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Autore: Nori Namow    02/11/2012    13 recensioni
«Ther, nessuno può separarci. Tu sei la mia combinazione perfetta.»
***
«Smettila idiota.».
«Ti amo.»
«Lo so.»
«E sono un idiota. Sai anche questo?»
«So anche questo.»
«E tu non mi ami più?»
«Io ti amo. Ma se mi lasci di nuovo o fai il coglione, giuro che ti strappo i testicoli.» borbottò seria più che mai.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Due settimane dopo…

 
 
-KATHERINE.
«Se vuoi chiamo Sasha, non mi va di lasciarti sola, sperduta…» sussurrò mia madre, quasi sull’ orlo delle lacrime.
«Mamma, ho praticamente diciotto anni, tu e papà state andando in Francia per tre giorni in gita scolastica, non in guerra!» le feci notare con un sopracciglio alzato.
«Lo so, è che la preside ci ha costretti, altrimenti non sarei mai partita, insomma…» mi abbracciò forte, e mi sentii mancare.
Mancare il respiro.
Mi stava soffocando, dannazione!
«Mamma mi stai uccidendo…» riuscii a tossire, e lei mi lasciò.
«Bene, allora… I soldi sono nel cassetto della cucina, le chiavi anche. La dispensa è piena, e …» cominciò a farmi tutte le rassicurazioni possibili ed immaginabili, mentre chiudeva la sua valigia, pronta a partire. Poi fu il turno di mio padre, che non esitava a fare il possessivo.
«E mi raccomando: niente feste, niente ragazzi, niente alcool, niente fumo. Fai la brava e, per l’ amor del Cielo, non avere paura del buio.» lo abbracciai velocemente, liquidandoli con un sorrisone e una mano alzata a mo’ di saluto. Quando chiusero la porta, tirai un sospiro di sollievo.
Per tre giorni, il mondo sarà mio.
Composi velocemente un numero familiare sul cellulare, aspettando una risposta.
«Kath?» rispose dopo pochi squilli, e mi buttai sul divano, compiaciuta.
«I miei sono andati in Francia. Ma non voglio stare sola. Che ne dici di venire a dormire qui, stasera? Ah, puoi portare anche Louis, se ti va.» dissi maliziosamente.
«E naturalmente verrà anche Harold, che troverà Louis e lo ucciderà.»
«Grace, smettila di essere paranoica. Prima o poi glielo dovrete dire. » puntualizzai alla bionda, che sbuffò sonoramente, rattristandosi.
«Ultimamente, ogni volta che Louis viene a casa, lo guarda come se volesse ucciderlo. Come se avesse capito tutto, lo stronzo. Capisci?!»
«Hey, è il mio ragazzo. E il mio adorabile ragazzo deve solo capire che con te, Louis è una persona migliore.»
«Va bene, come non detto. Ci vediamo ad Hip Hop?»
«Ovviamente!»
Chiusi la chiamata, osservando pensierosa lo schermo, per un po'. Dio, se adoravo il venerdì pomeriggio.
 
«Ciao splendore!» avvertii qualcuno cingermi i fianchi, abbracciandomi da dietro, e quella voce mi fece sussultare.
Mi voltai velocemente, e un Harry più bello che mai mi sorrise per poi trascinarmi in un bacio mozzafiato. Non ci curammo affatto di Grace che stava lì a guardarci schifata, ma del resto si sa, quando sei innamorata non guardi molto cosa succede attorno a te.
«Che giorno è oggi?» sussurrò fra un bacio ed un altro, facendomi ridere.
«Oggi è un mese di tortura. Wow, davvero sto con te da un mese?» mi finsi incredula, e lui mi fece la linguaccia, pronto a baciarmi nuovamente.
«Hazza, fai schifo. Se volevo guardarmi un porno rimanevo a casa mia!» trillò una voce familiare a pochi metri da noi.
Chissà per quale motivo Louis Tomlinson era venuto? Mistero.
«Io non dicevo niente quando ficcavi la lingua in gola a Sandy.» Harry fece un sorriso sornione, mentre Louis arrossiva appena, in quanto Grace lo stava uccidendo con lo sguardo. Sapevo dove voleva arrivare Harry, ma non ci sarebbe riuscito. Grace era più forte di quanto pensava.
Lo avrebbe ucciso in silenzio, lontano dagli occhi indiscreti.
«Che ci fai qui, Tommo?» domandò qualche minuto dopo, sempre con quel sorriso perfetto stampato in faccia.
«Mi annoiavo e volevo disturbarti. » scrollò le spalle, per poi gelarsi sul posto.
Un ragazzo biondo e con occhi azzurri si era fermato con la sua moto davanti a noi, salutando Grace con la mano. Lei gli corse incontro felice, più per far ingelosire Louis.
«Paul! Da quanto tempo!» si abbracciarono stretti, e potei vedere la mascella di Louis irrigidirsi.
«La mia biondina! Accidenti, sei diventata ancora più bella!» osservò lui, facendola allontanare quel tanto che bastava per osservarla meglio.
«Hazza! Ciao anche a te!» scese e ripose il casco nello scomparto della moto, per poi dirigersi verso Harry, che lo salutò con una pacca sulla spalla.
«Hey, Paul! Cosa ci fai qui?»
«Sono venuto a salutare Will, un vecchio amico…» poi si soffermò su di me, e rimase imbambolato per dieci secondi circa.
Cominciava a mettermi a disagio, visto che praticamente era come se avesse avuto il colpo di fulmine.
«Calma i bollenti spiriti Paul, lei è mia.» Harry rise, dando un leggero schiaffo sulla faccia a Paul, che sembrò ridestarsi.
Si presentò porgendomi la mano, e la strinsi mentre le mie guance si coloravano di rosso.
«Dobbiamo andare, Kath. È tardi.» Grace mi prese per mano, salutando con un bacio sulla guancia il fratello e Paul, e con uno sguardo assassino Louis, che ci rimase un po' male.
«Dai, Grè, è stato tanto tempo fa. Non arrabbiarti.» le sussurrai vicino alle scale. Lei sbuffò irata, per poi voltarsi nuovamente verso i tre.
«Che ne dite di guardare la lezione?» finse un sorriso, ma potrei giurarlo, gli occhi di Louis brillavano.
 
