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Autore: ImBritIrish    07/11/2012    1 recensioni
Jessy Jey:Io non posso averti perchè sono una fata! E le fate non possono innamorarsi degli esseri umani. Hai capito ora?!!? Perchè non posso amarti liberamente?Perchè posso solo desiderati senza mai averti?!?
Genere: Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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*Pov Eliza*

Io:Piccoli ecco a voi il cibo.
Diedi le ciotole piene di cibo ai gattini e mi andai ad accomodare, con una tazza di tè caldo tra le mani, sulla poltrona. Osservavo quei gatti mangiare e giocare tra loro, mi sentivo cosi sola in questi momenti. Ho una casa enorme, senza nessuno con cui dividerla. E' tutto cosi malinconico. Sento il telefono squillare, scocciata vado a rispondere.
Io:Pronto?
Louis:Hey ciao Eli.
Io:Hey Lou. Dimmi tutto.
Si sentiva un vociare di sottofondo, ciò vuol dire che non era da solo.
Louis:Senti oggi vengo a prendere il pacco. E' stato tranquillo?
Io:Si certo. Sono stati anche di ottima compagnia.
X:Oh Eliza quanto sei bella!!
Louis:Ragazzi smettetela.
Risi. Chissà cosa aveva detto ai suoi amici.
X:Oh Eliza sei la ragazza perfetta per me.
Louis:La smettete di fare i cretini?!?!?! Vi giuro che appena stacco vi ucciderò.
X:Di solletico?!?!
X:Dai lo sai che ti amiamo.
Louis:Molto gentili, sul serio.
Non ce la feci più e scoppiai in una fragorosa risata. Credo che l'abbiano sentita anche loro visto che iniziarono a ridere.
X:Sei invitata anche tu alla festa di sta sera! E' il mio compleanno voglio gli auguri.
Sentì urlare.
Louis:Allora quando vengo a prendere il pacco fatti trovare pronta che cosi ci dirigiamo alla festa.
Io:Va bene allora a dopo.
E staccammo. Dormì per un po' e poi mi andai a preparare. Ero stranamente agitata. In fondo dovevo andare ad una festa di un diciottenne. Sarà quella classica festa in discoteca con alcolici a tutto spiano e ragazzini che vogliono fare i grandi, ubriachi che non capiscono più niente. Finì di prepararmi e misi i gattini nello scatolone, tutti gli accessori nelle buste e aspettai che Louis arrivasse.

 

*Pov Louis*
Io:Siete dei deficienti!
Ero innervosito ma divertito. Quei cretini che mi ritrovavo come amici, mi avevano fatto fare la peggior figura che potessi mai fare con Eliza.
Niall:Oh andiamo! Abbiamo soltanto riportato quello che ci hai detto tu ieri.
Zayn:Noi siamo i tuoi Cupidi. Grazie a noi ti metterai con Eliza.
Gli lanciai il cuscino del divano in faccia. Non poteva sparare cazzata più grande di quella. Ridemmo.
Io:Ha una bella risata. Avete sentito?
Harry fece la facepalm e rise, coinvolgendo tutti gli altri.
Io:Che c'è? Che ho detto??
Liam:Ah l'amour, l'amour!
Io:Ma quale amour e amour. E' una cosa ovvia. Sbaglio?? Non aveva una bella risata?
Lay:Chi ha una bella risata?
Disse entrando nel salone seguita da Jessy Jey, Zaira e Danielle.
Harry:Una ragazza di cui il nostro Lou è cotto.
Jessy Jey:Oh,oh,oh,oh.
Io:E' arrivata babba natale. LoL
Zaira:No, le tue battute quando sei cotto sono squallide.
Disse facendoci scoppiare a ridere.
Danielle:Com'è fatta?
Io:Avete presente Eleanor? Ecco ha delle movenze come le sue.
Liam:Ma di aspetto com'è?
Io:E' alta, ha un bel fisico, occhi marroni, capelli neri, mediamente lunghi. Si preoccupa molto del suo aspetto e lavora.
