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Autore: maru89    26/05/2007    0 recensioni
"Senza smettere di volare l’enorme creatura spalancò le sue fauci e cominciò a raccogliere le proprie energie in una sfera dal colore viola opaco, pronta ad essere scagliata sulla nave: quello era un colpo di grazia."
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6
L’Ordine delle Tre Spade

Sariell riprese conoscenza. Oramai ci aveva fatto l’abitudine a queste cose. Quello che realmente la stupì fu la presenza, all’interno della stanza del guerriero in armatura rossa che lei aveva pedinato nella periferia delle città e che aveva rincontrato all’interno della grotta del Drago del Crepuscolo, dove aveva tentato di aiutarla. Stava appoggiato al muro: braccia conserte e occhi chiusi. Improvvisamente le tornò alla mente anche il misterioso individuo che l’aveva aggredita e che aveva tentato di uccidere il Drago. Si alzò a sedere di colpo.
“D-dove siamo? In una…in una cella? Lui dov’è?”
“In una cella?” poco prima il ragazzo non si era accorto del risveglio della giovane e rimase un po’ sorpreso da queste strane domande, così all’improvviso. “Non ci troviamo in nessuna cella, stai tranquilla.”
“Ah, d-davvero?”
“E, per quanto riguarda il tipo che abbiamo incontrato nella caverna, beh, non è qui.”
“Capisco.” questi ragguagli sembrarono rassicurarla molto, visto che si distese nuovamente. Poi continuò, un po’ seccata. “Potrei sapere cosa ci fai nella stanza di una signorina? Se vuoi vegliare su di me puoi anche farlo da fuori.” disse lei, un po’ vanitosa.
“Mi hanno detto di aspettare una persona.”
“Ti hanno detto?Vuol dire che hai già informatole autorità? Cos’hanno detto? E comunque potrei sapere perché la devi aspettare proprio qui?”
Prima di poter ricevere una risposta Sariell udì la porta della stanza aprirsi. Entrò quindi un giovane, non più di diciotto anni, alto, snello e bardato con un’elegante armatura risplendente di bagliori argentei; sul petto, un simbolo dalla forma di triangolo, sicuramente già visto dalla ragazza che tuttavia, in quel momento, non lo sapeva riconoscere.
“Oh, vedo che ti sei svegliata finalmente.” il tono era leggermente infastidito.
“E-ehm…” Sariell, ancora un po’ intontita, cercò lo sguardo del guerriero che aveva tentato di aiutarla, nella grotta, nella speranza che le suggerisse qualcosa da dire.
“E’ stato lui a soccorrerti.” disse infine, intuendo il disagio della ragazza.
“Oh, grazie mille, allora!” accennò un inchino.
“Se non vi dispiace preferirei evitare inutili convenevoli e arrivare al dunque.”
“C-certo!”
“Molto bene allora.” si sedette ad un tavolo in legno nel centro della stanza e lì vi poggiò dei fogli scritti.
“Da quanto mi ha raccontato il tuo amico qui, nella grotta eravate addirittura in tre…potrei sapere voi come avete fatto ad evitare la sorveglianza?”
“Sorveglianza?”
“Esattamente: più di quaranta soldati si alternano ogni giorno lungo il perimetro esterno della residenza del Drago del Crepuscolo; mi riesce molto difficile pensare che voi due, da soli, siate riusciti a superare un tale schieramento difensivo.”
“E il terzo individuo che ha menzionato? Non ci chiede informazioni riguardo a lui?” chiese il guerriero.
“Non è necessario, so già di chi si tratta…beh, non sappiamo ancora il suo nome per la verità, ma è proprio seguendo lui che siamo arrivati alla grotta...e a voi.”
“E cosa vi fa pensare che non siamo suoi complici?”
“M-ma cosa dici!? Io non ho niente a che fare con quel tipo!” la povera ragazza fu presa alla sprovvista da questa affermazione. L’ultimo arrivato si rivolse al guerriero in armatura rossa.
“Diciamo il mio sesto senso.” disse lui con aria ironica e nemmeno troppo convinta; era chiaro che non si fidava completamente di loro ma non sembrava intenzionato a trattenerli.
“E perché sospettavate di lui?”
Esitò prima di rispondere. “Heydar Bradillon.”
“Mh?” esclamarono all’unisono Sariell e colui che aveva rivolto la domanda.
“Si tratta di un potente signore residente sull’isola di Sherver, facente parte del nostro regno. E’ da un po’ che sospettiamo che Lord Heydar stia cospirando contro il Re di Deewain, e quel misterioso individuo lo sta aiutando a portare avanti i suoi complotti. Sappiate che queste sono informazioni strettamente riservate e ve le sto rivelando unicamente perché, bene o male, siete rimasti coinvolti in vicende che lo riguardano. Credo non sia necessario spiegarvi cosa vi aspetta se doveste iniziare a raccontarle in giro.” i due ragazzi si guardarono un po’ intimoriti.
“Molto bene. Può bastare, per adesso.” l’interrogatore si alzò e si diresse verso la porta, in prossimità di questa si fermò a guardare il guerriero rosso; aveva un’espressione indecifrabile sul volto: inizialmente sorpresa, come si gli fosse tornato in mente qualcosa, ma poi era come se sapesse, o intuisse qualcosa che non era il caso di dire. Il salvatore di Sariell invece lo osservò con sguardo impassibile.
“Vi saluto; un’unica raccomandazione prima di lasciarci: evitate di ficcarvi in altri guai…se potete.” e così dicendo aprì e richiuse la porta alle sua spalle. I due ragazzi, rimasti soli, poterono sentire per qualche secondo il rumore dei passi del giovane che si allontanava. Poi Sariell parlò.
“Ma chi era quello lì?”
“E’ un membro dell’Ordine delle Tre Spade. Per la precisione uno dei tre Comandanti a capo dello stesso.”
“Che cosa? Q-quel ragazzo? Ecco dove avevo visto quel simbolo!”
“Si, effettivamente è decisamente giovane, considerato il ruolo che ricopre. Mi auguro solo che sia meritato…I tre Comandanti di questo gruppo tramandano il loro titolo a persone che godono della loro massima fiducia: l’equilibrio dell’Ordine si basa proprio su questo triumvirato quindi si deve trattare di uomini altamente qualificati. Una volta in carica, sono i Comandanti stessi a ricercare e ad addestrare i componenti delle loro squadre in modo da creare un esercito efficiente in tutto.” sembrò adombrarsi per un attimo, più di quanto non fosse già di suo.
“Qualcosa non va?” il ragazzo fu riportato alla realtà.
“No, no, niente.” e si avviò verso l’uscita. “Il Drago più vicino si trova nelle Isole Oniriun. Se non ti spiace io ti precedo, in quelle condizioni non sei certo in grado di viaggiare. Cerca solo di rimetterti il più presto possibile.”
“Va-va bene….ah, ehi!!”
“Si, che c’è?”
“Ti sembra il modo di fare? Prima parli con una persona e il secondo dopo te ne vai?!”
“Se hai qualcosa di importante da dire ti pregherei di farlo in fretta.”
“Beh, tanto per iniziare, potresti dirmi il tuo nome.”
“Puoi chiamarmi, vediamo…Red. Si, penso che vada bene.” Sariell non era molto convinta.
“Red hai detto. Ok, allora grazie Red.” la porta si richiuse per la seconda volta ma, questa volta, era sola. Restò per un po’ ad osservare le coperte del letto; visto quanto era successo non era molto sicura di voler continuare…
“Uff! Sarà meglio che mi sbrighi anche io.” pochi secondi dopo essersi distesa però, riaprì gli occhi e fissò il soffitto. Ripensò al motivo che l’aveva portata a Deewain, a Miran, per la precisione e richiedeva se, alla fine,ce l’avrebbe fatta.

