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Autore: ilcoraggiodisognare    02/11/2012    15 recensioni
- STORIA SOSPESA -
Questa volta l'avrei fatto. Non me ne sarei pentito. Ogni cosa ha il suo tempo ed io avrò la forza di fermarlo, almeno per qualche giorno. Ci riuscirò. Basta credere in me stesso.
Genere: Comico, Commedia, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Stanco e assonnato mi svesto dal mio abito da lavoro, che ho avuto addosso per tutto il giorno e vado in bagno, solo per guardarmi allo specchio. In pochi giorni mi sentivo già cambiato, sarà che la loro compagnia mi porta a pensare come un adolescente? Vedevo un uomo, un uomo vissuto con un passato indimenticabile alle spalle, ma anche un ragazzo che non ha voglia di crescere e che fa di tutto per far diventare il suo passato un presente. 


Misi le mani nelle tasche dei pantaloni, posai l'orologio e i pochi spiccioli che avevo e presi il cellulare. Avevo bisogno di sentire la voce di mia moglie e di mio figlio, dovevo dirgli che va tutto bene, che non mi sono mai sentito meglio di così. Guardai l'ora. Le due di notte. Le avrei mandato un messaggio.

A: Eleanor
Amore, qui il cellulare non prende quasi mai. Sto bene, anzi benissimo. Salutami il piccolo Harry 
Tuo Louis xx

Premetti il tasto del cellulare per inviarlo e mi misi sotto le coperte. Erano calde, soffici e profumate. Ancora non ci credevo che Zayn, quel cretino che era, si poteva permettere tutto questo lusso. 

Toc-toc. Un rumore. Sperai con tutto me stesso che proveniva dalle molle del letto. Toc-toc. Questa volta era più forte e capii subito da dove provenisse. 

Facendo finta di niente, chiusi gli occhi e sperai che non entrasse.

Passarono due, tre, quattro minuti, non sentivo più alcun rumore, così mi girai e mi misi nella posizione perfetta per dormire.

Gridai. 

-Ma che cazzo ci fai qua, tu?

Safaa era accanto a me, nel letto, nel mio letto.
 
-Mi dispiace averti spaventato.

Mi disse con aria indefesa.

-Scusa ma io dovrei dormire...

Chiarii.

-Allora dormiamo insieme...

Mi sussurrò posandomi una mano lungo la schiena. 

-Intendevo dormire da solo.

Le risposi seccato scostandole la mano.

Mi guardava con aria di sfida, mi faceva paura. Se mi avrebbe toccato di nuovo pensai che mi sarei messo ad urlare per tutta la casa fin quando tutti si sarebbero svegliati e avrebbero detto che doveva farmi dormire in pace.

Mi fissava, pensai che ormai non avrebbe fatto più nulla. Chiusi gli occhi e cercai di addormentarmi.

Era come se non ci fosse. Nessun rumore, fino a quando...

*Smack* 

-Che cazzo fai? 

Le sue labbra ora erano sulle mie, erano carnose e avevano un velo di lucidalabbra.

-Fin da quando eri famoso, l'avevo voluto fare. 

Ammettè passandomi una calda mano lungo la gamba, poi sulla coscia, per poi arrivare...

-Esci fuori dalla stanza! 

Urlai con la poca voce che mi rimaneva.

-Ma Louis, io ti amo...

-Sisi, ok ma ora vai a dormire nella tua camera.

Vidi un'espressione amareggiata. Una lacrima le levigava il viso. 

-Mi dispiace...

Le dissi, con il tono più ferito che potessi assumere.

Si alzò dal letto, aprì la porta per poi chiudersela forte alle spalle.

-Io non ti ho mai dimenticato! 

Singhiozzò. 

Ora una lacrima scendeva anche sul mio viso. Non mi aveva mai dimenticato.
 
Mi sentivo in colpa. Non volevo farla soffrire, ma non potevo fare altro. Ma io sono sposato e non dovrebbero proprio venirmi in mente questi pensieri su altre donne. Anche se lei era diversa, sentivo che Safaa non era come tutte le altre ragazze.

Come potevo, ora, addormentarmi con questi pensieri per la mente? Era difficile ammettere che, anche se ero innamorato di mia moglie, quel piccolo bacio mi aveva trasmesso qualcosa. Ma cosa mi aveva trasmesso?

Guardai l'orologio. Le tre e mezza. Chiusi gli occhi e tra un pensiero e l'altro mi riuscii ad addormentare.

***
Toc-toc. 

-Louis!

Era una voce familiare ma, ancora assonnato non riuscivo a distinguerla. 

-No, Safaa, no.

Balbettai.

Aprii gli occhi e vicino alla porta della camera trovai Zayn con un'espressione confusa.

-Cosa hai detto?

