Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: DumbledoreFan    22/05/2007    6 recensioni
Due ragazzi, apparentemente opposti, ma inaspettatamente vicini, uniti dall'imprevedibile presenza di un piccolo libricino che cambierà la vita ad entrambi, e che si ritroveranno insolitamente...addomesticati... “Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico e ora è per me unica al mondo” lessi ad alta voce. “Sai, questo pezzo è uno dei miei preferiti…è il tempo che hai perduto per la tua rosa, che ha reso la tua rosa così importante” “Anche il mio” rispose stringata la riccia. Non mi guardava negli occhi, guardava al di là dei lineamenti delle colline. Anche io scrutavo il panorama. “Che vuoi, Malfoy?” Draco/Herm ispirata al bellissimo libro del "Il Piccolo Principe" leggete e ditemi cosa ne pensate!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il Piccolo Principe Salve a tutti!! Questa è la prima storia che pubblico, e una delle tante che scrivo!!Finalmente mi sono decisa a postarla in questo meraviglioso sito di cui non potrei fare a meno! La storia è quasi interamente ispirata a quello che considero il libro più bello del mondo "Il Piccolo Principe" e infatti vede un Draco un po' OOC che rispecchia in molti aspetti il bambino caduto dall'asteroide B 612. Hermione, dal canto suo, si trova incredibilmente confusa, e tutti e due capiscono di essere stati addomesticati l'un dall'altra. Spero che vi piaccia, visto che la reputo una delle migliori che abbia scritto. Buona lettura!
Baci, Alexa.

Se qualcuno ama un fiore di cui esiste un solo esemplare,
in milioni e milioni di stelle,
questo basta a farlo felice quando le guarda.
                                           
                                                                                VII “Il Piccolo Principe”

