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Autore: maru89    18/05/2007    0 recensioni
"Senza smettere di volare l’enorme creatura spalancò le sue fauci e cominciò a raccogliere le proprie energie in una sfera dal colore viola opaco, pronta ad essere scagliata sulla nave: quello era un colpo di grazia."
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3
La Prova degli Abissi

Il sole era ancora alto quando Sariell e Baraln giunsero alla vallata; qualunque tipo di suono era coperto dal fragore delle numerosissime cascate. L’anziano uomo restò poco ad ammirare lo spettacolo e si diresse a sinistra, in direzione di una piccola struttura che ricordava molto un gazebo: essa era in parte piantata nel suolo, ma l'altra metà era a strapiombo sulla valle. Sariell non poté fare a meno di guardarla con una certa perplessità ma poi, per forza di cose, si decise a seguire Baraln all’interno.
Il gazebo si rivelò completamente vuoto, fatta eccezione per una piattaforma fissata ad una corda, sotto ad essa, lo strapiombo della valle.
“Argh! M-ma non vorrà mica scendere con questo rottame fino al fondo della valle, mi auguro?!?” “Puoi stare tranquilla mi cara, è sicurissimo, l'ho usato così tante volte che non le ricordo neanche più.”
“...” Sariell continuava a riporre scarsa fiducia in quell’arnese e si chiedeva se non ci fosse un altro modo per scendere: il luogo tuttavia, presentava una forma molto simile ad un cilindro, con pareti ripide e impraticabili.
“Siamo sicuri che non sia troppo vecchio? Chi mi garantisce che queste corde non si spezzeranno?” “Oh, avanti, al massimo moriremo insieme. Ah! Ah!” la ragazza non era divertita quanto lui.
“Gran bella consolazione!!”
“Su, su calmati, stavo scherzando; ti assicuro che non hai niente da temere!” e dicendo questo aprì il piccolo cancello che occupava il perimetro della piattaforma e, dopo esserci salito, invitò Sariell a fare altrettanto; lei, un po' titubante ma principalmente rassegnata, seguì Baraln e si sedette su di una sedia posta verso il centro; il vecchio uomo abbassò quindi una leva e la piattaforma cominciò lentamente a scendere.

La discesa non durò molto, qualche minuto al massimo, ma  Sariell continuava a pregare nella speranza di non dover morire così giovane. Una volta che l’elevatore fu giunto a destinazione la leva, con uno scatto, tornò automaticamente alla posizione iniziale, pronta per essere riutilizzata; lo strano duo si avviò quindi in direzione di un ponte che collegava l’isolotto sul quale si trovavano a quello che ospitava il palazzo: ora che aveva modo di osservarlo meglio Sariell notò che, più che un castello, la struttura era una gigantesca torre. Appena arrivati, Sariell notò subito delle iscrizioni intorno al colossale portone d’entrata.
“Devo averli già visti quei simboli...di sicuro su qualche libro di magia, ma quale?” pensò prima di essere distratta da Baraln: l’uomo infatti procedeva a passo spedito in direzione della porta, una volta giunto in prossimità di quest’ultima posò la mano destra sulla sua superficie. Sariell pensò che, probabilmente, avrebbe recitato qualche incantesimo per farla aprire ma, contrariamente a qualsiasi aspettativa, bastò una semplice pressione della mano da parte di Baraln per aprire il portone .
“Ma, ma, ma, ma come hai fatto ?!?!”
“Semplice esercizio.” rispose vago.
Sorpassato il gigantesco portone si ritrovarono in un'altrettanto enorme atrio con il tetto a cupola, anch’esso decorato con disegni di diverso tipo.
Al centro della sala saltava subito all'occhio un'enorme statua raffigurante una strana creatura marina che però Sariell riconobbe.
“Ma, ma quello è..”
“Kraken, uno Spirito Guardiano, e dovrai ottenere il suo aiuto se vuoi andartene da questo posto e raggiungere Miran.”
“Spiegami perché uno Spirito Guardiano dovrebbe traghettarmi fino a Miran, ha già avuto abbastanza da fare durante la guerra, mi sembra.”
“Dunque conosci la Guerra dei Draghi.”
“Nonno, guarda che queste cose si studiano a scuola ormai, e comunque non si può non conoscere un simile evento storico… Un momento, ora che ci penso, se qui c’è una statua di Kraken allora questo deve essere senz’altro…”
“Il tempio dove riposa, è chiaro; in attesa che qualcuno lo svegli.”
“E perché mai qualcuno lo dovrebbe..” all'improvviso le tornò in mente il Dragone Nero che aveva attaccato la nave volante.
“Quel drago doveva essere..”
“Uno dei draghi che sono stati sconfitti.” continuò Baraln per lei.
“Ma questo è assurdo, quelle creature dovrebbero essere state ridotte all’estinzione durante la guerra.”
“Dovrebbero. Comunque il motivo per il quale hanno attaccato la nave è semplice: a bordo c'era un cacciatore di draghi.”
“E tu come fai a sapere della nave? Bah, non importa. Se davvero a bordo della Galy II c’era un cacciatore di draghi, perché non ha fatto niente?”
“Vedi piccola, non è così semplice….”
“E comunque è un mestiere che non viene praticato più da molti anni, io non credo che ci fosse un individuo del genere sulla nave.”
“Vedi Sariell, non è facile per me dirtelo: ma il punto è che il cacciatore sei tu!”