-Oh niente, cinque minuti e sono pronto.

-Si, muoviti che Niall mi ha chiamato poco fa. Ci vediamo per fare colazione insieme.

-Perfetto, ci metterò pochissimo, giuro.

Zayn uscì dalla stanza ed io entrai nel bagno. 

Mi lavai il viso e me lo asciugai con l'asciugamano. Mi guardai allo specchio. E quei segni neri? 

Una scritta nera e grande sporcava l'asciugamano. 

Ti Amo 

La situazione stava degenerando. Avrei dovuto parlarle. Ma cosa le avrei detto? Non sono nemmeno sicuro cosa provo io per lei.

Mi lavai il viso con tanto, tanto sapone.

Sul davanzale c'erano dei vestiti e un biglietto con la stessa scrittura della frase sull'asciugamano. Avevo quasi paura a leggerla.

Te li
 presta mio fratello. Con questi saresti ancora più carino.


Ora dubitavo dell'intelligenza di Safaa. Possibile che non capisce che sono sposato e che non deve pensarmi?

Indossai una camicia bianca, un pantalone nero ed una giacca nera abbinata.

Insomma aveva ragione Safaa. Mi guardai allo specchio dietro l'armadio.

-Sono proprio bello.

Mi dissi facendo una delle mie espressioni più sexy.

Mi misi l'orologio, presi i soldi e il cellulare ed uscì dalla camera con la stessa espressione. 

-Finalmente! E meno male che dovevi fare presto! 

Mi fece sobbalzare Zayn.

Uscimmo dalla villa-più-grande-di-quella-di-George-Clooney. 

Entrammo nella Rossa, così la chiamava il suo proprietario. 

-Dormito bene stanotte? 

Iniziò la discussione Zayn.

-Se trovarsi tua sorella nel letto nel bel mezzo della notte è dormire bene, si, ho dormito davvero bene.

Zayn si abbandonò ad una fragorosa risata. 

-Scusala... non fa così con tutti...

-Oh questo mi rincuora, grazie. 

Gli dissi seccato.

Dopo nemmeno due minuti eravamo arrivati al bar. Niall, impaziente, ci stava aspettando fuori dal locale.

-Alla buon'anima! 

-Scusaci, ma qualcuno c'ha messo troppo tempo per aggiustarsi il capello.

Entrammo nel bar e ci sedemmo ad un tavolino. 

-Allora ragazzi, ho una cosa da dirvi...

A quelle parole il cameriere si avvicinò al nostro tavolo.

-Buongiorno, cosa ordinate?

-Per me un cappuccino, un cornetto a cioccolato e magari anche una briosche.

Ovviamente Niall non poteva non ordinare poco.

-Per me un espresso, grazie.

Zayn si tratteneva sempre, diceva che era per mantenersi in forma.

-Un caffè ed un cornetto a cioccolato.

Ordinai. 
Il cameriere scrisse tutto su un block-notes e se ne andò.

-Allora, cosa volevi dirci Zayn? 

Chiese curioso Niall.

Sentii una scossa lungo tutta la coscia. Il mio cellulare stava vibrando.

-Scusate ragazzi, ma devo proprio rispondere...

Mi alzai dal tavolino ed uscii dal locale per rispondere a mia moglie.

-Pronto?

-Amore, come stai? Io ed Harry eravamo in pensiero per te.

-Sto bene, non preoccupatevi! 

-Ma con chi stai? E dove sei?

-Non ci crederai mai... Sto con Zayn e Niall a Londra.

-Oh mio Dio.

La sentivo agitarsi.

-Cosa minchia ci fai lì? 

-Oh amore, è una lunga storia. Quando tornerò a casa te la racconterò. Ora vado. Ciao.

-Ciao amore, ti amo.

-Anch'io.

Attaccai la telefonata, misi il cellulare in tasca ed entrai nel locale.

Era già stato servito tutto al nostro tavolo e Niall già aveva finito il suo cornetto al cioccolato.

-Ok Zayn, sputa il rospo, cosa volevi dirci?

-Pochi giorni Perrie ha avuto una telefonata.

Zayn si fermò.

-E da chi? 

-Non ci crederete mai... da Danielle. 

-E quindi sa dove potremmo trovare Liam?

Chiese entusiasto Niall.

-Aspettate. Ha detto che hanno divorziato e bla bla bla. Comunque ha detto che probabilmente lavora da Hamleys.

-Ragazzi, allora che aspettiamo?

Finimmo di mangiare i cornetti e di bere i caffè che subito pagammo ed uscimmo dal bar entusiasti della novità di Zayn. 

Entrammo nella Rossa. 

-Bhè, non mi sorprende che lavori da Hamleys.

Ammisi. 

-Infatti. 

Confermò Niall e ci abbandonammò ad una piccola risata, ricordando il nostro amico Liam.

