C’è una corda appesa ad una trave della veranda. Lei l’ha messa lì per me, lei mi sta aspettando.
Salgo sulla sedia a dondolo cercando di non perdere l’equilibrio, afferro saldamente il cappio infilandoci la testa dentro. Il vento pare fermarsi mentre intono il canto di un fantasma.La sedia continua a dondolare da sola, ma io so che Alice è lì per l’ora del tè.
È così che in questo sperduto, nostro mondo, io divenni l’ultima cicala e il vento spirò con me, facendo dondolare il mio corpo appeso al cappio come io mi ero appesa inutilmente alla vita.
*Note autrice*
Con questa drabble si conclude la raccolta. Ringrazio tutti coloro che sono arrivati fin qui, spero abbiate apprezzato! Merope.