"Senza smettere di volare l’enorme creatura spalancò le sue fauci e cominciò a raccogliere le proprie energie in una sfera dal colore viola opaco, pronta ad essere scagliata sulla nave: quello era un colpo di grazia."
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Sariell riprese conoscenza. Oramai ci aveva fatto l’abitudine
a queste cose. Quello che realmente la stupì fu la presenza,
all’interno della stanza del guerriero in armatura rossa che
lei aveva pedinato nella periferia delle città e che aveva
rincontrato all’interno della grotta del Drago del
Crepuscolo, dove aveva tentato di aiutarla. Stava appoggiato al muro:
braccia conserte e occhi chiusi. Improvvisamente le tornò
alla mente anche il misterioso individuo che l’aveva
aggredita e che aveva tentato di uccidere il Drago. Si alzò
a sedere di colpo.
“D-dove siamo? In una…in una cella? Lui
dov’è?”
“In una cella?” poco prima il ragazzo non si era
accorto del risveglio della giovane e rimase un po’ sorpreso
da queste strane domande, così all’improvviso.
“Non ci troviamo in nessuna cella, stai tranquilla.”
“Ah, d-davvero?”
“E, per quanto riguarda il tipo che abbiamo incontrato nella
caverna, beh, non è qui.”
“Capisco.” questi ragguagli sembrarono rassicurarla
molto, visto che si distese nuovamente. Poi continuò, un
po’ seccata. “Potrei sapere cosa ci fai nella
stanza di una signorina? Se vuoi vegliare su di me puoi anche farlo da
fuori.” disse lei, un po’ vanitosa.
“Mi hanno detto di aspettare una persona.”
“Ti hanno detto?Vuol dire che hai già informatole
autorità? Cos’hanno detto? E comunque potrei
sapere perché la devi aspettare proprio qui?”
Prima di poter ricevere una risposta Sariell udì la porta
della stanza aprirsi. Entrò quindi un giovane, non
più di diciotto anni, alto, snello e bardato con
un’elegante armatura risplendente di bagliori argentei; sul
petto, un simbolo dalla forma di triangolo, sicuramente già
visto dalla ragazza che tuttavia, in quel momento, non lo sapeva
riconoscere.
“Oh, vedo che ti sei svegliata finalmente.” il tono
era leggermente infastidito.
“E-ehm…” Sariell, ancora un
po’ intontita, cercò lo sguardo del guerriero che
aveva tentato di aiutarla, nella grotta, nella speranza che le
suggerisse qualcosa da dire.
“E’ stato lui a soccorrerti.” disse
infine, intuendo il disagio della ragazza.
“Oh, grazie mille, allora!” accennò un
inchino.
“Se non vi dispiace preferirei evitare inutili convenevoli e
arrivare al dunque.”
“C-certo!”
“Molto bene allora.” si sedette ad un tavolo in
legno nel centro della stanza e lì vi poggiò dei
fogli scritti.
“Da quanto mi ha raccontato il tuo amico qui, nella grotta
eravate addirittura in tre…potrei sapere voi come avete
fatto ad evitare la sorveglianza?”
“Sorveglianza?”
“Esattamente: più di quaranta soldati si alternano
ogni giorno lungo il perimetro esterno della residenza del Drago del
Crepuscolo; mi riesce molto difficile pensare che voi due, da soli,
siate riusciti a superare un tale schieramento difensivo.”
“E il terzo individuo che ha menzionato? Non ci chiede
informazioni riguardo a lui?” chiese il guerriero.
“Non è necessario, so già di chi si
tratta…beh, non sappiamo ancora il suo nome per la
verità, ma è proprio seguendo lui che siamo
arrivati alla grotta...e a voi.”
“E cosa vi fa pensare che non siamo suoi complici?”
“M-ma cosa dici!? Io non ho niente a che fare con quel
tipo!” la povera ragazza fu presa alla sprovvista da questa
affermazione. L’ultimo arrivato si rivolse al guerriero in
armatura rossa.
“Diciamo il mio sesto senso.” disse lui con aria
ironica e nemmeno troppo convinta; era chiaro che non si fidava
completamente di loro ma non sembrava intenzionato a trattenerli.
“E perché sospettavate di lui?”
Esitò prima di rispondere. “Heydar
Bradillon.”
“Mh?” esclamarono all’unisono Sariell e
colui che aveva rivolto la domanda.
“Si tratta di un potente signore residente
sull’isola di Sherver, facente parte del nostro regno.
E’ da un po’ che sospettiamo che Lord Heydar stia
cospirando contro il Re di Deewain, e quel misterioso individuo lo sta
aiutando a portare avanti i suoi complotti. Sappiate che queste sono
informazioni strettamente riservate e ve le sto rivelando unicamente
perché, bene o male, siete rimasti coinvolti in vicende che
lo riguardano. Credo non sia necessario spiegarvi cosa vi aspetta se
doveste iniziare a raccontarle in giro.” i due ragazzi si
guardarono un po’ intimoriti.
