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Autore: theladyhadacat    07/11/2012    1 recensioni
"Passi l’infanzia ad aver paura dei demoni,quando cresci capisci che i veri demoni non sono sotto il letto,ma dentro di te,nello spazio che c’è tra un polmone e l’altro."
Alla mia Silvia,che non mi ha mai abbandonato.
A Licia,che non sono stata in grado di capire.
A una ragazza qualunque.
A te.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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For the other half of the sky.


Angelica’s pov.

Io e Will abbiamo chiarito. Adesso siamo insieme. Passiamo la serata a casa mia.
-Non credi che dovremmo chiarire questa cosa?
-Che cosa?
-Non esserci capiti.
-Hei…non mi scuso mica per non averti capita.
-Cosa intendi dire?
-Voglio dire…insomma. E’ ovvio che io non ti capisca. Hai un tale casino in quella testa. Altro che labirinto,altro che Minotauro,lì Teseo non ne sarebbe uscito neanche con duemila chilometri di filo rosso.

Arrossisco e accenno una risata.

-Ma un po’ mi dispiace,di non averlo fatto.
-Cosa?
-Capirti. Tu sei una parte di me,avrei dovuto farlo.
-Ti dirò una cosa. Sei riuscito a capirmi più di quanto chiunque abbia fatto in questi vent’anni. Compresa me stessa.

Il suo braccio si posa dolcemente sulla mia spalla,mi stringe contro di sé e sento che è quello che voglio davvero,quello che voglio…è tutto lì. Voglio lui. Voglio anni da passare insieme a lui. Nient’altro.

-Non è un abbraccio come le altre volte,vero? Riesco a sentirlo.
-No,Angelica. Non lo è. E’ differente.
-E allora cosa stai aspettando?
-A fare cosa?
-A baciarmi,ovvio.
- Lo vuoi anche tu quanto lo voglio io?

Basta,non riesco più a parlare,annuisco leggermente. Servono solo pochi secondi,lui inclina la testa e torniamo indietro di sei anni. Le sue labbra sulle mie,il calore delle mie guance che aumenta,le sue dita tra i miei capelli,gli occhi chiusi,il suo respiro sul mio volto,il suo profumo dolce,ormai famigliare,ormai il mio.
Già penso a come sarà la nostra vita adesso.
Entrambi sorridiamo vicino agli armadietti,parlottando tra di noi come sempre. Io che lo guardo mentre prende i libri e aspetto la sua frase: Ho perso gli appunti,che me li presti?
Poi camminiamo insieme,mano nella mano per i corridoi.
La sera dormiamo in quello che adesso è il nostro letto,senza farci complessi perché ci piace osservare il nostro miglior amico che dorme e farci domande sui sentimenti. Ormai è certo,ci amiamo.

Le risate,gli abbracci,i giochi,le parole,gli sguardi,le confidenze,tutto si fa di nuovo spazio nella mia mente.
Passo dopo passo rivivo micro particelle di noi.
Io che cado durante la corsa campestre,tu che sorridi mi aiuti ad alzarmi.
Io che mi sporco con il sugo della pizza,tu che ridi guardandomi.
L’angolino della mia bocca sporco di nutella,tu che ti avvicini e mi pulisci con il dito.
Il pastello giallo che mi hai dato per colorare il sole all’asilo,la penna prestata durante gli esami di Stato.
Le battaglie con la sabbia,io che corro per difendermi,tu che mi butti in acqua.
Io che perdo a palla prigioniera,tu che cerchi a tutti i costi di colpirmi per liberarmi.
Tu che non ricordi una parte di lezione,io che suggerisco dal banco.
Tu che perdi gli appunti di letteratura,io che ti faccio copiare i miei.
Le tue risate alle mie battute ridicole.
Le mie firme “false” sulle tue giustificazioni al liceo.
La divisione di polinomio passata durante il compito di matematica del terzo.
La mamma che mi lascia,tu che mi prendi tra le sue braccia,più stretta di prima.
Io che piango perché nessun ragazzo vuole stare con me,tu che mi baci e mi dimostri che non è vero.
Amore mio,chissà quanti ricordi abbiamo insieme e quanti ancora ne avremo.
Quante volte mi sporcherò di pomodoro,quante volte volte l’angolo della mia bocca si sporcherà di cioccolato.
Questa storia mi ha insegnato che alcune volte,non c’è bisogno di girare il globo per trovare il vero amore o qualcuno che ci renda felice.
Spesso quello che desideriamo è sotto i nostri occhi,ma lo ignoriamo,perché purtroppo la gente è superficiale,non si ferma ad analizzare,ad ascoltare nel profondo.
Ovvio,con i tempi che corrono.
Talvolta bisognerebbe fermarsi ad ascoltare attentamente ciò che è muto alle nostre orecchie,invisibile ai nostri occhi.
E’ paradossale: ciò che è davanti ai nostri occhi non lo vediamo.
Quello che vogliamo è davanti a noi,solo che non ce ne accorgiamo.
Ascolta il silenzio.
Quanti ascoltando Woman hanno apprezzato veramente la frase iniziale di Lennon? Una frase dolcissima.
For the other half of the sky. Per l’altra metà del cielo.
E questa storia è per la metà del mio cielo
  
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