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Autore: just_silvia    07/11/2012    1 recensioni
**28/11/2012 L'epilogo**
...E se nel rievocare l'incontro di Lily e Snape all'ingresso della Torre dei Grifondoro , il Mago avesse volutamente omesso qualche dettaglio?
Be' ho sempre adorato Lily&Sev e ho cercato di spiegare i motivi per cui le strade dei due innamorati si sono divise ad un certo punto della loro vita e poi di nuovo rincontrate fino al doloroso epilogo.
Questo racconto narra dei momenti della vita di due coppie d'innamorati, nascosti nella versione ufficiale di HP :) ...
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Severus Piton, Sirius Black | Coppie: James Potter/Sirius Black, Lily/Severus
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Sirius fu colpito da Bellatrix e cadde oltre il velo della misteriosa arcata presente nella stanza, scomparendo per sempre.
 
 
Black aprì gli occhi spaventato, sua cugina gli aveva appena lanciato la mortale maledizione e di soprassalto si era svegliato in un letto. Si guardò intorno e si accorse subito che si trattava della sua stanza a Hogwarts ai tempi della scuola. Si alzò a mezzo busto sul letto e si toccò il viso, la barba non c’era. Guardò il letto del compagno di fronte per scorgere James ed invece trovò Remus. Capì che era prima del quinto anno, quando non faceva ancora coppia fissa con Potter.
Si alzò in silenzio pensando che Bellatrix gli avesse lanciato, non la maledizione mortale, ma qualche diavoleria per mandarlo indietro nel tempo. Uscì da camera e si diresse verso quella di James, non lo vedeva in carne ed ossa da troppo tempo.
E se qualcuno gli stesse dando la possibilità di cambiare qualcosa? Più ci pensava e più non voleva cambiare niente di quello che avevano vissuto, eccetto la morte del suo adorato.
Ovviamente ricordava il corridoio a memoria e dalla stanza di James e Peter s’intravedeva una luce. Strano, pensò. Forse non era tanto tardi quanto credeva. Si avvicinò alla porta e con emozione bussò piano.
Gli aprì proprio LUI, adolescente e spettinato, uguale a suo figlio Harry.
La voce gli scese in gola, notò sporgendosi un po’ nella camera che il letto di Peter era vuoto. Iniziò ad avere ricordi di quel momento, era forse la sera in cui James gli aveva detto che ricambiava i suoi sentimenti? Dopo un’estate di silenzi. Notò, infatti, che era ancora vestito con gli abiti da viaggio proprio come quel giorno.
«Ciao» sussurrò Sirius più emozionato della prima volta che aveva vissuto quel momento.  «Peter…?»
«tornerà domani» il ragazzo sapeva già la risposta ma non voleva insospettire James. «E comunque ciao» terminò.
«Come hai passato le vacanze?» Black entrò in camera come aveva sempre fatto prima della dichiarazione e il ragazzo glielo lasciò fare. Si accomodò vicino alla valigia aperta che era sul letto.
«Ti sono mancato…un po’?» chiese come la prima volta. James arrossì e sospirò.
«Credevo che dormissi, sarei venuto domani da te…»
«Non hai risposto alla mia domanda.»
«Mi sei mancato tantissimo» arrossì ancora di più e guardò il pavimento. Sirius sorrise soddisfatto.
«Non devi imbarazzarti.»
«Il fatto è che mi hai detto cose così belle prima che io partissi per le vacanze» riprese a guardarlo.
«Sono cose che pensavo e che penso tuttora» gli piacevano gli altri ragazzi, aveva baciato anche Remus durante l’estate (cosa che avrebbe in seguito causato la prima litigata con James) ma solo lui gli faceva battere il cuore.
«Grazie» spostò la valigia e si sedette vicinissimo a lui. Sirius gli prese la mano.
«Vorrei solo che… se tu non dovessi ricambiare i miei sentimenti…vorrei che il nostro rapporto non cambiasse» ripeté precisamente le parole che aveva usato quel giorno.
«No Sirius» rispose l’altro concitato. «Anch’io ti amo, ma sono spaventato a morte da questo sentimento…» James raccolse anche l’altra mano di Sirius.
«Lo so, ma non devi aver paura finché io sarò al tuo fianco» fu allora che James lo abbracciò e si appoggiò al suo cuore.
«Non voglio perderti» mormorò.
«Non mi perderai» replicò Sirius. “Sarò io che perderò te”.
Non parlarono molto per il resto della nottata ma continuarono a mantenere il contatto fisico, con la mano, abbracciandosi e accarezzandosi a vicenda i capelli. Con tacito accordo Sirius si fermò a dormire in quella stanza, lui era già in pigiama mentre James timido si andò a cambiare in bagno, anche se spessissimo si erano spogliati l’uno davanti all’altro in precedenza.
Sirius si stese sul letto e James gli si accoccolò al petto, come se quella posizione gli fosse del tutto naturale e così fu anche negli anni successivi, fin quando rimasero a scuola. Da quella sera dopo varie torture e richieste sottobanco alla presidenza, James si trasferì nella camera di Sirius e Remus andò da Peter.
In un batter d’occhio fu giorno e i ragazzi andarono entrambi a lavarsi i denti. Si fissarono nello specchio e risero spesso.
Prima uscire da camera per andare a colazione, Sirius ricordò che il momento era arrivato, si fermarono alla porta uno davanti all’altro immobili ed incantati.
«Vorrei…» disse James arrossendo. «Io, io non so come si fa… vorrei che tu mi baciassi» e Sirius fece un largo sorriso. Gli prese il viso tra le mani smanioso di toccarlo, James chiuse gli occhi. Gli baciò prima il naso per avvertirlo che stava arrivando a destinazione.
Gli sfiorò delicatamente le labbra ma James restò in mobile. Sirius continuò ad insinuarsi sulla sua bocca finché non gli leccò le labbra. Il ragazzo si destò e finalmente iniziò a ricambiare, cingendogli la nuca.
Durante quel lungo bacio, Sirius si sentì cambiare, invecchiare. Sentì la barba allungarsi e pure il viso glabro di James iniziò un po’ a pungere.
Si allontanò di scatto e ritrovò James uguale a quando era stato ucciso e se stesso dell’età che aveva raggiunto prima che Bellatrix lo colpisse.
«Sono venuto a prenderti» disse Potter e per Sirius fu tutto chiaro. Gli venne da ridere a crepapelle, aveva le lacrime agli occhi dalla felicità, e anche James si aggregò all'ilarità abbracciandolo stretto.
In un attimo furono come aria pura ma continuavano ancora ad esistere… e, cosa più importante, erano di nuovo insieme.
Questa volta per sempre.

   
 
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