Harry:Che lavoro fa?
Io:Lavora in un centro commerciale. E' la ragazza con cui mi sono scontrato ieri.
Harry:Oh capisco.
Guardai l'orologio erano le sei, tra tre ore la festa sarebbe iniziata e noi non eravamo ancora preparati e non eravamo ancora andati ad addobbare il locale. Fantastico eravamo in ritardo.
Io:Ragazzi siamo in ritardo.
Guardarono tutti quanti l'orologio e poi ci guardammo con aria preoccupata.
Jessy Jey:Allora il più veloce a prepararsi?!?!
Liam:Io.
Jessy Jey:Perfetto. Il primo ad andare a prepararsi sarà Liam. Niall e Zayn vienite a casa nostra. I genitori di Zaira non ci sono quindi abbiamo casa libera. Mentre io e Zaira ci prepariamo in una camera voi lo fate in un'altra, facciamo prima cosi. Harry sarà l'ultimo a prepararsi, visto che è il festeggiato e non si deve occupare di addobbare il locale. Lou tu sarai il penultimo e Danielle tu la seconda. Quando avete finito di prepararvi venite a casa nostra che, ora che ho di nuovo i poteri, ce ne andiamo al locale con il teletrasporto. Harry quando tu hai finito di prepararti mi chiami e ti vengo a prendere. Lay ti porto a casa tua cosi ti prepari.
E cosi Jessy Jey sparì con tutti. Restammo solo io, Liam, Harry e Danielle in casa.
Io:Le docce dureranno massimo dieci minuti per noi tre. Finite di lavarvi e ve ne andate in una camera a vestirvi. Quindi il bagno dopo la doccia dovrà essere libero.
Danielle:Si ho capito mi trucco fuori.
Annuì e sorrisi. In venti minuti io e Liam eravamo pronti mentre Danielle ci impiegò mezz'ora. Aaah le donne. A proposito di donne, io devo andare a prendere Eliza.
Io:Ragazzi devo andare a prendere Eliza prima di andare da Jessy Jey.
Liam:Tu vai, chiamo io Jessy Jey e dico che tu già sei al locale. Non può vederla Eliza mentre usa il teletrasporto.
Io:Perfetto allora ci vediamo dopo al locale. Ciao!
Ricambiarono il saluto e andai. Arrivato ad una villetta a due piani, la chiamai.
Io:Pronto Eliza, io sono arrivato dove sta una villa a due piani, credo di aver sbagliato...
Eliza:No, no, non hai sbagliato. Ti apro il cancello cosi entri con la macchina.
Io:Va bene.
E staccai. Era una villa bianca, con il cancello nero automatico, cosa che io e i ragazzi ci sognavamo. Aveva un giardino pieno di fiori colorati, statuine dei sette nani, la tipica villa londinese. Casa che pochi, pochissimi di loro potevano permettersi. Mi fermai con la macchina proprio davanti la porta di ingresso, osservavo tutto a bocca aperta, quella casa era enorme.
Eliza:Ciao.
Io:Si, ciao.
Era un po' in imbarazzo, cosi ritornai sulla terra.
Io:Ti do una mano con tutte le cose?
Eliza:Eh si magari. Dai entra.
Mi fece entrare e, e, e era tutto cosi spettacolare.
Eliza:Vieni con me.
La seguì continuando a guardare in torno estasiato. Salimmo una rampa di scale e arrivammo in una stanza. Era vuota c'erano solo i gattini che dormivano beati davanti ad un camino, per prendere calore. Eliza prese la scatola e con cautela avvolse i gattini in una coperta. Io intanto presi le due buste che erano messe accanto la scatola. Diedi a lei le buste a presi io i gatti.
Io:Vivi da sola in questa casa?
Eliza:Purtroppo si. I miei sono morti in un incidente e mi hanno lasciata da sola. Aspetta un attimo qui, devo prendere delle cose.
Io:Va bene.
