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Autore: Bani chan    05/11/2012    3 recensioni
ATTENZIONE !!! prima di iniziare a leggere vi consiglio di andare a leggere la One Shot What a disaster Shakespeare! Or maybe not? perchè questo è il suo continuato!
Tra problemi e crisi di coppia, la scuola che non da nemmeno un attimo di tregua e persone poco affidabili, riuscirà l'amore a trionfare o tutto si concluderà tutto in tragedia?
Buona Lettura!
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Neji/TenTen, Sai/Ino, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Atto II

What a disaster Shakespeare!...and we just started!

Atto II: Problemi di cuore

 

 

Dopo aver passato un paio di ore a scherzare e a scommettere se il giorno dopo il povero Sai si sarebbe presentato a scuola, la compagnia si sciolse. Le ragazze si diressero verso la casa di Hinata, mentre i ragazzi si diressero verso l’attico di Sasuke.

Ancora prima che l’Uchiha riuscisse ad aprire completamente la porta, Naruto si era già fiondato davanti alla tv al plasma e impugnato il telecomando della Wii si era cimentato in una partita a Mario Kart.

“Mettiti pure comodo, mi raccomando non fare complimenti!” ironizzò Sasuke

“Non dirlo troppo forte, potrebbe prenderti in parola...ah che seccatura” disse Shikamaru per poi sprofondare tra i cuscini del divano.

Lentamente Neji cercò lo sguardo dell’Uchiha, trovatolo spostò i suoi occhi violetti da quelli scuri del moro ad un punto indeterminato dietro al televisore, Sasuke fece un lieve cenno della testa e lasciandosi sfuggire un ghigno.

Senza farsi vedere dal biondo, cosa estremamente facile data la maniacale attenzione che Naruto stava dando alla televisione, Neji riuscì ad andare dietro la televisione e ‘accidentalmente’ staccò la spina della corrente.

“No, no, no, no, nononononononoooooo! Sasuke cosa è successo alla tv?!” l’espressione del biondo era tra lo sconvolto e l’incazzato nero, se non saltava fuori una risposta credibile, Sasuke si sarebbe trovato con un forte mal di testa tra qualche ora.

Da dietro la televisione sbucò lentamente Neji reggendo in una mano la presa della corrente “Scusa Naruto, devo averla staccata per sbaglio inciampandoci sopra”  sul suo volto lo Hyuga sfoggiava un ghigno di soddisfazione mentre Shikamaru stava ridendo a crepapelle e anche Sasuke si stava concedendo un momento per ridersela di gusto.

“Sasuke sei uno stronzo!” iniziò il biondo “sei solo un infantile! Non volevi che io battessi il tuo record e così hai fatto fare il lavoro sporco a Neji!”

All’Uchiha iniziò a salire la pressione “Punto primo, l’infantile qui sei tu che ancora ti ostini a continuare a giocare con le macchinine  che usavi da quando avevi cinque anni, secondo, io non ho mai giocato a quel gioco insulso, ci gioca solo mio fratello, e terzo, anche se detenessi il record, tu saresti troppo impedito per poterti anche solo avvicinare a quel punteggio.”

“Staresti  che sono una schiappa, teme?”

“Mi pare di averlo reso particolarmente esplicito, baka.”

Tra i due iniziò uno scontro di sguardi, l’atmosfera si stava riscaldando e Neji e Shikamaru si sentirono in dovere di fermarli non appena li videro impugnare dei cuscini, presi tra quelli sparsi sul pavimento

“Sentite ragazzi, avete già disintegrato tutti i cuscini a casa di Neji l’ultima volta e non mi sembra il caso di sacrificarne altri .” disse Shikamaru avvicinandosi annoiato ai due contendenti. Odiava quando si comportavano così; sembravano due bambini e lui non sopportava i bambini.

Lentamente il biondo e il moro abbassarono il braccio che impugnava con una presa ferrea l’arma e lasciarono che gli altri due amici gli togliessero dalle mani i cuscini.