“La Guerra dei Draghi, una guerra portata avanti per moltissimi anni tra  L'Alleanza delle Tre Forze contro i pericolosi Dragoni Neri, una particolare razza di drago. Fu colpa loro se si estinsero quasi tutte le altre specie di drago presenti nel nostro mondo. Di draghi in generale non ne rimanevano molti e la guerra non fece altro che spingere ancora di più nel baratro quella razza e….”
“...Si, si, questa storia la so a memoria, all'accademia di Mercuria devo aver preso anche un bel voto quando ho tenuto l’esame su questo argomento…” l'affermazione della ragazza fu seguita da un lungo silenzio, Baraln l'aveva portata in un piccolo studio dove si erano seduti davanti ad un focolare. Ormai, la luce del giorno si faceva sempre più fievole e il sole cominciava a scomparire dietro alla linea dell’orizzonte.
“…comunque questo non giustifica l’assurdità che hai detto. Insomma, dai: è la cosa più prevedibile che mi potevi dire.”
“Ora quei Dragoni Neri minacciano nuovamente la razza umana, anche se il motivo mi è ignoto. Dimmi, tu sai cosa sono in realtà gli Spiriti Guardiani?” continuò lui senza far caso a ciò che aveva detto prima la ragazza.
“Mi dispiace, ma ho paura di non averlo ancora studiato.” malgrado ciò cominciò a scavare nella sua memoria, nella speranza di reperire qualche informazione.
“Sono materializzazioni divine.”
“Sono, cosa?”
“E' ora!” affermò l'uomo, all'improvviso.
“L’ora di cosa?!” Baraln uscì di corsa dalla stanza e Sariell fu costretta a seguirlo.
“Ti vuoi fermare, avevi detto che, una volta arrivati, avremmo chiarito tutto...” mentre la ragazza tentava, a fatica, di stargli dietro, i due raggiunsero un elevatore, questa volta dall’aspetto molto più solido e rassicurante, e lo utilizzarono per scendere, superando il piano terra.
“Ma si può sapere dove stiamo andando?” chiese lei mentre il macchinario li portava a chissà quanti metri di profondità.
“Tutto verrà chiarito alla fine della prova.”
“Prova? Ehi, non abbiamo mai parlato di prove!”
“Ti assicuro che la Prova degli Abissi non è  niente che non sia alla tua portata.”
“La Prova degli Abissi? Non suona molto bene…”
“E’ la prova che dovrai superare se vuoi ottenere l’aiuto di Kraken.”
“Ma, dato che io non lo voglio, adesso tu mi procuri una barca e ..”
“Non ce ne sono. Kraken è l'unico modo che hai per lasciare l'isola.”
“Fantastico: allora questa è davvero un’isola…”

