Atto II:Halloween
Town
Halloween Town,
Terra, sera del 31 Ottobre
Il
nuovo Luna Park a tema di Zio Paperone era un vero successo.
Praticamente
tutte le famiglie di Paperopoli si erano trasferite
in massa ad Halloween Town e c’erano centinaia di ragazzini mascherati ansiosi
di farsi terrorizzare dai mostri e dalle spaventose trovate del parco.
Ovviamente
anche Qui, Quo e Qua erano in mezzo agli altri con il loro gruppo di Giovani
Marmotte, e c’era anche Paperino… in veste di
venditore di snack!
L’unico
privilegio che aveva avuto in quanto nipote del proprietario era stato quello
di scegliersi il travestimento, così, mentre gli altri venditori di dolciumi
andavano in giro con orribili costumi pelosi e soffocanti, Paperino era un
affascinante vampiro con lo smoking ed il mantello con l’interno di raso rosso.
E
con i denti finti che lo facevano parlare sputacchiando.
“Meno
male che questo lavoro è solo per la sera dell’inaugurazione, perché io prima o
poi tornerò qui da visitatore! Raccoglierò i soldi per due biglietti e poi farò
una sorpresa a Paperina! Sono sicuro che
ne sarà entusiasta… ulp!
Cosa vedono le mie pupille?”
Le
sopracitate pupille schizzarono via dalla sorpresa quando vide la papera in
questione, vestita da strega in stile gotico, entrare nel parco accompagnata da… Gastone Paperone! (anche lui mascherato da vampiro) Paperino
dovette girarsi per addentare di nascosto un pezzo di torrone, giusto per
sfogare la rabbia su qualcosa che non fosse il cranio di suo cugino.
“Uack! Baracquack! Quell’infame
avrà vinto qualche biglietto omaggio! E Paperina… Paperina…”
Non
riusciva neanche a pensare qualche cosa di coerente.
:-Ma
tu guarda chi si vede? Caro cugino, come mai sei qui al parco anche tu? Eppure
Paperina mi aveva detto che non ci saresti potuto venire perché dovevi sbrigare
un lavoro per Zio Paperone-:
Paperino
si voltò e si trovò becco a becco con l’orribile ghigno di superiorità di
Gastone.
E
dietro di lui c’era Paperina che lo guardava con la sua migliore aria da “dammi
una spiegazione convincente o non farti più vedere”
Questo
fu veramente troppo.
:-Ascoltami
bene, razza di inutile parassita del pianeta-: Sbraitò sul becco del cuginastro
:- Io qui ci lavoro, ed il lavoro che dovevo fare per Zio Paperone è proprio
questo: vendere cose da mangiare e non stare fermo un momento mentre tutti
intorno a me si divertono da matti! E a Paperina non l’ho detto perché volevo
farle una sorpresa e portarla qui il prossimo sabato! E ora, a meno che tu non
voglia cedermi uno dei tanti portafogli pieni di dollari che trovi
continuamente, fammi fare il mio lavoro per guadagnarmi la paga!-:
Con
grande sollievo di Paperino alla parole “fare sorpresa” lo sguardo bistrato di
nero e viola della papera si era notevolmente addolcito, quello di Gastone
invece era carico di commiserazione.
:-Certo,
lavora pure, non ti trattengo… noi intanto
cominceremo il giro del parco, così ti potremo consigliare su quale attrazione visitare
prima quando finalmente potrai entrare-:
Gastone
si voltò e fece per andarsene, e per Paperino la cosa avrebbe potuto anche
finire lì perché ormai sapeva che Paperina lo avrebbe pienamente perdonato, ma,
mentre andava via, Gastone fece l’errore di voltarsi con l’ennesimo ghigno di
scherno e di mormorare qualcosa come “Piccolo, stupido papero” (NdA: ricordate
PKNA #10“Tauma”)
Quello
per Paperino fu come una muleta rossa per il toro.
Riempì
velocemente un bicchiere con Paper Cola ben fredda e
tanto ghiaccio.
:-Hei, Gastone, aspetta un po’! Sicuro di non volere niente?-:
:-Come?-:
Paperino
tirò indietro il braccio e lanciò il bicchiere pieno di liquido gelido dritto
in faccia a Gastone.
:-Questo
lo offre la casa! Prendi!-:
Poi
acchiappò il carretto e se la svignò prima che poteva.
Si
nascose quasi al margine del parco ed entrò in una toilet
per parlare in pace con UNO dallo scudo ex transformer, che quella volta era
diventato uno zainetto.
:-Che
succede, vampiro? Ti serve una trasfusione?-:
:-No,
devo fare un download di arrabbiatura, mi puoi dedicare due minuti?-:
Ovviamente
UNO poteva, come sempre, e Paperino gli spiegò tutto in dettaglio.