Mi appoggiai con la schiena su una parete, quando questa ad un certo punto si apre. No, non era una porta, era proprio una parete. Ne sono sicuro. Comunque, dopo essere caduto a culo a terra, mi rialzo e inizio a guardarmi in torno. Era diverso dal resto della casa. Aveva un leggio con sopra un libro, proprio al centro della stanza, una libreria piena di libri, una mensola piene di boccette di profumo. Mi avvicino al libro al centro della stanza e inizio a leggere qualche riga. “Quello che succederà, quello che è successo, quello che succede. E' tutto molto facile da sapere quando hai dei poteri, avvicinati ad una persona, sfiorala, guardala negli occhi e saprai tutto quello che vuoi di lei. Ma ricorda che non puoi con le persone che la vita non la programmano, che la prendono come viene, non puoi vedere niente se nel futuro o nel passato queste persone hanno avuto o avranno qualche legame con te.” Quindi lei è una fata. Lei è come Jessy Jey.
Eliza:Chi ti ha detto che potevi entrare qui?!!
Io:Io non l'ho fatto apposta. Mi sono appoggiato alla parete e questa si è aperta, è sparita, non so. So solo che dopo mi sono ritrovato qui. Stai certa che da me non uscirà niente. Non dirò a nessuno che sei una fata. Ti dico solo una cosa, non sei la prima che incontro.
Eliza:Sul serio? Ce n'è un'altra?
Io:Si.
Eliza:Oh..e la conosci?
Io:Si,anche molto bene.
Eliza:Ci starà stasera alla festa?
Io:Si.
Eliza:E come si chiama?
Io:Si chiama...
Ci pensai un po'. Ero indeciso se dirglielo o meno. Era tutto molto strano. Stava facendo troppe domande per i miei gusti.
Io:Ora dobbiamo andare si sta facendo tardi.
Decisi di non dirglielo, non mi fidavo molto. Devo dirgli tutto a Jessy Jey. Salimmo in macchina e ci mettemmo in viaggio.
Io:Devi fare qualche esame di magia?
Eliza:Oh si a giugno. Devo affrontarmi con una certa Jessica De Rossi. Ma mi hanno detto che forse devo cambiare sfidante, perchè questa non ha più i poteri.
Io:Oh capisco. E sai perchè non ha più i poteri?
Eliza:No, purtroppo. Tra i maghi le notizie non girano veloci come qui sulla terra.
Io:Ah. E quando ti fanno sapere se cambierai sfidante o meno?
Eliza:Hanno detto che la ragazza ancora non ha fatto sapere niente.
Io:Avrai una bella sorpresa.
Eliza:In che senso?
Io:Niente. Dai scendi che siamo arrivati al locale.
Prendemmo le cose e arrivammo al locale. Già erano tutti lì che stavano sistemando gli addobbi e dando gli ordini ai baristi.
Jack:Hey Lou!
Io:Jack,dimmi.
Jack:Prenditi Jey. Non ho mai ricevuto cosi tanti ordini in vita mia.
Risi. Quella ragazza era un'ottima organizzatrice, ma era perfezionista, doveva andare tutto secondo i suoi piani e se non fosse stato cosi, avrebbe fatto scatenare la terza guerra mondiale.
Io:Dammi cinque minuti e la farò calmare.
Jack:Sei il mio salvatore.
Sorrisi e andai negli spogliatoi del locale.
Eliza:Io non posso entrare. Tieni tutto tu.
Io:Dai entra!
Chiuse gli occhi e appoggiò tutto a terra. Feci uscire i gatti da dentro la scatola e li lasciai liberi di girare per gli spogliatoi. Affissi un cartello all'entrata della porta con scritto di stare attenti ai gatti. Riempì le ciotole di cibo e di acqua e misi la sveglia ogni mezz'ora, cosi da tenerli sotto controllo. Uscì e sentì gridare Zaira e Jessy Jey.
Jessy Jey:Ma cazzo ti avevo chiesto una cosa! Una sola cosa e tu nemmeno quella hai fatto.