L’aggressore di Sariell barcollava, in prossimità di alcuni massi, vicino alla caverna del Drago. Era riuscito a scampare alla morte ma l’attacco del Drago era stato comunque molto efficace. Il sole stava tramontando e l’aria della pianura che costeggiava Miran iniziava a farsi più fredda.
“Ngh! Questa…n-non ci voleva proprio! Ngh! Ora…non potrò più…”
“Guarda, guarda chi si vede!”
“Chi c’è?...Tu?!”
“Ciao, Julian, come te la passi?” su di una roccia, poco distante dalla malconcia creatura, era seduto un altro essere, avvolto da un soprabito nero, volto coperto.
“Potrei sapere...cosa fai qui, Alexander?”
“E’tutto qui quello che sai dire? Potresti almeno salutare!”
“Ngh! Questo incarico…è stato affidato a me…non intrometterti!”
“E chi si intromette, calmati. Ero solo venuto a vedere come te la passavi e, a dire il vero, non mi sembra che tu abbia una bella cera. Uh! Uh!” l’essere noto come Julian era visibilmente arrabbiato.  “In ogni caso, questa tua tanto decantata missione, non mi sembra che tu l’abbia portata a termine, o sbaglio?” si fece più serio esclamando queste ultime parole.
“E’, è solo questione di tempo…la prossima volta io…”
“La prossima volta, dici? Il Drago del Crepuscolo si è risvegliato, non so se te ne sei accorto!? Oramai non siamo più in grado di sopraffarlo, e tutto questo grazie alla tua incompetenza!!”  respirò lentamente, per riprendere la calma.  “Agli altri due Draghi ci penseremo noi, tu termina il lavoro che abbiamo iniziato a Sherver.”
“D-d’accordo…”
  
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