"Senza smettere di volare l’enorme creatura spalancò le sue fauci e cominciò a raccogliere le proprie energie in una sfera dal colore viola opaco, pronta ad essere scagliata sulla nave: quello era un colpo di grazia."
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Il sole era ancora alto quando Sariell e Baraln giunsero alla vallata;
qualunque tipo di suono era coperto dal fragore delle numerosissime
cascate. L’anziano uomo restò poco ad ammirare lo
spettacolo e si diresse a sinistra, in direzione di una piccola
struttura che ricordava molto un gazebo: essa era in parte piantata nel
suolo, ma l'altra metà era a strapiombo sulla valle. Sariell
non poté fare a meno di guardarla con una certa
perplessità ma poi, per forza di cose, si decise a seguire
Baraln all’interno.
Il gazebo si rivelò completamente vuoto, fatta eccezione per una piattaforma fissata ad
una corda, sotto ad essa, lo strapiombo della valle.
“Argh! M-ma non vorrà mica scendere con questo
rottame fino al fondo della valle, mi auguro?!?”
“Puoi stare tranquilla mi cara, è sicurissimo,
l'ho usato così tante volte che non le ricordo neanche
più.”
“...” Sariell continuava a riporre scarsa fiducia
in quell’arnese e si chiedeva se non ci fosse un altro modo
per scendere: il luogo tuttavia, presentava una forma molto simile ad
un cilindro, con pareti ripide e impraticabili.
“Siamo sicuri che non sia troppo vecchio? Chi mi garantisce
che queste corde non si spezzeranno?” “Oh, avanti,
al massimo moriremo insieme. Ah! Ah!” la ragazza non era
divertita quanto lui.
“Gran bella consolazione!!”
“Su, su calmati, stavo scherzando; ti assicuro che non hai
niente da temere!” e dicendo questo aprì il
piccolo cancello che occupava il perimetro della piattaforma e, dopo
esserci salito, invitò Sariell a fare altrettanto; lei, un
po' titubante ma principalmente rassegnata, seguì Baraln e
si sedette su di una sedia posta verso il centro; il vecchio uomo
abbassò quindi una leva e la piattaforma cominciò
lentamente a scendere.
La discesa non durò molto, qualche minuto al massimo,
ma Sariell continuava a pregare nella speranza di non dover
morire così giovane. Una volta che l’elevatore fu
giunto a destinazione la leva, con uno scatto, tornò
automaticamente alla posizione iniziale, pronta per essere
riutilizzata; lo strano duo si avviò quindi in direzione di
un ponte che collegava l’isolotto sul quale si trovavano a
quello che ospitava il palazzo: ora che aveva modo di osservarlo meglio
Sariell notò che, più che un castello, la
struttura era una gigantesca torre. Appena arrivati, Sariell
notò subito delle iscrizioni intorno al colossale portone
d’entrata.
“Devo averli già visti quei simboli...di sicuro su
qualche libro di magia, ma quale?” pensò prima di
essere distratta da Baraln: l’uomo infatti procedeva a passo
spedito in direzione della porta, una volta giunto in
prossimità di quest’ultima posò la mano
destra sulla sua superficie. Sariell pensò che,
probabilmente, avrebbe recitato qualche incantesimo per farla aprire
ma, contrariamente a qualsiasi aspettativa, bastò una
semplice pressione della mano da parte di Baraln per aprire il portone .
“Ma, ma, ma, ma come hai fatto ?!?!”
“Semplice esercizio.” rispose vago.
Sorpassato il gigantesco portone si ritrovarono in un'altrettanto
enorme atrio con il tetto a cupola, anch’esso decorato con
disegni di diverso tipo.
Al centro della sala saltava subito all'occhio un'enorme statua
raffigurante una strana creatura marina che però Sariell
riconobbe.
“Ma, ma quello è..”
“Kraken, uno Spirito Guardiano, e dovrai ottenere il suo
aiuto se vuoi andartene da questo posto e raggiungere Miran.”
“Spiegami perché uno Spirito Guardiano dovrebbe
traghettarmi fino a Miran, ha già avuto abbastanza da fare
durante la guerra, mi sembra.”