Zaira:Ma me ne sono dimenticata. Calma il tuo isterismo.
Jessy Jey:Ma ora senza la torta come facciamo? Ti avevo chiesto di andarla a prendere. La dovevi solo ritirare, non ti avevo nemmeno chiesto di andarla a prenotare. Ho dato tremila incarichi agli altri tra ieri e oggi e loro hanno fatto tutto, a te avevo chiesto solo una cosa. Una stupida e semplice cosa!
Io:Jey calmati! Non è la fine del mondo! Non ci metto niente ad andarla a prendere un attimo io.
Jessy Jey:Eh si lo apri tu il negozio? Ha chiuso un'ora fa.
Io:Sei andata alla pasticceria di sempre?
Jessy Jey:Si.
Io:Allora calmati. Avrai la torta tra mezz'ora.
Jessy Jey:Mezz'ora. Non più tardi.
Io:No,no. Non ti preoccupare.
Zaira:Hai visto? Ti sei esaurita per niente.
La guardò con aria minacciosa e se ne andò. Zaira mi guardò, sopirò e fece spallucce. Era abituata ai momenti di isterismo di Jessica,quindi non le facevano ne caldo ne freddo. Però visto che esagera sempre Zaira non le parla fin quando Jessy non le si avvicina e l'abbraccia. Chiamai quello della pasticceria e mi assicurò che in venti minuti, la torta sarebbe arrivata. Grazie al cielo anche questa è risolta.
Io:Eliza fai quello che vuoi vado a calmare un attimo quella ragazza che gridava.
Eliza:Fai con comodo non ti preoccupare.
Sorrisi e corsi verso Jessy Jey.
Jessy Jey:Che c'è Lou?
Non mi aveva nemmeno guardato in faccia, non avevo fatto nemmeno un rumore. Lei e i suoi poteri.
Jessy Jey:E cosa ci fa una fata con te?
Io:La conosci?
Jessy Jey:No,ma sono una fata ricordi? Vedo il passato, il futuro e il presente.
In tanto continuava a dare ordini di qua e di là, senza fermarsi nemmeno un momento. Mi stava venendo il mal di testa.
Io:Fermati un attimo, prenditi un momento per respirare.
E cosi ci sedemmo per terra e iniziammo a parlare.
Jessy Jey:Avanti cosa vuoi sapere di lei?
Io:Un po' tutto.
Jessy Jey:Allora è di 1 anno più piccola di te, i genitori sono morti in un incidente il 17 luglio dell'anno scorso. Era una modella e aveva un fratellino più piccolo di 3 anni e vorrebbe fare l'università di medicina.
Io:Aveva?
Jessy Jey:Un fratellino di 3 anni.
Io:Perchè hai detto aveva?
Jessy Jey:E' morto anche lui. Ma comunque queste cose te le dovrebbe dire lei quando si fiderà di te. Quindi non indagare più.
Io:Hai ragione. Oh e un'altra cosa...
Jessy Jey:Si lo so. Lei è la mia sfidante all'esame di magia.
Feci un mezzo sorriso ed annuì. Sentimmo un fracasso di bicchieri che cadevano a terra e mi guardò con aria preoccupata, poi corse al bar. La vedo veramente male per il povero cameriere che ha fatto tutto sto bordello. Mi suona il cellulare e mi ricordo della torta, infatti era proprio il pasticciere. Cosi presi la macchina e mi fiondai fuori la pasticceria.

*Pov Jessy Jey*
Io:Che cosa è successo?
Jack:Non ti arrabbiare.
Io:Dimmi cos'è successo.
Jack:Resta calma però.
Io:Jack mi stai facendo innervosire. Dimmi cosa succede e non mi arrabbierò.
Jack:Giura sulla cosa più cara che hai.
Io:Giuro su Niall che non mi arrabbio.
Jack:Hai giurato.
Io:Si ho giurato. Ora mi dici cosa è successo?
Si già lo sapevo ma dovevo fare finta di niente.
