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Autore: Argentey    22/05/2007    6 recensioni
Lei: bella, alta, slanciata, e forte. Un carattere invidiablile, aperta con tutti ed estremamente genile. Provveniva dal quartiere basso della città, ''dall'inferno'' così amichevolmente chiamato il luogo più buio e sporco di una periferia di New York.
Lui: la sua bellezza era direttamente proporzionale alla sua sfacciatagine e ai suoi vizi; viziato e riverito, viveva nel quartire più ricco di New York. E, una cosa devo ammetterla: lui era dannatamente bello...
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Il sole coceva le teste dei presenti e annebbiava la vista, accecando. L’erbetta verde, perfettamente curata dava un senso di pace e tranquillità. L’odore dolce dei gelsomini e delle rose inebriavano i sensi.
Hermione Jane Granger fissava il lontanissimo bersaglio…. troppo lontano! Ridusse gli occhi a due fessure, per vedere meglio, almeno per capire a quanti metri di distanza era…. Le sembravano troppi…
Portò la pistola davanti a sé, prendendo la mira. Sbuffò!
troppo lontano!
- E’ troppo lontano, non arrivo a colpirlo da qui!- guardò Tom con astio.
Lui sorrise. Un sorriso che sapeva di perfidia!
- brava…. Lo hai capito! Da quanto è che non spari?-
- …… tre anni…..- voltò la faccia da qualche altra parte, provando interesse per una bocca di leone.
- E ora, quanti anni hai?- la ragazza spalancò gli occhi.
- Ventitre….. appena compiuti.- sbottò con una smorfia.
- Sei giovane…. Okay, ora andiamo a vedere come te la cavi davvero- il tipo sogghignò. Quello che non sapeva era che lei era la più brava con la pistola.
- Volentieri. Più stai al sole, più ti fa bene.- berciò la ragazza. Il sorrisetto di scherno le fu smorzato in tronco da una guardia-armadio che proteggeva il caro Voldy dal sole con un ombrellone da spiaggia..
- Baah! -
- Molto bene, angelo, ora andiamo ai bersagli. Spara un caricatore. – La incitò una volta davanti ad un fantoccio di cartone nero.
La pistola aveva sei colpi. Uno modello antiquato. Il migliore.
Bang
I ‘gioielli’ del manichino saltarono per aria. I ragazzi fecero un ululato di finto dolore.
Bang
Un buco in corrispondenza dell’occhio destro.
Bang
L’occhio sinistro.
Bang,
bang,
bang.

