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Autore: Smeralda Elesar    05/11/2012    3 recensioni
"Il capo branca Gorthan sfogliò un paio di pagine del libro sulle festività del mondo anglosassone
:-I terrestri hanno dedicato una festa alla paura. Molto appropriato... la chiamano Halloween-:"
Preparatevi per l'Halloween più pericoloso di sempre in compagnia di Paperinik e di un aiutante molto particolare!
Dedicata a chi ama il 31 Ottobre ed il Papero mascherato!
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Atto II:Halloween Town

 

Halloween Town, Terra, sera del 31 Ottobre

 

Il nuovo Luna Park a tema di Zio Paperone era un vero successo.

Praticamente tutte le famiglie di Paperopoli si erano trasferite in massa ad Halloween Town e c’erano centinaia di ragazzini mascherati ansiosi di farsi terrorizzare dai mostri e dalle spaventose trovate del parco.

Ovviamente anche Qui, Quo e Qua erano in mezzo agli altri con il loro gruppo di Giovani Marmotte, e c’era anche Paperino… in veste di venditore di snack!

L’unico privilegio che aveva avuto in quanto nipote del proprietario era stato quello di scegliersi il travestimento, così, mentre gli altri venditori di dolciumi andavano in giro con orribili costumi pelosi e soffocanti, Paperino era un affascinante vampiro con lo smoking ed il mantello con l’interno di raso rosso.

E con i denti finti che lo facevano parlare sputacchiando.

 

“Meno male che questo lavoro è solo per la sera dell’inaugurazione, perché io prima o poi tornerò qui da visitatore! Raccoglierò i soldi per due biglietti e poi farò una sorpresa a  Paperina! Sono sicuro che ne sarà entusiasta… ulp! Cosa vedono le mie pupille?”

 

Le sopracitate pupille schizzarono via dalla sorpresa quando vide la papera in questione, vestita da strega in stile gotico, entrare nel parco accompagnata da… Gastone Paperone! (anche lui mascherato da vampiro) Paperino dovette girarsi per addentare di nascosto un pezzo di torrone, giusto per sfogare la rabbia su qualcosa che non fosse il cranio di suo cugino.

 

Uack! Baracquack! Quell’infame avrà vinto qualche biglietto omaggio! E Paperina… Paperina…

 

Non riusciva neanche a pensare qualche cosa di coerente.

 

:-Ma tu guarda chi si vede? Caro cugino, come mai sei qui al parco anche tu? Eppure Paperina mi aveva detto che non ci saresti potuto venire perché dovevi sbrigare un lavoro per Zio Paperone-:

 

Paperino si voltò e si trovò becco a becco con l’orribile ghigno di superiorità di Gastone.

E dietro di lui c’era Paperina che lo guardava con la sua migliore aria da “dammi una spiegazione convincente o non farti più vedere”

Questo fu veramente troppo.

 

:-Ascoltami bene, razza di inutile parassita del pianeta-: Sbraitò sul becco del cuginastro :- Io qui ci lavoro, ed il lavoro che dovevo fare per Zio Paperone è proprio questo: vendere cose da mangiare e non stare fermo un momento mentre tutti intorno a me si divertono da matti! E a Paperina non l’ho detto perché volevo farle una sorpresa e portarla qui il prossimo sabato! E ora, a meno che tu non voglia cedermi uno dei tanti portafogli pieni di dollari che trovi continuamente, fammi fare il mio lavoro per guadagnarmi la paga!-:

 

Con grande sollievo di Paperino alla parole “fare sorpresa” lo sguardo bistrato di nero e viola della papera si era notevolmente addolcito, quello di Gastone invece era carico di commiserazione.

 

:-Certo, lavora pure, non ti trattengo… noi intanto cominceremo il giro del parco, così ti potremo consigliare su quale attrazione visitare prima quando finalmente potrai entrare-:

 

Gastone si voltò e fece per andarsene, e per Paperino la cosa avrebbe potuto anche finire lì perché ormai sapeva che Paperina lo avrebbe pienamente perdonato, ma, mentre andava via, Gastone fece l’errore di voltarsi con l’ennesimo ghigno di scherno e di mormorare qualcosa come “Piccolo, stupido papero” (NdA: ricordate PKNA #10“Tauma”)

Quello per Paperino fu come una muleta rossa per il toro.

Riempì velocemente un bicchiere con Paper Cola ben fredda e tanto ghiaccio.

 

:-Hei, Gastone, aspetta un po’! Sicuro di non volere niente?-:

 

:-Come?-:

 

Paperino tirò indietro il braccio e lanciò il bicchiere pieno di liquido gelido dritto in faccia a Gastone.

 

:-Questo lo offre la casa! Prendi!-:

 

Poi acchiappò il carretto e se la svignò prima che poteva.

Si nascose quasi al margine del parco ed entrò in una toilet per parlare in pace con UNO dallo scudo ex transformer, che quella volta era diventato uno zainetto.

