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Autore: __lovelyrita    04/11/2012    1 recensioni
Ho sempre creduto nel "Never Say Never" ed ora eccomi qui. Ciao, sono Claudia, ho sedici anni e sono la chef dei One Direction.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era passato un mese, un mese di risate, musica, divertimento, lavoro, stress, concerti, fans. Forse il mese più bello della mia vita. Si avvicinava la data del mio ritorno. Mio malgrado i tre mesi più eccitanti della mia vita stavano terminando. Ecco lacrime amare che scendevano ad ogni pensiero. Niall. Cosa avrei fatto senza di lui? Gli sarei mancata? Si sarebbe dimenticato di me? Probabilmente si, io ero solo una ragazza sempliciotta che viveva in Italia, che andava al liceo alberghiero e che rincorreva sogni e speranze quasi impossibili, e lui, beh, lui era lui. Niall Horan. Cosa potevo aggiungere? Il ragazzo biondino, insicuro, il ragazzo che credeva fosse brutto, che si sarebbe fatto in quattro per gli amici, il ragazzo impacciato, timido, semplice, il ragazzo popolare, famoso, ricco. Meno di un mese e dovevo tornare a guardarlo attraverso un fottutissimo schermo di un computer, con le lacrime agli occhi quando annunciavano qualcosa, le tachicardie quando facevano una live, l'eccitazione quando usciva un nuovo video musicale, l'orgoglio quando vincevano un premio. Tutto come prima, insomma. Mi ripeteva che non ci saremmo persi, io sarei andata a Londra e lui sarebbe venuto a Roma il più possibile, ma non era così. Non poteva essere così. Lui aveva il suo lavoro, io la mia scuola, le nostre vite erano diverse, opposte, non destinate. Eppure, perchè successe quel che successe? Perchè, se i nostri cammini non erano destinati ad incrociarsi, si incrociarono? La vita è una puttana, ti fotte. E' un demone travestito da angelo, ti illude. Si, penso che "illusa" sia l'aggettivo che più mi descrive. Come potevo solo pensare che sarebbe potuta durare? Eppure ci sperai. Harry, il mio migliore amico, mi sarebbe mancato da impazzire. Liam, il ragazzo più dolce ed altruista del mondo, mi sarebbe mancato da impazzire. Zayn, la persona con cui riuscivo a confidarmi più che con chiunque altro, mi sarebbe mancato da impazzire. Louis, il ragazzo con la battuta sempre pronta, mi sarebbe mancato da impazzire. E Mark? Mark, Mark, quell'omone tutto zucchero, colui che mi accolse e mi fece sentire subito a mio agio. Era diventato un padre per me. Ad essere sincera, mi sarebbe mancata persino Moira, le sue battutine di cattivo gusto sui miei capelli, il mio modo di vestire, la mia voce, il mio modo di cucinare, i miei occhi, il mio corpo, la mia risata, il mio modo di tossire, il mio modo di camminare, addirittura il mio modo di dormire, mi sarebbero mancate. Senza di loro la mia vita sarebbe tornata a puzzare di monotono.

Ora stavamo a Londra, nella grande casa. Fuori era già buio, pur essendo solo le cinque e mezza di pomeriggio. Pioveva e faceva freddo, ma quello non era un nostro problema. Stavamo sul divano, sotto una coperta, a guardare un qualche programma in TV. Louis accanto a me mi spiegava l'origine di una sua cicatrice sul braccio

-E quindi caddi, e un ramo mi si ficcò nel braccio. Faceva male. Tanto male- rabbrividì al pensiero.

-Wow Lou, che vita eccitante-

-Raccontami qualcosa di tuo allora, miss lamiavitaèbellalatuainveceno-
mi disse. Sembrava offeso. Scoppiai a ridere.

-Si certo, come se non ti avessi già raccontato tutto-

-Oh avanti, c'è sicuro qualcosa che non mi hai detto-

-Fammici pensare. Mmh..ah si! Trovato!-
poi mi girai verso Zayn, e gli dissi a bassissima voce, in modo che Lou non sentisse -Al mio segnale, abbassa le luci- Zayn annui, facendomi l'occhiolino -Allora Lou, ti anticipo che questa è una storia abbastanza raccapricciante, mi ha segnata. Ecco perchè ora ho paura del buio. Dunque, avevo circa sei anni, si si, erano sei. In casa mia saltò la luce, e i miei fratelli mi costrinsero ad andare nella buia cantina a riaccendere il contatore della luce. Quindi presi l'ascensore e schiacciai il tasto -1. Quando arrivai, aprii l'ascensore e una folata di vento gelido mi fece venire i brividi, stavo sottoterra, il che rendeva tutto più cupo. Arrivai fino al contatore, guardandomi sempre dietro le spalle, perchè c'erano dei rumori tetri che mi perseguitavano. Cercai con lo sguardo il contatore numero 9, quello del mio appartamento. Avevo raggiunto la piccola leva con la mano quando...- feci il segnale a Zayn, e di colpo la luce cessò di illuminare la stanza. Con un movimento veloce, afferrai la gamba a Louis, che per lo spavento, lanciò un grido di puro terrore. Scoppiai a ridere come mai, e i ragazzi mi seguirono. Zayn riaccese le luci. Louis era diventato bianco come uno straccio.

-Idiota! Mi hai fatto prendere un accidente- quasi quasi non respiravo, stavo letteralmente morendo dalle risate

-Tesoro mio, dovevi sentire l'urlo che hai cacciato. Sembravi una gallina che stava per essere sgozzata- dissi, continuando a ridere. Arrivò Mark

-Non per rompere il clima di divertimento, ma la dispensa è praticamente vuota. Claudia, puoi andare a comprare qualcosa da cucinare per stasera?- non mi andava per niente, ma non potevo dirgli di no, perciò mi alzai dal divano

-Va bene, mi metto l'impermeabile ed esco-

-Ma piove-

-Wow Niall, sei proprio perspicace!-
dissi in tono affettuoso

-Non vuoi che ti accompagni con la macchina?-

-No, tranquillo, non voglio mettere a rischio l'incolumità del mio ragazzo. A te potrebbero assalirti le fans, a me cosa potrebbe mai succedermi? Dai, ci vediamo tra poco-
dissi, e senza aggiungere altro, uscii.

Il tempo era davvero pessimo, stava venendo giù il diluvio universale. Mi alzai il cappuccio del North Face e mi misi le mani in tasca. Arrivai al primo incrocio. Mi fermai. Controllai che nessuna macchina arrivasse e attraversai la strada. Di botto sentii un urlo. Due fari abbaglianti. Il vuoto.



Ok, lo so, lo so, scuuuusaaaaateeeeeee! Voi direte "scusate una ceppa! Sono più di due mesi che aspettiamo con ansia (seeeee) il capitolo" e io vi dico "avete ragione" Ma sapete, le vacanze estive portano al dolce far niente, e quindi io ho fatto dolcemente niente. Scusate, scusate, scusate! Però ora sono qui. E il capitolo è qui. Quindi godetevelo, leggetelo e recensitelo.
P.s. Voi andrete al concerto? Io no c.c la mia migliore amica ci va e io ci sono rimasta malissimo perchè i miei non mi vogliono far comprare il biglietto. Sarò la ragazza più depressa del mondo in quei due giorni c.c
Al prossimo capitolo :)
  
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