Passeggio per le strade di Bradford, illuminate dalla luce del sole di prima mattina, potevano essere massimo le sei e mezzo, così cammino con tutta la calma,
fino a quando caccio fuori il telefono dalla tasca del mio jeans e vedo lo schermo. Sono le 7.00 del mattino e come sempre ho fatto tardi a lavoro.
Comincio a correre a più non posso e arrivo con il fiatone, e ovviamente,
fino a quando caccio fuori il telefono dalla tasca del mio jeans e vedo lo schermo. Sono le 7.00 del mattino e come sempre ho fatto tardi a lavoro.
Comincio a correre a più non posso e arrivo con il fiatone, e ovviamente,
mi prendo la sgridata dal mio capo.
Mi infilo il mio grembiule di quell’orribile colore verdognolo e mi metto dietro
la cassa, non avevo nemmeno fatto colazione e i miei occhi erano terribilmente attratti da tutti i dolci affianco a me.
Jessie: ‘uno strappo alla regola?’
dice proponendomi un muffin decisamente invitante.
Io: ‘no, non possiamo’ dico sicura di me, ma chissà perché il mio sguardo
è ancora posato su quel muffin.
Jessie: ‘okay, allora lo prendo solo io’ dice dandogli un morso.
Dopo circa un minuto mi frego anche io un muffin al cioccolato e lo divoro,
fino ad ingozzarmi.
Jessie: ‘come sei bella, tutta sporca di cioccolato’ dice ridendo, e io con lei.
Jessie è un’altra povera ragazza come me,
non ho molto da dire su di lei, visto che è qui solo da un mese,
non mi sono interessata a lei più di tanto,
almeno era socievole, e fare una chiacchierata
con lei diminuiva la noia a lavoro.
Forse sarebbe meglio cominciare dal principio.
Mi chiamo Veronica Tomlinson e lavoro in questo schifo di locale da quando ero piccola, nelle varie festività e l’estate, per farmi qualche soldo,
adoro viaggiare con mio fratello maggiore, e posso farlo solo così.
Jessie: ‘Ronnie, non dormire!’
mi ricorda mentre mi appisolo sulla cassa.
Oggi è 3 settembre e sono chiusa qui dentro da ormai due mesi,
che estate da favola si può dire. Mi infilo le mie cuffiette e comincio
a canticchiare un po’ fino a quando cominciano ad arrivare i clienti,
così le rimetto nella tasca dei jeans e
ogni tanto scambio una parola con Jessie.
Finalmente finisco il mio turno,
poso il grembiule al solito posto e saluto Jessie,
povera, a lei toccavano altre due ore.
Prendo la giacca quando all’improvviso mi ferma il mio capo,
ma, ormai io, dopo tutto questo tempo potevo chiamarla solo Ally.
Io: ‘io stacco, a stasera’
Ally: ‘come? Non vedi quanta gente c’è?
La novellina non se la caverà da sola’
Io: ‘come? Mi tocca un altro turno?’
Ally: ‘dai, ti pago’ Io: ‘okay..’ dico sbuffando.
Mi rimetto accanto alla cassa e Jessie mi rivolge un sorriso quasi per dire
‘grazie, mi stai salvando la vita’.
Io: ‘mi ringrazierai a vita’ Jessie: ‘infatti, lo farò’.
Guardo continuamente l’orologio, ora è mezzogiorno e mancano pochi minuti alla fine del mio secondo turno, finalmente.
Stavo per prepararmi quando vedo Jessie continuare a toccarmi il braccio.
Jessie: ‘non puoi andartene sul più bello’ subito mi giro e vedo entrare nel locale un ragazzo. Un bel ragazzo.
Jessie: ‘questo te lo lascio a te, non vengono mai clienti così carini qui’
Io: ‘guarda, ha anche la ragazza’
dico indicandola cercando di non dare nell’occhio.
Jessie fa spallucce e si sposta dalla cassa, lasciandomi sola.
Vedo una bionda sedersi al tavolo e questo tipo avvicinarsi al bancone.
Si appoggia e si toglie gli occhiali da sole,
mostrando due occhi enormi color nocciola,
ma allo stesso tempo chiaramente
stanchi e affaticati, wow, notte interessante forse.
Io: ‘salve’ dico con un sorriso.
Tipo: ‘due fette di torta al cioccolato e due frappuccini, grazie’
subito Jessie corre a prendere le cose e io rimango
due secondi a fissarlo, aveva gli occhi praticamente chiusi,
con le braccia sul bancone, okay, la situazione era imbarazzante.
Io: ‘mi scusi, è sicuro di sentirsi bene?’
dico riportandolo alla realtà.
Tipo: ‘si, grazie.. comunque.. piacere, mi chiamo Will’
dice squadrandomi dalla testa ai piedi e sfoggiando il suo sorriso, direi perfetto.
Io: ‘ehm.. okay, Ronn..’
nemmeno il tempo di finire la frase che sento la bionda urlare
‘Zayn, ti muovi? Ho fame!’
wow, che galantuomo a mentirmi anche sul suo vero nome.
Io: ‘ecco quello che hai ordinato, ora dovresti andare Will.. o preferisci Zayn?!’
dico passandogli il vassoio con un sorrisetto falsissimo.
Lui, leggermente imbarazzato per la bellissima
figura che aveva appena fatto torna a sedersi accanto alla bionda.
