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Autore: outofmyhead    07/11/2012    3 recensioni
Incredibile il nuovo anno è appena iniziato e già cominciano i segreti. Come andrà a finire questa volta!? Nell'anno nuovo non conta ciò che è successo ma ciò che succederà. Ma il passato è sempre con noi che aspetta di mescolarsi con il presente e quando lo farà io ci sarò.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- they don't know about us. 

«Potremmo organizzare un ballo per l’inizio dell’anno! Di solito Evelyne approva queste iniziative.» Zoe se ne stava in compagnia di Haley seduta sulle scalinate della palestra a cercare una buona idea per iniziare al meglio quel nuovo anno scolastico. Haley se ne stava seduta di fianco a lei, con entrambe le gambe cinte sul suo petto a pensare, fissando costantemente un albero che si trovava alla loro destra. «Haley!» Zoe le diede uno spintone che la fece immediatamente sobbalzare. Haley la guardò con aria interrogativa, con un espressione quasi da rimbambita. Se Evelyne fosse stata presente sicuramente le avrebbe attribuito quell’aggettivo. «Si può sapere che ti prende? È da stamattina che siamo insieme e io continuo a parlare a vanvera. Se l’avessi fatto mentre ero da sola mi sarei sentita meno stupida.» Zoe inclinò di poco il capo sul lato destro, mentre era rivolta verso Haley che sorrise a quelle parole. «Scusa Zì. E’ proprio che non ci sto con la testa stamattina.» la bionda sospirò, lasciando cadere le gambe verso lo scalino successivo in modo da allungarle, portando un piede sull’altro. «Ti va di parlarne?» chiese Zoe, mentre chiuse il quaderno che teneva poggiato sulle sue gambe, ed era lì pronta ad ascoltare l’amica. «Mi piacerebbe tanto in realtà.» Haley arricciò le labbra, guardando Zoe, sapeva che poteva fidarsi di lei ma non voleva metterla in mezzo a quella situazione che era davvero tanto complicata, ma d’altronde sentiva un forte bisogno di parlarne con qualcuno, prima ancora che potesse scoppiare. Zoe portò una mano sulla spalla di Haley accarezzandogliela, la sua risposta era in quel gesto. «Quest’estate..sono stata molto vaga nel raccontare quello che è successo. Non è vero che ho avuto varie storielle come al solito..ho passato l’estate con una sola persona.» Haley raccontava quello che si era tenuta dentro per fin troppo tempo, senza contare che in quelle parole c’era una grande presenza di tristezza e di paura. Zoe la guardava quasi come se avesse avuto un illuminazione. «Ma l’ho fatto con qualcuno con la quale non avrei mai dovuto farlo.» Aggiunse dopo sempre con un tono quasi spento. Zoe scosse la testa sospirando. «Haley, non devi aver paura di mostrare i tuoi sentimenti, non c’è niente di male ad innamorarsi di qualcuno oppure solo frequentarlo, anch..» fu subito interrotta dal tono forte e diretto di Haley. «ERA ZAYN!» Disse la bionda a voce alta, in modo da superare quella di Zoe che la guardò immediatamente con gli occhi completamente spalancati. «Chi,che cosa?!?». Rimase lì a fissarla con la bocca completamente aperta e la testa leggermente abbassata, Haley si portò una mano sul viso quasi come per nascondersi dalla vergogna. «Stai scherzando vero? Dimmi che è uno scherzo!» Zoe non riusciva a crederci, o forse non voleva. «Cazzo Zoe! Magari stessi scherzando. Non puoi capire in che casino mi sono ritrovata.» la voce di Haley era quasi tremante, si poteva tranquillamente paragonare ad un lamento. Zoe nel vederla così si sentiva terribilmente male. L’abbracciò istintivamente anche se sapeva che forse in quel momento era la cosa più sbagliata da fare, ma era pur sempre la sua migliore amica. «Questo non è un casino. Questa è una tragedia.» Zoe sospirò mentre teneva stretta Haley che aveva la sua testa affondata nella spalla dell’amica, era pronta a piangere e a sentirsi peggio di quanto già non lo fosse.
