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Autore: immy    07/11/2012    4 recensioni
In questa storia abbiamo come protagonisti Elena, Stefa Damon e Bonnie, tutti umani.
Elena e Bonnie vanno a Boston per una vacanza e decidono di affittare una stanza al college di Boston e lì incontrano i fratelli salvatore, che frequentano...
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore, Elena Gilbert/Stefan Salvatore
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Squabbles...













Camminarono tutti in silenzio per qualche minuto. Erano tutti un po' imbarazzati.

<< Siete delle matricole? >> domandò Stefan per rompere il ghiaccio.

<< Ah, no. Siamo qui solo in vacanza e...- >> cominciò a dire Bonnie, ma venne presto interrotta dalla Bionda, desiderosa di attenzioni.

<< Siamo arrivate qui, ma gli hotel costavano tutti troppo così abbiamo optato per il college. >>

<< Avete fatto bene. D'estate di solito vanno tutti via. >> le rispose Stefan con un sorriso, mentre entrava nel dormitorio, che avevano raggiunto senza accorgersene.

<< Anche tu te ne stavi andando? >> domandò Elena sorridendo mentre sbatteva le ciglia, come solo Barbie poteva fare.

<< Sì, in verità sarei dovuto tornare a casa due giorni fa, ma sono rimasto qui a cercare di convincere anche mio fratello a tornare con me a casa, ma purtroppo Damon è un po' testardo quindi avevo deciso di tornare da solo. >>

<< Hai un fratello che frequenta qui? >> domandò curiosa Bonnie.

Chissà perché questo Damon non voleva tornare a casa.

Se lei fosse stata all'università e avesse avuto la possibilità di tornare a casa anche sono per tre giorni l'avrebbe colta al volo.

<< Sì, ma non vuole tornare a casa... >> ripeté Stefan alzando le spalle.

<< Come mai? >> domandò ancora Bonnie.

<< Non va molto d'accordo con nostro padre quindi preferisce stare qui, invece che tornare a casa solo per litigare. >> le spiegò Stefan visibilmente dispiaciuto per il brutto rapporto che legava il padre e il fratello.

<< Oh, Stefan... mi dispiace. >> disse Bonnie dispiaciuta per lui mentre andava ad abbracciarlo, cercando di confortarlo.

Poteva solo immaginare come si sentisse Stefan. Sapeva cosa significava trovarsi tra l'incudine e il martello e Stefan si trovava proprio in quella situazione. Da una parte il padre, dall'altra il fratello e lui non aveva idea di con chi schierarsi.

Quell'improvviso gesto d'affetto da parte della Rossa, prese il ragazzo in contropiede, infatti Stefan non ricambiò subito l'abbraccio un po' disorientato, ma appena si accorse della dolcezza che la ragazza aveva messo in quel piccolo quanto grande gesto, ricambiò sorridendo intenerito.

<< Grazie Bonnie. >>

<< Ragazzi, ora... che dovremmo fare? >> domandò bruscamente Elena che si sentiva un po' esclusa.

<< Ah, niente in particolare. Dovete solo trovare la vostra camera, sistemare i vostri bagagli e fare quello per cui siete venute. >> le spiegò Stefan con un sorriso dispiaciuto. L'aveva da poco conosciuta eppure gli piaceva molto Elena e gli dispiaceva partire, senza conoscerla meglio.

<< Ehm... Stefan tu sei di fretta? Devi per forza partire oggi? >> gli domandò Elena, che voleva trascorrere del tempo con lui, da soli.

<< Beh, no... Hai bisogno di una mano a portare le valigie al piano di sopra? >> domandò il ragazzo ingenuamente.

<< Veramente no. Mi chiedevo se avessi qualche ora libera per farmi vedere la città. >> gli disse Elena sorridendo, poi senza farsi vedere da Stefan lanciò un'occhiata eloquente a Bonnie.

“Certo... deve far vedere la città a lei. Io non sono gradita.” pensò la Rossa demoralizzata. Cominciava a chiedersi cosa fosse venuta a fare a Boston se la Bionda avrebbe trascorso il suo tempo con Stefan. Ok, era solo quel pomeriggio, ma poteva almeno aiutarla a sistemarsi in camera prima di mollarla per il moretto che aveva di fronte.

<< Oh... ma sì. Magari parto domani. >> le rispose Stefan contento di poter stare un po' di più con lei.