Jack:Ecco io stavo portando i drink dietro al bancone per sistemarli e non ho visto le scatole di bicchieri a terra e allora ci sono caduto dentro e ho fatto rompere i bicchieri e ho fatto cadere tutti le bibite a terra.
Io:Okkey mantengo la calma. Vedi sono calma. Sono calmissima.
Iniziai a fare avanti e dietro nervosamente, cercando di trovare una soluzione.
Io:Mica avevi solo quelle di bibite?!?
Jack:No, non ho solo quelle. Alcune già le ho sistemate e devo prendere altri tre scatoloni.
Spostai la scatola dei bicchieri rotti, visto che predetti che Niall ci sarebbe cascato anche lui dentro.
Niall:Che succede ragazzi?
Guardava entrambi con un sorriso da ebete, lo stesso fece Zayn. Gli sorrisi e gli dissi che andava tutto bene.
Io:Liam!
Il suo nome rimbombò per tutto il locale e tutte le persone che erano presenti si voltarono a guardarmi.
Liam:Dimmi.
Disse correndo verso di me.
Io:Vai a prendere altre bibite. Fatti dire da Jack quali bottiglie si sono rotte. Prendi solo quelle che ti dice, niente di più niente di meno.
Poi mi avvicinai a Niall e Zayn.
Io:Voi invece dovete prendere dei bicchieri. Tanti bicchieri.
Zayn:Dove li prendiamo a quest'ora?
Io:Io non lo so. So solo che si sono rotti e a meno che non vogliate dare una bottiglia ad ogni ospite ci servono i bicchieri. Potete prendere anche quelli di carta, ci accontenteremo di quelli. Andate con Liam. E siate veloci.
In quel momento vidi entrare Louis con altri due ragazzi che portavano la torta di Harry. Luce per i miei occhi. Guardai un'ultima volta Niall, Zayn, Liam e Jack e andai da Louis.
Louis:Dove la mettiamo?
Io:Dove sono gli spogliatoi, hai presente?
Louis:Si.
Io:Ecco, di fronte c'è una stanza, quello è un frigo. La torta va messa lì.
Una cosa era fatta. Gli addobbi erano sistemati, Dj era pronto con la sua musica, le ballerine erano dietro le quinte a finire di truccarsi. Mancavano solo Harry, gli invitati e gli alcolici. Diedi la lista dei nomi degli invitati a Nick e andai a prendere Harry e casa.
Io:Harry sei pronto per la festa?!
Harry:Due secondi e arrivo.
Io:Dai sbrigati che tra 15 minuti arriveranno gli ospiti.
Andai in cucina per prendere un bicchier d'acqua e per riposare almeno due minuti.
Harry:Ed eccomi qui pronto per festeggiare!
Alzai gli occhi e sputai l'acqua. Rise come un matto.
Harry:Lo prendo come un complimento.
Disse continuando a ridere.
Io:Lo è.
Attraversammo il corridoio e mi guardai distrattamente allo specchio. Lì per lì non ci feci caso poi però ritornai davanti lo specchio e mi guardai. Ero messa veramente male. I capelli tutti spettinati, il trucco che in alcuni punti era sbavato e i vestiti che erano ridotti uno straccio.
Io:Dobbiamo passare prima per casa mia.
Harry annuì e andammo. Mi ri-preparai e poi andammo al locale. Gli ospiti già erano tutti lì, in fila, pronti per entrare. Diedi un' occhiata veloce al locale ed era tutto perfetto. Mi assicurai che c'erano bicchieri e drink e diedi l'ok a Nick di fare entrare gente e a Dj di mettere la musica. La ballerine uscirono e la festa ebbe inizio!