 

:-Che succede, vampiro? Ti serve una trasfusione?-:

 

:-No, devo fare un download di arrabbiatura, mi puoi dedicare due minuti?-:

 

Ovviamente UNO poteva, come sempre, e Paperino gli spiegò tutto in dettaglio.

 

:-Mi capisci, non è vero, UNO? Quella frase… quella proprio non avrebbe dovuto dirla! Tu ti ricordi quello che ho passato con Trauma, no? Gastone una cosa del genere se la può solo sognare, e forse neanche!-:

 

Sbottò alla fine.

 

:-Hai ragione, Gastone si è comportato da vigliacco. Ma tu gli hai dato una bella lezione!-:

 

:-Già!-:

 

Convenne Paperino, sorridendo ancora del suo lancio.

 

:-Bene, ora sarà meglio che torni a lavoro se non voglio che Zio Paperone mi riduca ad un bonsai! Ci vediamo dopo socio. E grazie per avermi ascoltato-:

 

:-Non c’è di che! Sono sempre felice di studiare da vicino le strane reazioni di voi biologici!-:

 

Dopo che UNO fu sparito Paperino si rimise in spalla l’extransformer e uscì a riprendere il carretto degli snack.

Vendette caramelle e cioccolato ad un sacco di ragazzini e si lasciò andare con una certa nostalgia ai ricordi degli Halloween che lui aveva passato a fare “dolcetto o scherzetto”.

 

“Eh, erano veramente altri tempi! Una volta il costume di Halloween era un lenzuolo con due buchi per gli occhi, ora invece si vestono come se fosse Carnevale! Cosa c’entra Spider Man con Halloween vorrei sapere? Con tutto il rispetto per il mio collega ovviamente… hei! Guarda un po’ quello lì!-:

 

Infatti tra i tanti costumi più o meno in tema con Halloween Paperino ne aveva notato uno che gli aveva dato una scossa.

Tuta nera con riflessi blu, mantello blu e rosso, stivali, cintura e spalline gialle ed un inconfondibile berretto da marinaio.

Paperino si trovava davanti una piccola copia di Paperinik, che gli stava chiedendo dei dolci.

 

:-Signore, vorrei cinquanta centesimi di caramelle gommose-:

 

Invece Paperino gli disse

 

:-Hei! Bel costume! Come ti chiami, giovanotto?-:

 

Sapeva che non avrebbe dovuto parlare con i clienti, ma non aveva proprio potuto trattenersi.

Gli occhi del paperotto si illuminarono.

 

:-Mi chiamo Alex. Grazie! Mi sono vestito così perché Paperinik è il più mitico che c’è! A te piace? Io l’ho visto quando combatteva contro quel gigantesco alieno viola ed è stato fantastico! Tutti avevano paura ma Paperinik no e alla fine lo ha battuto! Quell’Angus Fangus non capisce proprio niente, ecco perché parla sempre male di lui!-:

 

Dopo questa Paperino trovava che quel paperotto fosse decisamente adorabile oltre che in gamba.

 

:-Eh, sì, trovo anche io che Paperinik sia un grande!-:

 

Convenne Paperino, e riempì il sacchetto con una razione di caramelle più che generosa.

 

:-Hei! Ma queste sono più che cinquanta centesimi di caramelle!-:

 

Protestò il ragazzino.

Paperino sorrise.

 

:-Bè, tra noi fan di Paperinik ci dobbiamo aiutare, no?-:

 

Gli rispose con una strizzata d’occhi.

 

                 *

Incrociatore Rangar, in orbita stabile intorno alla Terra.

 

La squadra di dieci soldati Evroniani era pronta per la missione: grazie al congegno che avevano piazzato due giorni prima presto gli scienziati avrebbero rinchiuso ed isolato i terrestri nel Luna Park, e quando questo fosse successo loro avrebbero dovuto solo scendere a terra con i dischi individuali e lavorare di Evrongun.

Abbastanza semplice, no? Sempre che in qualche modo quel papero mascherato non di fosse presentato a rovinare tutto.

Il generale Zorpad aspettava solo un segnale dal capo branca Gorthan per dare inizio alla missione, ma al momento lo scienziato sembrava immerso in chissà quale elucubrazione mentale.

Degnò appena di un cenno il capo branca Yestor che gli comunicava che il deviatore di frequenze elettromagnetiche era in funzione.

 

:-È nella natura dell’esercito giungere per vie inaspettate dal nemico e attaccare quando l’avversario non è vigile*-:

 

Lo sentì mormorare a mezza voce.

 

“Lui e le sue citazioni! Vorrei tanto che una volta si decidesse a dire qualcosa di sensato”

 

Pensò Zorpad irritato.

Rimase rigidamente sull’attenti in attesa di un vero ordine.

