Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: SnixTheUnicorn    04/11/2012    5 recensioni
Dal capitolo tre:
[...] - Anche se ho molti pretendenti qui al 'City Of Sun', sai? Ma la politica del villaggio turistico parla chiaro ed io concordo pienamente con questa regola: non dobbiamo avere relazioni con i clienti. Va contro la nostra professionalità. - [...] - Ma a volte trasgredire le regole è divertente, non trovi, San? - sussurrò Brittany al suo orecchio, provocandole un brivido a dir poco piacevole.
AU.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Blaine Anderson, Brittany Pierce, Kurt Hummel, Santana Lopez | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
- La smetti? - si lamentò per l'ennesima volta Kurt, togliendosi gli occhiali da sole firmati che indossava, per poterla rimproverare con lo sguardo. - Sembra che tu te la voglia mangiare. -
Santana non smise un attimo di guardare Brittany che faceva ballare i clienti del 'City Of Sun' e che ogni tanto le regalava quegli splendidi sorrisi dei quali non poteva più fare a meno.
- Non ti risponde proprio. - gli fece notare Blaine, il quale sedeva accanto a Kurt. - Non solo dovevo sopportare Brittany e i suoi pensieri poco casti su Santana, ma adesso devo anche vederle sprizzare amore da tutti i pori. -
La ragazza gli tirò una delle ciabatte di Kurt che il riccio schivò prontamente. - Tu, essere dai capelli amorfi, - gli puntò il dito contro. - parli troppo. -
- Mi hai lanciato una scarpa?! - chiese scioccato il ragazzo posandosi una mano sul cuore, senza ricevere risposta. - Mi ha lanciato una scarpa! - ripeté, rivolgendosi a Kurt.
- A me ha lanciato un libro in testa solo perché una volta mi azzardato a dirle che aveva torto. - commentò Kurt in tono piatto, mentre controllava se gli fossero arrivati messaggi. - Non devi mai metterti contro Santana Lopez. -
- Oddio, Brittany sta insieme ad una pazza! - esclamò, mentre Santana gli lanciava l'altra ciabatta.
- Primo, non sono pazza. - iniziò la ragazza calmandosi. - Secondo, ti ho lanciato una scarpa perché, come ti ho già detto, parli troppo. Terzo, io e Brittany non stiamo insieme... -
- Mi hai lanciato due scarpe. - la corresse Blaine. - Sei pazza e mi sa che tu e Britt stiate insieme... -
Santana non rispose al ragazzo, lasciandolo cuocere nel suo brodo. Non aveva per niente voglia di discutere di ciò che erano lei e Brittany con qualcuno che non fosse Brittany.
Certo, si erano scambiate baci e tenerezze per tutta la sera, ma quella mattina si erano a stento salutate a causa dell'imbarazzo.
Aveva scoperto che baciare Brittany era bellissimo e non poterlo fare la uccideva. Aveva bisogno di stringerla a sé. Aveva bisogno di lei.
Voleva sentire sulle proprie labbra quelle di Brittany, morderle, leccarle, farle sue. Ma doveva trattenersi: non era il luogo adatto e non era sicura che Brittany volesse.
Si sentiva una codarda: la ragazza che le piaceva la ricambiava e nonostante fosse lì, davanti a lei, non aveva fatto nulla se non mormorare un 'ciao' quando l'aveva vista.
No, non era solo codarda, era anche stupida.
La vide salutare i bambini con dolcezza e poi abbassarsi per bagnare le lunghe ciocche bionde che si erano asciugate grazie al sole.
Seguì con lo sguardo la scia che tracciavano quelle piccole goccioline d'acqua che scendevano dai suoi capelli e percorrevano la sua lunga e candida schiena, fino ad arrivare al bordo del bikini verde che aveva indossato quella mattina.
Senza accorgersene si alzò, ignorando le occhiate curiose che le lanciavano Blaine e Kurt e si diresse verso Brittany. Istintivamente le afferrò una mano e la trascinò fuori dalla piscina, mentre la biondina le sorrideva.
- San, che fai? - le chiese, ma Santana non rispose.
Raggiunse quella piccola casetta di legno dove lo staff riponeva gli oggetti che servivano per le loro attività ed aprì la porta, facendo entrare Brittany.
- San, che ci faccia-... - Santana la interruppe poggiando le proprie labbra sulle sue.
All'inizio Brittany rimase interdetta, ma fu questione di pochi millesimi di secondi, perché schiuse le labbra per leccare le labbra della mora che non si attardò ad aprire a sua volta.
Sembrava che il tempo si fosse fermato alla sera prima, quando Brittany era sotto di lei e ricambiava i baci che le donava.
Se i baci della sera precedente erano stati famelici, questo era decisamente più dolce quasi come se si stessero studiando e stessero cercando di imprimere il sapore dell'altra nella memoria.
Ma la dolcezza non durò a lungo: Brittany fece aderire i loro corpi, permettendo ai loro seni di scontrarsi, poiché poco coperti dal tessuto e Santana cambiò i toni di quel bacio.
Esplorava la bocca di Brittany con voracità, mentre le sue mani accarezzavano lascivamente i fianchi della ragazza. Sapeva che se Brittany non l'avesse fermata, quell'eccitante situazione sarebbe sfociata nel sesso.
E lo desiderava, davvero.
Ma vide che Brittany era completamente persa tra le sue braccia e Santana dovette fare uno sforzo immane per recuperare quella razionalità che la bionda le faceva perdere anche con uno sguardo.
Si staccò dalle sue labbra ancora che avevano ancora il sapore del cloro e che non era per niente fastidioso su di lei e poggiò la fronte sulla sua spalla.
- Ho paura. - sussurrò Brittany.
Istintivamente Santana la strinse più forte. - Del buio? Aspetta che cerco l'interruttore... -
- No. - rispose. - Ho paura che tu ti stuferai di me... -
- Britt, - le diede un piccolo bacio sulle labbra. - ti ho promesso che andrà tutto bene. -
Brittany annuì, non ricordandosi che erano al buio e Santana non poteva vederla.
- E poi se mi comporterò male, potrai dire a Blaine di vendicarsi. - continuò la ragazza, baciando ripetutamente le sue labbra.
- Vendicarsi per cosa? -
- Inavvertitamente gli ho lanciato contro le ciabatte di Kurt... -
- Inavvertitamente?! - Brittany rise e a Santana venne un colpo al cuore. Neanche la sua canzone preferita aveva un suono così bello.
- Inavvertitamente. - ripeté Santana prima di riprendere quello che lei poco fa aveva interrotto.