Sereno e Tempestoso. Chiaro e Scuro. Limpido e Torbido. Così era il cielo, quel giorno novembrino, quando incontrai il mio Principe. Non sapevo che fosse lui, naturalmente, ma fu la prima volta che lo vidi. E lo vidi non come lo avevo visto sempre, ma scorsi il lui la sua vera natura, il suo vero essere. Non so perché si mostrò proprio a me, ma fu così.
Come ho già detto, quel giorno il cielo era uno spettacolo eccelso. Da una parte era di un azzurro cristallino, con delle soffici nuvole candide che ricordavano vagamente lo zucchero filato di Mielandia, che vorticavano spensierate e libere. Mentre dall’altro lato, il cielo era burrascosamente cupo; i nuvoloni grigi e tenebrosi erano uno spiacevole presagio di temporale, e i tuoni che sgorgavano non erano certo d’incoraggiamento.
Era una situazione fuori dall’immaginabile, quel giorno. Sembreva che si stessero congiungendo il giorno e la notte. Gli esatti opposti si stavano fondendo in una sconsiderata unione, incuranti di tutto quello che avrebbero potuto scaturire. E’ così che facemmo noi. Noi, che non avevamo niente in comune. Noi che ci siamo sempre odiati. Noi che abbiamo sempre combattuto l’uno contro l’altra. Noi, troppo diversi, troppo opposti. Il Giorno e la Notte. Il Sereno e la Tempesta. Il Fuoco e l’Acqua. Il Bianco e il Nero. Il Cielo e la Terra. Il Diavolo e l’Acqua Santa. Il Grifone e La Serpe.
Quel pomiriggio, me ne stavo impassibile di fronte al temporale imminente, e guardavo ipnotizzata quello spettacolo prodigioso che solo la natura era in grado di offrire a noi bramosi mortali, vogliosi di quella magia tanto straordinaria, di cui solo lei era padrona. Avevo addirittura distolto gli occhi dal libro, quel giorno. Ma non un libro qualunque…il mio libro. Quello che reputavo il libro più bello su cui avessi mai posato gli occhi. Me lo regalò mia madre, quando avevo appena sette anni. Un po’ piccola forse, per comprendere a pieno le merevigliose espressioni di quel libro che mi aveva insegnato tanto. In realtà, lo potevi, anzi lo dovevi leggere a tutte le età, perché cresceva con te, e tutte le volte che lo riguardavi, ti diceva cose diverse, ti faceva provare cose diverse. Ti segue per tutta la vita, passo dopo passo, e in ogni situazione lo troverai adatto. Io lo considero un “life coach”, un maestro di vita. E in fondo, quel libro lo è davvero. Il Piccolo Principe è un libro che tutti avrebbero dovuto leggere almeno una volta nella vita. Sono quelle 90 pagine che ti cambiano l’esistenza. Le leggi in un giorno, io lo finii in un paio di ore. E quel pomeriggio, avevo deciso di riprenderlo in mano, di sfogliare ancora una volta quelle pagine brulicanti di insegnamenti irrinunciabili. Ma poi, mi ero incantata ad osservare il cielo, seduta con le gambe incrociate sotto ad una quercia sulla riva del Lago Nero, inconscia del fatto, che tra poco, il mio Piccolo Principe serebbe piovuto da me.
                                                        *
Camminavo a passo svelto ed elgante per i gelidi sotterranei di Hogwarts, dirigendomi verso il parco, desideroso di aria fresca e magari di una rilassante sigaretta. E nel mentre, pensavo. Pensavo a tutto quello che mi circondava, pensavo alla vita che facevo, a quella che avrei voluto fare. Una vita complicata, la mia. Molto più di quello che sembrava. Diviso fra quello che ero e quello che facevo finta di essere. Portavo una maschara, una maschera che ormai mi aveva quasi completamente assorbito. Una maschera messa con la forza, e che ora tenevo per la sopravvivenza. Ma mi ero stancato. Stancato di essere quello che non ero. Non so quando ero venuto a capo di questa conclusione, visto che la vita che facevo mi era sempre piaciuta: Ero ricchissimo, bellissimo, tutti mi adoravano e mi temevano, ero l’unico erede della più importante famiglia purosangue dell’Inghilterra…cosa c’era che non andava? Forse il fatto che non volevo essere ricchissimo, bellissimo, adorato e temuto da tutti, erede della più importante famiglia purosangue dell’Inghilterra. Io volevo solo essere me stesso. Tra un po’ non mi ricordavo neanche più com’ero davvero. Sentivo l’improvviso bisogno di essere vivo, di provare quelle forti emozioni che ti danno una ragione per restare al mondo. Volevo vivere, non sopravvivire, come stavo facendo ora. Chiuso in una teca di vetro da cui non potevo uscire, e in cui nessuno poteva entrare. E la cosa più atroce, era che quella teca, me l’ero costruita io, con le mie mani, e avevo firmato la mia condanna ad un’eternità infernale. Volevo uscire da quella situazione, ma sapevo che c’era solo UNA via d’uscita. Quella via drastica ma a volte necessaria. L’unica via d’uscita. La morte. Ebbene sì, mio padre ha assicurato al Signore Oscuro che alla fine della scuola sarei diventato un mangiamorte a tutti gli effetti, e sapete com’è…il servizio a Voldemort è un servizio a vita, o a morte. Strano come possa provare i sentimenti opposti: voglia di vivere, e voglia di morire. Contemporaneamente, volevo restare al mondo, e godermi quello che mi spettava, godermi le mie emozioni, quelle che era lecito avere a sedic’anni; e volevo anche morire, andarmene dalla Terra per scampare a quel destino già prestabilito che non mi si addiceva per niente. Ma non sapevo, che c’era un’altra via di fuga da quella situazione…in ogni modo, l’avrei scoperta presto…
Finalmente il parco di Hogwarts mi si mostrò incontaminato in tutta la sua leggiadra bellezza. L’aria era pungente, in lontananza si udivano dei tuoni, anche se da una parte il cielo era ancora completamente limpido. Il vento passava prepotentemente soave fra gli ispidi fili d’erba, e fra le foglie degli alberi indispettiti come le ragazze alle quali si scompigliano i capelli appena fatti. Il Lago riversava immobile come al solito, e sulla riva s’increspavano dolcemente alcune giovani onde. Mi sedetti su una panchina stringendomi un poco nel mantello che sfoggiava orgogliosamente lo stemma dei Serpeverde. Ma quanto ne ero veramente orgoglioso?
Con questo dilemma, mi accesi una sigaretta…

Spero che come primo chappy vi sia piaciuto, naturalmente è solo l'inizio. Sono ben accette sia lodi che critiche e consigli, quindi se vi va, lasciate una recensione, che di sicuro, mi fa molto piacere!!
Ringrazio tutti quelli che hanno letto, alla prossima!
   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: DumbledoreFan