Il sole che entrava dalla finestra mi svegliò e i miei occhi caddero subito sull'orario,erano le nove e mezza mi dovevo sbrigare,tra un po' sarebbe arrivato Niall,scesi in cucina salutai la mamma e andai a farmi una bella doccia,mi misi un pantaloncino,la mia canotta preferita e le mie adorate converse bianche.
Scesi ed era già li ad aspettarmi,era stupendo,quando mi vide mi abbracciò,fu un abbraccio stupendo rovinato da un cane che ci abbaiò contro e visto che io avevo paura,saltai cinque metri e alla fine caddi anche a terra.
N:”vieni dai,ti aiuto io,comunque buongiorno ritardataria”.
D:”ma se sono solo le undici,ho fatto solo mezz'ora di ritardo e ti e andata anche bene”.
N:”vieni,ti volevo parlare di una cosa”.
D:”aspetta,ma io ho fame”.
N:”non sono l'unico allora,vieni andiamo prima a mangiare”.
Andammo in un bar prendemmo il latte e un cornetto e ci sedemmo fuori a mangiare.
N:bene Dasy,volevo dirti che oggi pomeriggio dei miei amici devo venire qui in città a trovarmi,vieni da me così te li presento”.
D:”ma no,non ti preoccupare,vengono per te non voglio disturbarvi”.
N:”ormai siamo amici,non disturbi mai”.
D:”va bene allora vengo,a che ora?”.
N:”ti passo a prendere io alle cinque,fatti trovare pronta e puntuale,altrimenti li lasciamo fuori la porta”.
D:”ahahahaha va bene non preoccuparti alle cinque e mezza starò giù”.
N:”alle cinque Dasy alle cinque”.
D:”va bene alle cinque,tanto mi aspetterai comunque”.
N:”non provarci,smonto la porta e ti vengo a prendere”.
D:”certo Niall in caso la porta smonta te non vedi come se molliccio”.
N:”ah si,e vieni qui allora”.
Mi prese in braccio e mi portò così per tutto il giardino li vicino poi mi fece scendere.
N:”chi è il molliccio qui?”.
D:”ehmm non lo so,penso si chiami Niall James Horan”.