Mi presi un momento di pausa da tutto quel ballare e non stare mai ferma. Mi sedetti dove stava il bancone e restai un po' lì guardandomi in torno. Da quel punto potevo vedere ogni parte del locale. Danielle che ballava con Liam, Niall che ballava come un deficiente sui cubi insieme a Louis, Harry che ballava insieme a Lay,continuandosi a baciare e Zayn e Zaira che ballavano per fatti dei loro, senza seguire la musica. A proposito di Zaira devo chiederle scusa. Continuavo ad osservare tutto e a bere il mio drink. Dj mi fece segno se gli potevo portare qualcosa da bere e cosi ordinai altri due drink, per lui e per Nick che stava là fuori. Mentre mi alzavo per andare a portare i drink una ragazza mi venne addosso. Ah era Eliza.
Eliza:Oddio scusa.
Io:Non ti preoccupare non è successo niente.
Eliza:Tu sei la ragazza che dava gli ordini prima...
Io:Si sono io, chissà cosa penserai di me.
Ridemmo.
Io:Comunque io sono Jessica Jey De Rossi.
Si lo avevo detto apposta il mio nome completo. Volevo che sapesse che io sarò la sua sfidante.
Eliza:Oh, io sono Eliza Mackenzie.
Ci stringemmo la mano e ci guardammo con aria di sfida. Avevamo capito di aver capito. Ma non dicemmo niente di noi, non era ne il momento ne il luogo adatto, quello. E cosi chiesi scusa e andai a portare i drink. Mentre ritornavo vicino al bancone uno mi prende il braccio, faceva ancora un po' male per le ferite, mi girai e vidi un ragazzino, ubriaco come non mai, che si voleva buttare addosso, tirai con tutta la forza che avevo in corpo, il braccio e mi allontanai di corsa da lì. Le ferite iniziarono a sanguinare di nuovo. Fantastico. Non avevo nessun tipo di garza per poter tamponare il sangue. La porta del bagno si aprì era Niall.
Niall:Che succede?
Quando vide il mio braccio sanguinante pensò che mi ero di nuovo tagliata.
Io:Non mi sono di nuovo tagliata,ti giuro.
Niall:E perchè sanguina di nuovo?
Io:Uno mi ha stretto il braccio in una presa, si voleva buttare addosso, e allora ho tirato il braccio e mi è uscito di nuovo il sangue. Si vede che si saranno tolte le croste ed è uscito il sangue.
Niall:Come si chiama questo?
Io:Non lo so.
Niall:Vieni qui. Troveremo qualcosa da mettere per tamponare.
Io:Non ci metto la carta igienica qua sopra, sappilo.
Rise e uscimmo dal bagno. Andammo da Jack.
Niall:Jack hai le garze?
Disse mostrandogli il mio braccio.
Jack:Che cazzo hai fatto Niall? Ti giuro che sei morto.
Niall:Io non ho fatto niente. Ti sei impazzito? Uno le ha strattonato il braccio e le è uscito il sangue.
Jack mi guardò per vedere se era vera la versione di Niall, annuì, lui annuì a sua volta e ci accompagnò in una stanzetta piccolissima. Prese uno scatolo da dentro un armadietto e lo porse a Niall.
Jack:C'è sia il disinfettante che le garze. Vado a continuare il mio lavoro.
Annuimmo e uscì.
Niall:Com'era questo?
Disse con aria arrabbiata come se gliela volesse far pagare per quello che mi aveva fatto.
Io:Non l'ho visto bene. So solo che era molto robusto e alto.
Niall:Lo so che mi stai mentendo. Se mi dici com'è fatto non succederà niente. Voglio solo che ti chieda scusa. Tutto qui.
Io:Tu con quella faccia mi vuoi far credere che mi vuoi far chiedere solo scusa? Non fa niente, è passato. L'importante è che non sia successo niente di grave. No?
Niall:Si,ma se si avvicina un'altra volta...
Io:Non lo farà.
Dissi interrompendolo prima che potesse finire la frase. Gli accarezzai la guancia e lo ringraziai con un soffice bacio sulle labbra. Finì di medicarmi e uscimmo.