Finalmente finisco il mio turno, prendo la mia borsa e filo via dal locale,
incontrando per un ultima volta lo sguardo di quel ragazzo,
di cui non ricordavo nemmeno uno dei due nomi che mi aveva detto.
Spazio Autrice:
Ciao ragazzuoli.
Questo è il primo capitolo,spero che la storia vi piaccia.
Le recensioni sono ben gradite.
Aggiornerò appena posso (:
#Whit Love
Mi infilo il mio grembiule di quell’orribile colore verdognolo e mi metto dietro
la cassa, non avevo nemmeno fatto colazione e i miei occhi erano terribilmente attratti da tutti i dolci affianco a me.
Jessie: ‘uno strappo alla regola?’
dice proponendomi un muffin decisamente invitante.
Io: ‘no, non possiamo’ dico sicura di me, ma chissà perché il mio sguardo
è ancora posato su quel muffin.
Jessie: ‘okay, allora lo prendo solo io’ dice dandogli un morso.
Dopo circa un minuto mi frego anche io un muffin al cioccolato e lo divoro,
fino ad ingozzarmi.
Jessie: ‘come sei bella, tutta sporca di cioccolato’ dice ridendo, e io con lei.
Jessie è un’altra povera ragazza come me,
non ho molto da dire su di lei, visto che è qui solo da un mese,
non mi sono interessata a lei più di tanto,
almeno era socievole, e fare una chiacchierata
con lei diminuiva la noia a lavoro.
Forse sarebbe meglio cominciare dal principio.
Mi chiamo Veronica Tomlinson e lavoro in questo schifo di locale da quando ero piccola, nelle varie festività e l’estate, per farmi qualche soldo,
adoro viaggiare con mio fratello maggiore, e posso farlo solo così.
Jessie: ‘Ronnie, non dormire!’
mi ricorda mentre mi appisolo sulla cassa.
Oggi è 3 settembre e sono chiusa qui dentro da ormai due mesi,
che estate da favola si può dire. Mi infilo le mie cuffiette e comincio
a canticchiare un po’ fino a quando cominciano ad arrivare i clienti,
così le rimetto nella tasca dei jeans e
ogni tanto scambio una parola con Jessie.
Finalmente finisco il mio turno,
poso il grembiule al solito posto e saluto Jessie,
povera, a lei toccavano altre due ore.
Prendo la giacca quando all’improvviso mi ferma il mio capo,
ma, ormai io, dopo tutto questo tempo potevo chiamarla solo Ally.
Io: ‘io stacco, a stasera’
Ally: ‘come? Non vedi quanta gente c’è?
La novellina non se la caverà da sola’
Io: ‘come? Mi tocca un altro turno?’
Ally: ‘dai, ti pago’ Io: ‘okay..’ dico sbuffando.
Mi rimetto accanto alla cassa e Jessie mi rivolge un sorriso quasi per dire
‘grazie, mi stai salvando la vita’.
Io: ‘mi ringrazierai a vita’ Jessie: ‘infatti, lo farò’.
Guardo continuamente l’orologio, ora è mezzogiorno e mancano pochi minuti alla fine del mio secondo turno, finalmente.
Stavo per prepararmi quando vedo Jessie continuare a toccarmi il braccio.
Jessie: ‘non puoi andartene sul più bello’ subito mi giro e vedo entrare nel locale un ragazzo. Un bel ragazzo.
Jessie: ‘questo te lo lascio a te, non vengono mai clienti così carini qui’
Io: ‘guarda, ha anche la ragazza’
dico indicandola cercando di non dare nell’occhio.
Jessie fa spallucce e si sposta dalla cassa, lasciandomi sola.
Vedo una bionda sedersi al tavolo e questo tipo avvicinarsi al bancone.
Si appoggia e si toglie gli occhiali da sole,
mostrando due occhi enormi color nocciola,
ma allo stesso tempo chiaramente
stanchi e affaticati, wow, notte interessante forse.
Io: ‘salve’ dico con un sorriso.
Tipo: ‘due fette di torta al cioccolato e due frappuccini, grazie’
subito Jessie corre a prendere le cose e io rimango
due secondi a fissarlo, aveva gli occhi praticamente chiusi,
con le braccia sul bancone, okay, la situazione era imbarazzante.
Io: ‘mi scusi, è sicuro di sentirsi bene?’
dico riportandolo alla realtà.
Tipo: ‘si, grazie.. comunque.. piacere, mi chiamo Will’
dice squadrandomi dalla testa ai piedi e sfoggiando il suo sorriso, direi perfetto.
Io: ‘ehm.. okay, Ronn..’
nemmeno il tempo di finire la frase che sento la bionda urlare
‘Zayn, ti muovi? Ho fame!’
wow, che galantuomo a mentirmi anche sul suo vero nome.
Io: ‘ecco quello che hai ordinato, ora dovresti andare Will.. o preferisci Zayn?!’
dico passandogli il vassoio con un sorrisetto falsissimo.
Lui, leggermente imbarazzato per la bellissima
figura che aveva appena fatto torna a sedersi accanto alla bionda.
Finalmente finisco il mio turno, prendo la mia borsa e filo via dal locale,
incontrando per un ultima volta lo sguardo di quel ragazzo,
di cui non ricordavo nemmeno uno dei due nomi che mi aveva detto.
Spazio Autrice:
Ciao ragazzuoli.
Questo è il primo capitolo,spero che la storia vi piaccia.
Le recensioni sono ben gradite.
Aggiornerò appena posso (:
#Whit Love