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Autore: tomlinsasia    03/11/2012    2 recensioni
“Senti,non voglio fare giri di parole,perciò te lo dico chiaro e tondo”,disse Sara,sospirando. “Io ti conosco già. Mi ricordo di averti visto da qualche altra parte,di aver già parlato con te e…”.
La risata del riccio la interruppe. Sara incrociò le braccia al petto.
“Ma cosa ti fumi,la mattina?”,domandò Harry,mentre riacquistava un po’ di dignità.”Io non mi ricordo di te,non ti ho mai conosciuto e “,sembrò lottare contro se stesso per finire la frase, “e non ho intenzione di farlo”.
Si girò ,lasciando la mora da sola,con il cuore a pezzi. Non si sarebbe riaggiustato facilmente,anzi: non si sarebbe ricomposto per sempre.
[Sarry].
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sei.
Beelzebub.

 

Si lasciò cadere per terra. Harry le aveva regalato uno sguardo carico d’odio e il suo cuore era sprofondato verso l’abisso.  Si mise le mani tra i capelli,cercando di scacciare la frustrazione e la tristezza che erano nel suo corpo in quel momento.
Si accorse troppo tardi che stava piangendo.
Louis tossì. “Scusa,non volevo farti male”.
“Lou,non penso che sia colpa tua…”. Sydney indicò con la testa l’entrata del dormitorio e il castano deglutì.
Sara sentiva tutti gli occhi puntati addosso. Senza rendersene conto si alzò e corse .
Non le importava dove sarebbe andata a finire. Non le importava se si faceva male.
L’unica cosa che aveva in mente era Harry,i suoi sogni e il comportamento del ragazzo.
Attraversò il dormitorio,tirando dritta verso il cimitero. Arrivò fino in cima,vicino al mausoleo. Ricordò  la chiacchierata che aveva fatto con Zayn e,istintivamente,si sedette di fronte alla porta.  Ripensò la diavolo: l’aveva vista veramente oppure era solo una sua immaginazione?
Alzò la testa verso il diavolo e si scostò subito dalla porta.
Gli occhi erano rosso vermiglio,il legno si stava trasformando in pelle vera e le due corna diventarono solide e nere. Il battiporta che era attaccato ai lati della bocca cadde,provocando un rumore sordo.
Sara arretrò ancora,gattonando all’indietro come un gambero,finché non batté la schiena contro una lapide. “Cristo,cristo,cristo…”,mormorò.
Il diavolo prese forma concreta. Il corpo era muscoloso,rosso. Gli occhi erano diventati giallastri, le corna si erano appuntite e le mani erano grandi,possenti.
“Beh,non sono proprio Cristo,ma va bene lo stesso,che dici?”,mormorò lui.
La sua voce  cupa rimbombava,spezzando il  silenzio che si era creato tra i due.
 Sara tastò il terreno,cercando qualcosa da lanciargli addosso. La sua mano trovò un oggetto rotondo e appuntito,che le provocò un taglio sull’indice.  Un sasso.
Lo afferrò ben stretto nella sua mano,prima di lanciarlo verso il demone. A contatto con la pelle del diavolo,il sasso bruciò e diventò un mucchietto di cenere.
Sara spalancò gli occhi. Non c’erano modi per scampare a quella cosa. Perciò fece l’unica cosa che le parve sensata: correre.
In discesa era più difficile,rischiava di cadere a causa del terreno irregolare ,ma non si fermò. Nemmeno quando stava per perdere l’equilibrio.
Il diavolo le era dietro,sembrava tenere il passo molto bene.
Quando si ritrovò di nuovo in pianura,Sara lottò contro il cancello sgangherato. Dall’altra parte c’era un sasso che non le permetteva di aprirlo,ma lei continuava a spingere. Quando si posò con le spalle al ferro arrugginito,trattenne un urlo.
Il diavolo era proprio di fronte a lei,i suoi occhi gialli si fusero in quelli nocciola di Sara. E. a quel punto,un ricordo riaffiorò nella sua mente.
 
“Non sei costretta a decidere”,mormorò quello. Era bellissimo,Sara ne era consapevole. Gli occhi verdi di lui le rendevano la vita più felice.
“Invece devo”,disse l’altra.
Il ragazzo le spostò una ciocca di capelli ,rimettendogliela a posto dietro le orecchie.
Lui la guardò negli occhi,sorridendole. “Hai capito il mio piano? E’ assolutamente perfetto e fatto per noi. Avere un mondo nostro dov’è l’amore a dominare. Dove possiamo stare insieme io e te,da soli,dove possiamo comandare noi. Non è questo che vuoi? Vivere con me per sempre?Sai che noi possiamo. Guarda quelli lì,invece”,con la mano indicò gli uomini che si muovevano sotto di loro.  “Loro non possono. Sanno che un giorno moriranno.”
La ragazza lo guardò male.
Lui sospirò. “Non mi guardare così,lo sai che odio quando ti arrabbi.” Le sorrise.
Lei non si scompose.  La fronte era ancora aggrottata. La baciò,cercando di  migliorare l’umore della sua ragazza. Niente.
 Lei non ricambiò, non chiuse nemmeno gli occhi.  Quando il ragazzo si staccò,sospirò.
“Cos’ho detto di male,ora?”,chiese.
“Tu vuoi  comandare un mondo nuovo. Non apprezzi ciò che Lui ci dà. Come puoi? Come puoi solo pensare di governare un solo mondo? Sei un’egoista!”. Lo spinse via. “Basta. E’ finita,Lucifero”.
 
