode. Esco fuori e poso le valigie nel cofano dell’autobus. Ripenso alla serata di ieri…

***

…“Non ti preoccupare. Io aspetterò, dov’essere cascare il mondo. Tutto quello che voglio è stare insieme a te” dico pensando che sono un poeta.

Rimaniamo qualche istante in silenzio. Io mezzo nudo, lei in vestaglia quasi trasparente. E sono pronto a scommettere che sotto non ha niente. Si appoggia sulla mia spalla.

“Anche se” dice improvvisamente. “Prima o poi si deve fare?”

Cosa?

Si volta verso di me con aria afflitta. “E io voglio farlo con te, amore. Ti prego, facciamolo.”

Non l’ho mai vista così determinata. Ho paura. Ormai mi aspettavo che la nottata sarebbe passata a chiacchierare. Invece se ne esce che vuole farlo. Che dico? La guardo in volto. L’accarezzo. Sorrido e la bacio. Piano. Bacio morbido. Mi toglie la camicia. Io le alzo la camicetta. Passo la notte più bella della mia vita. La prima volta dura poco. Ma mezz’ora dopo lo facciamo di nuovo. E un’altra volta nella mattinata.

***

Scuoto la testa cercando di non pensare a c’ho che è successo ieri sera. Altrimenti mi verrebbe di nuovo la voglia. Sbagliato. Gia mi è venuta. Ma non posso farci mi passerà. E poi ora ho una ragazza su cui sfogarmi. Mi avvicino a lei e la bacio forte, piegandola sulla schiena.

“Ehi, ehi. Atti osceni in luogo pubblico” dice Luca.

Ridiamo tutti.

Mezz’ora dopo siamo sull’autobus diretto all’aeroporto di Londra con quella canzone di Gigi Finizio che fa: “Ti cercherò, dove il pensiero travolto da un onda va a fondo e dentro l’anima…” Stupenda. È sembra anche adatta al momento.

E intanto guardo lei. Lei che amo. Lei che ho amato. Lei che amerò per sempre. Barbara. Io e te per sempre.

ECCOCI QUI!!! ALLORA, VORREI RINGRAZIARE TUTTI VOI CHE AVETE LETTO, APPREZZATO E COMMENTATO LA MIA STORIA. ORA VOLEVO DIRVI CHE CI SARA’ UN’ALTRA STORIA CON GLI STESSI PERSONAGGI. QUESTO VALERIO (CHE SONO IO) CHE DOVRA’ AFFRONTARE MOLTI ALTRI PROBLEMI. COMUNQUE VI FARO’ SAPERE TRAMITE E-MAIL QUANDO QUESTA STORIA L’HO INIZIATA A SCRIVERE. CIAO CIAO!!!

  
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