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Autore: Desty    05/11/2012    11 recensioni
“Scommetto che però, tu non riusciresti mai a corteggiare e sedurre una ragazza” e questa volta era il turno di Louis, per sorridere in modo sornione.
Louis Tomlinson conosceva perfettamente il suo migliore amico, e sapeva che Harry era quel tipo di ragazzo che pur di dimostrare che aveva ragione, avrebbe fatto di tutto.
“E io invece scommetto che potrei essere un ottimo corteggiatore e seduttore” rispose Harry leggermente offeso dalla confessione dell’amico.
~
Era una ragazza non troppo alta e minuta, i lunghi capelli neri le ricadevano ondulati fino al seno e alla schiena. Gli occhi erano di un azzurro tendente al verde ed erano truccati perfettamente di nero. Indossava un paio di jeans neri stretti in fondo con una maglietta rossa con le maniche a tre quarti che le fasciava perfettamente il corpo minuto; ai piedi delle converse bianche.
All’apparenza poteva sembrare una ragazza normale, tremendamente comune e banale, ma Louis sapeva perfettamente chi era.
Giuliett Jenson frequentava anche lei l’ultimo anno di liceo e Louis sapeva benissimo che per la prima volta, Harry Styles avrebbe avuto pane per i suoi denti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 24.

Giuliett si rigirò nel letto mugugnando qualche cosa che Harry non riuscì a comprendere a pieno. Il riccio sorrise e si sistemò meglio a sedere sul letto e la osservò attentamente. Era semplicemente perfetta per lui, era splendida ma lei non lo capiva. Harry sorrise soddisfatto dell’idea che aveva appena avuto; senza fare rumore si alzò dal letto e si mise a cercare nella scrivania un foglio di carta e una biro. Dopo aver trovato il necessario si mise nuovamente a letto e iniziò a scrivere quello che gli frullava per la mente. Giuliett era splendida per lui; adorava le sue piccole e quasi invisibili lentiggini sotto il naso, ma che lei odiava; amava le sue cosce e il suo fisico, ma a lei non piaceva anzi quasi se ne vergognava; per non parlare poi delle fossette di venere che aveva alla fine della schiena; sapeva che non poteva andare a dormire senza una tazza di thé e molto probabilmente era quello il motivo per cui parlava nel sonno e lui… adorava sentirla parlare mentre dormiva, erano piccole conversazioni che però lei non conosceva; sapeva che lei odiava la sua voce specialmente se era registrata o al telefono, e sorrideva quando la vedeva infilarsi i jeans, quasi tratteneva il respiro; sapeva che lei non si sarebbe mai amata quanto lui l’amava e sperava che magari, se lei avesse saputo che lui c’era e che l’amava, magari anche lei si sarebbe amata allo stesso modo. Quelle erano tutte piccole cose che Harry amava di Giuliett e non se le sarebbe lasciate sfuggire di bocca. Lui amava quelle piccole cose ma specialmente amava lei.

Finito il tutto sorrise soddisfatto e infilò il foglio di carta ripiegato nella tasca dei suoi pantaloni creme. Dopo un paio di minuti finalmente riuscì ad addormentarsi.

 

 

Quel lunedì mattina Harry arrivò a scuola insieme a Giuliett. Nonostante non si stessero tenendo per mano, l’amore tra i due si riusciva a percepire altamente; gli scambi di sguardi e i sorrisi dolci bastavano ai due ragazzi.

“Allora, che hai alla prima ora oggi?” chiese Harry alla ragazza appoggiandosi contro la parete di armadietti mentre Giulie estrasse il libro di anatomia dall’armadietto e lo sventolò davanti agli occhi del riccio che sorrise maliziosamente

“Mhh, la mia materia preferita” disse facendo così ridere la ragazza che chiuse lentamente l’armadietto.

“Ehi Harry, che ne dici se vado a prendere un caffè per te e un thé per me?” propose la mora sorridendo al ragazzo che annuì prontamente nel sentire quella richiesta

“Va bene, ti raggiungo nell’aula di anatomia allora” disse Giuliett mettendosi in punta dei piedi e scoccando un dolce bacio sulla guancia del riccio che immediatamente prese colore. La osservò allontanarsi finché non la vide svoltare l’angolo e poi, un battito di mani lo fece distrarre. Louis era proprio a qualche passo da lui e sorrideva sornione

“Wow, mio caro e piccolo Harold, la scommessa direi che l’hai proprio vinta” disse il moro alzando una mano per farsi battere il cinque ma il riccio, gli ringhiò quasi contro e lo afferrò per il polso portandolo proprio nell’aula di anatomia.

“Ehi amico, che hai?” chiese Louis sedendosi su uno dei vari banchi presenti nell’aula deserta. Harry sospirò pensando che era finalmente arrivato il momento di dire la verità a Louis: per lui la scommessa non era più valida e che era innamorato di Giuliett.

“Ascolta Lou... Ti devo parlare” iniziò il riccio appoggiandosi contro la cattedra per far sì di essere proprio davanti al suo migliore amico.

“Sono tutte orecchie Hazza” rispose Tomlinson scendendo dal banco e posizionandosi ancora più vicino al riccio.

“Senti, credo davvero di essermi innamorato di Giuliett e… credo ormai che la scommessa non serva più a nulla” disse tutto d’un fiato Harry, abbassando lo sguardo e allontanandosi dalla cattedra e mettendosi con le spalle verso la porta; Louis si posizionò proprio di fronte a lui con lo sguardo verso la porta.