“Che si fa allora? io mi annoio...” mugugnò il biondo che si era steso pigramente sulla poltrona.

“Cazzo Naruto vuoi chiudere quel forno?” disse irritato il moro

“Ne teme, che scorbutico!”

“Senti tu, brutto-”

 

Driiiiiiiin driiiiin

 

“E adesso chi cazzo è!” sbraito il moro, ormai sembrava destino che il suono di un telefono  lo interrompessero nei momenti meno opportuni. A grandi falcate si diresse verso il telefono e, alzata la cornetta, cercò di rispondere con un tono di voce il più cortese e pacato possibile.

“Pronto? Ah buonasera signora Uzumaki”

In quel preciso istante Naruto si irrigidì come se fosse diventato improvvisamente di pietra.

“Ah, vuole sapere se Naruto è qui?”

Subito il biondo si destò dal suo stato comatoso e si affrettò a sbracciarsi, mimando con gesti disperati di non dire nulla.

“Ma certo che è qui! Glielo passo subito, arrivederci signora” con soddisfazione il moro porse la cornetta al biondo che nel frattempo stava imprecando in tutti i modi possibili.

“Ti giuro che questa me la paghi cara, teme!” susibilò Naruto avvicinandosi a Sasuke.

Dopo qualche momento di indecisione decise con riluttanza di prendere in mano la cornetta e fare una chiacchierata con il diavolo in persona.

“Ciao mamma....”

Nonostante non fosse in vivavoce i tre amici riuscirono a sentire distintamente un “PEZZO DI IDIOTA” provenire dall’interlocutore dall’atra parte del telefono.

“Scusa mamma...mi sono...ma io...no ti prego...e come faccio a....lei no...va bene mamma...ciao”

“Wow Naruto sei proprio riuscito a farla incazzare di brutto, complienti”

“Non è colpa mia! Mi ero dimenticato di essere ancora in punizione e mi tocca pagarne le conseguenze adesso, o meglio, quando arrivo a casa.”

“Bhe allora ti conviene metterti in marcia dobe. Hai poco tempo e mota strada da fare per arrivare a casa.” la voce di Sasuke aveva assunto un tono divertito.

“Purtroppo per te non mi posso muovere da qui me lo ha tassativamente proibito.”

“E allora come fai a tornare a casa, Einstein?” disse Shikamaru tra uno sbadiglio e l’altro.

“Mi viene a prendere tra qualche minuto Sakura. Ha detto che era appena arrivata e siccome lei, a differenza mia, è una persona matura e responsabile mi viene a prendere in macchina, perchè lei la sa guidare evitando di andare ad abbracciare un platano.”

Mentre il biondo continuava a tergiversare su come sua madre avesse più fiducia in sua sorella che in lui, Sasuke al solo sentir pronunciare il nome di Sakura, iniziò a vagare con la mente a quel giorno, durante il quale, mentre la pioggia batteva insistentemente sui vetri, lui e la rosa avevano scoperto l’uno qualcosa in più dell’altro. Senza accorgersene sfoderò un’involontario sorriso.

“Comunque Naruto una cosa non mi quadra.” iniziò Neji “dove eri stato il pomeriggio in cui, tornando a casa, ti sei andato a schiantare contro la macchina di tua madre?”

Naruto si girò verso lo Hyuga e lo guardo interrogativo con quella sua solita faccia da sberle.

“Ma che cazzo te ne frega! Stavamo parlando di cose serie e tu te ne salti fuori con ste stronzate?!”

“Se fossero stronzate come dici tu allora perchè stai diventando rosso come un peperone e grondi di sudore? C’è per caso qualcosa che dovremo sapere,Uzumaki?”

“M-ma d-di che c-cosa stai parlando,Neji! Sapete che non vi nasconderei mai nulla!”

“Ok ormai è palese. Avanti chi è?” sbadigliò Shikamaru

“Chi è c-chi?” balbetto Naruto sull’orlo di una crisi di panico.