<< Perfetto! - trillò la Bionda su di giri. - Vado su a mettere la valigia in camera e andiamo. >> gli disse cominciando a salire.

Bonnie dopo aver scosso la testa sorridendo si accinse a seguire l'amica. Elena non sarebbe mai cambiata, si ritrovò a pensare divertita.

<< Bonnie, vuoi una mano a portare su la valigia? >> le domandò Stefan vedendola cercare di portare la valigia, più grande di lei, su per le scale.

<< Oh, si grazie mille Stefan. >> disse Bonnie felice di mollare la valigia per qualche minuto. Cominciava seriamente a chiedersi come avesse fatto a mettere tanta roba in una valigia. Cosa diavolo si era portata dietro?

Arrivate in camera le ragazze misero le valigie sopra i rispettivi letti. Elena aprì la propria e ne tirò fuori un bellissimo abito blu elettrico senza spalline, che le metteva in risalto le forme. Il vestito, infatti era stretto in modo da esaltare le curve dei fianchi e del seno e arrivava a metà coscia in modo da mostrare anche un po' le gambe.

<< Vuoi andare a ballare questa sera? >> le domandò Bonnie curiosa.

<< No, è per uscire con Stefan. >> le disse la Bionda sorridendo mentre tirava fuori dalla valigia il suo beauty case, e un accappatoio, per poi andare a farsi una doccia, non prima di aver chiesto a Bonnie di dire a Stefan che le serviva qualche minuto.

Anche Bonnie aprì la propria valigia, ma poi si accorse che non aveva per niente voglia di cominciare a mettere i vestiti nell'armadio e quindi uscì dalla stanza, non sapendo esattamente dove andare.

<< Bonnie... >> si sentì chiamare alle sue spalle.

La ragazza si girò per vedere chi fosse, anche se aveva imparato a a conoscerne la voce.

Stefan era davanti alla porta quella stanza vicina a quella sua e di Elena, stava portando dentro la sua valigia.

<< Ciao... Elena ha detto che ha bisogno di qualche secondo. Sta facendo la doccia, sai...il viaggio l'ha un po' stancata... >> gli disse Bonnie raggiungendolo.

<< Non ho fretta. Hai visto? Siamo vicini di stanza. >> le rispose il ragazzo sorridendo raggiante, facendo ridere Bonnie.

Quel ragazzo le metteva allegria, oltre che ad ispirarle fiducia.

<< Te la fai con le bambine, adesso? Fratellino, sapevo che sei noioso, ma non ti credevo anche pedofilo! >> sentì dire ad una voce dalla stanza di Stefan.

Era il fratello, che uscì poco dopo, lasciando una Bonnie folgorata, per usare un eufemismo.

Era il ragazzo più bello che avesse mai visto. Capelli di un nero corvino e occhi neri, che però brillavano, come se avessero avuto centinaia di galassie dentro, non era basso, ma neanche altissimo. Sicuramente più altro di Bonnie, però. E aveva un bellissimo fisico, accentuato dalla maglietta nera aderenti che portava. Portava anche dei jeans, e degli stivaletti, sempre neri.

<< Scusa Stefan... >> disse Bonnie mortificata.

Il suo amico stava male e lei ed Elena lo disturbavano chiedendogli di portargli le valigie, di indicargli il dormitorio e di mostrargli la città. La piccola Rossa si sentiva un verme in quel momento. Come aveva potuto essere tanto egoista e non chiedersi neanche come stesse Stefan.

<< Damon, sei il solito simpaticone... - borbottò Stefan, rivolto al fratello, ma poi si girò verso Bonnie guardandola confuso. - Perché ti stai scusando? >>

<< Beh, tu sei in lutto e io ed Elena ti abbiamo disturbato... >>

<< Non mi avete affatto disturbato e poi... Bonnie, cosa ti ha fatto pensare che io fossi in lutto per qualcuno? >> domandò nuovamente Stefan tra il confuso e il divertito.

<< Ho visto tuo fratello vestito di ne...ro. Ho appena fatto una delle mie bellissime figure vero? >> cominciò a dire Bonnie, ma poi interruppe la frase sulla parola “nero” quando notò che Stefan se la rideva.

<< Damon è sempre vestito di nero. >> le spiegò Stefan tra le risate.