Harry era innamorato di Giuliett. Lui e lei. Insieme. Il moro sgranò leggermente gli occhi incredulo; e se le cose tra lui e il suo migliore amico sarebbero cambiate? E se Harry avesse smesso di stare con lui solo per stare con Giuliett? Non poteva sicuramente permetterlo. Doveva escogitare qualche cosa. E le cose andarono per il verso giusto, almeno per Louis.

“E quindi… che mi dici della scommessa? L’hai conquistata ed ora è tua. Bene, ora sarò il tuo schiavo. Sei riuscito a conquistare Giuliett Jenson prima del ballo di natale e quindi la scommessa l’hai vinta” disse Louis sorridendo sornione osservando la faccia sconvolta di Harry che, nel momento in cui stava per parlare sentì il rumore di un tonfo che lo fece voltare immediatamente. Vide due bicchieri per terra e il volto di Giuliett stravolto e ormai pronto alle lacrime. Il riccio boccheggiò velocemente avvicinandosi velocemente alla mora che però si allontanò di scatto

“Stammi lontano!” urlò attirando così l’attenzione di qualche studente che passava davanti all’aula ma che, fortunatamente non si concentrava altamente su quello che stava succedendo.

“Giulie ascolta io… posso spiegarti!” rispose Harry cercando di afferrarle il polso ma Giuliett non voleva farsi toccare da lui; possibile che quel ragazzo riuscisse a farla sempre soffrire? Perché provava così tanta gioia nel vederla triste, distrutta e amareggiata?

“Non mi interessano le tue spiegazioni Harry!” urlò di rimando lei con gli occhi pieni di lacrime e la voce rotta dai singhiozzi. Harry sentì una fitta allo stomaco nel vederla così; desiderava con tutto se stesso abbracciarla e stringerla, spiegarle tutto e dirle che l’amava, l’amava davvero.

“Giulie ti prego, io ti amo” disse Harry abbassando lo sguardo sentendo gli occhi pungergli lievemente; la mora continuò a piangere

“Sei solo un insensibile! Tu non sei in grado di amare! Tu non sei in grado di provare nessun sentimento. Ti odio. Possibile che tu mi abbia solo mentito?! Mi hai usata, per una scommessa del cazzo!” urlò lei appoggiandosi contro il muro e portandosi un braccio sugli occhi singhiozzando.

“Giulie ti prego…”

“Ti prego un cazzo! Fottiti Harry, fottiti!” urlò andandosene di corsa e uscendo dall’istituto scolastico ignorando gli sguardi di tutti e cercando di non pensare al fatto che comunque, anche Harry la stesse osservando.

“Amico… mi dispiace” disse Louis avvicinandosi all’amico che, alzò lo sguardo e lo fulminò, quasi incenerendolo.

“Amico?! Non osare chiamarmi mai più in quel modo Louis William Tomlinson! Lo hai fatto apposta vero? Oh cazzo Louis per una volta che ero riuscito ad aprirmi! Fottiti Tomlinson!” urlò Harry allontanandosi da lui e fissandolo con disgusto

“Non capisci che l’ho fatto per noi?! Sicuramente ci avrebbe allontanati!” urlò Louis; ormai era come se il corridoio della scuola fosse diventato un palcoscenico. Fortunatamente però solo i primini si fermavano ad assistere a quello spettacolo.

Harry rise amaramente “Davvero mi credi capace di una cosa del genere?! Louis, hai fatto tutto tu! Non è colpa di Giuliett se ci siamo allontanati, è stata solo colpa tua” disse lui abbassando la voce e scuotendo lentamente la testa; non diede neanche il tempo a Louis di rispondere perché si allontanò dal moro e uscì a sua volta dall’istituto scolastico, non sarebbe riuscito a seguire neanche una lezione.

Louis rimase senza parole e osservò l’amico andarsene. Aveva rovinato tutto, era solo colpa sua.

“Che cazzo ho fatto?” sussurrò abbassando lo sguardo per poi ringhiare contro i primini che lo fissavano e sorridevano sotto i baffi; non appena però Louis li incenerì con lo sguardo rizzarono subito in piedi e se ne corsero lontano.

“Ehi Tommo! Dov’è Hazza?” chiese Niall affiancandolo insieme a Zayn e Liam,

“Non rompermi le palle, Horan!” urlò il moro andandosene nel cortile. Il biondo e Zayn lo fissarono delusi mentre Liam, scosse la testa sospettando quello che era successo.



 

Des and Sara's corner.
Kawabongaaa :D Eccoci qui con questo capitolo molto... beh molto... ok non abbiamo le parole D:
Insomma, ci piace perchè comunque crediamo ci sia venuto bene ma non ci piace perchè... insomma si scopre tutto :(
Beh, vabbè lasciamo i commenti a voi bella gente!
Comunque, siamo contente che vi sia piaciuto il disegnino di Des *-* E la nostra carissima Des ha seguito un corso professionista di pittura e arte sin da quando aveva 12 anni e per chi interessasse entrambe sappiamo suonare il piano e la chitarra (anche se Des vuole imparare a suonare anche il Kazoo dopo che ha visto uno di quei video diary sugli One Direction) ahahah
E poi... ragazze! Chi di voi ha preso i biglietti per il concerto qui in italia?! Des li haaa *non odiatela* e ne ha 2 :') Ahahah
However and Anyway,
ringraziamo tutte voi per le splendide recensioni che abbiamo ricevuto,
sono splendide :')
e ringraziamo anche tutti quelli che hanno messo la storia tra le ricordate/seguite/preferite.
Vi lasciamo con una Gif di Giulie:

E una di Harry:

Un bacione, Des and Sara.
 

 



 

Des 

  
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