Non capì niente ed io e le ragazze nel giro di un paio di secondi ci trovammo sul bancone a ballare, mentre tutti battevano a tempo le mani. Ci allungammo e tirammo su i ragazzi cosi iniziammo a ballare con loro. Questo per un bel po' di tempo. Poi scendemmo e, mentre Lay teneva occupato Harry, noi altri andammo a prendere la torta. Le luci si spensero Dj mise la solita musichetta e tutti i presenti iniziarono a cantare “Tanti auguri a te.” Harry si fece rosso e sorrise imbarazzato. Cosa da non credere Harry Styles imbarazzato. Facemmo delle foto e mangiammo la torta. Il mio momento preferito. Ahahahah. Ultimi balli e poi tutti a casa, con i taxi. Ci eravamo assicurati che tutti tornassero con i taxi pagati da noi, cosi da non avere brutte sorprese. Aspettammo che tutti se ne andassero e demmo il nostro regalo ad Harry.
Louis:Pronto per il nostro regalo?
Harry:Mi avete fatto un regalo?
Niall:Avevi dubbi?
Harry:No è che non solo mi avete organizzato questa festa incredibile, vi siete occupati di tutto, avete pagato tutto voi. Non me l'aspettavo.
Zayn:Ma tu lo sai che noi dobbiamo sempre stupire.
Liam:E poi ti vogliamo bene.
Ragazze:Tanto, tanto, tanto bene.
E ce lo abbracciammo, mentre Eliza con non so quale potere aveva fatto arrivare i gatti vicino a noi.
Ragazzi:Tu sei una fata?
Eliza annuì.
Io:Beh ragazzi ne dovete sopportare un'altra.
Dissi mettendole un braccio sulle spalle e avvicinando i volti.
Eliza:E tra tre mesi ci vedrete anche gareggiare.
Io:Non so se farò l'esame. Ma non parliamo di questo ora. Dai apri!!
Annuirono un po' perplessi e Harry aprì il regalo.
Harry:Oddio, oddio, oddio, oddio. Sono gatti. Guardate sono gattini. Dei teneri e soffici e cucciolosi e coccolosi gattini. Oddio, oddio, oddio, oddio grazie!! Aaaaah ho dei gatti. Io ho i gatti. E sono miei.
Ridemmo. Lou era convito che gli sarebbero piaciuti, ed infatti cosi è stato. Quanto era carino con gli occhi luccicanti e un sorriso a 32 denti per i gattini. Ero felice, felice che lui era felice. Ci stritolò e ci baciò tutti, uno per uno. Poi iniziò a parlare con i gatti. Ma va beeeene. Quando uno è normale dicono. Andammo tutti a casa dei ragazzi con il teletrasporto.
Io:Beh ragazzi si è fatto tardi. Io e Zaira dobbiamo tornare. Quindi Lay vieni qui e che ti porto a casa.
Lay:Allora ci vediamo tra qualche ora.
Era l'alba quindi quell'affermazione era giustissima.
Salutammo e, stavo per pronunciare la frase quando, Eliza mi fermò.
Eliza:Non è che magari potreste venire a casa mia? E' che sono sola lì e non ho proprio voglia di tornarmene da sola.
Lou:Per me non ci sono problemi. Tanto ce n'è di spazio a casa sua.
Danielle:Per me anche va bene.
Liam:Non ci sono problemi.
Zaira:Chiamo i miei e vi facciamo sapere.
Lay:No problem.
Harry:Io e Lay veniamo,allora.
Niall:Allooooora?
Zaira:Veniamo!!
Io:Allora venite qui che ce ne andiamo.
Ci demmo le mani e ce ne andammo. Arrivammo e tutto quello che potevamo fare era restare stupiti per la bellezza e la grandezza di quella casa,che aveva anche un filo di mistero, che gli alti non intuirono. Mi avvicinai a lei.
Io:Sono successe un bel po' di cose in questa casa.
Eliza:Si tante. Troppe per essere ricordate e,o sopportate.
Io:Perchè non ti trasferisci?
