Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: GredandForge    04/11/2012    1 recensioni
Doncaster.
Un lavoretto estivo: fare la baby sitter.
Il bimbo al quale avrebbe dovuto badare per un mese, si rivelò essere il cugino di uno dei cantanti della sua band preferita: Louis Tomlinson.
E se quel lavoro si sarebbe tramutato nella più bella esperienza della sua vita?
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 14: LOVEBITES

Casa Collins, di Manchester, era deserta e vi regnava il silenzio più assoluto. April e joch erano usciti a far compere; Corine e Michael erano stati invitati per un the e dei pasticcini dai vicini; e Rachele ed Austin passeggiavano nel parco lì vicino.

La ragazza aveva dormito in hotel con Louis la sera prima, aveva cenato con lui e Hazza, e ora girava per Manchester con un foulard al collo, e il caldo. Che era diventato asfissiante a causa di quel pezzo di stoffa. Tutta colpa di Louis. Se non le avesse fatto gli occhi da cucciolo, a quest’ora non indosserebbe degli occhiali da sole con lenti talmente scure da far invidia a qualsiasi celebrità, e un dannatissimo foulard. Tutto, naturalmente, per coprire le occhiaie da zombie, e i molteplici succhiotti che le aveva lasciato Boo-Bear.
“Riky non hai caldo con questa sciarpa?” le chiese Austin mentre passeggiavano.
Rachele allargò un po’ il foulard con un dito. Caldo? Stava sciogliendo! Era come un gelato che prendeva la tintarella. In più si sentiva senza energie, e aveva le mani gelide. Strano controsenso.
La testa le girava. Si sedette su una panchina, e portò una mano sulla fronte per asciugare il sudore. Non poteva badare ad Austin in quello stato pietoso, se fosse successo qualcosa, era lei la responsabile, la mente lucida che avrebbe dovuto reagire.
“Aust, mi prometti che non dirai nulla a nessuno?” gli chiese ansiamando.
“Di cosa?” chiese il bambino, piegando il capo di lato.
“Dei… Dei segni sul mio collo” ansimò ancora lei.
“D’accordo” fece spallucce lui. “Ma… Tu sicura che stai bene?”poggiò le manine sulle ginocchia nude della ragazza, e la guardò dritta negli occhi.
L’Italiana annuì, e tolse il pezzo di stoffa colorato che le avvolgeva il collo. Di fronte a loro vi era un chioschetto di granite e gelati. La baby-sitter diede alcune monete al bimbo, chiedendogli di comprarle une granita e qualsiasi cosa per lui.
Il piccolo Collins ubbidì, e dopo poco tornò con una granita alla menta colorata d’azzurro, e una piccola coppa di gelato.
Sul cartoncino in celeste, vi era scritto “Champions”. La “Coppa di campioni” in Italia . Da quanto tempo non vedeva (e mangiava) quella coppetta di gelato panna e cioccolato.
Ringraziò Austin, e bevve alcuni sorsi della granita. Si sentì come rigenerata, infatti il suo viso riprese il solito colorito, facendo scomparire il pallore iniziale.
Austin osservò per alcuni istanti il collo della baby-sitter: “Chi ti ha fatto la bua?” chiese, ingurgitando del gelato alla panna.
L’Italiana gli accarezzò la chioma liscia e castana: “Lou” rispose semplicemente, con un sorriso.
“Era arrabbiato con te?” mandò giù un’altra paletta di gelato: sempre alla panna. “Non doveva farlo, però. Non si picchiano le ragazze” osservò. “Nemmeno con un fiore”
Rachele lo osservò attentamente: Aust stava mangiando solo ed esclusivamente la panna, “scartando” con cura la parte al cioccolato. Quante volte lo aveva fatto anche lei, e solo per gustare alla fine la parte di gelato migliore.
“Non era arrabbiato con me”sorrise divertita, davanti l’innocenza di Austin. “È un modo per dimostrare che mi vuole bene” gli spiegò, bevendo dell’altra granita.
“Che modo strano” borbottò il bimbo. “A me fanno schifo i baci, ma esistono gli abbracci!” replicò. Il gelato di Austin si stava sciogliendo, e lui faceva un po’ di fatica a prenderlo con la palettina di plastica colorata.
Alla ragazza scappò una risata: “Diciamo che sono dei baci un po’ speciali” bevve ancora della granita. “Facciamo una passeggiata?” gli propose.
Il bimbo accettò di buon grado, balzando giù dalla panchina. Rachele lo seguì a ruota, sorseggiando il suo ghiaccio tritato colorato.
Si alzò anche un piacevole venticello fresco. Ah, ora sì che si stava bene!
L’Italiana alzò gli occhi al cielo: azzurro e limpido, come sempre. Alcune nuvole bianche facevano pensare alla panna montata, peccato sfrecciavano via più veloci della luce.
Era tutto calmo in quel 4 agosto di Manchester. Mancava poco. Mancava veramente poco prima di dire addio a quella straordinaria vacanza. La migliore in assoluto della sua vita.

Avevano finito la granita e il gelato. Stavano camminando sul vialetto per tornare a casa. Mancava qualche metro.
“Facciamo a chi arriva prima?” propose Austin guardando Riky con un sorrisetto furbo.
“D’accordo!” accettò lei, ricambiando il sorriso.
“Uno… Due… Tre… VIA!” urlò il bimbo partendo subito dopo. Seguito da Rachele.
Arrivò per primo Austin.
Rachele lo fece salire sulla schiena ed entrarono in casa.
Erano tornati tutti, e stavano organizzando la cena. Riky diede una mano, e giocò con Austin in giardino.
Le sarebbe mancato quel bimbo, e la sua famiglia.







Angolino dell'autrice:
Io che ho scoperto l'esistenza dei succhiotti "recentmente", e che quindi sono la più "inesperta" in questo "settore" vado a scriverci un intero capitolo. Mi voglio un bene immenso!
Comunque, andiamo al sodo. Purtroppo non ho potuto aggiornare come volevo. Desideravo inserire due capitoli in questi quattro giorni di vacanza, invece ne ho postato solo uno. Mi dispiace, ma ho avuto parecchie cose da fare. Spero mi perdonerete.
Detto ciò, passo e chiudo, altrimenti mia madre mi trucida vedendomi già appena alzata davanti al pc.
Sayonara,
Andy.
P.s.: Avete ascoltato Little things? asdfghjkl. (Ovvio che sì, non dovrei manco chiedervelo. LOL.)
 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: GredandForge