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Autore: obliviate_    08/11/2012    3 recensioni
Sfidavano la sorte, Harry e Madison.
Loro, che avevano iniziato la loro vita insieme, convinti che il loro amore fosse abbastanza forte.
E se la vita tentasse in tutti i modi di separarli che succederebbe?
Il loro amore sarebbe abbastanza da tenerli uniti, da non lasciare che si spezzino?
O sarà la vita a vincere, costringendoli a ricominciare da capo l'uno senza l'altra?
"Stavo per correre giù per le scale, per cercare di raggiungerti, fermarti, dirti: ho capito. Ho guardato l'orologio ed erano già passati tantissimi minuti, da quando te n'eri andato."
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1.
"Io resto."


 


 

 


Madison.

 

E' seduta in camera sua, che ora sembra troppo vuota senza di lui.
Se ne sta li, sulla moquette perlacea a fissare la foto appesa al muro di fronte.
L'ha sempre adorata quella polaroid; ci sono lei ed Harry che si guardano negli occhi, seduti sotto un enorme albero.
E' una foto semplice, ma forse è proprio per questo che le piace così tanto.
Non ci sono gesti eclatanti, baci o abbracci; ci sono solo sguardi, silenziose dichiarazioni d'amore e tacite promesse.

A te capita mai di svegliarti nel cuore della notte senza capire il perché Harry? Con una strana sensazione all' altezza dello stomaco e le mani sudate? A me non era mai capitato prima di tre mesi fa.
E' che sai, mia nonna mi diceva sempre che non bisogna avere paura di lasciare andare, perché tutto quello che conta non ci lascia mai veramente.
Eh, ma mica è facile allontanarsi dalla persona più importante, dalla metà perfetta della mela senza provare una stretta al cuore o un leggero pizzicore agli occhi ed è inevitabile, almeno per me, pensare che fino all'ultimo resto di noi io resto.

Si alza stropicciandosi gli occhi, si veste e si avvia verso casa Styles.
Le manca quasi il respiro se pensa che non avrà più alcun motivo di percorrere questa strada per chissà quante settimane.
-oh, cavolo sono in ritardo?- chiede vedendo Harry e la sua valigia sul portico di casa.
-no Mad, tranquilla- e le sorride tendendole la mano, e quando le dita si intrecciano non può fare a meno di sorridere vedendo i loro nomi incisi sul dorso delle rispettive mani, e pensa che non gli ha mentito quando ha detto che l'avrebbe seguito ovunque, standogli sempre accanto, nelle lettere irregolari che compongono il suo nome sulla pelle nivea della mano di lui.

 

Harry.

Ha sempre amato quelle cicatrici riempite d'inchiostro.
"E poi sarà per sempre" dissero quella sera di circa un anno prima, quando decisero che tutti avrebbero dovuto sapere che Harry e Madison si appartengono.
Per l'ennesima volta si sediamo sugli scalini di legno bianco, e lui si perde tra i sottili capelli scuri di lei mossi dal vento e tra i suoi respiri leggeri.

Sai Mad, su un libro ho letto una frase che mi ha spaventato, che poi mi chiedo come facciano ad incutere timore delle semplici parole.
Ho letto che non si guarisce mai da ciò che ci manca, ci si adatta, ci si racconta altre verità ma io non mi voglio adattare.
Io voglio sentire il tuo profumo, e non uno simile, con un po' più di cannella, voglio vedere i tuoi occhi color caramello, non alcuni simili, con delle sfumature più chiare.
Tu sei l'unica cosa su cui non voglio scendere a compromessi, l'unica su cui non voglio raccontarmi altre verità.
E tu? Tu ti adatterai?
Ti abituerai alla mia assenza Madison?
E' una cosa strana l'assenza, è come una casa in cui entri attraverso i muri ed appendi i quadri all'aria.
Sai, mi capita che non riesco neanche a respirare se penso che tra qualche ora sarò alla mercé del mondo, a giocarmi il futuro, a più di 210 minuti di distanza dalle tue dita affusolate e dalle tue labbra rosee, ma poi ho pensato a quella linea che ci siamo trovati sulla pianta del piede, il mio detro, il tuo destro, e che però mica potevamo saperlo che il segno era quello, anche se magari ce l'hanno tutti e solo noi non lo sappiamo, e decidiamo di tenerlo per noi, perché quelle linee sotto le piante dei nostri piedi, come quell'incisione sulla mano, la mia destra, la tua destra, si riconosceranno sempre, anche dopo tanti anni, anche tra sette miliardi di persone.

-E' ora di andare amore mio, i tuoi sogni ti aspettano- posa la sua fronte su quella di lei -tu sei il mio sogno- gli lascia un bacio sulla punta del naso - e allora te lo dico così: è ora di andare amore mio, X Factor ti aspetta-.

  
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