Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: JulietXD5    08/11/2012    2 recensioni
E fu allora che la baciò con foga, stringendola tra il suo petto e il muro.
All'inizio la ragazza cercò di divincolarsi, ma le mani forti del ragazzo la tenevano saldamente per le braccia.
[...]
Quando, finalmente, Draco lasciò la presa sui suoi fianchi magri, e allontanò le labbra da quelle di lei, Hermione realizzò cosa aveva appena fatto.
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Ron/Hermione
Note: Lemon, Movieverse, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo II
Don't You Remember?






Il Signore Oscuro osservava la creazione della barriera protettiva.
Un ghigno malvagio si levò sul suo volto.
Pensano davvero di potermi fermare. pensò. 
Ma tutta Hogwarts sapeva che non sarebbe stato sufficiente un incantesimo di protezione a fermare le malevoli intenzioni di Lord Voldemort.

Tu-Sai-Chi aspettava il momento giusto per attaccare.
Nel frattempo dentro la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, L'Ordine, i professori e gli altri studenti si preparavano per lo scontro.

Hermione Granger sedeva sul freddo e liscio pavimento del castello, ancora lindo e intoccato, ma che sapeva presto avrebbe potuto non esistere più.
Harry incitava i compagni, Ron lo ascoltava attentamente. Non aveva notato che negli occhi della Grifondoro era cambiato qualcosa. Come poteva saperlo.

La riccia brunetta aveva lo sguardo fisso nel vuoto, e, a notare tale stato di confusione, arrivò Ginny, che prontamente tentò di estrapolare quel cupo pensiero all'amica.
«Hermione, tutto bene?» chiese lei amorevolmente.
La Granger non le rispose, era troppo occupata a scavarsi dentro.
«Se sei preoccupata per la battaglia, beh... lo sono anch'io. Posso capire cosa provi.»
No, non puoi capire. pensò Hermione seccata. Odiava quando la gente pretendeva di sapere cosa sentiva. Era davvero così prevedibile? No, non lo era.
Anzi, se avessero saputo cosa le passava ora nella mente, sarebbero rimasti tutti scioccati, Ginny compresa.

Hermione ignorò la giovane Weasley, che, vista la reazione dell'amica, si congedò, tornando ad ascolare il discorso di Harry.
La mente della Grifondoro iniziò a vagare.
Pensieri e ricordi si affollavano e si mescolavano fra loro, come le foglie degli alberi più secchi che, cadendo, si mischiavano a quelle dei più verdeggianti.
Si ricordò tutti i litigi avuti con il Serpeverde, le occhiate di sfida, gli insulti, quando la chiamò per la prima volta Mezzosangue, quando la fece piangere.
Non resse più.
Si alzò velocemente e si incamminò verso il bagno più vicino, con in sottofondo le voci di Ginny e Ron che tentavano invano di richiamarla a loro.

Il suo cuore batteva forte. Sfregava freneticamente le mani fra loro per il nervoso. I passi sempre più rapidi.
Arrivò finalmente al bagno, e, prontamente, si gettò sul primo lavabo che vide, sorreggendosi con le braccia, tese su esso.
Nello specchio avanti a lei, la sua immagine le fece quasi ribrezzo: il viso sporco, tagli sparsi qua e là, i capelli, contenuti in una treccia, evidentemente alla rinfusa sulla sua fronte.
Si lavò il volto, cercando di lavare via non solo la polvere, ma anche Draco Malfoy dalla sua testa.
Mentre l'acqua del rubinetto scorreva, e le metteva pace con il suo zampillare sul marmo bianco, un rumore di passi la pervase.
Chiuse il flusso d'acqua, e continuò ad ascoltare quel rintocco di scarpe sul pavimento.
Dovevano essere scarpe eleganti, dal suono acuto che emettevano ogni volta che toccavano il suolo.

Aveva paura che fosse lui.

I passi si fecero sempre più vicini, finche non si fermarono alle sue spalle.
«Perchè sei qui?» chiese lei.
«Ti cercavo.»
Era lui. Il suo timore era diventato realtà.
Hermione si girò lentamente, lo sguardo basso, che alzò solamente per specchiarsi di nuovo in quegli occhi d'argento.
La sua aria così sicura di sè, la metteva in soggezione.
«Che cosa vuoi da me?»
Lui nemmeno rispose. La sua unica risposta fu il suo scostarle i folti capelli dalla fronte e carezzarle la calda guancia.
«Draco... io non...» capisco? voglio? cosa voleva dirgli? ... Non la lasciò finire.
Le dita affusolate scesero sul suo lungo collo roseo, percorrendone la lunghezza, e lo afferrarono dolcemente.
Hermione ebbe solo il tempo di capire cosa stava succedendo, prima di sentire le morbide labbra del Serpeverde poggiarsi sulle sue.