***

- Mi sento un'idiota. - commentò Santana per l'ennesima volta mentre seguiva Kurt.
- Probabilmente perché lo sei. - sospirò Kurt annoiato.
- Porcellana, non mi piace tutta questa confidenza che tu e Capelli Amorfi vi state prendendo. -
Kurt sbuffò. Se c'era una cosa che Santana sapeva fare era lamentarsi. Si intrufolava nella mente per poi 'bombardarla' di continuo. L'unico modo per salvarsi era chiuderle la bocca - e per quello serviva Brittany - oppure ignorarla e lasciarla ai suoi borbottii finché non si fosse stancata da sola.
Santana lisciò le pieghe della gonnella bianca che Kurt le aveva detto di indossare per stare più comoda, sperando che non le si vedessero le mutandine mentre facevano quella cosa. Non odiava lo sport, solo che il tennis non le era mai piaciuto. Troppa terra e troppo sudore.
Se proprio doveva sudare in estate preferiva farlo in attività che comprendessero un letto o una superficie da usare come appoggio e...
- Brittany! - esclamò Kurt quando la vide arrivare. Sorrideva nervosamente e si teneva lontana da Santana, cosa che alla ragazza non fece piacere.
- Ciao Kurt. - disse sorridendo al ragazzo. - Ciao Santana. - aggiunse con freddezza.
Santana inarcò un sopracciglio, fino a qualche ora fa avevano trascorso gran parte della mattinata a scambiarsi effusioni e adesso a malapena le parlava.
Non voleva farglielo vedere ma in realtà ci era rimasta male.
- Blaine sta per arrivare. - continuò la bionda sciogliendosi un po' di più. - Ha detto che non si voleva perdere... -
- ...La nostra più colossale figura di merda. - la interruppe Santana, facendo ridere l'amico. - Tu non ridere. - gli diede uno schiaffo sul braccio scoperto. - È colpa tua se mi trovo qui. -
- Oggi hai voglia di picchiare un po' tutti, vero? - notò Blaine arrivando da dietro insieme a Sebastian che rideva sguaiatamente.
- Hai fatto bene. - le disse il ragazzo porgendole la mano. - Sono Sebastian, piacere. -
- Santana. - rispose stringendogli la mano. - E grazie. -
- Ecco, si sono uniti i due stronzi per eccellenza. - sbuffò Blaine e poi, ignorando gli 'Ehi!' di Sebastian e Santana, si rivolse a Kurt, donandogli uno dei suoi sorrisi più dolci. - Emozionato? -
- Nervoso. - ammise Kurt rigirandosi la racchetta tra le mani più volte. - Non pensavo che ci fossero tutte queste persone a guardare. -
Blaine gli mise una mano sulla spalla scoperta, poiché il ragazzo indossava una canottiera, e gliel'accarezzò come faceva sempre per rassicurarlo. - Tranquillo. - disse solo e Kurt non poté fare a meno di sorridere.
Blaine aveva capito che per quanto Kurt volesse apparire sicuro di sé, non lo era. Aveva bisogno di qualcuno che lo rassicurasse e lui si sarebbe ripromesso che l'avrebbe sempre fatto.
Ad ogni costo.