Il manichino sfoggiava un sorriso, due occhi e le palle sfondate.
Hermione sorrise.
- Con te non sarò così cortese…- sibilò all’indirizzo di Tom, il qualche sorrise e ridacchio.
- Vedremo ragazza…. Ma ora passiamo alle cose più difficili…
Draco e Blaise guardavano sconcertati il manichino che sfoggiava un sorriso che non avrebbe dovuto avere.
- Fucile di precisione…- le mise in mano un fucile di precisione militare. La ragazza si distese a terra e prese la mira su un manichino ben nascosto, a qualcosa come 900metri di distanza. La ragazza faticò un poco ad individuarlo, ma poi prese la mira.
Erano 20 proiettili.
Al termine il manichino n°2 sfoggiava, come il primo, un sorriso al contrario, due occhi, le palle sfondate, il naso e altri suppellettili che non sto a descrivere.
Voldemort le fece provare un arsenale intero e quando ebbe finito, volle invitare a pranzo la ragazza con i suoi accompagnatori.
Aveva deciso che avrebbe scoperto qualcosa di più sul misterioso angelo nero. E quel che decideva faceva e otteneva! La madre di Blaise e il padre di Draco si unirono ai ragazzi.
- Allora angioletto…. Mi pare di aver capito che tu d’angelico abbia solo l’aspetto..- Venne trafitto sul posto da due sguardi; uno ambrato, l’altro argenteo.
- Così sembra!- replicò la ragazza di umore pessimo. Il sole le aveva fatto venire mal di testa e ora tagliare le bistecca era un’impresa quasi difficile. Bevve un sorso di vino.
- Raccontami di te! Qual è il tuo primo ricordo?- chiese lo zio accendendosi un altro sigaro. Hermione lasciò perdere la bistecca e si servì le patate.
- La morte di mia madre!- schietta, fredda e distaccata. Draco, Blaise e la Signora Zabini alzarono gli occhi dal piatto quasi con pietà, verso quella creatura. Ma lo sguardo incavolato della ragazza li convinse a tornare ad occuparsi del loro piatto. A Hermione quella conversazione piaceva sempre meno.
- E come è stato?- Quell’uomo era il veleno in persona Non aveva pietà. E lei sapeva che voleva distruggerla moralmente. Lui voleva averla sotto controllo. MAI!!!!
- Sanguinoso.- Per non cedere bisogna rispondere lo stretto necessario. Mai di più. Il troppo potrebbe essere fatale!! Soprattutto per lei!.
- …. Cos’altro ricordi della tua infanzia?- Lo sguardo freddo della ragazza si posò sugli occhiali scuri dello ‘zio’.
- Nulla!- sibilò. Non avrebbe detto nulla in ogni caso. Era stata abituata fin da piccola, a tacere. Non avrebbe rovinato tutti quegli anni d’insegnamento.
- Tuo padre?- Il veleno usciva dalle labbra esangui di quell’uomo come l’acqua sgorga da una sorgente.
- Non l’ho mai visto.- Questo era vero. Ne aveva solo vagamente sentito parlare. Sapeva solo che suo padre era un sicario*… faceva le pulizie ed era il migliore nel settore. A lui doveva la sua bravura con le armi.
- Che lavoro faceva?- insisté lui.
- Le pulizie**…- Tutti alzarono lo sguardo perplessi. Poi sembrò che una molla scattasse nel loro cervello e tornarono ai loro piatti, ma non prima di lanciare uno sguardo sbieco di muta compassione e pena per la ragazza, che era ormai furente.
- Un sicario allora… interessante. -
- Tzè…-
- Tua madre che lavoro faceva?- La ragazza sentì il sangue ribollirgli nelle vene. Serrò i denti e le labbra.
- Non. Lo. So.- sillabò malcelando l’irritazione.
- …. Fratelli?- lo sguardo che gli mandò la ragazza si fece capire benissimo.
- Ehm… boyfriend?- La ragazza si spazientì.
- Senti… smettila di farti gli affari miei. Dimmi quello che stai cercando di dire e non fare giri di parole!- sbottò alzando gli occhi al cielo.
- Sai già ciò che voglio, era solo per fare conversazione…- lo guardo scocciato che metà delle persone presenti gli rivolsero lo convinsero ad iniziare a mangiare…

Hermione stava distesa sul divanetto della limousine nera, con un mal di testa pazzesco.
- Quell’uomo è invadente…- sospirò quasi a sé stessa. Draco la guardò un attimo, prima di tornare al finestrino. Blaise sospirò e s’infilò in bocca una gomma, spargendo per l’ambiente un fresco profumo di menta.
- Non ce la faccio più…- mormorò impercettibilmente.
Draco tornò a guardarla e la vide socchiudere gli occhi, poi chiuderli e non muoversi più.
Il respiro regolare della ragazza fece sorridere il ragazzo, il petto si alzava e si abbassava a ritmo e ben presto la ragazza si perse nel mondo dei sogni.
- La svegliamo?- chiese Blaise a Draco.
- La porto io!- Draco prese in braccio la ragazza e con una naturalezza innata la portò fino alla sua camera da letto.
- Dorme da te?- chiese nuovamente Blaise assonnato.
- si! ‘Notte!- i due si salutarono e poi chiusero insieme le porte delle loro rispettive stanze.
Hermione dormiva pacifica.
Distesa sul letto del Demonio , mentre il ragazzo si cambiava.
Rilassata dopo la giornata peggiore della sua vita.
Rilassata vicino ad un ragazzo che si era disteso di fianco a lei.
Tranquilla, anche se la sua avventura iniziava in quel momento.

Ecco fatto un altro cap! Spero vi piaccia e perdono se faccio così piano!! Bye bye! Argentey!
· *Sicario = uno che uccide a pagamento, in sostanza.. dovrebbe essere il killer in italiano.
· **Le pulizie = dal film ‘Leon’ i sicari fanno le pulizie ovvero piazza pulita!!

  
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