 

:-Prepara i tuoi soldati, generale. È ora di dare inizio all’operazione-:

 

“Ah, meno male! Questo era comprensibile”

 

Zorpad si congedò, raggiunse la sua squadra e, preso un disco individuale, fu il primo a lanciarsi nello spazio verso il pianeta Terra.

 

                  *

Paperino non ne poteva più!

Aveva le zampe tutte indolenzite dopo due ore che spingeva quel carretto in lungo e in largo per il parco, così provò a trovare un cantuccio in cui riposarsi un po’.

 

:-Ah! È così dunque che lavori? Ti insegnerò io a mandarmi in rovina, sciagurato nipote!-:

 

Non ebbe neanche il tempo di girarsi che sentì un botto purtroppo familiare e subito dopo una dolorosa sventagliata di sale grosso si abbatté impietosa sul suo porta piume.

 

:-Uack! Ma zio… che ti è saltato in mente di portare lo spingardino a sale? E per di più carico!-:

 

:-Che domande! Fa parte del mio costume originale da cercatore d’oro. Con questo spingardino ho difeso i miei guadagni allora e con questo continuo a difenderli oggi da te che cerchi di sabotarmeli battendo la fiacca!-:

 

Paperino non poté fare a meno di rimettersi in marcia borbottando.

Intanto il cellulare prese a squillare.

 

“Chiamata con numero privato? Ma allora è UNO! Groan… solo a me può succedere di parlare al telefono con qualcuno che sta appeso alla mia schiena!”

 

:-Pronto? Che succede?-:

 

:-Ci sono brutte notizie, socio! Attraverso l’extransformer ho rilevato una forte sorgente di onde elettromagnetiche anomale all’interno del parco. Queste onde si sovrappongono con i comandi della sala controllo ed in pratica tra poco saranno loro a controllare il parco-:

 

:-Aspetta… che vuol dire esattamente che controlleranno il parco? Che sta succedendo?-:

 

Si rese conto troppo tardi che stava urlando e che non era il caso di scatenare il panico ancora prima di aver capito esattamente con cosa aveva a che fare.

 

:-Vuol dire, in linguaggio semplificato, che ogni singolo congegno elettronico del parco è controllato da quella cosa! Ti conviene tirare fuori mantello e mascherina perché tra poco ci sarà lavoro per l’altro te… oh, no!-:

 

:-Non dirmelo: c’è un guaio grosso come una calotta polare che sta per abbattersi su di me!-:

 

:-Entra subito in modalità super eroe più super che puoi! Tutte le uscite del parco sono bloccate e tutti i sistemi di comunicazione sono isolati… in pratica siete in trappola!-:

 

Infatti poco dopo le luci del parco cominciarono a spegnersi come per sbalzi di corrente, ed i suoni terrificanti di sottofondo divennero un po’ troppo terrificanti.

Le due gigantesche porte metalliche si chiusero con un botto.

A qual punto a Paperino venne un dubbio atroce.

 

:-UNO, ci sei ancora? Hai detto che tutti i sistemi elettronici del parco sono controllati da questa strana cosa… ma allora anche i robot…?-:

 

Non gli servì aspettare la risposta di UNO perché alle sue spalle avvertì una strana presenza e si tuffò di lato appena in tempo per non essere agguantato da un robot zombie.

Intanto tutto intorno si moltiplicavano le grida di puro terrore.

 

:-E va bene, ho capito, devo cambiarmi!-:

 

Esclamò esasperato il papero.

Se la diede a gambe e si infilò nel bagno di prima per potersi cambiare in pace, cosa che gli richiese non più di dieci secondi.

Imbracciò lo scudo extransformer ed uscì pronto alla battaglia.

 

:-Spero che tu sia pronto, eroe, perché credo che là fuori ci sia parecchio movimento!-:

 

Gli disse UNO dall’extransformer.

 

:-Non me lo dire… rischi di rovinarmi la sorpresa! Ma io dico, essere aggrediti dalle attrazioni di un parco divertimenti… l’ultima volta che ho visto una cosa del genere è stato in Jurassick Quack!

 

 

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Cantuccio dell’autore

 

Prima cosa: mi perdonino i fan di Paperina ma io proprio non la sopporto perché è un’opportunista a passare da Paperino a Gastone a seconda di chi accontenta meglio i suoi capricci!

Stessa cosa per Gastone, che secondo me è fatto apposta per essere odiato!

Inoltre ci tengo a precisare che il costume da vampiro di Paperino non ha assolutamente niente a che fare con Twilight. Per carità, liberaci dal male ed amen!

Poi non ho potuto resistere a fare un giochino alla fine: come probabilmente avete capito Jurassick Quack fa assonanza con Jurassick Park e sarebbe appunto la versione di questo film nel mondo di Paperinik.

*Si trova ne “l’arte della guerra e della strategia” un testo che credo Gorthan apprezzerebbe molto.

 

Grazie a tutti

                            

                           Makoto

 

 

 

 

 

   
 
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