:-Mi
capisci, non è vero, UNO? Quella frase… quella
proprio non avrebbe dovuto dirla! Tu ti ricordi quello che ho passato con
Trauma, no? Gastone una cosa del genere se la può solo sognare, e forse
neanche!-:
Sbottò
alla fine.
:-Hai
ragione, Gastone si è comportato da vigliacco. Ma tu gli hai dato una bella
lezione!-:
:-Già!-:
Convenne
Paperino, sorridendo ancora del suo lancio.
:-Bene,
ora sarà meglio che torni a lavoro se non voglio che Zio Paperone mi riduca ad
un bonsai! Ci vediamo dopo socio. E grazie per avermi ascoltato-:
:-Non
c’è di che! Sono sempre felice di studiare da vicino le strane reazioni di voi
biologici!-:
Dopo
che UNO fu sparito Paperino si rimise in spalla l’extransformer
e uscì a riprendere il carretto degli snack.
Vendette
caramelle e cioccolato ad un sacco di ragazzini e si lasciò andare con una
certa nostalgia ai ricordi degli Halloween che lui aveva passato a fare
“dolcetto o scherzetto”.
“Eh,
erano veramente altri tempi! Una volta il costume di Halloween era un lenzuolo
con due buchi per gli occhi, ora invece si vestono come se fosse Carnevale!
Cosa c’entra Spider Man con Halloween vorrei sapere? Con tutto il rispetto per
il mio collega ovviamente… hei!
Guarda un po’ quello lì!-:
Infatti
tra i tanti costumi più o meno in tema con Halloween Paperino ne aveva notato
uno che gli aveva dato una scossa.
Tuta
nera con riflessi blu, mantello blu e rosso, stivali, cintura e spalline gialle
ed un inconfondibile berretto da marinaio.
Paperino
si trovava davanti una piccola copia di Paperinik, che gli stava chiedendo dei
dolci.
:-Signore,
vorrei cinquanta centesimi di caramelle gommose-:
Invece
Paperino gli disse
:-Hei! Bel costume! Come ti chiami, giovanotto?-:
Sapeva
che non avrebbe dovuto parlare con i clienti, ma non aveva proprio potuto
trattenersi.
Gli
occhi del paperotto si illuminarono.
:-Mi
chiamo Alex. Grazie! Mi sono vestito così perché Paperinik è il più mitico che
c’è! A te piace? Io l’ho visto quando combatteva contro quel gigantesco alieno
viola ed è stato fantastico! Tutti avevano paura ma Paperinik no e alla fine lo
ha battuto! Quell’Angus Fangus
non capisce proprio niente, ecco perché parla sempre male di lui!-:
Dopo
questa Paperino trovava che quel paperotto fosse decisamente adorabile oltre
che in gamba.
:-Eh,
sì, trovo anche io che Paperinik sia un grande!-:
Convenne
Paperino, e riempì il sacchetto con una razione di caramelle più che generosa.
:-Hei! Ma queste sono più che cinquanta centesimi di
caramelle!-:
Protestò
il ragazzino.
Paperino
sorrise.
:-Bè, tra noi fan di Paperinik ci dobbiamo aiutare, no?-:
Gli
rispose con una strizzata d’occhi.
*
Incrociatore Rangar, in orbita stabile intorno alla Terra.
La
squadra di dieci soldati Evroniani era pronta per la
missione: grazie al congegno che avevano piazzato due giorni prima presto gli
scienziati avrebbero rinchiuso ed isolato i terrestri nel Luna Park, e quando
questo fosse successo loro avrebbero dovuto solo scendere a terra con i dischi
individuali e lavorare di Evrongun.
Abbastanza
semplice, no? Sempre che in qualche modo quel papero mascherato non di fosse
presentato a rovinare tutto.
Il
generale Zorpad aspettava solo un segnale dal capo
branca Gorthan per dare inizio alla missione, ma al
momento lo scienziato sembrava immerso in chissà quale elucubrazione mentale.
Degnò
appena di un cenno il capo branca Yestor che gli
comunicava che il deviatore di frequenze elettromagnetiche era in funzione.
:-È
nella natura dell’esercito giungere per vie inaspettate dal nemico e attaccare
quando l’avversario non è vigile*-:
Lo
sentì mormorare a mezza voce.
“Lui
e le sue citazioni! Vorrei tanto che una volta si decidesse a dire qualcosa di
sensato”
Pensò
Zorpad irritato.
Rimase
rigidamente sull’attenti in attesa di un vero ordine.
:-Prepara
i tuoi soldati, generale. È ora di dare inizio all’operazione-:
“Ah,
meno male! Questo era comprensibile”
Zorpad
si congedò, raggiunse la sua squadra e, preso un disco individuale, fu il primo
a lanciarsi nello spazio verso il pianeta Terra.