“Dunque conosci la Guerra dei Draghi.”
“Nonno, guarda che queste cose si studiano a scuola ormai, e
comunque non si può non conoscere un simile evento
storico… Un momento, ora che ci penso, se qui
c’è una statua di Kraken allora questo deve essere
senz’altro…”
“Il tempio dove riposa, è chiaro; in attesa che
qualcuno lo svegli.”
“E perché mai qualcuno lo dovrebbe..”
all'improvviso le tornò in mente il Dragone Nero che aveva
attaccato la nave volante.
“Quel drago doveva essere..”
“Uno dei draghi che sono stati sconfitti.”
continuò Baraln per lei.
“Ma questo è assurdo, quelle creature dovrebbero
essere state ridotte all’estinzione durante la
guerra.”
“Dovrebbero. Comunque il motivo per il quale hanno attaccato
la nave è semplice: a bordo c'era un cacciatore di
draghi.”
“E tu come fai a sapere della nave? Bah, non importa. Se
davvero a bordo della Galy II c’era un cacciatore di draghi,
perché non ha fatto niente?”
“Vedi piccola, non è così
semplice….”
“E comunque è un mestiere che non viene praticato
più da molti anni, io non credo che ci fosse un individuo
del genere sulla nave.”
“Vedi Sariell, non è facile per me dirtelo: ma il
punto è che il cacciatore sei tu!”
“La Guerra dei Draghi, una guerra portata avanti per
moltissimi anni tra L'Alleanza delle Tre Forze contro i
pericolosi Dragoni Neri, una particolare razza di drago. Fu colpa loro
se si estinsero quasi tutte le altre specie di drago presenti nel
nostro mondo. Di draghi in generale non ne rimanevano molti e la guerra
non fece altro che spingere ancora di più nel baratro quella
razza e….”
“...Si, si, questa storia la so a memoria, all'accademia di
Mercuria devo aver preso anche un bel voto quando ho tenuto
l’esame su questo argomento…”
l'affermazione della ragazza fu seguita da un lungo silenzio, Baraln
l'aveva portata in un piccolo studio dove si erano seduti davanti ad un
focolare. Ormai, la luce del giorno si faceva sempre più
fievole e il sole cominciava a scomparire dietro alla linea
dell’orizzonte.
“…comunque questo non giustifica
l’assurdità che hai detto. Insomma, dai:
è la cosa più prevedibile che mi potevi
dire.”
“Ora quei Dragoni Neri minacciano nuovamente la razza umana,
anche se il motivo mi è ignoto. Dimmi, tu sai cosa sono in
realtà gli Spiriti Guardiani?” continuò
lui senza far caso a ciò che aveva detto prima la ragazza.
“Mi dispiace, ma ho paura di non averlo ancora
studiato.” malgrado ciò cominciò a
scavare nella sua memoria, nella speranza di reperire qualche
informazione.
“Sono materializzazioni divine.”
“Sono, cosa?”
“E' ora!” affermò l'uomo,
all'improvviso.
“L’ora di cosa?!” Baraln uscì
di corsa dalla stanza e Sariell fu costretta a seguirlo.
“Ti vuoi fermare, avevi detto che, una volta arrivati,
avremmo chiarito tutto...” mentre la ragazza tentava, a
fatica, di stargli dietro, i due raggiunsero un elevatore, questa volta
dall’aspetto molto più solido e rassicurante, e lo
utilizzarono per scendere, superando il piano terra.
“Ma si può sapere dove stiamo andando?”
chiese lei mentre il macchinario li portava a chissà quanti
metri di profondità.
“Tutto verrà chiarito alla fine della
prova.”
“Prova? Ehi, non abbiamo mai parlato di prove!”
“Ti assicuro che la Prova degli Abissi non
è niente che non sia alla tua portata.”
“La Prova degli Abissi? Non suona molto
bene…”
“E’ la prova che dovrai superare se vuoi ottenere
l’aiuto di Kraken.”
“Ma, dato che io non lo voglio, adesso tu mi procuri una
barca e ..”