“La ragazza che hai conosciuto e di cui ti sei innamorato, Naruto.”

“Che??!!” disse il biondo strabuzzando gli occhi fuori dalle orbite

“Avanti Naruto non fare il finto tonto!” sentenziò Neji “ti stai comportando nella stessa maniera di quando eravamo alle medie e ti eri preso una cotta stratosferica per la Sajuki.”

“Ma di che cazzo parli, idiota! io non mi sono mai preso una cotta per lei!” cerco di difendersi il biondo.

“Santa pazienza, Naruto! Le lasciavi ogni giorno un buono per mangiare il ramen da Ichiraku! Vi ricordate che la poveretta lo evitava come la peste? E’ stata persino costretta a ambiare scuola.”

“Ma la vuoi piantare di raccontare i fattacci miei in giro per il mondo brutto-”

“La smetterò quando finalmente ci dirai chi è la fortunata, o in questo caso sarebbe meglio dire sfortunata.”

Calò il silenzio, Naruto li scrutava uno per uno, se lo avessero scoperto due su tre si sarebbero messi a ridere come delle iene, mentre il terzo avrebbe cercato di strozzarlo, dando inizio ad una lunga serie di attentati alla sua persona. E siccome Naruto alla SUA pelle ci teneva MOLTO, decise di andare con i piedi di piombo.

“E va bene vi racconterò cosa è successo, però non vi svelerò il suo nome ne qualsiasi altra caratteristica fisica. Queste sono l mie condizioni.”

Gli altri tre che si erano intanto raggruppati sul divano iniziarono a parlottare tra di loro, senza che Naruto potesse sentirne l’argomento.

“Sempre meglio di niente. Accettiamo le tue condizioni ed ora sputa il rospo.” sentenzio a nome di tutti Neji

Arrendendosi a dover vuotare il sacco, il biondo si sedette sulla poltrona e iniziò a raccontare:

“Shikamaru ha ragione. Mi piace una ragazza, e quel pomeriggio ero andato a spiarla, non fraintendete non sono un guardone, volevo solo guardarla da lontano. E tornando a casa sono andato addosso alla macchina della mamma. Il resto o sapete”

“Fammi capire bene dobe,” iniziò Sasuke “tu sei andato a spiare di nascosto una ragazza e vorresti dire che non sei un guardone? Ha! Questa è bella! Me la devo annotare da qualche parte, chi lo sa forse un giorno ne avrò abbastanza per scrivere una tua biografia. Secondo me venderebbe miliardi di copie!” disse sarcastico il moro

“AhAhAh divertente teme, davvero! Sei proprio in vena di scherzare!” disse Naruto con tono offeso. “Tu non sai che cosa significa sognare una ragazza ogni benedetta notte! Così a portata di mano da poterla toccare, così reale. Ma poi quando apri gli occhi ti accorgi che era tutto un sogno.”

Invece Sasuke lo sapeva benissimo, perchè era ormai da una settimana che gli succedeva lo stesso sognando Sakura, sognando i suoi occhi, le sue labbra increspate in un dolce sorriso, la sua pelle liscia come seta...essere li li per toccarla e poi svegliarsi all’improvviso.

“Oh vuol dire che la regina Mab è venuta a farti visita!”

Tutti si voltarono verso Shikamaru.

“E chi sarebbe questa regina Mab?” domando Naruto

Lentamente Shikamaru si alzò dal divano e continuò:

“E’ la levatrice delle fate, e se ne viene in forma non più grossa che d’una pietra d’agata all’indice d’un consigliere comunale.”

“Ti prego Shikamaru non iniziare con sta storia pure tu!” lo prego Neji

“Di che stai parlando?” intervenne l’Uchiha

“E’ una storiella che gira a scuola, una buffonata per mettere un po’ di paura ai bietoloni.”