*
Paperino
non ne poteva più!
Aveva
le zampe tutte indolenzite dopo due ore che spingeva quel carretto in lungo e
in largo per il parco, così provò a trovare un cantuccio in cui riposarsi un
po’.
:-Ah!
È così dunque che lavori? Ti insegnerò io a mandarmi in rovina, sciagurato
nipote!-:
Non
ebbe neanche il tempo di girarsi che sentì un botto purtroppo familiare e
subito dopo una dolorosa sventagliata di sale grosso si abbatté impietosa sul
suo porta piume.
:-Uack! Ma zio… che ti è saltato
in mente di portare lo spingardino a sale? E per di più carico!-:
:-Che
domande! Fa parte del mio costume originale da cercatore d’oro. Con questo spingardino
ho difeso i miei guadagni allora e con questo continuo a difenderli oggi da te
che cerchi di sabotarmeli battendo la fiacca!-:
Paperino
non poté fare a meno di rimettersi in marcia borbottando.
Intanto
il cellulare prese a squillare.
“Chiamata
con numero privato? Ma allora è UNO! Groan… solo a me
può succedere di parlare al telefono con qualcuno che sta appeso alla mia
schiena!”
:-Pronto?
Che succede?-:
:-Ci
sono brutte notizie, socio! Attraverso l’extransformer
ho rilevato una forte sorgente di onde elettromagnetiche anomale all’interno
del parco. Queste onde si sovrappongono con i comandi della sala controllo ed
in pratica tra poco saranno loro a controllare il parco-:
:-Aspetta… che vuol dire esattamente che controlleranno il
parco? Che sta succedendo?-:
Si
rese conto troppo tardi che stava urlando e che non era il caso di scatenare il
panico ancora prima di aver capito esattamente con cosa aveva a che fare.
:-Vuol
dire, in linguaggio semplificato, che ogni singolo congegno elettronico del
parco è controllato da quella cosa! Ti conviene tirare fuori mantello e
mascherina perché tra poco ci sarà lavoro per l’altro te…
oh, no!-:
:-Non
dirmelo: c’è un guaio grosso come una calotta polare che sta per abbattersi su
di me!-:
:-Entra
subito in modalità super eroe più super che puoi! Tutte le uscite del parco
sono bloccate e tutti i sistemi di comunicazione sono isolati…
in pratica siete in trappola!-:
Infatti
poco dopo le luci del parco cominciarono a spegnersi come per sbalzi di
corrente, ed i suoni terrificanti di sottofondo divennero un po’ troppo
terrificanti.
Le
due gigantesche porte metalliche si chiusero con un botto.
A
qual punto a Paperino venne un dubbio atroce.
:-UNO,
ci sei ancora? Hai detto che tutti i sistemi elettronici del parco sono
controllati da questa strana cosa… ma allora anche i robot…?-:
Non
gli servì aspettare la risposta di UNO perché alle sue spalle avvertì una strana
presenza e si tuffò di lato appena in tempo per non essere agguantato da un
robot zombie.
Intanto
tutto intorno si moltiplicavano le grida di puro terrore.
:-E
va bene, ho capito, devo cambiarmi!-:
Esclamò
esasperato il papero.
Se
la diede a gambe e si infilò nel bagno di prima per potersi cambiare in pace,
cosa che gli richiese non più di dieci secondi.
Imbracciò
lo scudo extransformer ed uscì pronto alla battaglia.
:-Spero
che tu sia pronto, eroe, perché credo che là fuori ci sia parecchio movimento!-:
Gli
disse UNO dall’extransformer.
:-Non
me lo dire… rischi di rovinarmi la sorpresa! Ma io
dico, essere aggrediti dalle attrazioni di un parco divertimenti…
l’ultima volta che ho visto una cosa del genere è stato in Jurassick
Quack!
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Cantuccio dell’autore
Prima
cosa: mi perdonino i fan di Paperina ma io proprio non la sopporto perché è
un’opportunista a passare da Paperino a Gastone a seconda di chi accontenta
meglio i suoi capricci!
Stessa
cosa per Gastone, che secondo me è fatto apposta per essere odiato!
Inoltre
ci tengo a precisare che il costume da vampiro di Paperino non ha assolutamente
niente a che fare con Twilight. Per carità, liberaci
dal male ed amen!
Poi
non ho potuto resistere a fare un giochino alla fine: come probabilmente avete
capito Jurassick Quack fa
assonanza con Jurassick Park e sarebbe appunto la
versione di questo film nel mondo di Paperinik.
*Si
trova ne “l’arte della guerra e della strategia” un testo che credo Gorthan apprezzerebbe molto.
Grazie
a tutti
Makoto