“Tu…tu… ti conosco”,mormorò la ragazza. Fece per avvicinarsi,ma la pelle rossa del demone irradiava caldo e ritirò la mano per non scottarsi.
La rabbia che si era impadronita del diavolo scomparve. Sul suo volto comparve un’ombra di sorrido. “Ti ricordi di me?”.
Sara annuì. Poi scosse la testa. “No,aspetta; ti ho già visto. Ne sono sicura. Ma non ti conosco”.
Il diavolo parve incavolarsi ancora. Gli occhi diventarono di nuovo rossi ,Sara si afferrò ad un’asta del cancello e spinse verso l’esterno,cercando di spostare il masso.
Niente da fare.
“Se tu mi avessi dato retta! Non saresti in questa situazione!”,urlò il diavolo. La voce rimbombò nuovamente e la ragazza si coprì le orecchie.  “Ma tu fai sempre di testa tua.”. Questa volta il suo tono si era addolcito,ma Sara ava ancora le orecchie coperte.
Il diavolo le alzò il viso con l’indice rosso  e l’unghia lunga,nera e affilata,pronta a tagliarle la gola. “Quando cambierai? Quando cambierà tutto? Me lo chiedo sempre. E ti guardo,ogni giorno,da lassù”. Con la testa indicò il mausoleo. “Sei la creatura più bella che io abbia mai visto. I tuoi occhi sono meravigliosi. I tuoi capelli sono la cosa più bella che io abbia mai visto,perfetti per intrecciarsi uno con l’altro. Il tuo naso,il tuo viso da eschimese…tutto mi fa cadere ai tuoi piedi. Ma tu sei  innamorata e non sono io il fortunato.” Mormorò le ultime parole con disprezzo. “Innamorata di chi,po?Di Harry Styles. Cos’ha di bello quel ragazzo?”.
Le sue mani si strinsero in pugni e le batté a terra con violenza,lasciando una nuvoletta di polvere.
“E io? Cosa ti ricordi di me?”. Sara stava per rispondere,ma lui l’anticipò. “Niente. Assolutamente nulla. Anzi,forse una cosa c’è. Il colore dei miei occhi,perché è maledettamente  verde,come quelli di Harry. Facciamo una prova. Di che colore sono i miei capelli?”,chiese.
Sara,tremante,disse la prima cosa che le passava per la testa. “Neri?”,provò.
“Biondi!”,tuonò la voce del diavolo. Rimbombò ancora e Sara si raggomitolò per terra,tenendosi al cancello. “Hai visto? Mi hai dimenticato.”
Si avvicinò di nuovo alla ragazza. Sara percepì l’odore di muffa e di putrefazione del demone e si rannicchiò ancora di più lontana dal diavolo.
Quello si fece sempre più vicino. “Ma ora,te lo chiedo ancora”. I suoi occhi divennero verde chiaro,i capelli biondi e la pelle liscia e morbida. Sara si meravigliò di tanta bellezza,ma cercò di restare lucida. “Torna con me. Vieni con me,nel mio mondo”.
La ragazza era tentata a dire di sì,come se ci fosse una forza magnetica che l’attraeva.
Sara! Non lo conosci nemmeno!,si disse.
Lui aspettava una sua risposta,gli occhi erano pieni di speranza.  
“No”. Le parole della ragazza suonarono aspre nell’aria. Il volto del demone ridiventò rosso e pauroso,senza lasciar nessuna traccia del viso attraente di poco prima.
“No?”,chiese  lui. La voce era ritornata cavernosa e ,allo stesso tempo fastidiosa. Sara fu costretta a coprirsi le orecchie un’altra volta.
“No!”,urlò la ragazza.  In preda al panico,fece scivolare le mani tra le asti del cancello e provò a spingere con tutta la forza che aveva il masso il più lontano possibile dal cancello,in modo tale che potesse scappare.
Ma i suoi tentativi erano vani. Il diavolo le prese il polso destro,tirandola verso di lui con forza,mentre lei cercava di resistere.
La spalla destra le iniziò a fare male,le sembrava di sentirla  staccarsi dal corpo.
Finché una pietra colpì in pieno un occhio  del mostro. Quello si coprì la faccia con le mani,lasciando finalmente la presa.
Sara fece roteare sia la spalla che il polso,accertandosi che non fossero rotti.
“Sbrigati”,disse una voce. La riconobbe subito. Harry.
Harry era venuto a salvarla da quel mostro.
Harry aveva pensato a lei.
Harry teneva a lei,in qualche modo.
Harry…
“Sbrigati!”,urlò nuovamente il ragazzo. Aveva spostato il masso e Sara scivolò fra le due ante di cancello semiaperte.
Quando il demone riaprì gli occhi,squadrò il riccio. “Tu,brutto…”. Sparì prima di completare la frase in una nuvoletta.
Sara sospirò,accasciandosi contro il corpo di Harry. Lui la prese tra le braccia,accarezzandole la schiena. “Ora è tutto a posto. Stai bene”. Le mormorava parole dolci,per tranquillizzarla. Nonostante tutto,la ragazza tremava ancora come una foglia quando intorno a lei tutto si colorò di buio e perse i sensi.

 

#collassotime ,eh Sarè? :)

Ehiii :3
Vi piace questo capitolo?
Che ne pensate? Scusate se è corto,ma sono un po’ stanca.
Mi dispiace se qualcuno ci è rimasto male per il capitolo scorso.
Scusate,davvero,ma non avevamo nulla da fare.
Ora vado a bere il mio tè caldo,poi vado a letto e domani vedrò cosa devo fare.
Se non mi presento molto è a causa dei compiti.
Scusate,ma mi hanno caricato.
Passate qui?
http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1318620
Danke
♥☺☻♥

  
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