Un palazzo enorme, addirittura più grande della villa Malik, si stagliava innanzi a noi. 

Era un edificio bellissimo e colorato. Entrammo ed ad accoglierci ci fu un commesso vestito da pirata.

-Argh, buongiorno.

-Buongiorno, vorremmo sapere se il signor Liam James Payne lavora ancora qui.

Il commesso ci mostrò il suo uncino e se ne andò dietro ad un bancone del negozio, dove una signora gli disse qualcosa.

-Questo tizio mi preoccupa.

Scherzò Zayn.

Dopo due minuti il pirata si avvicinò a noi.

-Mi dispiace, ma non lavora più qui. Ma abbiamo il suo indirizzo di casa, se vi interessa.

-Oh certo, ci interessa.

Il commesso diede un biglietto a Zayn con una scritta viola. 

-Grazie per l'informazione, arrivederci.

Salutammo.

-Argh, alla prossima!

Zayn lesse il biglietto a bassa voce.

-Avete voglia di un viaggetto in treno?

Esordì.

Io e Niall ci guardammo.

-Va bene.

Acconsentimmo.

Ci avviammo alla stazione del treno non sapendo nemmeno verso che ora arrivasse il treno.
Alla vista di quel posto e di quel porticato mi rattristii. Attraversando quel porticato giurai che non sarei tornato indietro ed adesso ero lì. Era strano. Non avevo tradito la mia parola, lo sapevo. Ma comunque mi sembrava strano.
Attraversammo il porticato e ci sedemmo su una panchina.

-Signor Malik, tra quanto tempo passa il treno?

-Ehm, tra un'ora.

Io e Niall gli mandammo un'occhiataccia.

-Spero soltanto che poi almeno lo troviamo Liam...

-Oh, non preoccuparti. Lo sai, ho tutto sotto controllo.

Rispose Zayn. Avevo la sensazione che potesse sbucare dal nulla un amico importante di Malik.
Nel frattempo Niall già era indaffarato ad aprire una piccola bustina di noccioline per poi sgranocchiarle.
Era il momento giusto di telefonare Eleanor per sentire la voce del mio piccolo Harry.
Presi il cellulare dalla tasca, mi alzai dalla panchina e mi avviai dove poteva prendere meglio la linea al cellulare.

-Papà come stai?

Mi rispose Harry. Quasi mi commuovevo. Non sentivo la voce di mio figlio da giorni e già mi mancava così tanto.

-Piccolo sto bene, e tu? 

-Sto bene, però mi manchi...

-Anche tu mi manchi tanto! Che stai facendo?

-Sto giocando alla play station...

Si sentì il mormorio di Eleanor. 

-Ha detto mamma che ti saluta.

Risi di gusto anche se non sapevo bene perchè.

-Dille che ricambio. Vi richiamo stasera. Ciao.

-Ciao papà. 

Quella telefonata subito mi mise di buon umore. Ritornai dai miei amici e mi sedetti sulla panchina. 

-Guardate, se scrivo il mio nome su Google cosa esce!

Ci disse Niall.

-Cretino, li sai a memoria i vari risultati della ricerca di Google.

-Lo so, ma era da così tanto tempo che non mi cercavo su Google.

Mi rispose.

Ridemmo ricordardando quando per scherzare facevamo a gara per quanti risultati uscivano se scrivavamo il nostro nome.

-Zayn, quanto manca?

-Poc...

Nemmeno riuscì a finire la frase che si sentì una voce.
'Next Station London, London Station' 
Ci alzammo dalla panchina e ci avvicinammo al binario.
Niall ci guardò con un sorrisetto malizioso. Allungò una gamba e.. 'Don't across a yellow line' 

-Sei sempre il solito cretino Nialler!

-Ma che volete? Mi diverte sentire quella voce...

Ammise Niall ironicamente.

Il vagone del treno si fermò davanti a noi ed entrammo.

Lo sapevo. Avevo una certa intuizione che succedeva.

-Niall, possibile che ancora fai le corse per prendere il posto?

-Ma... io mi voglio sedere...

Gli feci un'occhiataccia e mi sedetti accanto a lui lasciando Zayn in piedi.

-Sei il solito sfaticato, Niall...

Non aveva parlato Zayn. Io non avevo parlato. Non penso che Niall parlava da solo, quindi...
Mi voltai. Non vidi nessuno che conoscevo.
Niall mi guardava confuso. 

-Stavate cercando me? No, perchè se non è così penso che stritolerò Niall.

Zayn, prima intento ad ammirarsi dal riflesso delle porte, si asciugò una lacrima che gli scivolò sul viso.

-Oh mio Dio, Liam! 