“E’ trainata su un cocchio trainato da quisquiglie attraverso i nasi degli uomini quand’essi giacciono addormentati. I raggi delle ruote sono lunghe zampe di grillo e il mantice è fatto di ali di cavalletta, le redini di sottilissima bava di ragno, le gualdrappe di rugiadosi raggi di luna e la frusta....crack!” Shikamaru battè le mani facendo sussultare i tre che si erano persi ad immaginare le fattezze di quella misteriosa creaturina di cui il moro stava parlando.

“E’ fatta di ossa di mosca e di formica e in questo stato galoppa una notte dop l’altra nel cervello degli amanti e li fa delirare d’amore, oppure sulle labbra delle ragazze, che subito sognano baci.”

“Basta Shikamaru. Tu parli di niente.” intervenne Neji “Non esiste nessuna regina Mab.”

“Tuttavia” continuò Shikamaru incurante delle parole del moro “c’è un modo per impedirle di tormentarti l’animo ogni notte nei sogni.”

“E quale sarebbe.” intervenne Naruto, particolarmente interessato a quella storia surreale.

“Ma è semplice” disse il moro come se stesse per dire una cosa banale ed ovvia “l’unico modo è conquistare colei che ti ha rubato il cuore, renderla tua e fare in modo che tutto il mondo sappia che tu per lei daresti la vita.”

Calò improvvisamente il silenzio, Naruto deglutì sonoramente.

“Però bisogna che ti sbrighi, potrebbe sfuggirti e sarebbe veramente un peccato” il tono di voce di Shikamaru era quasi divertito, e poi vedere la faccia sconvolta e in preda al panico di Naruto non aveva prezzo.

 

DinDon

 

Sasuke, da padrone di casa, si alzò ed andò ad aprire alla porta, e si ritrovò davanti una meravigliosa ed inconfondibile capigliatura rosa.

 

“Mio buon signore,” iniziò la pelirosa sfoggiando un sorriso raggiante “com’è stata vostra altezza nelle ultime ore*?”

 

Sasuke si voltò prontamente indietro per assicurarsi che nessun curioso stesse sbirciando. Accertatosene, ritornò ad incrociare il suo sguardo con quello smeraldino di lei.

 

“Vi ringrazio umilmente. Bene” si avvicinò e le lasciò un delicato bacio a stampo a fior di labbra “Bene” un’altro bacio “Bene” posiziono una mano dietro la nuca della ragazza e avvicinatala a se la travolse con un passionale bacio, nel quale le loro lingue si intrecciarono in una vorticosa danza.

 

“Ehi Sas’ke! perchè ci stai mettendo così tanto con chi stai parlando?”

Da dietro l’angolo sbucò la folta chioma ribelle di Naruto.

Maledetto baka! Sasuke si ritrovò a lanciare maledizioni a non finire al biondo. Ormai era diventata una maledizione! Non si poteva avere un momento di praivacy.

 “Saku-chan sei arrivata finalmente”

“Ciao fratello” iniziò la rosa “scusa se ci ho messo tanto ad arrivare, ho trovato traffico.” poi voltandosi verso il moro “E tu brutto idiota” all’affermazione Sasuke si voltò verso la ragazza ed aggrottò le sopracciglia “mi fai entrare o vogliamo fare una partita a carte qua fuori sul pianerottolo”

 

Idiota? Nessuno si permette di dargli dell’idiota. Soprattutto una ragazza, anzi doveva ritenersi fortunata che apparteneva al gentil sesso, altrimenti sarebbero stati veramente guai seri.

Con la velocità di un bradipo in coma Sasuke si scostò dalla porta facendo passare la ragazza, nel frattempo Naruto era andato a salutare gli altri due pelandroni che erano rimasti comodamente seduti sul divano.

Con scatto fulmineo il moro prese la ragazza per i polso e attiratala a se la fece aderire perfettamente al suo torace.

