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Autore: LittleBoobear    04/11/2012    2 recensioni
-Che fai? Non puoi fumare qui.- commento, ovvia.
-Tu dici?- mi provoca afferrando l'accendino.
Chiudo gli occhi. Questo ragazzo è impossibile. Li riapro e lo vedo accendere la sigaretta.
Non credevo l'avrebbe fatto davvero.
-Visto che posso?- mi sfida portandosela alla bocca.
-Mamma mia, come sei trasgressivo, oh.- commento scuotendo la testa.
-Mi scusi, è vietato fumare qua dentro.- lo rimbecca una dello staff.
Lui la guarda e le sorride.
-Oh, non lo sapevo, mi dispiace tanto.- credo che la ragazza potrebbe sciogliersi da un momento all'altro.
-Non...non...importa. Cioè...se non lo sapevi...- Zayn spegne la sigarette e le fa l'occhiolino.
-Per caso è vietato anche chiedere il tuo numero?-
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

 

Cammino velocemente stringendomi nella giacca. C'è un vento gelido che non mi piace per niente. Mi volto verso Zayn, che, al contrario di me, non accenna a un solo brivido. Si sta tranquillamente accendendo una sigaretta.
-Ti vuoi muovere? Sto un tantino congelando.- sbotto battendo i denti. Mi guarda con aria di sufficienza e non aumenta il passo. Riprendo a camminare, chiedendomi perché capitino sempre tutte a me.
Al primo fast food che incontro esulto. Apro la porta ed entro nel locale, senza preoccuparmi che il drogato mi segua.
-Salve!- esclamo ad uno degli inservienti al bancone. Probabilmente devo sembrargli una pazza isterica perché mi guarda in modo strano.
-Che c'è? Senta, non è giornata. Ho appena scoperto che i miei hanno adottato un drogato, che mi sta altamente sulle palle e l'ho pure dovuto portare con me. Poi non voleva muoversi e là fuori si congelava e...e sinceramente non so perché glielo sto raccontando perché probabilmente mi prenderà per una squilibrata, ma ormai il danno è fatto.- Ed eccoci qua. Ecco la bellissima giornata di Jade Middleton raccontata in dieci secondi ad un perfetto sconosciuto!
-Ehm...ok...vuole ordinare?- chiede l'uomo un po' intimorito.
-Oh, io...sì...ehm...prendo...
-Due hamburger senza ketchup.- mi interrompe una voce, anzi, la sua voce. -E due aranciate.- conclude appoggiandosi al bancone.
-Si può sapere che diamine stai facendo?- sbotto irritata mentre l'inserviente sta per dare a Zayn ciò che ha chiesto.
-Sto ordinando. Cosa difficile per te, a quanto pare.- commenta acido guardandosi intorno.
-Ok, ma come ti sei permesso di ordinare per me? Che ne sai se mi piace o no il ketchup?- sbuffa e mi guarda alzando un sopracciglio.
-Uno degli hamburger con il ketchup.- dice, poi, all'uomo.
-No,no,no,no,no. Odio il ketchup, ma non è questo il punto...tu non...-
-Allora, no, tutti e due senza ketchup.- continua rivolto verso l'uomo, ormai spazientito.
-Non dovevi ordinare per me. Non me l'hai nemmeno chiesto.-
-La finisci? Mi stai dando sui nervi.- mi trattengo dal tirargli uno schiaffo e cerco di calmarmi. Lo sai, Jade, conta fino a dieci. Uno, due...
-Oh, al diavolo 'sta conta del cazzo!- esclamo facendo voltare non poche persone verso di me. Figura di merda. Come al solito. Sussurro un debole 'scusate' e torno a guardare il drogato che se la ride sotto i baffi. Finalmente l'uomo ci dà i panini e, dopo aver pagato, ce ne andiamo a sedere. Zayn non la smette di ridere.
-Ti odio, sappilo.- sussurro addentando il panino.
-Davvero? Non me ne ero accorto.- ribatte sarcastico, stappando la bottiglietta di aranciata. Sbuffo e guardo da un'altra parte. Niall Horan e Liam Payne stanno appena entrando nel locale.
-Oddio no.- sussurro fissandoli. Ma tutte a me? Non bastava essere in compagnia di un deficiente?
Mi volto con la testa bassa, pregando in tutte le lingue che non mi riconoscano. Zayn, intanto ha tirato fuori una sigaretta.
-Che fai? Non puoi fumare qui.- sorride.
-Tu dici?- mi provoca afferrando l'accendino. Chiudo gli occhi. Questo ragazzo è impossibile. Li riapro e lo vedo accendere la sigaretta. Non credevo l'avrebbe fatto davvero.
-Visto che posso?- mi sfida portandosela alla bocca.
-Mamma mia, come sei trasgressivo, oh.- commento scuotendo la testa.
-Mi scusi, è vietato fumare qua dentro.- lo rimbecca una dello staff. Lui la guarda e le sorride.
-Oh, non lo sapevo, mi dispiace tanto.- credo che la ragazza potrebbe sciogliersi da un momento all'altro.
-Non...non...importa. Cioè...se non lo sapevi...- Zayn spegne la sigarette e le fa l'occhiolino.
-Per caso è vietato anche chiedere il tuo numero?- Che razza di arrogante. La ragazza arrossisce.
-Oh, io...- tira fuori un foglietto dalla tasca e ci scrive sopra qualcosa per poi mordersi il labbro e sparire in un'altra stanza.
Il drogato afferra delicatamente il pezzo di carta e lo piega accuratamente, sotto il mio sguardo incredulo.