 
«Non sono venuta qui, per poi dormire da sola, chiaro?!» trillò Grace verso Harry, che aveva fatto persino gli occhi dolci, per convincerla.
Eravamo io, Harry, Grace e Louis, a casa mia. E dopo aver visto TED, e dopo essere morti dalle risate, era il momento della ‘nanna’.
Solo che Harry voleva dormire con me, ma lui non voleva che sua sorella dormisse con Louis. Molto interessante, insomma.
«Tu con Louis non ci dormi!» tuonò Harry con la sua voce sexy, fantastica, meravi… con la sua voce.
«Fate come se non fossi a un metro da voi, eh.» Louis aveva la testa bassa, ed era di malumore.
«No amore, non preoccuparti. Io ti tradisco con lei, ma amo te, lo sai?» scherzò Harry, dandogli un pugno sulla spalla.
«Ti amo anche io, Styles.» rispose, e per un istante i suoi occhi saettarono su Grace.
«Harry Styles, vero amore?» chiese conferma il riccio, mentre Louis annuiva piano, sempre con lo sguardo basso. Grace ringhiò qualcosa di incomprensibile, ma che sicuramente non era qualcosa di carino, e si buttò sul mio letto, infilandosi sotto le coperte.
«Dai sorellina, prometto che sarò il tuo schiavetto per una settimana!» Harry si mise in ginocchio, pregandola. Lei sbuffò sonoramente, uscendo furiosa dalle coperte.
Si mise in piedi, guardando me, Harry e Louis come fossimo alieni. Poi prese occhi blu per mano, trascinandolo nella camera degli ospiti.
«Vieni, Louis. Non vorrai sentire rumori molesti stanotte, no?» domandò retorica, per poi chiudersi la porta alle spalle.
Harry le corse dietro, aprendo la porta.
«Che vuoi ancora?» Grace si stava arrabbiando sul serio, lo percepivo nell’ aria come fosse puzza di bruciato. Ma fu Louis a scoppiare come una pentola a pressione.
«Cazzo Harry, non la tocco! Smettila di seguirci manco fossi un maniaco pervertito!» gli tremavano leggermente le mani, e Harry lo guardò in cagnesco per un attimo.
«Calmiamoci, ok?» intervenni, prima che la situazione degenerasse.
«E va bene. Ma non osare tradirmi, amore.» gli fece l’ occhiolino, per poi chiudere la porta.
Harry, perché sei così stupido?
 