“Molto bene. Può bastare, per adesso.”
l’interrogatore si alzò e si diresse verso la
porta, in prossimità di questa si fermò a
guardare il guerriero rosso; aveva un’espressione
indecifrabile sul volto: inizialmente sorpresa, come si gli fosse
tornato in mente qualcosa, ma poi era come se sapesse, o intuisse
qualcosa che non era il caso di dire. Il salvatore di Sariell invece lo
osservò con sguardo impassibile.
“Vi saluto; un’unica raccomandazione prima di
lasciarci: evitate di ficcarvi in altri guai…se
potete.” e così dicendo aprì e richiuse
la porta alle sua spalle. I due ragazzi, rimasti soli, poterono sentire
per qualche secondo il rumore dei passi del giovane che si allontanava.
Poi Sariell parlò.
“Ma chi era quello lì?”
“E’ un membro dell’Ordine delle Tre
Spade. Per la precisione uno dei tre Comandanti a capo dello
stesso.”
“Che cosa? Q-quel ragazzo? Ecco dove avevo visto quel
simbolo!”
“Si, effettivamente è decisamente giovane,
considerato il ruolo che ricopre. Mi auguro solo che sia
meritato…I tre Comandanti di questo gruppo tramandano il
loro titolo a persone che godono della loro massima fiducia:
l’equilibrio dell’Ordine si basa proprio su questo
triumvirato quindi si deve trattare di uomini altamente qualificati.
Una volta in carica, sono i Comandanti stessi a ricercare e ad
addestrare i componenti delle loro squadre in modo da creare un
esercito efficiente in tutto.” sembrò adombrarsi
per un attimo, più di quanto non fosse già di suo.
“Qualcosa non va?” il ragazzo fu riportato alla
realtà.
“No, no, niente.” e si avviò verso
l’uscita. “Il Drago più vicino si trova
nelle Isole Oniriun. Se non ti spiace io ti precedo, in quelle
condizioni non sei certo in grado di viaggiare. Cerca solo di
rimetterti il più presto possibile.”
“Va-va bene….ah, ehi!!”
“Si, che c’è?”
“Ti sembra il modo di fare? Prima parli con una persona e il
secondo dopo te ne vai?!”
“Se hai qualcosa di importante da dire ti pregherei di farlo
in fretta.”
“Beh, tanto per iniziare, potresti dirmi il tuo
nome.”
“Puoi chiamarmi, vediamo…Red. Si, penso che vada
bene.” Sariell non era molto convinta.
“Red hai detto. Ok, allora grazie Red.” la porta si
richiuse per la seconda volta ma, questa volta, era sola.
Restò per un po’ ad osservare le coperte del
letto; visto quanto era successo non era molto sicura di voler
continuare…
“Uff! Sarà meglio che mi sbrighi anche
io.” pochi secondi dopo essersi distesa però,
riaprì gli occhi e fissò il soffitto.
Ripensò al motivo che l’aveva portata a Deewain, a
Miran, per la precisione e richiedeva se, alla fine,ce
l’avrebbe fatta.
L’aggressore di Sariell barcollava, in prossimità
di alcuni massi, vicino alla caverna del Drago. Era riuscito a scampare
alla morte ma l’attacco del Drago era stato comunque molto
efficace. Il sole stava tramontando e l’aria della pianura
che costeggiava Miran iniziava a farsi più fredda.
“Ngh! Questa…n-non ci voleva proprio! Ngh!
Ora…non potrò
più…”
“Guarda, guarda chi si vede!”
“Chi c’è?...Tu?!”
“Ciao, Julian, come te la passi?” su di una roccia,
poco distante dalla malconcia creatura, era seduto un altro essere,
avvolto da un soprabito nero, volto coperto.
“Potrei sapere...cosa fai qui, Alexander?”
“E’tutto qui quello che sai dire? Potresti almeno
salutare!”
“Ngh! Questo incarico…è stato affidato
a me…non intrometterti!”
“E chi si intromette, calmati. Ero solo venuto a vedere come
te la passavi e, a dire il vero, non mi sembra che tu abbia una bella
cera. Uh! Uh!” l’essere noto come Julian era
visibilmente arrabbiato. “In ogni caso, questa tua
tanto decantata missione, non mi sembra che tu l’abbia
portata a termine, o sbaglio?” si fece più serio
esclamando queste ultime parole.
“E’, è solo questione di
tempo…la prossima volta io…”
“La prossima volta, dici? Il Drago del Crepuscolo si
è risvegliato, non so se te ne sei accorto!? Oramai non
siamo più in grado di sopraffarlo, e tutto questo grazie
alla tua incompetenza!!” respirò
lentamente, per riprendere la calma. “Agli altri
due Draghi ci penseremo noi, tu termina il lavoro che abbiamo iniziato
a Sherver.”
“D-d’accordo…”