Eliza:E dove vado? Sotto un ponte? E poi non voglio lasciare tutti i ricordi che mi riporta alla mente questa casa. Il mio piccolo fratellino che correva per tutto il giardino, mia mamma che lo osservava
ridere e mio padre che iniziava a giocare con lui. No,non voglio lasciare questi altri ricordi.
Io:Ma c'è quello in cui...
Eliza:No,ho detto di no. Preferisco restare qui. Uno o due o tre ricordi brutti, orrendi non possono farmi scappare da un posto dove ho vissuto momenti bellissimi con quella che era la mia famiglia.
Annuì, senza parlare. Aveva ragione, non si può mica scappare dai ricordi, belli o brutti che siano. Restando qui aggiungerà altri ricordi belli. E cosi piano piano quella che ora sembra la casa della sfortuna diventerà lo scrigno dei suoi ricordi più belli.
Con un gesto della mano aprì la porta di ingresso e ci fece accomodare.
Eliza:A sinistra c'è il salone, a destra la cucina, andando diritto si va in cantina, e andando ancora più in fondo c'è un'altra camera, a sinistra della camera c'è il bagno, sopra a sinistra ci sono due camere, al centro quattro porte, sono i bagni, e a destra ci sono altre due camere. Fate come se stesse a casa vostra. Vi chiedo solo una cosa non aprite la cantina.
Un va bene di gruppo le bastò per farci correre nelle camere. Eravamo come dei bambini alla ricerca della camera più bella. Una volta aver deciso la divisione delle camere andammo tutti in cucina.
Louis:Vorrei sapere io dove dovrei dormire. I posti letto sono dieci si,però non credo che io e te possiamo dormire insieme.
Eliza:Che c'è ti faccio schifo?
A questa frase partì un 'ooh oh' da parte dei ragazzi.
Louis:No è che non mi conosci non credevo...
Eliza:Non hai la faccia da un violentatore. E poi che ti credi che non ti rifiuterei se ci provassi?
Ancora una volta i ragazzi in sottofondo. Idioti.
Louis alzò le mani, come per dire 'okkei contenta tu', e rise.
Louis:Quindi io dormo con te.

Eliza:Eh già.
Ci furono pochi minuti di silenzio imbarazzante. Sapete dove vi guardate tutti ma non dite niente e si sente ogni minimo rumore, anche quello dei respiri. Venne interrotto dagli sbadigli di Niall e Lay. Cosi ci demmo la buonanotte e andammo nelle nostre stanze. Passai due ore a cercare di dormire,ma niente non riuscivo a prendere sonno. Ero incuriosita su cosa ci potesse essere nella cantina. Cosi decisi. Mi alzai e senza fare un minimo rumore scesi per andare in cantina. Dovevo scendere gli ultimi 4 scalini quando mi venne davanti.  

Spazio scrittrice.
Ed eccomi qui!!!
No,non sono morta.Sono viva e vegeta,per vostra sfortuna. 
Non sapete quanto è difficile la terza.Poi sto facendo anche 
un corso di inglese al di fuori della scuola,giusto per facilitarmi le cose.
Comunque.Ho tante cose da dirvi.
1)Avete sentito Little Things e Live while we're young? Sono sfdlòsgdk
2)11 novembre ci sono gli EMAs. dskjfal
3)Le tappe in italia. (Non ho i biglietti).
4)13 esce Take me home. :') 
5)Li avete visti ad xfactor in italia?? Io si alla tv. Sono stati perfetti.
 6)Questa l'ho saputa oggi. Un paparazzo ha detto a Zayn 'pakistano di merda,figlio di una cagna.'
Quando l'ho letto volevo andare da quello e spaccargli la faccia.Ma come cazzo si è permesso di 
dire quelle cose? Zayn è un ragazzo fantastico,è una persona RISPETTOSA,generosa,dolce. 
Paul lo stava per picchiare ma uno si è messo in mezzo.
Dopo questa vi saluto. Un bacio a chi segue ancora la mia storia. 
Vostra ImBritIrish

  
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