Per quanto Evelyne non fosse già di grande fama alla Harlington. Tra i suoi tanti ruoli importanti non poteva mancare quello di essere presidentessa del comitato organizzativo degli eventi sociali. La cosa oltre a renderla terribilmente impegnata la rendeva anche terribilmente amata da tutto il corpo studentesco, che per qualsiasi cosa non esitava a chiedere direttamente a lei. C’era gente che avrebbe pagato per avere anche un briciolo di quello che era lei. Tutti la invidiavano e tutti la amavano. Nessuno riusciva a spiegare come ci riuscisse, dato che era solito a trattare gli altri nel peggior modo possibile.                                                                                                   
Era il tardo pomeriggio. Quando Evelyne era nel teatro della scuola, dove aveva radunato tutti coloro che si erano iscritti al corso di arte drammatica. Il corso di recitazione che lei gestiva costantemente da una serie di anni. Era sul palco, con dei fogli tra le mani, mentre era circondata da una serie di ragazzi che continuavano ad ammirarla con grazia, mentre lei decideva a chi assegnare i rispettivi compiti. «Tu ti occuperai delle luci lassù, mentre tu di quelle laggiù.» Evelyne indicò prima il ragazzo che si trovava alla sua destra e poi quella che si trovava sul lato sinistro, di fianco al ragazzo centrale, teneva gli occhi fissi sui fogli tra le sue mani. Improvvisamente cadde dall’alto uno degli attrezzi di scena, causandone la completa rottura, tutti sobbalzarono Evelyne si voltò di scatto. Allargò le braccia lasciandole cadere sulle gambe. «Cosa diavolo state combinando? Riparate immediatamente quell’affare!» urlò indicando l’oggetto appena caduto. Roteò gli occhi e scosse la testa, allontanandosi, andando verso il centro del palco. Improvvisamente la porta dietro alla fila di poltrone si aprì ed entrarono Niall ed Harry. «Cosa diavolo ci fate qua? Non vedete che è occupato?» Evelyne portò entrambe le mani sui fianchi, alzò un sopracciglio e vedeva i due avanzare sempre di più. Niall guardò Harry che poi parlò. «La nostra amata preside ci ha mandato qui ad aiutarti. Siamo. In punizione.» Il riccio fece un sorriso sarcastico, sedendosi subito in una delle poltrone rosse che si trovavano in prima fila, Niall rimase accanto a lui con le mani in tasca, annuendo alle parole di Harry. «Quale razza di idiota si fa mettere in punizione il secondo giorno di scuola?» una voce dei ragazzi che erano ancora in cerchio e che stavano cercando di sistemare il disastro appena avvenuto, parlò. Evelyne fece un mezzo sorriso a quelle parole. Harry lo fulminò con lo sguardo. «Colpa del qui presente che si è fatto beccare a pomiciare nei bagni.» Niall guardò di traverso Harry, quasi con disgusto, Evelyne sospirò portandosi nuovamente la mano destra sul fianco. «E tu che c’entri?» disse lei indicando il biondo irlandese. «Gli facevo da guardia.» disse lui quasi imbarazzato, il gruppo poco distante rise in coro, Evelyne li guardò male. «Smettetela voi! Pensate a fare quello che stavate facendo!» tutti si zittirono e tornarono a lavorare. Harry la guardò facendo un mezzo sorriso. Evelyne scese dal palco e si avvicinò ai due, sapeva che avrebbe dovuto essere paziente in quel caso, ma la cosa che la turbava maggiormente e che avrebbe passato gran parte dei pomeriggi settimanali con Harry, che sicuramente era lì pronto a darle il tormento. «Va bene. Cosa sapete fare?» Evelyne guardò entrambi che sembravano quasi spaesati. «A me piace infilare tubi.» il riccio rispose divertito senza togliere lo sguardo da Evelyne, la stava fissando da quando si era seduto su quella poltrona rossa, teneva entrambe le mani unite e le gambe leggermente aperte. Evelyne lo guardò immediatamente male, appena capì il doppio senso di quelle parole, gli diede velocemente un colpo con il piede, che lo fece abbassare. «Non possiamo fare qualcosa di semplice? Tipo..dipingere la scena.. o qualcosa del genere?» Niall si guardò attorno, mentre teneva le spalle leggermente alzate, Evelyne lo guardò, quasi come se avesse avuto un illuminazione, aveva trovato un modo per tenerli entrambi a bada. «Idea perfetta! Lì c’è tutta l’attrezzatura, andate! Susu.» fece un sorriso sarcastico, battendo lievemente le mani, indicando la parte alta del palcoscenico dove c’erano varie cose da sistemare e vari attrezzi che sarebbe stati utili ai due. Harry e Niall entrambi con un entusiasmo pari a zero andarono verso la direzione indicata e iniziarono a studiare la situazione.                                                                                          
 «Domani inizieremo con i provini, dovete essere tutti qui. Stessa ora, mi raccomando.» Evelyne si trovava nuovamente al centro del palco, perfettamente composta e ordinata. Si rivolse a tutti i presenti che risposero in coro con un ‘d’accordo’, niente di preparato. «Potete andare.» aggiunse dopo con tono quasi irritato. «Grazie a dio! Ho una fame assurda.» Niall buttò con nonchalance il pennellone pieno di pittura bianca nel rispettivo secchio, Evelyne si voltò notando che lì c’erano ancora Harry e Niall, quest’ultimo lasciò l’aula salutando velocemente mentre il riccio se ne stava ancora seduto a finire il suo lavoro, Evelyne lo guardò quasi con espressione perplessa. «Styles. Non hai sentito? Puoi andare.» Disse lei, senza smuoversi minimamente, ormai tutti gli altri erano usciti alla svelta mentre lui continuava a rimanere immobile, senza rispondere. Evelyne si avvicinò, odiava essere ignorata, sospirò mettendosi al suo lato destro e notò le cuffiette, scosse la testa togliendole velocemente, lui si voltò di scatto sobbalzando. «cosa diavolo?» disse lui abbassando il braccio con il pennello. «Il ‘turno’ è finito, puoi andartene.» disse lei indicando la sala completamente vuota, Harry si voltò e fece un sorriso divertito nel notare che effettivamente non c’era nessuno. Posò il pennello e strofinò le mani completamente piene di pittura. Evelyne sospirò e si allontanò. «La ami proprio questa scuola. Fai così tante cose. Presidentessa del comitato organizzativo degli eventi sociali. Accidenti Pierce. Ti sei superata.» Harry la guardò, usando un tono del tutto ironico tenendosi fisso sulla faccia un sorrisino quasi irritante, Evelyne lo guardò facendo un mezzo sorriso. «Ho solo lo spirito organizzativo.» disse lei facendo spallucce, lui sorrise.
Accidenti! Una prima conversazione tra Evelyne Pierce e Harry Styles senza troppi conflitti. Ci sono progressi in vista.

  
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