Mi tuffai letteralmente nel letto, senza curarmi del fatto che potevo sembrare un delfino schizofrenico.
Harry si accomodò con molta più delicatezza accanto a me, e mi abbracciò come fa un koala con il proprio albero.
Terribilmente dolce, ecco cosa era lui.
«Devo darti una cosa.» sussurrò dopo un po' di tempo al mio orecchio, facendomi rabbrividire ancora una volta. Si alzò di scatto, dirigendosi verso i suoi jeans poggiati sulla mia sedia. Accesi la luce del comodino per distinguere meglio i suoi lineamenti perfetti, e per poco non mi venne in infarto.
«Harry?» lo chiamai, cauta.
«Mmh?»
«Perché sei in boxer?» indicai il suo ‘pigiama’ e lui rise sommessamente, ritornando a letto con una scatolina in mano. Poi me ne ricordai.
Anche io gli avevo fatto un regalo per il mesiversario. Mi alzai frettolosamente, cercando il pacchettino nella borsa che, neanche a farlo apposta, era uguale al suo.
Quando tornai sul letto con la scatolina fra le mani, mi diede un bacio a fior di labbra, per poi approfondirlo con mio grande piacere.
Era passato un mese, da quell’ uscita al cinema. Trenta giorni di fidanzamento, e mai un litigio. Nulla, nemmeno un battibecco, e la cosa mi faceva altamente piacere.
«Aprilo prima tu.» sussurrò per poi porgermi la scatolina, che scartai con curiosità, assomigliando molto ai bambini il giorno di Natale.
Non appena ne vidi il contenuto scoppiai a ridere, rovesciandomi all’ indietro.
Lui sembrava triste, deluso da quella reazione, ma non potevo far altro che ridere, davvero.
«Lo sapevo che non ti piaceva. Dio, che cogl…» lo zittii con un bacio a stampo, per poi sorridergli felice.
«Harry, è fantastico. Solo che… Ti ho fatto lo stesso regalo.» mi morsi il labbro inferiore per non ridere nuovamente, e vidi Harry scartare il suo regalo.
Quando vide il braccialetto di caucciu nero, con dei piccoli ciondoli di note musicali, scoppiò a ridere insieme a me.
Era lo stesso, identico regalo. Incredibile.
«Beh, almeno abbiamo gusti molto simili.» disse per poi allacciarmi il bracciale al polso. Io lo aiutai a mettere il suo, visto che ci trafficava da minuti, ormai, con scarsi risultati.
Quando spensi la luce, mi accucciai al suo petto, assomigliando ad una bambina che strizza il suo orsetto di peluche.
«Ti amo.» lo sentii sussurrare vicino alle mie labbra, per poi baciarmi dolcemente. Sentii gli pterodattili volare come impazziti, le gambe diventare di gelatina, e un caldo che mi faceva venire voglia di una doccia ghiacciata.
Regnava il silenzio, e il respiro mi si era bloccato in gola. Dì qualcosa di sensato, avanti!
«Ce l’ hai con me?» biascicai, e lo sentii ridere sommessamente.
Che geniaccio Kath, davvero!
«No, stavo parlando con Louis.» mi prese in giro, mentre gli davo un leggero pugno al petto, stringendomi ancora di più a lui.
«Ti amo anche io.» sussurrai quando il mio corpo tornò in uno stato equilibrato. La sua presa intorno alla mia vita si strinse, e sapevo che nulla avrebbe potuto rovinare quel momento così perfetto.
 
 
 
-GRACE.
«Sei arrabbiata?»
Erano dieci minuti che tenevo gli occhi serrati manco avessero la colla. Volevo dormire, dormire, dormire. Ma naturalmente Louis ficcolinguaingola Tomlinson doveva svegliarmi con quel tono dolce. Dio se l' odiavo, in quel momento.
«Che ti importa? Tanto poi vai a consolarti da Sandy.» sbuffai spazientita quando mi diede un bacio sulla spalla. Si era attaccato a me come una cozza, non che mi dispiacesse, anzi.
«È successo un anno fa, Grace. E poi guarda da che pulpito viene la predica. Dimmi, siete molto amici tu e Paul?» wow, era una punta di gelosia, quella che ascoltavo nella sua voce?
«Siamo amici d’ infanzia.» feci la vaga, per farlo ingelosire ancora di più.
Come previsto, cominciò a solleticarmi i fianchi, facendomi contorcere per non ridere sguaiatamente, e svegliare i due piccioncini.
«Togliti, Tomlinson!» lo minacciai, mentre mi bloccava i polsi e mettendosi su di me, per baciarmi liberamente.
Non mi sarei mai stancata di quei baci, sul serio.
Lasciò la presa sui polsi, per poggiarmi una mano sul viso e l’ altra  sul materasso, per non pesarmi troppo, mentre il bacio diventava più profondo.
«Ringrazia il fato, il destino, Dio, insomma chi diavolo vuoi, che c’è tuo fratello dall’ altro lato.» sussurrò maliziosamente a pochi millimetri dalle mie labbra.
«Altrimenti?»
«Altrimenti questo adorabile pigiama con il pinguino sarebbe arrivato dall’ altra parte della stanza.»
Annullai le distanze, abbracciandolo forte e baciandolo con dolcezza. Speravo solo che quel momento durasse per sempre.




SCIAO BELE.
Yeeee, ce l' ho fatta ad aggiornare, siete happy? :3
Allor, come va la vita? A me una cacca.
Cioè, ho scoperto che alcune directioners sono pazze maniache schizofreniche °-°
Ma che cazz. Io non urlerei mai, sul serio.
Al massimo svengo una decina di volte, ma non faccio la pazza. E che cazz.
Ma vabè, alloooVa, ho fatto passare un pò di tempo, tutto rose e fiori... Per ora hehe *_*
Ma vaaabè, ora vado a scrivere l' altra ff che pubblicherò piano piano quando The werewolf and the vampire' arriverà al termine.
Ciao, belle! E grazie per le recensioni, siete meravigliose!
ODDIO STA GIF HAHAHAHAH

   
 
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