***

Uscirono dal campo con l'espressione più afflitta che qualcuno potesse mai assumere: erano stati battuti da una coppia di quarantenni snob per giunta, i quali non si erano risparmiati con le battutine.
Kurt dovette trattenere Santana con l'aiuto di Blaine e Sebastian per non farla scattare contro la coppia, mostrando loro cosa succedeva a Lima Heights. Eppure si era trattenuta, borbottando qualche insulto in spagnolo e fissandoli in cagnesco.
A Santana non importava molto della partita, anzi, era felice di aver perso, almeno non doveva più giocare a quell'insulso gioco, ma era stata il subire l'umiliazione e davanti a Brittany. Non voleva che la sua biondina credesse che lei fosse una perdente.
Kurt pensava di esserlo invece: uno dei motivi per cui avevano perso - oltre al fatto che era accaduto perché non erano decisamente i futuri Federer e Nadal - era che si erano distratti.
Santana era decisamente rimasta incantata dalla bellezza della sua bionda che le sorrideva e faceva il tifo per lei. Dovette trattenersi sul serio dall'abbandonare il campo e baciarla ogni volta che saltellava urlando: "Santana! Santana!". Da cheerleader aveva fatto il tifo per tutti gli atleti e mai nessuno lo aveva fatto per lei. Lo trovava un gesto dolce.
Kurt, invece, si era distratto anche lui perché fissava la persona che gli piaceva, ma non era così felice nel vedere cosa facesse. Blaine non lo aveva mai guardato, neanche una volta, e parlava fittamente con Sebastian, chissà di cosa. Poi si erano abbracciati e Sebastian gli aveva accarezzato la guancia con dolcezza.
Anche lui avrebbe voluto lasciare il campo per raggiungere i due, ma solo per prendere Sebastian a racchettate.
Si era stupito di se stesso. Non era mai stato un tipo violento eppure Blaine lo stava cambiando, lo aveva cambiato e un po' ne aveva paura. Non poteva sapere fino a dove questo cambiamento lo avrebbe spinto e fino a cosa sarebbe potuto arrivare.
Santana fu raggiunta da Brittany, la quale l'abbracciò e la consolò dicendole che era stata brava lo stesso. Poi le diede un bacino sul naso, facendo arrossire la sua amica.
Inutile dire che Kurt le trovava adorabili.
Blaine gli si era avvicinato e gli aveva dato una pacca amichevole, troppo amichevole per i suoi gusti ed aveva proposto di andare in pizzeria e di offrire la pizza a tutti, guadagnandosi un cinque da parte di tutti i presenti.
Kurt sospirò deluso. Si aspettava un abbraccio, un sorriso da parte di Blaine, delle parole confortanti. Ma esse non arrivarono.
Si trascinò allora verso la sua palazzina insieme a Santana che rispondeva a chissà quale messaggio che le era arrivato, troppo stanca per parlargli.
Voleva solo tornare in stanza, farsi una doccia e dormire, visto che tutta la stanchezza di quel giorno si stava facendo sentire. Non aveva neanche voglia di vedere Blaine, non se era con Sebastian. Gli faceva troppo male e non voleva che Blaine vedesse la sua espressione ferita quando li avrebbe visti insieme.
Sussultò quando all'improvviso gli era arrivato un messaggio al cellulare ed aveva visto che era di Blaine, come se il ragazzo volesse fargli cambiare idea.

"Ehi Kurt, so che ci siamo visti poco fa, ma volevo dirti che più tardi vorrei parlarti. Io e te da soli..."

E improvvisamente Kurt cambiò idea, anche se nel profondo del suo cuore, non aveva pensato mai seriamente di non voler vedere Blaine.
Sorrise e non si sentì più stanco, forse a causa dell'adrenalina o dell'emozione che quel messaggio gli aveva causato, ed era curioso di sapere cosa Blaine volesse dirgli.



***

Adesso so che significa avere un parto plurigemellare. Mi sento come se ne avessi avuti quattro ed ognuno da otto gemelli.
Non ho voglia di fare i conti, ma sono molti. xD
Non sono morta, lo è stata solo la mia ispirazione che diciamo si è ripresa ma non ai suoi soliti livelli.
Vorrei anche ringraziarvi per la gentilezza delle vostre parole nelle recensioni e perché seguite/preferite/ricordate/leggete la mia storia.
Inoltre volevo dirvi che il rating potrebbe alzarsi. POTREBBE.
Vi ricordo come al solito il mio profilo twitter (@SnixTheUnicorn) dove praticamente passo le mie giornate invece di scr... ehm, si.
Grazie ancora a tutti (:
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: SnixTheUnicorn