Terminata anche questa discesa Sariell e Baraln si ritrovarono in quella che sembrava una grotta naturale; i due si incamminarono lungo il corridoio che essa formava e, infine, arrivarono ad un enorme portone.
“Avvicinati.” disse lui alla giovane.
“Ma certo, perché adesso mi vuoi dire che se mi avvicino la porta si apre come per magia...” un boato quasi assordante annunciò l'apertura del portone che rivelò al, suo interno, un altro lungo corridoio; in lontananza si poteva notare che esso sfociava in un salone.
“Non dovrò mica affrontare qualche strana bestia, vero?!”
“Nulla del genere, stai tranquilla. Dovrai solo presentarti al cospetto di un Dio, chiedergli aiuto.”
“Fiuu! Potevi dirlo subito, ora si che sono più tranquilla…...UN DIO!?!?”
“Per la precisione una delle quattro divinità creatrici di questo mondo, il Dio delle Acque.” mentre parlava spingeva dentro la ragazza, che non faceva certo poca resistenza.
“Ma, ma, ma io non posso scusa…insomma, cosa gli devo dire? Come mi devo comportare? Mi devo inchinare?”  Sariell aveva le lacrime agli occhi.
“Si, si, fai così. Forza, conto su di te.” e, così dicendo, si affrettò a richiudere il portone, prima che la giovane potesse tentare la fuga.
Deglutito e radunato tutto il coraggio di cui disponeva, Sariell si inoltro nel corridoio fino a giungere alla grande stanza. Essa era, più che altro, un’enorme caverna, più precisamente, la ragazza si trovava su di una piattaforma retta da gigantesche corde agganciate a loro volta al soffitto; sotto di lei, il vuoto o, più precisamente, un’abbagliante luce verde-acqua che illuminava tutta la caverna e di cui non capiva la provenienza.
Improvvisamente,quello stesso bagliore, si intensificò in maniera tale da accecare Sariell per qualche istante; non appena ebbe riacquistato la vista, guardò di fronte a lei, solo per vedere una figura altissima, che emanava lo stesso tipo di luce che proveniva dal fondo della grotta; questa era lì, di fronte a lei, vestita con una lunga tunica azzurra e blu e con un simbolo all'altezza del petto, il viso era quello di un giovane.
“Benvenuta, Sariell.”
“C-come fa a sapere il mio nome? Non per essere scortesi!” si affrettò a precisare dopo quella domanda, la cui risposta era ovvia.
“Sono felice di poterti finalmente conoscere di persona.” continuò lui.
“A-allora lei è proprio…il Dio delle Acque.”
“Naturalmente, Baraln dovrebbe già averti spiegato tutto, se non sbaglio.”
“D-diciamo di si….ma la questione non mi è molto chiara,a dire la verità. Lui dice che sono un cacciatore di draghi, ma non è possibile: lo saprei se fosse così, no?”
“Mi addolora che tu sia costretta a portare questo fardello, ma le cose stanno effettivamente così.” Sariell voleva che qualcuno le spiegasse cosa stava succedendo, perché il capitano della nave volante era morto, perché il Drago Nero, perché stava succedendo tutto questo? Perché a lei?
Il Dio continuò.
“Di tutti i draghi che popolavano il nostro mondo pochi sopravvivono ancora oggi, ma qualche soprattutto conta è che tra questi vi sono i tre Draghi sovrani che riuscirono a sopravvivere e che tu dovrai trovare per dargli la forza di combattere nuovamente i Draghi Neri.”
“Quindi è tutto qui quello che dovrei fare?” chiese lei.
“Ti prego, Sariell, trovali, per ora è tutto ciò che posso dirti.” una luce abbagliante avvolse il Dio e la ragazza.
“A-aspetta!! Come faccio a…?!”
“Fidati di me Sariell e troverai la tua strada.”
Ancora luce e poi il nulla...
  
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