“Mi sento molto offeso.” Sakura lo guardava con fare interrogativo “nessuno mi ha ma dato dell’idiota. Soprattuto la mia ragazza”

“Scusami, Sasuke-kun” adorava quando pronunciava il suo nome “ma non potevo fare altrimenti, eravamo rimasi d’accordo che nessuno doveva sapere del nostro piccolo segreto” la ragazza intreccio le mani dietro il collo del moro e alzandosi in punta di piedi sussurro dolcemente all’orecchio del moro

“Sabato Naruto deve andare a fare una visita medica di controllo e i miei genitori devono accompagnarlo” Sasuke non riusciva a capire dove la rosa volesse andare a parare “Io dovrei restare a casa tutta da sola, in una casa così grande...” con le dita la ragazza iniziò a disegnare dei cerchi sul petto del moro “Forse potresti venire a farmi una visita. Così posso farmi perdonare per quello che ho detto dieci minuti fa”

Sul volto di Sasuke si dipinse un sorriso malizioso, si sentiva soddisfatto.

“Sono da te alle quattro”

“Facciamo alle tre e mezza, così poi ti fermi anche a mangiare a casa mia per cena con la scusa che eri venuto a salutare Naruto. Non sospetteranno nulla e noi passeremo del tempo insieme senza dare nell’occhio”

“Sei tremenda.” ghignò Sasuke “E non sai quanto mi piace. Ok, andata. Ci vediamo sabato. Non vedo l’ora”

“Neppure io” e prima che arrivasse Naruto suggellarono il patto con un veloce bacio.

 

“Grazie Teme per i pomeriggio. Ci si vede domani a scuola!”

“A domani” Sasuke stava per chiudere la porta quando dal salotto si percepì chiara la voce di Shikamaru:

“Non ti dimenticare quello che ti ho detto Naruto potrebbe essere la tua unica possibilità!”

“Ci si vede baka” disse il moro chiudendo definitivamente la porta.

 

“Di che cosa stava parlando Shikamaru?” domandò Sakura curiosa dopo essere salita in macchina.

“Ma nulla di importante, sai com’è Shika, a volte parla per dar aria alla bocca. Soprattutto quando dorme poco”

 

“Ma è semplice”

 

le parole di Shikamaru gli rimbombavano nella testa

 

“l’unico modo è conquistare colei che ti ha rubato il cuore, renderla tua e fare in modo che tutto il mondo sappia che tu per lei daresti la vita.”

 

“Sakura-chan?”

“Si?”

“Ho bisogno che tu mi faccia un favore”

“Dipende da che tipo di favore”

“Però devi giurarmi che non lo dirai mai a nessuno. Nemmeno sotto tortura.”

“Va bene, però adesso dimmi che favore vuoi che ti faccia?”

Potresti darmi il numero di Hinata?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La biblioteca degli autori

 

Heilà!

So che sono leggermente in ritardo, ma d’altro canto ve lo avevo detto che ci avrei messo parecchio tempo per aggiornare. Purtroppo la scuola non concede respiro e sono poche le volte che posso ritagliarmi del tempo per scrivere! Lo stesso ritardo ci sarà, probabilmente anche per il prossimo capitolo. Mi dispiace causare problemi ma non ho altra scelta. Riconfermo l’impegno che ho preso di informare gli eventuali aggiornamenti a chi si dirà interessato alla fic!

Grazie per essere arrivati fino alla fine! Ringrazio chi ha inserito la storia tra le preferite, le seguite e le ricordate.

Per qualsiasi critica, apprezzamento o dubbio non esitate a chiedere! sarò ben lieta di dare delucidazioni!

 

Una piccola precisazione:

*la traduzione corretta sarebbe ‘in questi ultimi giorni’ però per adattarla ho dovuto fare qualche modifica

 

Shikamaru: La regina Mab. monologo di Mercuzio. “Romeo e Giulietta”

Sasuke e Sakura: incontro tra Amleto e Ofelia. “Amleto”

 

Spero che vi sia piaciuto!

A presto!

 

Bani chan

 

  
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