Questa volta mi voltai e riuscii a riconoscerlo. Era cambiato ed anche parecchio. Si era fatto crescere la barba ed i capelli. Ma gli occhi, quelli da bambino, erano sempre gli stessi. 
Zayn e Liam si abbracciarono. 
Un sorriso, mai visto, si disegnò sul viso di Zayn. 
Liam poi abbracciò Niall non smettendo di dire quanto gli eravamo mancati.
Poi abbracciò me e mi sentii felice, davvero felice. 

-Devo o non devo scritolare Niall?

Ci domandò.

-No, ma sono comunque d'accordo se lo facessi.


Niall fece una falsa espressione afflitta. 

Scherzando e parlando arrivammo a destinazione. Wolverhampton. 

-Si ma... ora che ci facciamo qui? 

Uscimmo dal vagone.

-Avete fame? 

-E me lo chiedi anche?

Niall scherzò.

-Si.

Annuii.

-Oh certo.
Disse Zayn.
-Allora verrete a pranzo da me, su.
Felici, come non mai, uscimmo dalla stazione del treno ed entrammo in un taxi.
-Buonpomeriggio.
-Dove vi porto, signori?
-Al centro di Wolverhampton, grazie.
Il tassista accese il motore e partimmo.
-Oh mi manca un pò il rombo della mia Rossa.
Disse Zayn scherzando.
Arrivammo al centro della cittadina in pochi minuti. 
Pagammo il tassista e Liam ci fece strada verso casa sua.
Liam viveva in un appartamento in un palazzo bellissimo, colorato e con balconi decorati da vasi con piccoli fiori viola. 
Entrammo, dal grande portone, nel palazzo. Tutto era preciso e ordinato. Non c'era una carta sulle scale o una persona che parlava a voce troppo alta. 
Salimmo le scale fino al primo piano. 
Guardai lo zerbino. Era marroncino come il legno della porta di casa e c'era stampato il cognome del proprietario dell'abitazione. 'Payne' 
Alzai la testa ed incrociai il suo sguardo confuso. 
-Dai, signor Payne, ci faccia entrare in casa.
-Uno, due e tre...su, entrate.
Entrammo in casa. L'arredamento era molto stile...Liam. Era tutto perfetto. C'era una libreria con tanti libri che copriva la maggior parte del muro che avevamo di fronte. C'era un piccolo salotto con due divani e una televisione al plasma. 
Liam con molta attenzione ci fece fare il giro della casa e ci guidò in tutti gli angoli delle stanze.
-Ecco, vi ho mostrato tutta la mia cas..
Nemmeno riuscì a finire di parlare che Niall si buttò sul divano ed accese la televisione.
-Ah, hai ragione Liam. In questa casa si sta una meraviglia.
-E' inutile, Niall non cambierà mai.
Liam lo guardò seccato.
-Ragazzi, io e Lou prerareremo qualcosa da mangiare..
-Ah, ora sì che si ragiona!
Esultò Niall.
Zayn si sedette accanto a Niall. 
-Niall, mi dai il telecomando?
-Zayn sei pazzo? E' mio, lo preso prima io.
Senza ulteriori parole Zayn mise una mano nella maglia di Niall ed iniziò a fargli il solletico.
-No, Zayn smettila, sei sleale!
Niall rideva e dopo alcuni minuti mollò la presa sul prezioso telecomando.
-Vaffanculo Zayn.
Zayn gli sorrise e cambiò canale.
-Cazzo, la partita del Manchester!
Niall sbuffò.
Io e Liam decidemmo di cucinare della pasta.
Accendemmo il fuoco sotto la pentola. 
-Mi pare che ci manca qualcuno..
Iniziò il discorso Liam.
-Liam, non ci pensare proprio, lo so che vorresti che anche lui fosse qui, ma..
-Non puoi non vederlo per sempre..
-Lo so, mi manca ma lo sai che complicherebbe di più le cose..
L'acqua nella pentola iniziò a fare le bolle, quindi ci buttammo i spaghetti. Dopo cinque minuti scolammo la pasta ed aggiungemmo il sugo che avevamo preparato. 
-Niall, Zayn a tavola!
-Un attimo, Lou! 
Mi rispose Niall.
Ci furono alcuni attimi di silenzio e poi un forte, fortissimo 'Goaaaaaaaal'
Io e Liam guardammo seccati l'esultanza di Zayn che correva per tutto il salotto urlando.
-Non solo Niall non cambierà mai..
Ammisi.
Ci sedemmo a tavola ed iniziammo a mangiare.
Zayn, Niall e Liam ora mi guardavano. 
Niall prese un respiro come per prendere coraggio.
-Abbiamo bisogno di rivedere Harry.
A quel nome il mio cuore sussultò. Ricordi che speravo avessi messo da parte raffiorarono nella mia memoria.
Aveva ragione Liam. Non posso non vederlo per sempre.

  
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