-Che c'è? Vuoi darmi anche il tuo?- torno in me e gli faccio una smorfia.
-Ma figurati.- lo vedo sorridere e mettersi il biglietto in tasca.
-Ma guarda un po' chi c'è qui.- la voce inconfondibile di Niall Horan mi fa sussultare.
-Horan,- sputo acida- Payne. Quale onore.- li guardo schifata.
-Appuntamento romantico con il tuo ragazzo?- continua lui tirando un'occhiata a Zayn che però non si scompone.
-Potrei chiederti la stessa cosa.- ribatto con aria di sfida.
Lui e Liam sorridono.
-Non cambi mai, eh, Middleton? Quando capirai che non ti conviene fare la furbetta con noi?- sbotta Payne scuotendo la testa. Zayn si schiarisce la voce.
-Non sapete quanto mi diverte vedervi litigare, ma vorrei finire in pace la mia cena, grazie.-
-Tranquillo, amico, ce ne andiamo. Ma prima voglio darti un consiglio; se vuoi stare con lei ti conviene aver fatto un corso di pugilato.- sorride Niall.
-Oh, io non sto insieme a lei.- ribatte Zayn, con aria infastidita -Non ci starei per tutto l'oro del mondo.- la sua affermazione mi fa stare male. So che si tratta del drogato, ma, insomma, a nessuno piacerebbe sentirsi dire una cosa del genere.
-Oh, allora, sì, che ci capiamo.- commenta il biondo porgendogli una mano -Io sono Niall e lui è Liam.- Zayn gliela stringe e fa un segno di saluto a Payne.
-Beh, ci vediamo in giro.- conclude, poi, Horan lanciandomi un'occhiatina.
Questo è stato sicuramente il momento più imbarazzante della mia vita.
Mi alzo senza aver finito di mangiare e mi avvio a testa bassa verso l'uscita.
-Che stai facendo?- chiede tranquillamente il drogato.
-Torno a casa- rispondo, offesa. Lo sento sbuffare e mi segue fuori dal locale.Ormai si è fatto buio e  io odio il buio.
Mi stringo nelle spalle guardandomi intorno, è tutto silenzioso, troppo. Non dovrei sentire i passi di Zayn dietro di me?
Mi volto ed è sparito. Cazzo. Sento un brivido di paura percorrermi la schiena. Non che la sua compagnia mi rendesse felice, ma mi sentivo in qualche modo protetta.
Mi guardo intorno, maledicendolo, non riesco a vedere quasi niente nell'arco di dieci metri. Ad un tratto, un rumore mi fa sussultare. Porca padella fritta.
-Z-Zayn?- chiedo tremolante. Nessuna risposta, ma un altro rumore. Oddio. Morirò, lo sento, o, mi violenteranno e rimarrò traumatizzata a vita. Ok, cerca un arma per difenderti e rimani lucida.
Mi guardo intorno. C'è un pezzo di legno a pochi metri da me. Meglio di niente. Lo raggiungo cautamente e mentre lo sto raccogliendo un altro rumore mi fa prendere un infarto. Impugno il pezzo di legno e lo punto in direzione del rumore. Non mi sento più le mani, neanche i piedi e tutto il resto del corpo, a dirla tutta. Non so che cosa mi stia muovendo.
-Zayn?- chiedo assottigliando gli occhi per vedere meglio. Di nuovo, lo stesso rumore e una figura. Una figura tutta nera e immobile.
Deglutisco e inizio a disperarmi. E' tutta colpa sua, è tutta colpa di quel cretino. Non poteva cenare a casa, no, si sentiva in gabbia.
Improvvisamente la figura fa un passo verso di me e tiro un urlo.
-F-fermo, ho un'arma e non ho paura di usarla.- dicono così nei film per spaventare i cattivi, no?
Vedo l'ombra muoversi in modo strano e poi fare un altro passo verso di me.
Cazzo, cazzo, cazzo. Le mani mi sudano e sto tremando come una foglia.
-Oh, non sai che darei per riuscire a vedere la tua faccia in questo momento.- ride la figura avvicinandosi. Zayn, Zayn è Zayn, cazzo.
-Brutto stronzo!- esclamo cercando di trattenere le lacrime -mi hai spaventata a morte!- si avvicina e riesco a scorgere un sorriso sulle sue labbra.
-Eh, dai, era uno scherzo innocente.- gli tiro il pezzo di legno e riprendo a camminare indignata mentre se la ride come un idiota.
Coglione, coglione, coglione. Svolto l'angolo e sento ancora un rumore strano dietro di me.
-Guarda che non sono stupida, Zayn. Non ci casco un'altra volta.- commento mentre avanzo senza voltarmi. Lo sento avvicinarsi e mi afferra per un polso.
-Lasciami, cazzo!- esclamo prima di rendermi conto che quest'uomo non è assolutamente Zayn.
-Ciao, bambolina.- dice soffiandomi sulle labbra l'odore forte dell'alcol. Tremo. Incapace di reagire.
-Ti ho detto 'ciao'.- continua sbattendomi contro il muro. Gemo di dolore.
-Mi lasci, la prego.- sussurro con il fiato corto.
-Ehi, coglione.- improvvisamente vedo l'uomo cadere a terra, spinto da Zayn, che non sembra ancora soddisfatto. Gli si avvicina e gli tira un calcio nello stomaco.
Porto le mani sul volto, sconvolta.
-Fermati.- riesco a dire prima che gli riservi un altro calcio.
Il moro si china sull'uomo e gli sussurra qualcosa che lo fa scappare a gambe levate.
-Stai bene?- chiede poi senza un briciolo di preoccupazione.
Non rispondo e mi avvio verso casa. Veramente, questa giornata non potrebbe andare peggio.

  
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