Arrivati   a   Hogwarts
 
CAPITOLO 2°
 
- Condor, Sara!!- Mi chiamò la professoressa McGranitt.
Ero felicissima che mi avesse  finalmente chiamata. Poi arrivai alla sedia e mi sedetti con un sorriso stampato sulla faccia.
- Una ragazza pasticciona ma intelligente. ti metterò in… Tassorosso!!! - Disse il Cappello Parlante.
A sentire la parola “PASTICCIONA” mi alzai e presi il cappello in mano. Lo gettai per terra e iniziai a calpestarlo, poi mi andai a sedere al tavolo dei Tassi.
-Ciao io sono Augustino Asterisco –
-Io sono Sara Condor – Gli risposi io.
 
-Io sono il prefetto della casa Tassorosso – Disse Augustino facendoci un sorriso.
Ci portò nella nostra Sala Comune spiegandoci tutto.
 
La mattina dopo
 
-Muoviti Sara la lezione di Erbologia è già iniziata!! – Mi chiamò Francesca  arrabbiata.
- Si mi alzo subito…- Ma non feci in tempo a dirlo che mi fece un’ incantesimo e mi trovai già vestita.
 
 
A erbologia
 
-Siete in ritardo lo sapete vero???!!!- Ci sgridò la professoressa Sprite, una donna grassottella, bassa, con dei capelli che parevano un cespuglio grigio scuro. Indossava una maglietta verde chiaro, un mantello verdastro, un paio di guanti marroncini,un paio di pantaloni enormi legati con una cintura di cuoio  e un cappellino in testa molto ridicolo tutto verde scuro a forma di pianta con dei fiorellini tutti appassiti.
-Oggi vi insegnerò come imbalsamare le piante; sceglietene una, sono la in fondo!!- Ci ordinò le professoressa Sprite indicando dei vasi in fondo alla serra.
Io presi il mio vaso e quando lo stavo portando al tavolo mi scivolò di mano e splat! si frantumò sul pavimento in mille pezzi; la professoressa Sprite mi disse:
-Perché ti è scivolato dalle mani? Ora prendine un altro muoviti!!-
-Okay professoressa – Gli risposi io dispiaciuta.
 
 
Dopo la lezione di erbologia,
Nella
Sala Grande
 
 
-Che buono questo, questo, questo e questo- Mi disse Augustino ingozzandosi con  un po’ di cibi che prendeva qua e la.
-Per me ti stai ingozzando un po’ troppo- Dicemmo in coro io e Francesca visto che eravamo nella stessa Casa.
Quando alzai una polpetta di mais e carne di manzo, dal cibo uscirono  dei fantasmi  e iniziarono a ridere, scherzare, parlare e uno anche a prenderci in giro.
- Quello è Pix il Poltergheist. – Ci informò Augustino.
-Ma, è sempre così antipatico? – Chiese Frenci sorridendo a Aug .
-Si è sempre così – Gli rispose Aug.
 
 
 
 
 
Posta via gufo
 
 
-Ehi… cos’è?- Chiese Franci.
- E’ la posta – Rispose Raul, un ragazzo del quinto anno.
-La posta viene portata via gufo?- Chiesi incuriosita.
-Sì non lo sapevi? – Mi rispose Raul .
-No, non lo sapevo… -