<< Ah... ok. >>

<< Senti bambina... io non permetto a nessuno di venire qui e cominciare a sfottermi, capito? >> le disse Damon alterato, facendo alterare anche la Rossa con lui.

Bonnie era una persona calma e paurosa di natura, ma quel Damon la irritava troppo, e si rivolse a lui, trovando un coraggio e una sfrontatezza che non credeva di possedere.

<< Ah, perché tu cosa avresti fatto? Ho diciotto anni! E tu? Io punto sul tre, vista la tua maturità. >>

<< Stefan... sono pronta. >> disse Elena troncando, involontariamente, la rispostina acida che stava per dire Damon.

Elena si era lavata, truccata, messa il vestito e ci aveva abbinato delle ballerine sempre blu elettrico. Lei non era il tipo da mettere della ballerine, no. Quella era Bonnie. Aveva anche pensato di mettersi delle decolté, ma poi aveva pensato che si sarebbe solo massacrata i piedi dal momento che avrebbero camminato tanto.

<< Permesso... - disse Damon scostando malamente Bonnie, per poi dirigersi verso Elena, guardandola ammirato. - Buongiorno dolcezza. >> le disse facendole il baciamano lusingandola.

Stefan era rimasto incantato dalla bellezza della Bionda, infatti era ancora bloccato sul posto, a fissarla.

<< La tua eleganza è commovente. >> replicò tagliente Bonnie rivolta a Damon, facendo riferimento al modo il cui l'aveva spinta per andare verso Elena, che dopo aver sorriso a Damon andò dritta verso Stefan chiedendogli se anche lui fosse pronto per andare.

<< Lo so. Sono pieno di charme, senza contare la mia bellezza, il mio buon gusto, il mio fascino, la mia stupenda presenza qui.... >> rispose Damon alla Rossa cominciando ad elencare tutti i suoi pregi, ovvero, la sua bellezza, la sua bellezza e... ah sì la sua bellezza!

<< Tu non vieni Bonnie? >> domandò Stefan a Bonnie ignorando il fratello che si stava ancora elogiando.

<< No, andate pure. >> gli rispose la Rossa sorridendo gentile.

<< Ehem...Damon giusto? >> domandò Bonnie teatralmente, quando Stefan e la Bionda furono ormai fuori dal dormitorio.

Il moro annuì facendole l'occhiolino.

Era forse il modo in cui pensava di conquistare le ragazze? Pensò Bonnie un po' scettica.

<< Sì, Damon, sai.. dio esiste, ma non sei tu... rilassati. >> gli disse con un ghigno e dopo avergli dato una pacca sulla spalla tornò in camera a disfare la sua valigia, lasciando nel corridoio un Damon furioso, che per la prima volta in vita sua non aveva la risposta pronta da dare.

 

 













 

Angolino dell'autrice:

 

Ciao a tutti :)

Ho aggiornato in tempi record come vedete, ma per me è perché i capitoli non sono lunghi... infatti ho pensato di fare così, per non farvi aspettare eccessivamente... volevo anche scusarmi per il titolo del capitolo precedente, che era in inglese e l'ho scritto sbagliato... me ne sono accorta solo dopo aver aggiornato :( il titolo era “...and the accommodatio?” che in italiano significa “e l'alloggio?”, ma essendo la parola “accommodation” un uncountable, cioè che non più essere contato, nel senso che non c'è un accommodation al singolare e una al plurale ho sbagliato a metterci davanti “the” vi chiedo scura per questo errore, non ci avevo proprio fatto caso mentre la scrivevo :D

a parte questo come avrete notato la mia Bonnie è un po' OOC, ma è voluto... insomma... non posso far dire cattiverie a Damon senza che Bonnie reagisca e di cattiverie ne dirà molte nei prossimi capitoli... quindi ho fatto Bonnie un po' più sarcastica, cattiva quando serve ecc...

Elena... beh è lei Stefan è il solito gentiluomo e come promesso qui è comparso Damon... che ne avete pensato di lui? :)

vabbeh devo scappare ora...

spero proprio che il capitolo vi sia piaciuto...

ringrazio tutti gli angioletti che hanno commentato lo scorso capitolo... siete state gentilissime grazie ragazze :)

poi ringrazio chi ha messo la storia tra le tre categorie e anche i lettori silenziosi.

Spero mi direte che ne pensate anche di questo capitolo.

Per ora vi saluto

Alla prossima

Un abbraccio

Immy

   
 
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