“Non ce ne sono. Kraken è l'unico modo che hai per
lasciare l'isola.”
“Fantastico: allora questa è davvero
un’isola…”
Terminata anche questa discesa Sariell e Baraln si ritrovarono in
quella che sembrava una grotta naturale; i due si incamminarono lungo
il corridoio che essa formava e, infine, arrivarono ad un enorme
portone.
“Avvicinati.” disse lui alla giovane.
“Ma certo, perché adesso mi vuoi dire che se mi
avvicino la porta si apre come per magia...” un boato quasi
assordante annunciò l'apertura del portone che
rivelò al, suo interno, un altro lungo corridoio; in
lontananza si poteva notare che esso sfociava in un salone.
“Non dovrò mica affrontare qualche strana bestia,
vero?!”
“Nulla del genere, stai tranquilla. Dovrai solo presentarti
al cospetto di un Dio, chiedergli aiuto.”
“Fiuu! Potevi dirlo subito, ora si che sono più
tranquilla…...UN DIO!?!?”
“Per la precisione una delle quattro divinità
creatrici di questo mondo, il Dio delle Acque.” mentre
parlava spingeva dentro la ragazza, che non faceva certo poca
resistenza.
“Ma, ma, ma io non posso scusa…insomma, cosa gli
devo dire? Come mi devo comportare? Mi devo
inchinare?” Sariell aveva le lacrime agli occhi.
“Si, si, fai così. Forza, conto su di
te.” e, così dicendo, si affrettò a
richiudere il portone, prima che la giovane potesse tentare la fuga.
Deglutito e radunato tutto il coraggio di cui disponeva, Sariell si
inoltro nel corridoio fino a giungere alla grande stanza. Essa era,
più che altro, un’enorme caverna, più
precisamente, la ragazza si trovava su di una piattaforma retta da
gigantesche corde agganciate a loro volta al soffitto; sotto di lei, il
vuoto o, più precisamente, un’abbagliante luce
verde-acqua che illuminava tutta la caverna e di cui non capiva la
provenienza.
Improvvisamente,quello stesso bagliore, si intensificò in
maniera tale da accecare Sariell per qualche istante; non appena ebbe
riacquistato la vista, guardò di fronte a lei, solo per
vedere una figura altissima, che emanava lo stesso tipo di luce che
proveniva dal fondo della grotta; questa era lì, di fronte a
lei, vestita con una lunga tunica azzurra e blu e con un simbolo
all'altezza del petto, il viso era quello di un giovane.
“Benvenuta, Sariell.”
“C-come fa a sapere il mio nome? Non per essere
scortesi!” si affrettò a precisare dopo quella
domanda, la cui risposta era ovvia.
“Sono felice di poterti finalmente conoscere di
persona.” continuò lui.
“A-allora lei è proprio…il Dio delle
Acque.”
“Naturalmente, Baraln dovrebbe già averti spiegato
tutto, se non sbaglio.”
“D-diciamo di si….ma la questione non mi
è molto chiara,a dire la verità. Lui dice che
sono un cacciatore di draghi, ma non è possibile: lo saprei
se fosse così, no?”
“Mi addolora che tu sia costretta a portare questo fardello,
ma le cose stanno effettivamente così.” Sariell
voleva che qualcuno le spiegasse cosa stava succedendo,
perché il capitano della nave volante era morto,
perché il Drago Nero, perché stava succedendo
tutto questo? Perché a lei?
Il Dio continuò.
“Di tutti i draghi che popolavano il nostro mondo pochi
sopravvivono ancora oggi, ma qualche soprattutto conta è che
tra questi vi sono i tre Draghi sovrani che riuscirono a sopravvivere e
che tu dovrai trovare per dargli la forza di combattere nuovamente i
Draghi Neri.”
“Quindi è tutto qui quello che dovrei
fare?” chiese lei.
“Ti prego, Sariell, trovali, per ora è tutto
ciò che posso dirti.” una luce abbagliante avvolse
il Dio e la ragazza.
“A-aspetta!! Come faccio a…?!”
“Fidati di me Sariell e troverai la tua strada.”
Ancora luce e poi il nulla...