Gli occhi nocciola di lei rimasero impietriti, le labbra serrate in quella dolce morsa.
La stava baciando. Draco Malfoy la stava baciando.
Quel casto momento finì dopo poco, lasciando la ragazza con un'espressione sconvolta sul viso.
Draco la guardò, e le sorrise con uno dei suoi migliore sorrisetti compiaciuti.
Cos'è, un gioco? si chiese lei. Si stava divertendo ad umiliarla?

La lasciò lì. Se ne andò, non interrompendo mai il legame visivo con la ragazza, indietreggiando, finchè non si voltò definitivamente e scomparve nelle ale del castello.
Hermione si portò le fredde dita sulle labbra, accarezzandole lievemente.
Non può essere successo veramente.
Eppure quel tocco celestiale le sembrò così familiare.
Il sapore delle labbra setose del ragazzo era ancora fresco sulla sua bocca.

L'esercito di Lord Voldemort iniziò ad attaccare la barriera lanciandole anateme contro, e pian piano iniziò ad incresparsi, emettendo il suono di tuoni.
Hermione, udito lo strano rumore, si sbrigò a tornare dai suoi compagni, e, una volta raggiunti, si sparsero a piccoli gruppi lungo tutto il perimetro del castello.

Harry, Ron e Hermione erano, come sempre, l'uno al fianco dell'altro.
Avevano iniziato insieme e ora dovevano finire insieme.

La barriera si distruggeva velocemente, e dopo poco non vi fu più.
Allora arrivò il momento di attaccare: dato il segnale, Mangiamorte, Ghermidori, Giganti e i ragni della Foresta Proibita iniziarono la corsa verso Hogwarts, lanciando incantesimi coloro che potevano.
Combatterono contro le statue di pietra, uccisero chiunque gli si presentò davanti, distrussero le varie parti della scuola.

Ci si difese come si poteva, ci si aiutava.
Il cielo era illuminato dagli Stupeficium lanciati contro i Mangiamorte.
Il Trio iniziò la fuga per la scuola. Raggirarono i Giganti e i ragni. Uccisero alcuni Mangiamorte.
E' peggio di come è scritto nei libri! pensò Hermione, mentre schivava un'Anatema che Uccide indirizzata a lei.

Scappando per le colonne, che giusto poche ore prima le avevano fatto tornare in mente le sue avventure a Hogwarts, si presentò davanti a loro una scena terribile: un Ghermidoro aveva appena ucciso Lavanda Brown, e ora le stava attaccato al collo, tentando di assaggiarla.
Hermione lo uccise senza nemmeno dargli il tempo di difendersi.
Povera Lavanda. E pensare a quanto l'aveva odiata per averle portato via il suo Ron.

Già, il suo Ron.
Dopo tutto il tempo che l'aveva aspettato, le sue labbra avevano assaggiato quelle di un altro, e lei non si era nemmeno opposta.

«Dobbiamo distruggere gli altri Horcrux!» sentenziò Harry.
Grazie a Luna avevano scoperto che uno degli Horcrux mancanti era il diadema di Priscilla Corvonero.
Ma, purtroppo, nessun essere vivente era conoscenza di dove fosse. Occorreva perciò parlare con un morto, la figlia di Priscilla Corvonero: la Dama Grigia, antico fantasma del castello.
«Vado a parlare con lei e cercherò di scoprire dove si trova il diadema! Voi andate nella Camera dei Segreti e prendete le zanne di basilisco, riempitevene le tasche!» ordinò il bambino sopravvissuto.
Le zanne avrebbero distrutto l'Horcrux, così come avevano fatto con il diario di Tom Riddle.

Ron e Hermione si precipitarono verso la Camera dei Segreti, vedendo morti e feriti durante il loro passaggio e cercando di non morire loro stessi.
Ron la prese per mano.
Quel gesto così premuroso le fece sobbalzare il cuore.
Hermione amava Ron. Lo aveva sempre fatto.

Draco Malfoy cercava di proteggersi dal caos presente nella scuola insieme a Blaise Zabini e Goyle.
«Di qua!» gli ordinò, avendo trovato un'ala del castello ancora tranquilla dove rifugiarsi. Si riparò assieme agli amici dietro una delle colonne, e vide Hermione correre via trascinata dalla forte mano di Ron Weasley.
E lei lo notò solo un attimo, prima di sparire dalla visuale del Serpeverde.
Si poteva vedere anche da un miglio le nere pupille di Draco dilatarsi per la felicità di vederla ancora viva, e un tenero sorriso nascere sulle sue labbra.
«Perchè non si ricorda?» si domandò lui.

Ricordare? 
Hermione Granger aveva qualcosa da ricordare? Qualcosa che era successo con Draco Malfoy?
E se sì, perchè lei non ricordava niente?















Ed ecco il 2° capitolo... sinceramente non mi piace molto il risultato, ma spero che a voi piaccia^^
Come sempre, cercherò di pubblicare il prossimo appena potrò.
Alla prossima!
-Juliet.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: JulietXD5